mercoledì 18 febbraio 2009

L'idea del Premier: Bronzi di Riace in passerella al G8


di M.P. (Unità)
I vapori del ferragosto si erano diradati da poche ore. Qualcuno pensò a un bagno refrigerante e fece la storia. Il sedici agosto 1972, un giovane sub romano, Stefano Mariottini, si immerse nel Mar Ionio a 300 metri dalle coste di Riace, in provincia di Reggio Calabria. Osservò il fondale, i pesci, i colori di un mare ancora del tutto incontaminato. Poi vide emergere dalla sabbia un braccio e si incuriosì. Scrutò meglio e ritrovò le statue di due guerrieri che sarebbero diventate famose in tutto il mondo. A otto metri di profondità, erano incagliati i Bronzi di Riace. Per sollevare e recuperare i due capolavori, i Carabinieri del nucleo sommozzatori utilizzarono un pallone gonfiato con l'aria delle bombole.

Così, tra ali di folla eccitata, in pochi giorni le statue videro la luce. Le operazioni si conclusero, non senza difficoltà e rischi, il 22 agosto. Poi fu la volta dei periti, degli storici, dei dietrologi (più di qualcuno denunciò il furto di una lancia scomparsa dopo il restyling) e degli specialisti del museo archeologico di Firenze. I Bronzi (probabilmente ellenici) sono delicati. Il passato torna alla ribalta. L'idea, non nuovissima, è di Berlusconi in persona. Quale simbolo migliore da mostrare ai suoi ospiti al prossimo G8 de "La Maddalena"?

A Bruxelles nel 2003 si presentò con un busto di Adriano ma i Bronzi, no, quelli non si sono più spostati. Sono delicati, rischiano di rovinarsi irreparabilmente. Anche per quello sono sempre rimasti a Reggio. Prima di Berlusconi, tentarono l'impresa, molti organizzatori di Olimpiadi, Jacques Chirac e mecenati di ogni risma.

Il soprintendente del museo calabrese, Caterina Greco è attendista: «Spostarli? Ci sono problemi di conservazione non semplici da esaminare». Difficili come la posizione del sindaco di Reggio, Scopellitti. In molti lo vedono come prossimo candidato governatore della regione in quota Pdl ma già sei anni fa, in un referendum promosso dai sindacati, i reggini dissero un no limpido all'ipotesi di spostare i Bronzi e in altre occasioni si erano opposti anche ad altri trasferimenti di opere di minore importanza.

Lui, Scopellitti, per evitare insurrezioni non aliene alla città, prende tempo. «Ho un incontro con il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, giovedì mattina. Solo dopo riferirò alla città e insieme agli abitanti decideremo sulla scelta di portare i bronzi di Riace a "La Maddalena", in occasione del G8».

Scopelliti dice di «aver avuto una richiesta informale dal direttore generale dei Beni Culturali, Mario Resca» e rassicurazioni sul fatto che «se ci dovesse essere un no del sindaco e della città allo spostamento, il ministero farà un passo indietro. Un sindaco deve saper ascoltare le proposte del governo». Fosse per lui, fa capire, lo spostamento però non ci sarebbe. «Sono contrario anche se dovremo valutare non soltanto le proposte, ma anche e soprattutto il fatto che in virtù del finanziamento ricevuto anni addietro dal ministro Rutelli, il museo di Reggio Calabria dovrà restare chiuso per almeno un anno». A Scopellitti, risponde lo stesso Resca. «È scorretto dire che è intenzione del governo portare i Bronzi di Riace a La Maddalena. Il ministro Bondi sta considerando molte alternative. I Bronzi potremmo prenderli in considerazione se il sindaco di Reggio Calabria ci comunicasse l'intenzione di promuoverli in un'occasione unica come il G8. Ma finora nessuno ci ha chiesto niente». Un rimpallo di detti e non detti che rischia di diventare boutade.
Il segretario della Cgil di Reggio Calabria, Francesco Alì, boccia il progetto. «Ci stanno provando senza dare troppo nell'occhio ma se lo possono scordare: i nostri tesori non vanno da nessuna parte». «Sappiamo che già da qualche tempo a Roma, in alcuni istituti di alta tecnologia -continua- si tengono riunioni per studiare la trasportabilità delle statue fino in Sardegna». Quella che per Alì appare come un'iniziativa «gravissima e irresponsabile» è per il sindaco della Maddalena, Angelo Comiti, una manna dal cielo.

«Speriamo arrivino. Per il G8, con la Regione, abbiamo in corso iniziative molto importanti sul settore culturale. Se c'è questa notizia e opportunità non posso che esprimere, come direbbero gli antichi romani, sommo gaudio. Avere la possibilità di avere un monumento, una scultura così importante nella nostra città, sarebbe una cosa strabiliante». Dello stesso avviso l'architetto Bruno Frau: «Sarebbe un'altra occasione per la Maddalena per avere una visione mondiale. Certo ci sono problemi per trasportarli, ma detto ciò sarebbe una cosa positiva. In questo contesto ultramoderno, i capolavori ellenici darebbero una visione
molto importante». Su Facebook intanto nascono gruppi contrari al trasbordo delle statue e la polemica monta.

"Per Berlusconi -si legge- i Bronzi di Riace sono una fissa. Già al G8 di Genova voleva clonarli per portarli lì. Poi la cosa non gli riuscì grazie ad una vasta mobilitazione in Calabria che costrinse Chiaravalloti (il presidente della regione di allora ndr) a dire di no. Adesso ci riprova e vorrebbe spostare i Bronzi, in originale, e portarli alla Maddalena per il prossimo G8. Berlusconi ancora non ha capito che i Bronzi di Riace non sono dei giocattoli da far vedere come se fossero semplici oggetti. Se vuole far vedere i Bronzi ai capidi stato del G8, affitti degli elicotteri e li porti a Reggio Calabria. Facciamo sentire alta la nostra voce".Tra pochi giorni si saprà se il tono è stato abbastanza forte.


14 febbraio 2009

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