venerdì 27 febbraio 2009

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Calabria, Parte 4



I progetti integrati FEAOG
Progetti Integrati per le Filiere (PIF)
Complessivamente i 42 PIF registrano una capacità di spesa pari a circa il 56%. Essi
registrano livelli di spesa differenti: 22 hanno una capacità di spesa oltre il 75%, 5 tra 50% e
75%, 6 tra 25% e 50%, 9 meno del 25%36. A livello di singole misure, si registra il 93%
realizzato dalla misura relativa all’insediamento giovani agricoltori. E’ interessante
evidenziare come lo strumento PIF si stia rilevando uno strumento adeguato per
l’accelerazione della spesa e questo soprattutto per quanto concerne le misure “perno” del
36 Essi registrano bassi movimenti di natura finanziaria dovuti al fatto che si tratta di PIF approvati da poco tempo e che
pertanto hanno avviato solo recentemente le attività previste dai singoli progetti.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
121
sistema di filiera: gli investimenti nella produzione e trasformazione dei prodotti. E questo in
qualche modo sta permettendo al Dipartimento Agricoltura di recuperare i forti ritardi che
hanno caratterizzato l’avvio del programma in generale e della progettazione integrata in
particolare.
Il costo medio per PIF è pari a 8 meuro, mentre il costo medio per progetto è di 127 mila euro.
La misura che presenta il maggior numero di beneficiari e di progetti risulta essere la
misura 4.5 che interessa gli investimenti nelle aziende. Questa misura registra circa l’83%
dei beneficiari e circa l’80% dei progetti. Segue la misura 4.6 relativa agli investimenti
legati alla trasformazione dei prodotti che assorbe il 4% sia a livello di beneficiari che di
progetti.
Progetti Integrati per le Aree Rurali (PIAR)
Il modello PIAR proposto dal POR 2000-2006 prevedeva l’attivazione di un’intensa attività di
animazione territoriale propedeutica all’implementazione del modello da parte dei
territori.Contempla, contestualmente, una riorganizzazione dell’amministrazione regionale
con la previsione di una struttura unica di riferimento per i PIAR capace di valutare e gestire
progetti integrati territoriali (invece di singole misure). Il processo si è attivato nel maggio
2001 e le fasi di negoziato si sono concluse nell’aprile 2005, con la chiusura dell’ultimo
negoziato e, di conseguenza, con l’emissione dell’ultimo decreto di ammissibilità dei PIAR.
Gran parte delle risorse finanziarie interessano le misure 4.11 e 4.17. Queste ultime
prevedono investimenti di natura infrastrutturale (strade rurali, acquedotti, opere di
elettrificazione, recupero di aree picnic e di sosta, etc.), o strutturale (recupero del patrimonio
immobiliare rurale di pregio). Significativa anche la presenza di interventi di natura
orizzontale, quali la creazione di servizi a favore della popolazione o dell’economia rurale.
L’insieme di questi interventi copre circa il 70% delle risorse pubbliche complessive attribuite
ai PIAR.
Il PSR Calabria
La programmazione 2000-2006 è partita accollandosi oneri derivanti dagli impegni assunti
nella precedente programmazione 1994-1999 pari a 188,82 milioni di euro, in massima parte
(oltre 129 milioni di euro) imputabili alle misure agroambientali (ex reg. Ce 2078/92).
L’elevato peso degli impegni pregressi ha condizionato l’avvio della nuova fase. Nel 2000
sono stati effettuati pagamenti pari a 91,52 milioni di euro corrispondenti al triplo di quello
previsto (29,83 meuro). Questa situazione è stata dettata dalla necessità di pagare in un unico
esercizio premi riferiti a più annualità (1999, 2000 e in parte 1998). Una procedura, questa,
che è risultata compatibile grazie alla possibilità di effettuare compensazioni finanziarie tra
Psr a livello nazionale. Una volta portati a termine i pagamenti riferiti a impegni pregressi, la
Regione Calabria ha dovuto limitare la propria azione per rispettare il budget assegnato. Nel
2006 la riduzione della spesa è da addebitare alla decisione assunta dal Comitato di
Sorveglianza nazionale che ha privilegiato le misure di investimento rispetto a quelle a
premio. La programmazione 2000-2006 si è conclusa con un debito che graverà sul PSR
2007-2013 pari a 121,976 milioni di euro.
Lo stato di attuazione ha riguardato soltanto due misure (Misura E – Aree svantaggiate e
Misura F - Agroambiente). Le domande pervenute e riconfermate sono state pari a 3.699 per
la misura F per un importo di 15,7 meuro e 4.349 con un importo di 4,7 meuro per la misura E
(incidenza del 4% sul totale delle aziende calabresi).
La tabella seguente evidenzia le domande presentate al 2005 per misura e provincia.
Provincia Domande misura E Domande misura F
n. Importo n. Importo
Cosenza 1.218 1.573 976 3.343
Catanzaro 822 1.004 549 2.625
Reggio C. 1.056 359 1.207 5.802
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
122
Crotone 779 1.129 633 2.710
Vibo V. 474 624 334 1.451
Totali 4.349 4.690 3.699 15.732
L’iniziativa comunitaria Leader+
Il 2007 rappresenta il quarto anno di avvio dell’attuazione dei PSL da parte dei GAL.
Allo stato attuale la programmazione prevede il raggiungimento del 100% degli impegni e il
58% della spesa. Ad eccezione del primo anno di attività in cui si è incorsi nel disimpegno
automatico per circa 233 mila euro, negli anni successivi la spesa è stata sempre superiore a
quanto previsto.
Analizzando la distribuzione della spesa per assi e misure, si osserva che il 95% dei
pagamenti sono attribuiti all’asse 1. L’asse 2 ha avuto avvio alla fine del 2006 per cui la spesa
ha, quindi, riguardato solo pochi progetti. La sezione 4 è stata utilizzata per usufruire
dell’apporto di società esterne per l’assistenza tecnica al programma.
Le misure che presentano una buona performance sono quelle relative all’assistenza tecnica
(87% della spesa), al sistema produttivo locale (71%) e ai servizi reali per il sistema locale
(70%). Le altre misure presentano una capacità di spesa, comunque pari o superiore al 50%.
Solo l’asse 2 presenta dei ritardi in termini di spesa per l’avvio avvenuto alla fine del 2006. I
progetti di cooperazione presentati e approvati hanno riguardato tutti i GAL coinvolti
nell’asse I per un totale di 8 progetti divisi equamente tra cooperazione interterritoriale e
transnazionale.
Risorse complessive e pagamenti effettuati e certificati al 30/6/2007 (in meuro)
Assi/Misure
Risorse
previste
(1)
Impegni
(2)
Pagamenti
(3)
Capacità
di spesa
(3) / (1)
Pagamenti
%
1 - PSL 35,0 35,0 23,1 66 95
1 - Assistenza tecnica sviluppo rurale 5,3 5,3 4,6 87 19
2 – Sistema produttivo locale 13,1 13,1 9,3 71 38
3 - Valorizzazione risorse locali 9,3 9,3 4,5 48 19
4 - Miglioramento qualità della vita 1,0 1,0 0,6 60 2
5 – Formazione 0,8 0,8 0,5 63 2
6 - Servizi reali per il sistema Locale 5,3 5,3 3,7 70 15
2 – Cooperazione 5,4 5,4 0,4 7 2
4 – A.T., Monitoraggio e Valutazione 1,5 1,5 0,8 53 3
Totale 42,0 42,0 24,3 58 100,0
Effetti e risultati della programmazione feoga 2000-2006
La programmazione feoga 2000-2006 ha riguardato in Calabria tre programmi: il POR, il
PSR e il Leader. Ad oggi solo il PSR ha concluso la fase di programmazione, mentre gli altri
due sono ancora in corso di attuazione avendo come tempo limite di conclusione la fine del
2008.
Quindi una valutazione complessiva degli effetti e dei risultati non può che risentire di questa
premessa.
POR – Parte Feoga
I progetti selezionati sono stati 9.532 e di questi la maggior parte di essi ha riguardato
interventi strutturali (investimenti in azienda e infrastrutture, rispettivamente 4.493 e 1.075) e
il ricambio generazionale (1.891).
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
123
Progetti (al 31/12/2006)
Misura
Selezionati Avviati Conclusi
Avviati su
selezionati
Conclusi
su
selezionati
1.3 - Bonifica 21 16 1 76,2 4,8
1.5 - Forestazione 579 552 325 95,3 56,1
Totale Asse I 600 568 326 94,7 54,3
4.5 - Investimenti aziendali 4.493 2.295 1.768 51,1 39,4
4.6 - Agrindustria 207 207 101 100,0 48,8
4.7 - Commercializzazione 22 11 4 50,0 18,2
4.8 - Consulenza aziendale 72 72 19 100,0 26,4
4.9 - Silvicoltura 105 103 101 98,1 96,2
4.10 - Agriturismo 412 409 222 99,3 53,9
4.11 - Diversificazione 250 12 0 4,8 0,0
4.14 - Giovani agricoltori 1.891 1.891 1.459 100,0 77,2
4.15 - Formazione 14 9 6 64,3 42,9
4.16 - Ricomposizione
fondiaria 45 45 40 100,0 88,9
4.17 - Infrastrutture 1.075 777 228 72,3 21,2
4.18 - Calamità 344 344 15 100,0 4,4
4.19 - Ingegneria
finanziaria 2 2 2 100,0 100,0
Totale Asse IV 8.932 6.177 3.965 69,2 44,4
Totale Feoga 9.532 6.745 4.291 70,8 45,0
Di questi progetti il 71% è stato avviato e allo stato attuale solo il 45% è stato concluso. Gli
investimenti in azienda (misura con una alta incidenza di risorse attribuite) ha visto il 51% dei
progetti avviati e il 39% conclusi. Gli interventi di infrastrutturazione hanno riguardato
l’avvio del 72% dei progetti selezionati e il 21% conclusi. Solo gli interventi silvicolturali, di
ricomposizione fondiaria e del primo insediamento ha avuto una alta percentuale di progetti
avviati e conclusi.
Progettazione integrata (PIF e PIAR)
La responsabilità della bassa percentuale riscontrata è da attribuire alla modalità di attuazione
dei progetti attraverso i PIF e i PIAR. La procedura di selezione dei PIF e dei PIAR è stata
lunga e complessa avviandosi dopo tre-quattro anni dai bandi.
Complessivamente sono stati presentati 106 PIF, ma allo stato attuale solo 42 sono quelli
selezionati e avviati date le risorse disponibili.
Di seguito vengono evidenziati i comparti interessati ai PIF e l’incidenza delle misure che
ognuno di essi ha attivato.
Il costo medio per PIF è pari a 8 meuro, mentre il costo medio per progetto è di 127 mila euro.
Principali comparti produttivi interessati dai 42 PIF impegnati
Comparti interessati dalle Filiere Numero proposte
Ortofrutta 18
Olivicolo 8
Zootecnico 8
Vinicolo 4
Florovivaismo 1
Piante officinali 1
Paniere prodotti 2
TOTALE 42
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
124
Incidenza dei progetti dei PIF per misura
Progetti (%)
4.5 - Investimenti aziendali 90
4.6 - Agrindustria 6
4.7 - Commercializzazione 1
4.8 - Consulenza aziendale 1
4.14 - Giovani agricoltori 2
4.15 - Formazione 1
100
I Progetti Integrati per le Aree Rurali (PIAR) rappresentano una delle modalità di accesso alle
misure FEAOG del POR Calabria e recepiscono alcuni dei principi cardine della nuova
politica di sviluppo rurale comunitaria: concentrazione della spesa (in questo caso
territoriale), integrazione (fra interventi ricadenti in misure diverse), concertazione (a livello
locale con la costituzione dei partenariati e a livello verticale, fra locale e istituzioni).
Per raggiungere questi obiettivi, il modello PIAR proposto dal POR prevedeva da un lato
l’attivazione di un’intensa attività di animazione territoriale propedeutica all’implementazione
del modello da parte dei territori; dall’altro una riorganizzazione dell’amministrazione
regionale con la previsione di una struttura unica di riferimento per i PIAR, capace di valutare
e gestire progetti integrati territoriali (invece di singole misure).
Il processo si è attivato nel maggio 2001 e le fasi di negoziato si sono concluse nell’aprile
2005, con la chiusura dell’ultimo negoziato e di conseguenza, con l’emissione dell’ultimo
decreto di ammissibilità dei PIAR.
Una lettura dei PIAR attivati, rimanda il seguente quadro:
· tutte le aree PIT sono state interessate da almeno un progetto PIAR. Nello specifico, si
passa da un minimo di uno ad un massimo di quattro Piani.
· Sui 337 comuni potenzialmente beneficiari di un PIAR (comuni classificati ad alta, media
o bassa ruralità), 320 hanno partecipato alla formulazione di un PIAR (95%).
· Gran parte delle risorse finanziarie interessano le misure 4.11 e 4.17, prevedendo
investimenti di natura infrastrutturale (strade rurali, acquedotti, opere di elettrificazione,
recupero di aree picnic e di sosta, etc.), o strutturale (recupero del patrimonio immobiliare
rurale di pregio). Significativa anche la presenza di interventi di natura orizzontale, quali
la creazione di servizi a favore della popolazione o dell’economia rurale. L’insieme di
questi interventi copre circa il 70% delle risorse pubbliche complessive attribuite ai PIAR.
· La qualità dei progetti presentati tradiva l’esistenza di un vero partenariato. Nella gran
parte dei casi si trattava di progetti che non rispecchiavano le specificità dell’area in
quanto presentati da un partenariato solo formale.
Incidenza delle risorse previste dai PIAR per misura
Progetti (%)
4.5 - Investimenti aziendali 42
4.10 - Agriturismo 29
4.11a – Rinnovamento
villaggi 9
4.11b - Incentivazione
attività turistiche e artigianali 16
4.11c - Servizi essenziali 3
100
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
125
PSR
I dati finanziari presentati neol rapporto di valutazione evidenziano la notevole capacità della
Regione a impegnare le risorse disponibili, a selezionare le istanze presentate e a predisporre
le graduatorie definitive.
Dalla programmazione generale risulta che sono stati raggiunti gli obiettivi di spesa previsti e
che sono stati superati di circa 10 milioni di euro.
Le risorse complessivamente impiegate dal PSR, come si desume dal documento del
MIPAAF sullo stato di attuazione dei PSR al 15 ottobre 2006, sono state pari a 251,85 milioni
di euro (112,5%). La programmazione 2000-2006 si è conclusa con un debito che dovrà
essere supportato dal nuovo PSR di 121,976 milioni di euro (19,57% della disponibilità
totale).
Secondo i dati rilevabili dalla valutazione il grado di raggiungimento degli obiettivi fissati dal
PSR è positivo sia per quanto riguarda la misura E (indennità compensativa) che la F
(agroambiente).
Sono state erogate indennità sulla misura E a poco più di 4 mila aziende per una SAU pari a
71.759 ettari. Gli obiettivi di realizzazione sono superati (179%) in termini di superficie ma
non per numero di aziende beneficiarie (50%). La dimensione media delle aziende è pari a tre
volte e mezza quella prevista (17,8 ha contro 5).
Relativamente alla riduzione del divario di reddito, l’indennità compensativa ha risposto
all’obiettivo solo nelle zone svantaggiate e per alcune OTE (Seminativi, frutticoltura,
olivicoltura).
Attraverso le indagini di campo condotte dal valutatore, è possibile confermare la riduzione
degli input chimici per l’agricoltura integrata e biologica in alcune aree (Sibari, Gioia,
Lamezia).
Nella Piana di Sibari (agrumicoltura e peschicoltura), l’indagine condotta presso i beneficiari
ha messo in evidenza che l’introduzione dell’agricoltura integrata ha modificato i
comportamenti degli agricoltori nella fase produttiva riducendo e razionalizzando la quantità e
la qualità dei prodotti chimici: nel complesso delle colture oggetto di interventi sono state
riscontrate le seguenti riduzioni: azoto -33,4%, fosforo -45,4%, potassio – 46,2%, fungicidi –
49%, insetticidi – 54% e erbicidi – 62,5%.
Nella Piana di Lamezia (ortive) e nella Piana di Gioia (Kiwi) l’attuazione della misura relativa
all’agricoltura biologica e a quella integrata non ha modificato in maniera determinante il
comportamento dei produttori e le quantità di sostanze chimiche utilizzate è rimasto invariato.
Leader
Le risorse attribuite all’iniziativa comunitaria rappresentano il 3% dell’intero budget feoga, di
conseguenza l’impatto di questo programma sul territorio, peraltro non ancora concluso, è
molto relativo.
Il vero risultato significativo di questo programma è il modo di come pensare e programmare
le strategie di sviluppo delle aree attraverso il partenariato.
In Calabria, l’I.C. Leader (ma anche i PIF e i PIAR) ha costituito per le aree rurali il metodo
per pensare in modo innovativo al territorio e al suo sviluppo. Essa ha permesso meglio di
altri programmi di non escludere i soggetti della società civile nella programmazione e
attuazione dello sviluppo rurale. Gli studi esistenti sul tema e i rapporti di valutazione ne
evidenziano gli effetti positivi sulla capacità di governance delle aree rurali in termini di:
· aumento della cooperazione orizzontale e verticale: la cooperazione orizzontale, cioè
quella con soggetti posti allo stesso livello di governo del Gal (istituzioni e soggetti
economici e sociali locali) sembra aver funzionato efficacemente. Ciò può essere
considerato senz’altro un aspetto positivo, poste le criticità tradizionalmente
riscontrate nell’instaurazione di rapporti di cooperazione e partenariato tra soggetti ed
istituzioni.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
126
· rendimento istituzionale e organizzativo del partenariato: nelle aree con scarso
sviluppo sia economico che sociale, il Leader ha permesso la formazione di un
partenariato che ha acquisito capacità strategiche per quelle aree: conoscenza del
territorio, competenza professionale degli operatori, capacità di creare relazioni al di
fuori dei territori, maggiore articolazione nell’interpretazione dei problemi del
territorio, maggiore capacità di individuazione di specificità, di opportunità di
integrazione.
L’iniziativa va ulteriormente consolidata e diffusa in modo che il capitale sociale nei territori
che hanno conosciuto l’iniziativa si rafforzi e possa costituire la leva per innescare lo sviluppo
endogeno di quelle aree.
Si tratta di individuare in primo luogo modalità di attuazione dell’approccio Leader che ne
garantiscano le specificità, assicurino una adeguata massa critica, la definizione di partenrship
adeguate agli obiettivi e prevedano azioni di animazione, accompagnamento e assistenza
tecnica in grado di supportare la progettualità locale e favorire la complementarietà dei
programmi a livello locale.
A questo riguardo si pone sicuramente l’esigenza di regolamentare la proliferazione di
soggetti e agenzie al livello locale valorizzando le esperienze passate e il ruolo dei soggetti già
operanti sul territorio. Concretamente per sviluppare la complementarietà a livello locale,
occorre puntare anche su azioni di animazione territoriale, di assistenza tecnica alla
progettazione degli enti locali. Tali processi a livello regionale possono essere favoriti dalla
definizione di aree prioritarie su cui concentrare gli interventi e includendo gli enti gestori che
hanno operato in passato come potenziali promotori della programmazione integrata. Infatti,
ci vuole tempo per riuscire a formare e sviluppare l’esperienza di un buon partenariato e di
una buona squadra locale: in contesti in cui è necessario il miglioramento della propria
capacità amministrativa i partenariati rappresentano un patrimonio fondamentale.
Valutazione della programmazione
Dal rapporto di valutazione e dall’esperienza maturata attraverso l’attuazione dei programmi
(ampiamente descritti nell’allegato 5) è possibile trarre spunti di riflessione utili alla
programmazione 2007-2013. Riflessioni, queste, concernenti gli aspetti tecnicoamministrativi
e gestionali nonchè gli aspetti di contenuto e qualitativi. L’efficacia del
programma è stata enormemente influenzata sia dalle innovazioni proposte per l’attuazione
del programma (progetti integrati) che dalle capacità organizzative e dalla scarsità delle
risorse umane e strumentali del Dipartimento e degli uffici decentrati che hanno provocato
uno scostamento tra gli obiettivi e l’attuazione che, comunque non hanno compromesso la
capacità di spesa. Altro elemento negativo è stato la qualità progettuale carente delle istanze
provenienti dal territorio che non potrà essere sottovalutano nella prossima programmazione.
A tal fine si dovrà porre rimedio con più incisività in un’azione di informazione,
sensibilizzazione e animazione territoriale tesa ad innalzare il livello della qualità
progettuale dei territori. La prima fase di attuazione della progettazione integrata del
Programma Operativo della Regione Calabria ha evidenziato l’eccessiva lentezza e la
concentrazione degli interventi su alcune misure (es. gli investimenti in azienda per le
filiere). Ma anche i PIAR hanno evidenziato una bassa capacità progettuale a livello locale e
una difficile gestione a livello amministrativo. Il risultato di maggiore interesse è legato,
tuttavia, all’impatto sociale e culturale della progettazione integrata, che ha introdotto, in un
contesto difficile e ormai fossilizzato su posizioni isolate, la logica dirompente della
collaborazione e della condivisione di un unico percorso evolutivo.
Va segnalato il proliferare di partenariati sul territorio (ben 4 su uno stesso territorio nella
programmazione 2000-2006) che oltre a porre problemi di carattere amministrativo e
burocratico, pone problemi di partecipazione al fine del raggiungimento di un unico obiettivo
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
127
di sviluppo. Gli stessi partner partecipano a partenariati diversi e finiscono per avere visioni
dello sviluppo non omogenee. La tabella successiva dimostra che l’attuazione degli interventi
varia a seconda della programmazione integrata e, ad eccezione dell’approccio (comunque
dal basso in tutti i casi), presenta caratteristiche diverse rispetto alla strategia territoriale, alla
composizione del partenariato, al potere decisionale, alla multisettorialità e alla selettività.
Programmazione attuale
PIT PIAR PIF Leader
Partenariato Solo
Istituzionale
Semi
istituzionale Settoriale
Pubblico -
privato
Approccio Dal basso Dal basso Dal basso Dal basso
Selettività No No No Si
Strategia
territoriale Si Si No Si
Potere
decisionale
Elaborazione
ma non
attuazione
Elaborazione
ma non
attuazione
Elaborazione
e in parte
attuazione
Elaborazione
e attuazione
Multisettorialità In parte Settoriale Settoriale Multisettoriale
Il modello della progettazione integrata richiede una pubblica amministrazione regionale
capace di compensare le criticità a livello locale o dei partenariati con una forte e autorevole
capacità di governo a livello centrale. Essa deve tradursi in un maggiore rigore nella
selezione dei progetti e nella valutazione della loro coerenza con la strategia del PSR. Inoltre
deve contenere un miglior rispetto dei criteri di concentrazione e integrazione delle risorse e
degli interventi ed una più puntuale capacità di verifica in itinere dei risultati. Da questo
punto di vista, il campo delle regole deve essere chiaro e dettagliato soprattutto rispetto ai
metodi di costruzione delle politiche, agli strumenti di attuazione e di monitoraggio ed alle
procedure di valutazione dei progetti.
Aspetti trattamenti legati ai tempi ed alla capacità dell’amministrazione regionale di valutare
i progetti, di predisporre i bandi, di impegnare e spendere le risorse. Inoltre la qualità del
progetto e la sua capacità di creare le basi per nuovi circuiti di costruzione di politiche
pubbliche finiscono per dipendere strettamente dalle capacità politiche locali, dalla sensibilità
dei sindaci, dalle subculture politiche locali con risultati che possono approfondire le
differenze tra aree deboli e aree forti.
A tal fine nella nuova programmazione 2007-2013 è stato ridotto il ruolo dei partenariati dei
Pif limitandoli alle sole attività di carattere orizzontale delle filiere. I PIAR, invece, sono stati
ricondotti a progetti integrati degli Enti locali per cui l’unico partenariato previsto nei diversi
ambiti è quello che fa capo ai PSL. Qui di seguito vengono schematizzate le criticità e le
possibili soluzioni da adottare nella programmazione 2007-2013.
Criticità della vecchia programmazione e soluzioni
Debolezza Criticità Soluzioni
Riorganizzazione delle funzioni e dei
processi e aumento della dotazione
Struttura amministrativa carente di risorse umane, dell’organico
peraltro non adeguata a gestire programmi complessi
quali quelli comunitari Formazione continua, finalizzata alla
qualificazione, riqualificazione ed
aggiornamento del personale
Carenza organizzativa e gestionale
Carenze strutturali logistiche e strumentali Aumento delle dotazioni strumentali,
con particolare riferimento a quelle di
natura informatica
Lentezza nella spesa Meccanismo di spesa complesso e lungo Semplificazione delle procedure
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
128
Mancanza di collegamento fra i sistemi informatici Messa in rete dei sistemi informatici e
formazione specialistica per gli
operatori
Scarso coordinamento procedurale ed attuativo Maggior livello di coordinamento
all’interno del Dipartimento
Frammentazione di competenze Ridefinizione del nuovo organico a
seguito dell’esodo e del trasferimento
di competenze che eviteranno
l’avvicendamento dei dirigenti e dei
responsabili di misura
Discontinuità di gestione
Carenza organizzativa delle strutture centrali e
periferiche
Maggiore coordinamento tra struttura
regionale e periferica
Ritardi nella attuazione dei processi
Qualità della progettazione spesso non adeguata in
termini di coerenza e cantierabilità
Maggiore assistenza tecnica e
informazione nella fase di avvio
Linguaggio poco uniforme Scarsa uniformità del linguaggio e conoscenza delle
finalità e procedure del POR
Riorganizzazione delle funzioni e delle
competenze
Qualità della spesa Non sufficiente attenzione alla selezione Maggiore selettività
Scarsa integrazione dei programmi Meno programmi, comunque più
integrati e omogenei negli obiettivi
Bassa capacità di spesa
Troppi programmi con finalità diverse e contraddittorie
Più integrazione tra programmi
comunitari e ordinari
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
129
4. Giustificazione delle priorità scelte con riguardo agli orientamenti
strategici comunitari ed al Piano strategico nazionale, nonché
all’impatto previsto conformemente alla valutazione ex-ante
4.1 Giustificazione delle priorità scelte con riguardo agli orientamenti strategici
comunitari e al piano strategico nazionale
Gli Orientamenti Strategici Comunitari per lo sviluppo rurale nel fissare le linee di indirizzo
della politica di sviluppo rurale per il periodo di programmazione 2007-2013, coerentemente
con gli obiettivi di sostenibilità fissati dal Consiglio Europeo di Goteborg e con la strategia di
Lisbona per la crescita e l’occupazione, allarga gli obiettivi del FEASR al di là della
dimensione classica settoriale introducendo elementi di contesto generale (conoscenza ed
innovazione, competitività, sostenibilità ambientale, produzione di servizi, tutela
paesaggistica, ecc.).
Nello stesso tempo la nuova politica di sviluppo rurale offre una più complessa articolazione
di strumenti a favore della competitività, della sostenibilità dei sistemi produttivi e dello
sviluppo rurale, attribuendo alla dimensione territoriale e all’approccio integrato e dal basso
priorità nel tentativo di valorizzare le specificità locali. Sulla base del modello europeo di
agricoltura che intende promuovere la nuova PAC, si inseriscono i vincoli e le potenzialità
presenti nell’agricoltura e nelle aree rurali. Ed è proprio rispetto allo scenario normativo
europeo e alla realtà agricola e rurale calabrese che è stato definito il disegno strategico di
riferimento per il programma di sviluppo rurale.
La riforma della PAC (dal sostegno al riorientamento al mercato) con la nuova riforma della
politica rurale (interventi mirati alla specificità dei territori, multifunzionalità
dell’agricoltura, diversificazione, ecc.) sottolinea l’esigenza di un approccio integrato e
territorialmente definito capace di incidere sullo sviluppo delle aree rurali.
Lo sviluppo di tali aree rappresenta un obiettivo complesso che richiede un approccio
integrato non solo all’interno dell’unico Programma di Sviluppo Rurale (che per il 2007-
2013 racchiude il POR – parte feoga, il PSR e il Leader), ma anche tra i diversi fondi
strutturali (attuati in programmi separati). Il contributo dell'agricoltura alla crescita
economica complessiva può essere significativo solo se si esercita in un rapporto di
interdipendenza tra tutti gli altri fattori dello sviluppo. E ciò vale ancor di più per
un'agricoltura strutturalmente debole, condizionata e inserita in un sistema caratterizzato da
complessi fenomeni di ordine economico e sociale (dalla concorrenza internazionale alla
disoccupazione). Oggi, ancor di più che nel passato, i limiti allo sviluppo agricolo calabrese
sono anche esterni al settore. Gli interventi ancora necessari in agricoltura hanno scarse
possibilità di successo se non rimuovono i vincoli determinati dalla limitata dinamicità del
contesto e dall'isolamento geografico, economico, tecnologico e culturale della regione.
Le linee di indirizzo regionali in materia di politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-
2013 puntano ad un modello di sviluppo competitivo, sostenibile, duraturo, multifunzionale
ed integrato del settore agricolo ed agroindustriale e dei territori rurali.
Gli obiettivi del PSR sono:
· Accrescere la competitività del settore agricolo, agroindustriale e forestale;
· valorizzare l’ambiente e lo spazio naturale;
· migliorare la qualità della vita nelle aree rurali e promuovere la diversificazione delle
attività economiche.
Alla realizzazione del disegno strategico regionale concorrono le azioni attivabili nell’ambito
degli assi prioritari previsti dal Regolamento CE n. 1698/05, in coerenza con quanto previsto
dagli Orientamenti Strategici Comunitari e dal Piano Strategico Nazionale sullo sviluppo
rurale, ma adattandoli alla realtà calabrese, secondo quanto riportato qui di seguito per
ciascuno degli assi.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
130
Asse Orientamenti strategici
comunitari Obiettivi prioritari PSN_PSR Obiettivi specifici del
PSR Misure
Miglioramento
della qualità dei
prodotti nelle
diverse fasi delle
filiere (dalla
produzione alla
trasformazione)
131 - sostegno agli agricoltori per
conformarsi alle norme rigorose
basate sulla legislazione
comunitaria
132 - Sostegno agli agricoltori che
partecipano ai sistemi di qualità
alimentare
133 - Azioni di informazione e
promozione
Consolidamento e sviluppo
della qualità delle produzioni
agricole e forestali
Valorizzazione e
promozione dei
prodotti tipici di
qualità e del loro
legame con il
territorio
133 - Azioni di informazione e
promozione
Accrescere la
competitività delle
aziende agricoleforestali
e delle
filiere
agroalimentari
Asse I
Accrescere la
competitività
del settore
agricolo e
forestale
sostenendo la
ristrutturazione,
lo sviluppo e
l'innovazione
Modernizzazione,
innovazione e qualità nella
catena alimentare
Promozione
dell'ammodernamento e
dell'innovazione delle imprese
e dell'integrazione lungo le
filiere
Sostenere
l’ammodernamento
e l’innovazione
114 - Utilizzo di servizi di
consulenza
115 - Avviamento di servizi di
consulenza aziendale, di
sostituzione e di assistenza alla
gestione delle aziende agricole,
nonché di servizi di consulenza
forestale
121- Ammodernamento delle
aziende agricole
122 - Accrescimento del valore
economico delle foreste
123 - Accrescimento del valore
aggiunto dei prodotti agricoli e
forestali
124 - Cooperazione per lo
sviluppo di nuovi prodotti,
processi e tecnologie nei settori
agricolo ed alimentare e in quello
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
131
forestale
126 - Ripristino del potenziale
produttivo agricolo danneggiato da
calamità naturali e introduzione di
adeguate misure di prevenzione
133 - Azioni di informazione e
promozione
Trasferimento delle
conoscenze
Trasversale all’asse
Qualificare e
aggiornare i profili
professionali
111 - Azione nel campo della
formazione professionale e
dell'informazione
114 - Utilizzo di servizi di
consulenza
115 - Avviamento di servizi di
consulenza aziendale, di
sostituzione e di assistenza alla
gestione delle aziende agricole,
nonché di servizi di consulenza
forestale
Miglioramento della
capacità imprenditoriale e
professionale della
manodopera
Favorire il
ricambio
generazionale
112 - Insediamento di giovani
agricoltori
113 – Prepensionamento degli
imprenditori e dei lavoratori
agricoli
111 - Azione nel campo della
formazione professionale e
dell'informazione
Potenziamento
delle infrastrutture
Investimenti nel capitale
umano e fisico
Potenziamento delle dotazioni
infrastrutturali fisiche e
telematiche
Migliorare la
gestione dei
sistemi irrigui
125 - Miglioramento e sviluppo
delle infrastrutture in parallelo con
lo sviluppo e l'adeguamento
dell'agricoltura e della silvicoltura
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
132
Asse Orientamenti strategici
comunitari Obiettivi prioritari PSN_PSR Obiettivi specifici
del PSR Misure
Tutela
ambientale e
conservazione
della biodiversità
nei siti Natura
2000
213 - Indennità Natura 2000 e
indennità connesse alla direttiva
2000/60/CE
224 - Indennità Natura 2000 e
indennità connesse alla direttiva
2000/60/CE
Investimenti
finalizzati alla
valorizzazione
dell’ambiente e
del paesaggio nei
sistemi agricoli e
forestali
216 - Sostegno agli investimenti
non produttivi
227 - Sostegno agli investimenti
non produttivi
Miglioramento
del livello di
benessere degli
animali
215 – Pagamenti per il benessere
degli animali
Conservazione della
biodiversità e tutela e
diffusione di sistemi agroforestali
ad alto valore
naturalistico
Introduzione e
diffusione di
tecniche di
coltivazione
biologica ed
integrata
214 - Pagamenti agroambientali
211 -Indennità compensative degli
svantaggi naturali a favore degli
agricoltori delle zone montane
Asse II
Valorizzare
l'ambiente e
lo spazio
naturale
sostenendo
la
gestione del
territorio
Biodiversità,
preservazione e sviluppo
dell’attività agricola e di
sistemi forestali ad
elevata valenza naturale
e dei paesaggi agrari tra
dizionali
Tutela del territorio
Mantenimento
dell'attività
agricola nelle
zone
svantaggiate (ai
sensi della Dir.
268 del 1975)
con funzione di
presidio
212 -Indennità a favore degli
agricoltori delle zone caratterizzate
da svantaggi naturali diverse dalle
zone montane
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
133
Introduzione e
diffusione di
tecniche di
coltivazione
biologica ed
integrata
214 - Pagamenti agroambientali
Ripristino
potenziale
produttivo e
prevenzione
incendi
226 - Ricostituzione del potenziale
produttivo forestale e interventi
preventivi
Tutela e
ricostituzione del
patrimonio
forestale
223 - Imboschimento di terreni non
agricoli
221 - Imboschimento di terreni
agricoli
Regime delle acque
Tutela qualitativa e
quantitativa delle risorse
idriche superficiali e
profonde
Favorire
l’introduzione di
tecniche
agronomiche per
la difesa qualiquantitativa
delle
acque
227 - Sostegno agli investimenti
non produttivi
214 - Pagamenti agroambientali
221 - Imboschimento di terreni
agricoli
223 - Imboschimento di terreni
non agricoli
Cambiamento climatico
Riduzione di gas serra
Aumentare la
disponibilità di
biomassa
attraverso
l’incremento
della superficie
investita
(es.: SRF)
221 - Imboschimento di terreni
agricoli
223 - Imboschimento di terreni
non agricoli
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
134
Asse Orientamenti strategici
comunitari Obiettivi prioritari PSN_PSR Obiettivi specifici
del PSR Misure
Recupero del
patrimonio rurale
per migliorare
l’attrattività
turistica
323 - Tutela e riqualificazione del
patrimonio rurale
Miglioramento dell'attrattività
dei territori rurali per le
imprese e la popolazione
Migliorare
l’offerta dei
servizi
321 - Servizi essenziali per
l'economia e la popolazione rurale
Diversificazione
dell'economia
rurale
Creazione di
nuove
opportunità
occupazionali
311 - Diversificazione di attività non
agricole
313 - Incentivazione di attività
turistiche
312 - Sostegno alla creazione e
allo sviluppo di micro-imprese
nell'intento di promuovere
l'imprenditorialità e rafforzare il
tessuto economico
Asse III
Migliorare la
qualità della
vita nelle aree
rurali ed
promuovere la
diversificazione
delle attività
economiche
Creazione di
opportunità di lavoro e
delle condizioni per la
crescita
Mantenimento e/o
creazione di nuove
opportunità occupazionali
in aree rurali
Formazione di
nuovi profili
professionali
331 - Formazione e informazione
rivolta agli operatori economici
impegnati nei settori che rientrano
nell'Asse 3
Asse Orientamenti strategici
comunitari Obiettivi prioritari PSN_PSR Obiettivi specifici
del PSR Misure
Asse IV
Costruire la
capacità locale
di occupazione
e
Miglioramento della
governance
Rafforzamento della capacità
progettuale e gestionale locale
Rafforzamento
della capacità
progettuale e
gestionale locale
411 - Strategie di sviluppo locale
431 - Costi di gestione e
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
135
Miglioramento
della
partecipazione
locale alla
definizione delle
politiche
animazione
diversificazione
Mobilitazione del
potenziale di sviluppo
endogeno
Valorizzazione delle risorse
endogene dei territori
Rottura
dell'isolamento
421 - Cooperazione
ASSE I – Miglioramento della competitività del sistema agricolo e forestale
L’obiettivo prioritario dell’Asse I è quello di migliorare la competitività dei settori agricolo e
forestale contribuendo a creare un settore agroalimentare e forestale calabrese forte e
dinamico, incentrato su investimenti diversificati in termini di capitale umano, fisico e
naturale a seconda delle caratteristiche territoriali e dell’organizzazione socio-economica del
comparto.
Il primo, il secondo, il terzo e il quarto obiettivo specifico dell’Asse I, coincidenti con i primi
due obiettivi prioritari del PSN e PSR, si coniugano con la priorità prevista negli orientamenti
comunitari e relativa alla modernizzazione e innovazione e qualità nella catena alimentare.
Il quinto e il sesto obiettivo previsto (qualificazione e aggiornamento profili professionali e
ricambio generazionale) è sempre coincidente con l’obiettivo prioritario previsto a livello
nazionale-regionale e si rapporta all’obiettivo comunitario relativo agli investimenti nel
capitale umano e fisico.
Gli ultimi due obiettivi si rapportano al precedente obiettivo comunitario e con l’ultimo
obiettivo prioritario PSN-PSR.
Miglioramento della qualità dei prodotti nelle diverse fasi delle filiere (dalla produzione alla
trasformazione)
L’analisi di contesto ha messo in evidenza la presenza di molte produzioni di qualità
all’interno delle filiere, ma nel contempo una loro scarsa valorizzazione commerciale. Siamo
la seconda regione italiana in termini di superficie biologica sul totale della superficie.
Le azioni da mettere in campo fanno riferimento al miglioramento degli standard qualitativi
dei prodotti agricoli e silvicoli e a sviluppare una maggiore integrazione di filiera. Da qui è
necessario differenziare le produzioni dal punto di vista qualitativo per migliorarne la
competitività sui mercati nazionali e internazionali con interventi inerenti la fase della
produzione, della trasformazione e della commercializzazione. I prodotti interessati possono
essere quelli con marchi di qualità riconosciuti a livello comunitario (DOC, STG, IGP,
biologici). A livello nazionale e regionale andrebbero riconosciuti e standardizzati i prodotti
dell’agricoltura integrata.
Gli interventi andrebbero integrati con quelli previsti all’interno dell’Asse II (misure
agroambientali e silvoambientali), ma anche con quelle previste all’interno dell’Asse III
(diversificazione, valorizzazione prodotti e aree territoriali).
Valorizzazione e promozione dei prodotti tipici di qualità e del loro legame con il territorio
La valutazione del contesto della precedente programmazione hanno messo in evidenza che
l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici è stato vanificato da una serie di interventi
scoordinati tra di loro.
Abbiamo diversi prodotti a denominazione e tantissimi prodotti tipici tradizionali che fanno
riferimento a territori ben individuati di particolare interesse storico, paesaggistico, culturale
ed archeologico. E’ anche su questo binomio agricoltura-territorio che bisogna puntare per
dare la giusta valorizzazione all’agricoltura e al territorio su cui insiste.
A tal riguardo la migliore soluzione per valorizzare i prodotti e i territori calabresi è quello di
puntare ad un unico progetto strategico regionale al fine di non disperdere in molti interventi
la promozione dei prodotti calabresi.
Anche in questo caso l’integrazione con il FESR resta indispensabile per meglio affrontare
unitariamente una migliore immagine della Calabria che porterà vantaggi anche ai suoi
prodotti agricoli e forestali e ai suoi territori rurali.
Accrescere la competitività delle aziende agricole e forestali e delle filiere agroalimentari-
Sostenere l’ammodernamento e l’innovazione
I problemi strutturali con cui è costretta a convivere l’agricoltura calabrese insieme alla
mancanza di creazione di un “sistema agricolo” che possa meglio competere e affrontare i
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
137
mercati globali sono i dati più rilevanti emersi dall’analisi di contesto. Inoltre, pone in
evidenza come alcuni comparti produttivi, seppure importanti, presentano grosse carenze
strutturali che bisogna necessariamente affrontare. Anche la nuova riforma della PAC pone
problemi di riconversione colturale che ben si integrano con le nuove possibilità offerte dalle
bioenergie.
Questo obiettivo in Calabria assume una notevole importanza sottolineata da tutti gli attori
delle filiere produttive. Questo obiettivo si realizza attraverso interventi sia all’interno
dell’azienda agricola che lungo le filiere produttive e, quindi, con due modalità differenti
(domanda individuale e PIF).
Gli interventi possibili si concretizzano in:
· interventi nelle aziende tesi a:
- ammodernare e ristrutturare;
- aumentare le dimensioni;
- riconvertire;
- adeguarsi agli standard ambientali.
· interventi nelle filiere tesi a:
- migliorare la fase della commercializzazione;
- migliorare il sistema della logistica;
- sviluppare le bio-energie;
- creare un sistema di filiera.
Sono stati stabiliti, anche, interventi per le produzioni tipiche di un territorio (microfiliere)
che non sono previsti all’interno delle filiere più importanti dell’agricoltura calabrese ( vedi
allegato 2) e che vanno progettate all’interno dei PSL.
Qualificazione e aggiornamento dei profili professionali-Favorire il ricambio generazionale
Dall’analisi di contesto è emerso il deficit imprenditoriale del settore agricolo, la
senilizzazione degli agricoltori e l’importanza che riveste la professionalità e l’aggiornamento
in una agricoltura che si vuole modernizzare. A tutto ciò è necessario associare un’attività di
ricerca che sia capace di recepire e risolvere i bisogni del sistema produttivo agro forestale.
Quindi si cercherà di migliorare il capitale umano attraverso le seguenti azioni:
· facilitare l’accesso alla formazione e ricerca;
· incoraggiare l’adozione e la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione;
· stimolare un’imprenditorialità dinamica;
· favorire il ricambio generazionale.
All’interno di questi obiettivi specifici risulta strategica una maggiore integrazione con il
Fondo Sociale Europeo, che permetterebbe di soddisfare maggiori risorse per la formazione, e
con il FESR, per il finanziamento della ricerca.
Potenziamento delle infrastrutture-Migliorare la gestione dei sistemi irrigui
Questo obiettivo prioritario riveste una importanza strategica per l’agricoltura e per i territori
rurali. Esso riveste un’importanza strategica sia per l’Asse I sia per l’attrattività dei territori
rurali di cui all’Asse III.
Dall’analisi di contesto è emerso un basso grado di infrastrutturazione fisica e telematica del
territorio. E’ chiaro che i fondi a disposizione del FEASR non consentono di dare risposte
esaurienti alla problematica relativa all’infrastrutturazione del territorio calabrese che
necessita di molteplici interventi su più versanti:
· rete dei trasporti;
· rete idrica ad uso irriguo;
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
138
· rete della comunicazione;
· logistica;
· porto di Gioia Tauro.
L’infrastrutturazione primaria non può che fare riferimento al fondo FESR, con il quale
questo programma si integra, mentre sarà il FEASR ad occuparsi della viabilità secondaria.
Inoltre, un maggiore coordinamento con quanto previsto dai programmi nazionali finanziati
dal Fondo Aree Sottoutilizzate e dal Piano Irriguo Nazionale può portare a soluzioni più
consone ai problemi presenti.
ASSE II - Miglioramento e tutela dell’ambiente e dello spazio rurale
L’obiettivo dell’Asse II è quello di migliorare e tutelare l’ambiente e lo spazio rurale.
L’attuazione delle misure inserite in questo Asse mira a due obiettivi fondamentali:
· innescare un processo di conversione delle tecniche di produzione in aree a forte
impatto ambientale;
· innescare un processo di tutela e valorizzazione nelle aree a vocazione ambientale,
paesaggistica e naturalistica.
Le misure previste possono essere classificate in tre categorie:
· pagamenti finalizzati a compensare svantaggi di tipo territoriale ed ambientale
(indennità);
· pagamenti di carattere agroambientale e silvoambientale e a favore del benessere degli
animali;
· imboschimento di superfici agricole e/o mantenimento o ripristino delle aree agricole
e forestali in montagna.
Nell’Asse II, il primo obiettivo comunitario coincide con i primi otto obiettivi specifici del
PSR. Di questo ultimo i primi tre (tutela dell’ambiente e benessere degli animali) soddisfano
il primo obiettivo prioritario PSN e PSR, mentre gli altri quattro (tutela e presidio del
territorio) il secondo. Il nono (tutela risorse idriche) e il decimo (produzione di biomasse)
obiettivo coincidono con quello nazionale e comunitario.
Tutela ambientale e conservazione della biodiversità nei siti Natura 2000-Investimenti
finalizzati alla valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio nei sistemi agricoli e forestali-
Introduzione e diffusione di tecniche di coltivazione biologica ed integrata-Miglioramento
del livello di benessere degli animali.
L’analisi di contesto e la valutazione della precedente programmazione hanno messo in
evidenza che, in Calabria, la biodiversità vegetale e animale assume proporzioni notevoli, ma
rischia di essere intaccata da una molteplicità di problemi. Il PSR, allo scopo di sostenere
l’impegno assunto a Göteborg di invertire il declino della biodiversità, sostiene gli operatori
rurali attraverso le indennità Natura 2000 e le indennità connesse alla direttiva 2000/60/CE e
attraverso il sostegno agli investimenti non produttivi che comportino una gestione
migliorativa del territorio e, quindi, una maggiore tutela degli habitat e delle specie.
Biodiversità e habitat naturali sono, a loro volta, requisiti fondamentali per il sostegno del
turismo rurale. Una maggiore tutela e conservazione della biodiversità possono essere
assicurate anche grazie all’introduzione di tecniche di coltivazione, secondo pratiche
rispettose dell’ambiente, quali il biologico e l’integrato che da una parte sosterranno gli
agricoltori nella conduzione delle proprie attività e dall’altra contribuiranno, come richiesto
dal mercato (es. biologico), ad alzare il livello qualitativo dei prodotti.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
139
Mantenimento dell'attività agricola nelle zone svantaggiate (ai sensi della Dir. 268 del 1975)
con funzione di presidio
L’attività agricola in Calabria, secondo i dati di contesto, viene spesso effettuata in zone con
particolari svantaggi fisici (il 90% del territorio calabrese è di collina e di montagna). Quindi
è di enorme importanza dare un sostegno a quegli agricoltori che continuano l’attività
agricola in aree svantaggiate perché così facendo svolgono una funzione di presidio che
altrimenti renderebbe questi territori più vulnerabili di quanto sono attualmente.
Introduzione e diffusione di tecniche di coltivazione biologica ed integrata-Ripristino
potenziale produttivo e prevenzione incendi-Tutela e ricostituzione del patrimonio forestale
La realtà calabrese è tale che se da una parte è alto il valore ambientale delle risorse naturali
delle aree rurali dall’altra molto di tale patrimonio è sottoposto a rischio di depauperamento.
Fenomeno, quest’ultimo, causato, ad esempio, da pratiche agricole inquinanti il suolo o di
incendi frequenti che distruggono in parte il patrimonio forestale. E’ necessario, pertanto,
sviluppare adeguati metodi di prevenzione e di intervento attraverso corrette tecniche
selvicolturali e di gestione economica dei boschi e di pianificazione dei territori boscati,
finalizzate in particolar modo alla difesa antincendio e alla pronta ricostituzione dei territori
percorsi dal fuoco.
Favorire l’introduzione di tecniche agronomiche per la difesa quali-quantitativa delle acque
Gran parte del territorio calabrese è caratterizzato dal problema del dissesto idrogeologico
come è emerso dalla valutazione del contesto e della precedente programmazione. Tale
fenomeno è fondamentalmente legato alla perdita della superficie boschiva sperimentata in
periodi remoti e non ancora attenuata mediante l’attività di rimboschimento che ha
caratterizzato il periodo che va dal dopoguerra ad oggi. Il sostegno per l’imboschimento dei
terreni non agricoli risulta dunque fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e per
scongiurare l’abbandono delle aree in cui il fenomeno di dissesto idrogeologico e più acuto.
La risorsa acqua, inoltre, verrà tutelata mediante le generali buone pratiche di conduzione
agricola previste e sostenute dalle misure precedenti.
Aumentare la disponibilità di biomassa attraverso l’incremento della superficie investita
La Calabria è in grado di contribuire agli obiettivi di contrasto dei cambiamenti climatici
sostenuti a livello mondiale oltre che a migliorare il reddito degli operatori rurali riducendo le
emissioni di gas serra in atmosfera grazie al suo ampio patrimonio boschivo anche se non è
del tutto ripristinato. Valutazione sottolineate dall’analisi di contesto e dai risultati della
precedente programmazione.
ASSE III - Miglioramento della qualità della vita e diversificazione dell’economia rurale.
L’obiettivo dell’asse III è quello di migliorare la qualità della vita e diversificare l’economia
rurale.
Con il Regolamento per lo Sviluppo rurale 2007-2013, la Commissione ha effettuato un
ulteriore passo in avanti verso il passaggio da una politica agricola settoriale ad una politica
maggiormente territoriale che tenga conto delle complessità che ruotano intorno alle aree
rurali.
Le azioni chiave che la regione mette in campo sono le seguenti:
· Incrementare i tassi di attività e di occupazione nell’economia rurale;
· Incoraggiare l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro: a tal fine occorre
sviluppare tutti quei servizi materiali e immateriali necessari all’insediamento delle
donne nelle aree rurali (per esempio i servizi per l’infanzia) e garantire l’integrazione
con l’asse I;
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
140
· Ridurre lo spopolamento di alcune aree.
Il primi due obiettivi prioritario del PSR (recupero del patrimonio rurale e migliorare l’offerta
dei servizi) coincidono con quello previsto a livello prioritari per il PSN e PSR. Mentre il
terzo, il quarto e il quinto, relativi rispettivamente a diversificazione, creazione di
microimprese e formazione, coincidono con il secondo obiettivo prioritario PSN-PSR.
I cinque obiettivi calabresi sono, pertanto, coerenti con quanto previsto a livello comunitario,
cioè con la necessità di creare le condizioni per la crescita e lo sviluppo dell’occupazione.
Recupero del patrimonio rurale per migliorare l'attratività turistica dei territori e l’offerta
dei servizi
L’analisi di contesto e la valutazione della precedente programmazione hanno messo in
evidenza che molti territori calabresi continuano a perdere popolazione, pur in presenza di
particolari risorse, a causa di un declino delle attività economiche e di una bassissima
valorizzazione dei territori. E’ il caso di ricordare le aree a parco, archeologiche e a vocazione
turistica. Purtroppo queste risorse stentano ad essere individuate come leva dello sviluppo. E’
per questo che bisogna insistere sulla possibilità che le popolazioni rurali di questi territori
unitamente alle istituzioni pubbliche e a quelle economiche e associative propongano dal
basso le soluzioni migliori per rendere questi territori attrattivi e, quindi, luoghi dove poter
vivere e avere a disposizione i servizi essenziali.
Diversificazione dell'economia rurale
Rendere questi territori più vivibili significa anche diversificare l’attività economica. Questo
nella logica di non essere dipendenti dalla sola attività agricola e di contrastare, così, la
tendenza allo spopolamento. E’ quindi necessario diversificare l’attività delle aziende
agricole, il tessuto economico e far leva sul turismo.
Creazione di nuove opportunità occupazionali-Formazione di nuovi profili professionali
Il grado di disoccupazione presenta in Calabria, secondo l’analisi di contesto, valori
insopportabili soprattutto per quanto attiene ai giovani e le donne. L’obiettivo è quindi quello
di creare nuove opportunità di lavoro per queste categorie offrendo nuovi servizi o servizi
essenziali che permettano, soprattutto alle donne di entrare in quel mercato del lavoro che le
vede sempre ai margini. Nello stesso tempo si rendono indispensabili percorsi formativi e
informativi per valorizzare le risorse locali.
ASSE IV - Leader
L’obiettivo dell’Asse IV è quello di favorire la nascita di partenariati sul territorio e
migliorare la governance locale e complessiva. Questo al fine di mobilitare il potenziale di
sviluppo delle zone rurali. Il Leader, nella nuova programmazione, abbandona il suo carattere
sperimentale e pilota per entrare a pieno titolo nel PSR che gli dedica un Asse specifico teso
a:
· a conseguire le priorità degli altri assi;
· a valorizzare le risorse endogene;
· al miglioramento della capacità del territorio a gestire lo sviluppo (processi di
governance), alla creazione di posti di lavoro e alla riorganizzazione sociale ed
economica dei territori rurali;
· a favorire la partecipazione dei soggetti locali alla definizione delle politiche;
· a rafforzare la capacità e la gestione di partenariati locali.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
141
In sostanza il primo e, soprattutto, il secondo obiettivo sono una specificità calabrese per
migliorare la governance (obiettivo comunitario). Mentre il terzo coincide con quanto
proposto a livello nazionale e comunitario.
Gli obiettivi specifici previsti dal PSR si attuano con i programmi relativi alle strategie di
sviluppo locale, la cooperazione transnazionale e interterritoriale, l’animazione e
l’informazione.
Da quanto precedentemente detto e dalla visualizzazione della tabella seguente, la coerenza
viene dimostrata anche attraverso il peso che ogni Asse e ogni Misura ha all’interno del PSR.
La percentuale di risorse allocate negli assi sono coincidenti (asse III) o superiori con il
minimo richiesto a livello comunitario. Sono, altresì, in linea con quanto previsto a livello
nazionale.
Contributo pubblico
Asse
Totale pubblico (%) Dotazione minima UE (%) PSN
(%)
Asse 1 41 10 41
Asse 2 41 25 41
Asse 3 10 10 14,5
Asse 4 6 5 6*
Assistenza Tecnica 2 3,5
*Il PSN calcola l’asse Leader come un di cui degli altri assi. Infatti la somma non è uguale a 100.
Rispetto alla quantificazione del peso finanziario delle misure si rimanda al paragrafo 3.2
dove viene descritta la coerenza delle stesse con i bisogni individuati.
4.2 Gli effetti previsti derivanti dalla valutazione ex-ante relativamente alle priorità
scelte
L’analisi e la previsione degli impatti del Programma da parte del valutatore ha seguito un
approccio additivo dal basso verso l’alto, partendo cioè dall’allocazione delle risorse
finanziarie tra le varie misure e, attraverso una stima delle relative realizzazioni, giungendo a
definire il quadro complessivo degli possibili impatti complessivi sul sistema rurale della
regione.
La scelta alternativa di un approccio macro si è, di contro, rivelata difficilmente praticabile e -
soprattutto - scarsamente supportata da idonee conoscenze ed analisi in merito ai presupposti
e all’efficacia nell’ambito regionale di una strategia tanto articolata. Se è vero, infatti, che
diverse politiche di intervento previste nel Programma 2007-2013 si pongano in continuità
con quelle contenute nella programmazione 2000-2006, occorre aver presente che soltanto
una parte di queste hanno avuto concreta attuazione nel periodo di programmazione
attualmente concluso, e che le valutazioni di impatto disponibili riguardano una quota ancora
minore. Inoltre, queste politiche risultavano frammentate tra tre diversi programmi, il che
renderebbe ancora più complesso valutarne l’impatto complessivo. Infine occorre scontare
una diffusa carenza di informazioni di base in merito alle grandezze di interesse e pertinenza
degli obiettivi del Programma 2007-2013, segnatamente con riferimento ai dati ambientali.
Detti fattori rendono, di fatto, impossibile individuare e dare adeguato sostegno statistico ai
legami di correlazione intercorrenti tra gli interventi previsti dalla strategia e gli indicatori di
impatto.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
142
Al contrario, prendendo le mosse da una ragionevole stima37 del tasso di copertura
realizzabile da ogni singola misura (in termini di superfici, di aziende, o – in generale - di
beneficiari) è invece possibile procedere, per sommatoria e attraverso l’uso di opportuni
parametri tecnici, ad un calcolo dei risultati e degli impatti. Il limite di questo approccio, è
bene riconoscerlo, consiste nella difficoltà, o al limite l’impossibilità, di valutare
correttamente gli effetti moltiplicativi, di sovrapposizione e di spiazzamento che possono
sussistere tra le diverse misure, ma sono omissioni che possono essere ritenute tollerabili in
una previsione a lungo termine, innanzitutto perché si tratta di fattori di secondo grado che,
oltretutto, tendono ad elidersi reciprocamente in quanto di segno opposto.
È evidente che la robustezza delle previsioni formulate per questa via si fonda in primo luogo
sull’accuratezza e la condivisione della stima dei primi effetti (le realizzazioni), nella
consapevolezza che le relative scelte costituiscono elementi connaturati all’attività di
programmazione.
D’intesa con il programmatore ed attraverso un ampio ed intenso scambio con esso, il
valutatore ha dunque proceduto prioritariamente a formulare un’ipotesi di quantificazione dei
target degli indicatori di realizzazione. Nel fare ciò si è tenuto conto di quanto previsto nella
descrizione delle attività, nelle modalità di finanziamento e nell’entità dell’aiuto per ciascuna
misura, seguendo la regola generale, ovvia ma non sempre scontata, che, laddove è stabilito
un massimale di aiuto, soltanto una parte delle operazioni finanziate potranno beneficiarne,
ovvero che l’importo medio dell’operazione è inferiore a detto massimale.
L’operazione successiva è stata quella di stimare i risultati e gli impatti, seguendo un
approccio differenziato per asse.
Nel caso dell’asse I la valutazione è, essenzialmente, imperniata sul guadagno di valore
aggiunto, di produttività e di occupazione derivante dall’attuazione delle misure. Il parametro
di base che si è preso in considerazione riguarda quindi l’entità del “margine di crescita del
reddito aziendale” che ogni azienda “media” (nel panorama dell’agricoltura regionale) può
giungere a conseguire adottando efficacemente le misure opportune. Nell’impossibilità di
determinare, a priori, le tipologie di aziende beneficiarie, tale margine è stato calcolato come
la media delle differenze tra la mediana e il terzo quartile per ogni raggruppamento38 di
aziende aventi lo stesso OTE e la stessa UDE, assumendo che la mediana rappresenti la
redditività dell’azienda “media” e il terzo quartile l’azienda “modello”. I dati utilizzati sono
quelli del RICA regionale 2005. Per ciascuna misura si è poi definito un coefficiente di
“efficacia”, compreso tra zero e uno, a rappresentarne la capacità di cogliere più o meno
pienamente l’effetto di crescita. La stima dei risultati e degli impatti è traguardata al 2013 e
tiene quindi conto di un’ipotesi di crescita tendenziale “naturale” lineare.
Per l’asse II, le stime di risultato si sono, più semplicemente, basate su ipotesi di efficacia
della misura rispetto ai diversi parametri considerati (biodiversità e adozione di tecniche ad
alto valore ambientale, qualità dell’acqua, cambiamento climatico, qualità del suolo e
contrasto alla marginalizzazione e all’abbandono delle terre). Nel definire i coefficienti di
efficacia si è tenuto conto dei risultati conseguiti con misure analoghe attuate nella precedente
programmazione che lo stesso valutatore ha analizzato nella sua veste di valutatore in itinere
ed ex post del PSR 2000-2006.
Le misure nell’asse III presentano, in generale, maggiore eterogeneità che negli altri assi. Non
si è potuto perciò adottare un approccio altrettanto sistematico alla valutazione dei risultati e
degli impatti, come pure delle realizzazioni. In generale non è stato, più di tanto, possibile
fare riferimento ai parametri dell’intervento FEOGA nel periodo 2000-2006, poiché gran
37 Resa possibile e credibile, nella maggior parte dei casi, dalla previsione di massimali di intervento o addirittura
dalla commisurazione degli aiuti alla superficie beneficiaria, o comunque da parametri tecnici sufficientemente
consolidati (anche da prassi e regole affermatisi per gli altri fondi strutturali).
38 Non inferiore a 13 casi
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
143
parte delle misure omologhe nel POR appena concluso non hanno trovato attuazione in
Calabria come in diverse altre regioni dell’Obiettivo 1.
Si è quindi fatto ricorso all’esperienza, ben più consolidata, dell’intervento FESR e FSE,
avendo tuttavia presente la specifica natura del PSR e, segnatamente, la minore densità (di
popolazione ma anche di attività economica) dei contesti rurali, la loro dispersione, la minore
scala degli interventi, ecc..
Nella valutazione degli impatti di carattere economico e occupazionale si sono utilizzati
parametri di produttività, di valore aggiunto e di redditività caratteristici dei settori extra
agricoli di pertinenza dell’intervento, opportunamente rivalutati al 2013 e ridotti per tener
conto della specificità del contesto rurale.
In definitiva, il sistema degli indicatori individuato per il PSR 2007-2013, è riportato nella
tabella
Indicatori di realizzazione, risultato ed impatto per misura
Misura Tipo Indicatore Target
Realizzazione Numero di partecipanti alla formazione 8.021
Realizzazione Numero di giorni di formazione ricevuti 64.167
Risultato
Numero di partecipanti che hanno concluso con
successo un’attività di formazione relativa
all’agricoltura e/o silvicoltura
6.417
Impatto Crescita economica +3.394.332
1.1.1Formazione
professionale e azioni
di informazione
Impatto Incremento del valore aggiunto lordo per unità di
lavoro annuo +2.506
Realizzazione Numero di giovani agricoltori assistiti 1.025
Realizzazione Volume totale degli investimenti 41.000.000
Risultato Incremento del valore aggiunto aziendale +5.297.704
Impatto Crescita economica +1.060.247
1.1.2Insediamento
giovani agricoltori
Impatto Produttività del lavoro +2.506
Realizzazione Numero di agricoltori beneficiari 25
Realizzazione Numero di ettari resi disponibili 375
Risultato Aumento del valore aggiunto lordo nelle aziende
beneficiarie 110.993
Impatto Crescita economica +19.395
1.1.3Prepensionament
o degli imprenditori e
dei lavoratori agricoli
Impatto Produttività del lavoro +1.879
Realizzazione Numero di agricoltori assistiti 7.037
Realizzazione Numero di detentori di aree forestali assistiti 370
Risultato Accrescimento del valore aggiunto lordo nelle
aziende agricole e forestali finanziate 31.242.463
Impatto Crescita economica +5.746.598
1.1.4 Utilizzo dei
servizi di consulenza
Impatto Produttività del lavoro +4.385
Realizzazione Numero di nuovi servizi di gestione aziendali
avviati 94
Realizzazione Numero di nuovi servizi di sostituzione avviati 38
Realizzazione Numero di nuovi servizi di consulenza avviati 56
Risultato Incremento di valore aggiunto degli addetti agricoli
e forestali
Impatto Crescita economica +678.817
1.1.5 Avviamento di
servizi di consulenza
aziendale, di
sostituzione e di
assistenza alla gestione
delle aziende agricole,
nonché di servizi di
consulenza forestale Impatto Incremento del valore aggiunto per unità di lavoro
annuo +11.276
Realizzazione Numero delle aziende agricole che ricevono
supporto agli investimenti 4.369
Realizzazione Volume totale degli investimenti realizzati 436.923.088
Risultato Numero di aziende che introducono nuovi prodotti
e/o nuove tecniche 1.529
1.2.1Ammodernament
o delle aziende
agricole
Impatto Crescita economica +11.298.696
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
144
Misura Tipo Indicatore Target
Impatto Cambiamento nel valore aggiunto lordo per unità
lavorativa +6.265
Impatto Produttività del lavoro (ex. Net additional value
added expressed in Purchasing Power Standard) +6.265
Realizzazione
Numero di detentori di aree forestali che hanno
ricevuto il sostegno all’investimento ripartiti per
tipologia di beneficiario
500
Realizzazione Volume totale degli investimenti 50.000.000
Risultato Numero di aziende che introducono nuovi prodotti
o nuove tecnologie 100
Impatto Crescita economica +775.791
1.2.2 Accrescimento
del valore economico
delle foreste
Impatto Produttività del lavoro +4.385
Realizzazione Numero di aziende supportate 833
Realizzazione Volume totale degli investimenti 150.000.000
Risultato Numero di aziende che introducono nuovi prodotti
e/o nuove tecniche 333
Risultato Incremento nel valore aggiunto nelle aziende
agricole/forestali supportate 7.343.631
Impatto Crescita economica +1.939.477
1.2.3Accrescimento
del valore aggiunto dei
prodotti agricoli e
forestali
Impatto Produttività del lavoro (ex. Net additional value
added expressed in Purchasing Power Standard) +6.265
Realizzazione Numero di iniziative di cooperazione beneficiarie 40
Risultato Incremento del valore aggiunto delle imprese
coinvolte nella cooperazione 265.042
Risultato Numero di imprese che presentano nuovi prodotti o
introducono nuove tecniche. 8
Impatto Crescita economica +62.063
1.2.4 Cooperazione
per lo sviluppo di
nuovi prodotti,
processi e tecnologie
nei settori agricoli e
alimentari, nonché nel
settore forestale Impatto Produttività del lavoro +4.385
Realizzazione Numero di operazioni finanziate 320
Realizzazione Volume totale degli investimenti 80.000.000
Risultato
Accrescimento del valore aggiunto lordo nelle
aziende agricole e forestali finanziate (ripartiti per
settore)
1.187.502
Impatto Crescita economica +165.502
1.2.5Miglioramento e
sviluppo delle
infrastrutture in
parallelo con lo
sviluppo e
l’adeguamento
dell’agricoltura e della
silvicoltura Impatto Produttività del lavoro (ex. Net additional value
added expressed in Purchasing Power standard) +1.253
Realizzazione Superficie agricola danneggiata sovvenzionata 8.000
Realizzazione Numero di operazioni finanziate 471
Realizzazione Volume totale degli investimenti 4.000.000
Risultato Incremento nel valore aggiunto lordo delle aziende
finanziate 5.175.848
Impatto Crescita economica +1.460.312
1.2.6Ripristino del
potenziale produttivo
agricolo danneggiato
da calamità naturali e
introduzione di
adeguate misure di
prevenzione Impatto Produttività del lavoro +4.850
Realizzazione Numero di beneficiari 500
Risultato Incremento nel valore aggiunto nelle aziende
agricole/forestali supportate 1.491.086
Impatto Valore delle produzioni agricole riconosciute per i
diversi standard qualitativi
Impatto Crescita economica +129.298
1.3.1 Sostegno agli
agricoltori per
conformarsi alle
norme rigorose basate
sulla legislazione
comunitaria
Impatto Produttività del lavoro (ex. Net additional value
added expressed in Purchasing Power Standard) +1.253
Realizzazione Numero delle aziende agricole supportate che
partecipano ai sistemi di qualità 1.600
Risultato Aumento del Valore Aggiunto della produzione
agricola oggetto dei sistemi di qualità 12.933.734
1.3.2 Sostegno agli
agricoltori che
partecipano ai sistemi
di qualità alimentare
Impatto Produttività del lavoro (ex. Net additional value
added expressed in Purchasing Power Standard) +5.012
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
145
Misura Tipo Indicatore Target
Impatto Crescita economica +3.310.041
Impatto Cambiamento nel valore aggiunto lordo per unità
lavorativa +5.012
Realizzazione Numero di azioni sovvenzionate 743
Risultato Valutazione della produzione agricola riconosciuta
da etichette di qualità
Impatto Produttività del lavoro (ex. Net additional value
added expressed in Purchasing Power Standard) +3.759
Impatto Crescita economica +1.152.603
1.3.3Azioni di
informazione e
promozione
Impatto Cambiamento nel valore aggiunto lordo per unità
lavorativa +3.759
Realizzazione Numero di aziende beneficiarie in zone montane 3.654
Realizzazione Superficie agricola sovvenzionata in zone montane 62.115
Realizzazione Numero di aziende beneficiarie caratterizzate da
svantaggi naturali diverse dalle zone montane; 385
Realizzazione
Superficie agricola sovvenzionata in zone
caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle
zone montane.
6.538
Risultato Zone caratterizzate da una gestione positiva del
territorio 62.115
Risultato - per la biodiversità e l'adozione di tecniche ad
alto valore ambientale 31.058
Risultato - per la qualità dell'acqua 12.423
Risultato - per il cambiamento climatico 3.106
Risultato - per la qualità del suolo 15.529
Risultato - per il contrasto alla marginalizzazione e
all'abbandono delle terre 62.115
Impatto
Inversione della flessione nella biodiversità
(popolazione delle specie di uccelli sui terreni
agricoli)
Impatto Variazione delle superfici agrarie e forestali ad
elevata valenza naturale
Impatto Variazione del bilancio lordo dei nutrienti
2.1.1 e 2.1.2 Indennità
a favore degli
agricoltori delle zone
montane e
svantaggiate
Impatto Aumento della produzione di energia rinnovabile 0
Realizzazione Superficie totale compresa nel sostegno agroambientale
211.222
Realizzazione Numero complessivo di contratti 11.833
Realizzazione Superficie effettiva compresa nel sostegno agroambientale
211.222
Realizzazione Numero di azioni in materia di risorse genetiche
Risultato Zone caratterizzate da una gestione positiva del
territorio 211.222
Risultato - per la biodiversità e l'adozione di tecniche ad
alto valore ambientale 211.222
Risultato - per la qualità dell'acqua 168.977
Risultato - per il cambiamento climatico 10.561
Risultato - per la qualità del suolo 63.366
Risultato - per il contrasto alla marginalizzazione e
all'abbandono delle terre 63.366
Impatto
Inversione della flessione nella biodiversità
(popolazione delle specie di uccelli sui terreni
agricoli)
Impatto Variazione delle superfici agrarie e forestali ad
elevata valenza naturale
Impatto Variazione del bilancio lordo dei nutrienti
2.1.4 Pagamenti agroambientali
Impatto Aumento della produzione di energia rinnovabile 0
2.1.5 Pagamenti per il Realizzazione Numero di aziende che ricevono il sostegno 267
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
146
Misura Tipo Indicatore Target
Realizzazione Numero di contratti per il benessere degli animali 267
Risultato N.D.
benessere degli
animali
Impatto N.D.
Realizzazione
Numero di aziende agricole e aziende appartenenti
ad altri gestori del territorio che ricevono il
sostegno
60
Realizzazione Volume totale degli investimenti 3.000.000
Realizzazione Superficie interessata dagli interventi 6.000
Risultato Zone caratterizzate da una gestione positiva del
territorio 6.000
Risultato - per la biodiversità e l'adozione di tecniche ad
alto valore ambientale 3.000
Risultato - per la qualità dell'acqua 1.200
Risultato - per il cambiamento climatico 300
Risultato - per la qualità del suolo 1.500
Risultato - per il contrasto alla marginalizzazione e
all'abbandono delle terre 6.000
Impatto
Inversione della flessione nella biodiversità
(popolazione delle specie di uccelli sui terreni
agricoli)
Impatto Variazione delle superfici agrarie e forestali ad
elevata valenza naturale
2.1.6 Sostegno agli
investimenti non
produttivi
Impatto Aumento della produzione di energia rinnovabile 0
Realizzazione Numero di beneficiari che ricevono gli aiuti per
l’imboschimento 2.580
Realizzazione Numero di ettari di terreno interessati
dall’imboschimento 38.701
Risultato Zone caratterizzate da una gestione positiva del
territorio 38.701
Risultato - per la biodiversità e l'adozione di tecniche ad
alto valore ambientale 34.831
Risultato - per la qualità dell'acqua 11.610
Risultato - per il cambiamento climatico 29.026
Risultato - per la qualità del suolo 30.961
Risultato - per il contrasto alla marginalizzazione e
all'abbandono delle terre 0
Impatto
Inversione della flessione nella biodiversità
(popolazione delle specie di uccelli sui terreni
agricoli)
Impatto Variazione delle superfici agrarie e forestali ad
elevata valenza naturale
Impatto Variazione del bilancio lordo dei nutrienti
2.2.1 Imboschimento
di terreni agricoli
Impatto Aumento della produzione di energia rinnovabile
Realizzazione Numero di beneficiari che ricevono gli aiuti per
l’imboschimento 200
Realizzazione Numero di ettari di terreno interessati
dall’imboschimento 1.400
Risultato Zone caratterizzate da una gestione positiva del
territorio 1.400
Risultato - per la biodiversità e l'adozione di tecniche ad
alto valore ambientale 1.260
Risultato - per la qualità dell'acqua 420
Risultato - per il cambiamento climatico 1.050
Risultato - per la qualità del suolo 1.120
Risultato - per il contrasto alla marginalizzazione e
all'abbandono delle terre 1.120
2.2.3 Imboschimento
di superfici non
agricole
Impatto Inversione della flessione nella biodiversità
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
147
Misura Tipo Indicatore Target
(popolazione delle specie di uccelli sui terreni
agricoli)
Impatto Variazione delle superfici agrarie e forestali ad
elevata valenza naturale
Impatto Variazione del bilancio lordo dei nutrienti
Impatto Aumento della produzione di energia rinnovabile
Realizzazione Numero di interventi di prevenzione /ricostituzione 500
Realizzazione Zona forestale danneggiata oggetto del sostegno 64%
Realizzazione Volume totale degli investimenti 30.000.000
Risultato Zone caratterizzate da una gestione positiva del
territorio 300.000
Risultato - per la biodiversità e l'adozione di tecniche ad
alto valore ambientale 240.000
Risultato - per la qualità dell'acqua 60.000
Risultato - per il cambiamento climatico 240.000
Risultato - per la qualità del suolo 300.000
Risultato - per il contrasto alla marginalizzazione e
all'abbandono delle terre 30.000
Impatto Variazione delle superfici agrarie e forestali ad
elevata valenza naturale
Impatto Variazione del bilancio lordo dei nutrienti
2.2.6 Ricostituzione
del potenziale forestale
e interventi preventivi
Impatto Aumento della produzione di energia rinnovabile
Realizzazione Numero di detentori di aziende forestali beneficiari
del sostegno 1.400
Realizzazione Volume totale degli investimenti 35.000.000
Realizzazione Superficie interessata dagli interventi 100.000
Risultato Zone caratterizzate da una gestione positiva del
territorio 100.000
Risultato - per la biodiversità e l'adozione di tecniche ad
alto valore ambientale 100.000
Risultato - per la qualità dell'acqua 40.000
Risultato - per il cambiamento climatico 30.000
Risultato - per la qualità del suolo 80.000
Risultato - per il contrasto alla marginalizzazione e
all'abbandono delle terre 20.000
Impatto Variazione delle superfici agrarie e forestali ad
elevata valenza naturale
Impatto Variazione del bilancio lordo dei nutrienti
2.2.7 Sostegno agli
investimenti non
produttivi
Impatto Aumento della produzione di energia rinnovabile
Realizzazione Aziende beneficiarie 743
Realizzazione Volume totale degli investimenti 148.517.825
Realizzazione Numero posti letto creati 5.941
Realizzazione Numero punti ristoro 173
Realizzazione Numero attività ricreative 111
Realizzazione Numero di impianti di produzione energia da
biomassa agricola o forestale 6
Risultato Numero di aziende agricole beneficiarie su aziende
totali 1,53%
3.1.1 Diversificazione
in attività non agricole
Impatto Numero di occupati nelle aziende beneficiarie 248
Realizzazione Aziende beneficiarie 74
Realizzazione Volume totale degli investimenti 11.111.111
Realizzazione Nuove aziende create 37
Risultato Numero di imprese beneficiarie su imprese totali 0,23%
3.1.2 Sostegno alla
creazione e allo
sviluppo di
microimprese
Impatto Numero di occupati 204
Realizzazione Numero di azioni sostenute 300
Realizzazione Volume totale degli investimenti 15.000.000
3.1.3 Incentivazione di
attività turistiche
Risultato Numero di enti beneficiari su enti totali 45%
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
148
Misura Tipo Indicatore Target
Impatto Posti di lavoro creati 25
Impatto Crescita economica 1.375.000
Realizzazione Numero di azioni sostenute 750
Realizzazione Volume totale degli investimenti 22.500.000
Risultato Numero di enti beneficiari su enti totali 75%
Impatto Crescita economica 4.714.286
3.2.1 Servizi essenziali
per l’economia e la
popolazione rurale
Impatto Posti di lavoro creati 86
Realizzazione Numero di azioni sostenute 313
Realizzazione Volume totale degli investimenti 37.500.000
Risultato Numero di enti beneficiari su enti totali 53%
Impatto Crescita economica 2.250.000
3.2.3 Conservazione e
riqualificazione del
patrimonio rurale
Impatto Conservazione do abita agricoli e forestali
Realizzazione Numero di iniziative sostenute 190
Risultato Numero di operatori economici partecipanti ad
3.3.1 Formazione ed attività sovvenzionate 1.905
informazione
Impatto Posti di lavoro creati 4
Realizzazione Numero di gruppi di azione selezionati 18
Asse IV: Attuazione Realizzazione Superficie totale dell’area dei GAL (kmq) 78%
dell’approccio Leader
Realizzazione Numero di progetti finanziati dai GAL 1.100
4.2.1 Cooperazione Realizzazione Numero di progetti di cooperazione finanziati 18
interterritoriale e
transnazionale Realizzazione Numero di GAL cooperanti 18
4.3.1 Gestione dei
GAL, acquisizione di
competenze e
animazione
Realizzazione Numero di azioni sovvenzionate 40
Gli impatti relativi alla Strategia di Lisbona
Gli indicatori di impatto del PSR relativi alla Strategia di Lisbona sono tre39:
§ la crescita economica, espressa in termini di incremento netto del valore aggiunto
espresso in PPA,
§ la creazione di impiego, espressa in termini di incremento netto di posti lavoro
equivalenti a tempo pieno,
§ la produttività del lavoro, espressa in termini di variazione del valore aggiunto lordo
per unità di lavoro equivalente a tempo pieno.
Si tratta, come è evidente, di indicatori tra loro correlati matematicamente, oltre che sotto il
profilo economico. Per tale motivo una loro valutazione globale, a livello di programma può
essere opportunamente sviluppata contestualmente.
Occorre subito puntualizzare che, mentre le prime due grandezze sono tra loro additive, la
terza, essendo il risultato di un rapporto, deve essere aggregata per mezzo di una media
ponderata. Il fattore di ponderazione può essere sia il valore aggiunto sia l’occupazione. Il
risultato non cambia sostanzialmente.
Ai fini della valutazione dell’impatto complessivo del Programma su questi tre indicatori si
può affermare che soltanto gli assi I e III sono in grado di esercitare un peso significativo,
mentre gli assi II e IV, al netto di alcuni effetti marginali - non facilmente stimabili e
comunque non necessariamente positivi – sono, rispetto ad essi sostanzialmente neutri.
Bisogna infine precisare che l’indicatore di produttività, intesa nel senso anzidetto assume un
significato difficilmente comprensibile e calcolabile nell’asse III, poiché sarebbe in questo
caso generata dalla diversificazione delle attività (da agricole ad extra-agricole). Ora, se si fa
riferimento (come abitualmente accade) ad una declinazione settoriale del concetto di
39 Common Monitoring and Evaluation Framework Guidance note J - Impact Indicator Fiches
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
149
produttività non vi sono elementi per ritenere che le misure adottate siano in grado di
aumentare (o diminuire) la produttività del settore di destinazione. Se invece si fa riferimento
ad un concetto “individuale” di produttività sarebbe necessario stimare la quota di tempo
lavoro (equivalente a tempo pieno) che ciascun beneficiario diretto o indiretto della misura
destina all’attività extra-agricola a danno di quella agricola, avendo peraltro presente che la
produttività nei settori extra-agricoli è solitamente molto superiore.
Il quadro complessivo degli impatti relativi alla strategia di Lisbona, sulla base degli
indicatori sopra esaminati è quindi la seguente.
Impatti complessivi del Programma relativi alla strategia di Lisbona
Misura Crescita
economica
Creazione
di impiego
Produttività
del lavoro
1.1.1 Formazione professionale e azioni di informazione 3.394.332 134 2.506
1.1.2 Insediamento giovani agricoltori 1.060.247 42 2.506
1.1.3 Prepensionamento degli imprenditori e dei lavoratori
agricoli 19.395 1 1.879
1.1.4 Utilizzo dei servizi di consulenza 5.746.598 212 4.385
1.1.5 Avviamento di servizi di consulenza aziendale, di
sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende
agricole, nonché di servizi di consulenza forestale
678.817 20 11.276
1.2.1 Ammodernamento delle aziende agricole 11.298.696 389 6.265
1.2.2 Accrescimento del valore economico delle foreste 775.791 29 4.385
1.2.3 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e
forestali 1.939.477 67 6.265
1.2.4 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e
tecnologie nei settori agricoli e alimentari, nonché nel
settore forestale
62.063 2 4.385
1.2.5 Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in parallelo
con lo sviluppo e l’adeguamento dell’agricoltura e della
silvicoltura
165.502 7 1.253
1.2.6 Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato
da calamità naturali e introduzione di adeguate misure di
prevenzione
1.460.312 53 4.850
1.3.1 Sostegno agli agricoltori per conformarsi alle norme
rigorose basate sulla legislazione comunitaria 129.298 5 1.253
1.3.2 Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di
qualità alimentare 3.310.041 119 5.012
1.3.3 Azioni di informazione e promozione 1.152.603 43 3.759
2.1.1 Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane o o o
2.1.2 Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate
da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane o o o
2.1.3 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva
2000/60/CE o o o
2.1.4 Pagamenti agro-ambientali + o +
2.1.5 Pagamenti per il benessere degli animali o o o
2.1.6 Sostegno agli investimenti non produttivi o o o
2.2.1 Imboschimento di terreni agricoli - - -
2.2.3 Imboschimento di superfici non agricole o o o
2.2.4 Indennità Natura 2000 o o o
2.2.6 Ricostituzione del potenziale forestale e interventi
preventivi + o o
2.2.7 Sostegno agli investimenti non produttivi o o o
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
150
3.1.1 Diversificazione in attività non agricole 13.614.134 248 +?
3.1.2 Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese 11.202.886 204 …
3.1.3 Incentivazione di attività turistiche 1.375.000 25 +?
3.2.1 Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale 4.714.286 86 …
3.2.3 Conservazione e riqualificazione del patrimonio rurale 2.250.000 41 …
3.3.1 Formazione ed informazione 224.490 4 …
4.1 Strategie locali di sviluppo o o o
4.2 Cooperazione inter-territoriale e trans-nazionale o o o
4.3 Costi di gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione
di competenze e animazione o o o
Totale (*media ponderata) 64.573.968 1.730 5.098*
Gli impatti relativi alla strategia di Göteborg
Nell’analizzare gli effetti complessivi sotto il profilo ambientale è possibile prendere le mosse
dagli indicatori di risultato e, prima ancora, da quelli di realizzazione dell’asse II.
Sulla base dell’entità media degli aiuti concessi si può concludere che nel PSR 2007-2013 vi è
capienza quasi sufficiente per assoggettare gran parte della superficie agricola utilizzabile e
della superficie forestale calabrese ad una “gestione positiva del territorio”. Si parla infatti di
quasi 730 mila ettari complessivamente beneficiari, a fronte di una SAU totale di circa 545
mila ettari e di una superficie forestale di 428 mila ettari.
È tuttavia ragionevole ipotizzare una certa sovrapposizione degli interventi: se, mediamente,
ciascun beneficiario attinge a 1 misura e mezzo il tasso di copertura della superficie target si
attesta intorno al 50%.
Analizzando i criteri di merito si può concludere che, per la maggior parte, la gestione
positiva del territorio riguarda l’obiettivo della biodiversità e dell’adozione di tecniche ad alto
valore ambientale, cui seguono le pratiche destinate a migliorare la gestione del suolo.
La tabella di sintesi degli indicatori di risultato relativi all’asse II è riportata di seguito.
Indicatori di risultato relativi all’asse II
Misura
Zone
caratterizzat
e da una
gestione
positiva del
territorio
- per la
biodiversità e
l'adozione di
tecniche ad
alto valore
ambientale
- per la
qualità
dell'acq
ua
- per la
qualità del
suolo
per il
cambiament
o climatico
- per il
contrasto alla
marginalizzazi
one e
all'abbandono
delle terre
2.1.1 Indennità a favore degli
agricoltori delle zone montane e
caratterizzate da
2.1.2 svantaggi naturali, diverse dalle
zone montane
62.115 62.115 12.423 12.423 3.106 62.115
2.1.3 Indennità Natura 2000 e
indennità connesse alla direttiva
2000/60/CE
2.000 1.800 200 400 200 1.600
2.1.4 Pagamenti agro-ambientali 211.222 211.222 168.977 63.366 10.561 63.366
2.1.5 Pagamenti per il benessere degli
animali
2.1.6 Sostegno agli investimenti non
produttivi 6.000 3.000 1.200 1.500 300 6.000
2.2.1 Imboschimento di terreni agricoli 38.701 34.831 11.610 30.961 29.026 0
2.2.3 Imboschimento di superfici non
agricole 1.400 1.260 420 1.120 1.050 1.120
2.2.4 Indennità Natura 2000 7.619 5.333 762 4.571 762 3.048
2.2.6 Ricostituzione del potenziale
forestale e interventi preventivi 300.000 240.000 60.000 300.000 240.000 30.000
2.2.7 Sostegno agli investimenti non 100.000 100.000 40.000 80.000 30.000 20.000
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
151
produttivi
Totale 729.057 659.562 295.593 494.342 315.005 187.249
Con 1,5 misure per beneficiario 486.038 439.708 197.062 329.561 210.003 124.833
Con 2 misure per beneficiario 364.529 329.781 147.796 247.171 157.502 93.625
Quanto agli impatti propriamente detti, si deve precisare che la regione Calabria non dispone
di una base informativa relativa agli indicatori in questione tale da consentire la formulazione
di previsioni quantitative verificabili con estrema puntualità. Allo stato attuale delle
conoscenze è stata formulata un’ipotesi qualitativa dell’impatto delle singole misure sugli
indicatori di impatto stabiliti, riportata nella tabella successiva, mentre la quantificazione
degli indicatori comuni di impatto è riportata nella apposita tabella del paragrafo 5.8.
Indicatori di risultato relativi all’asse II
Misura
Inversion
e della
flessione
nella
biodiversi

Conservazione
delle zone
agricole e
silvicole ad
elevata valenza
naturale
Migliora
mento
della
qualità
delle
acque
Contributo
al contrasto
del
cambiament
o climatico
1.1.1 Formazione professionale e azioni di
informazione o o o o
1.1.2 Insediamento giovani agricoltori o o o o
1.1.3 Prepensionamento degli imprenditori e dei
lavoratori agricoli o o o o
1.1.4 Utilizzo dei servizi di consulenza o o o o
1.1.5 Avviamento di servizi di consulenza aziendale,
di sostituzione e di assistenza alla gestione delle
aziende agricole, nonché di servizi di
consulenza forestale
o o o o
1.2.1 Ammodernamento delle aziende agricole o o o o
1.2.2 Accrescimento del valore economico delle
foreste + + + +
1.2.3 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti
agricoli e forestali o o o o
1.2.4 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi
prodotti, processi e tecnologie nei settori
agricoli e alimentari, nonché nel settore
forestale
o o o o
1.2.5 Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in
parallelo con lo sviluppo e l’adeguamento
dell’agricoltura e della silvicoltura
o o o o
1.2.6 Ripristino del potenziale produttivo agricolo
danneggiato da calamità naturali e introduzione
di adeguate misure di prevenzione
++ o + o
1.3.1 Sostegno agli agricoltori per conformarsi alle
norme rigorose basate sulla legislazione
comunitaria
o o o o
1.3.2 Sostegno agli agricoltori che partecipano ai
sistemi di qualità alimentare o o o o
1.3.3 Azioni di informazione e promozione o o o o
2.1.1 Indennità a favore degli agricoltori delle zone
montane + ++ + +
2.1.2 Indennità a favore degli agricoltori delle zone
caratterizzate da svantaggi naturali, diverse
dalle zone montane
+ ++ + +
2.1.3 Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla
direttiva 2000/60/CE ++ ++ + +
2.1.4 Pagamenti agro-ambientali +++ + +++ o
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
152
Misura
Inversion
e della
flessione
nella
biodiversi

Conservazione
delle zone
agricole e
silvicole ad
elevata valenza
naturale
Migliora
mento
della
qualità
delle
acque
Contributo
al contrasto
del
cambiament
o climatico
2.1.5 Pagamenti per il benessere degli animali o o o o
2.1.6 Sostegno agli investimenti non produttivi +++ +++ + o
2.2.1 Imboschimento di terreni agricoli +++ +++ +++ +++
2.2.3 Imboschimento di superfici non agricole +++ +++ + +++
2.2.4 Indennità Natura 2000 + + + +
2.2.6 Ricostituzione del potenziale forestale e
interventi preventivi ++ ++ + +++
2.2.7 Sostegno agli investimenti non produttivi +++ +++ + +++
3.1.1 Diversificazione in attività non agricole o o - -
3.1.2 Sostegno alla creazione e allo sviluppo di
microimprese o o o o
3.1.3 Incentivazione di attività turistiche o o - o
3.2.1 Servizi essenziali per l’economia e la
popolazione rurale o o o o
3.2.3 Conservazione e riqualificazione del patrimonio
rurale o ++ o o
3.3.1 Formazione ed informazione o + o o
4.1 Strategie locali di sviluppo o o o o
4.2 Cooperazione inter-territoriale e trans-nazionale o o o o
4.3 Costi di gestione dei gruppi di azione locale,
acquisizione di competenze e animazione o o o o
Gli impatti del Programma sugli indicatori di base correlati agli obiettivi.
Una chiara considerazione sugli indicatori proposti per il PSR riguarda la corrispondenza con
gli indicatori suggeriti dal quadro comune per il monitoraggio e la valutazione (Common
Monitorino and Evaluation Framework: Guidance note E-General Common Indicator List).
Circa il 20% degli indicatori scelti, tuttavia, si distingue da questi ultimi perché più specifici
o più generici o perché non presenti nelle linee guida.
Nel complesso le scelte degli indicatori appaiono corrette sotto diversi profili (significatività
e misurabilità), e ciò vale in particolare per gli indicatori di realizzazione, cui si può muovere
solo qualche marginale rilievo in merito alla reperibilità dei dati e all’onerosità della
quantificazione. In generale, reperibilità, onerosità e disponibilità dei dati ex-ante (questi
ultimi non sono quasi mai necessari, per ovvi motivi, per gli indicatori di realizzazione),
rappresentano le criticità più diffuse tra gli indicatori esaminati, e marcatamente tra quelli
dell’asse II, in cui i ritardi nella predisposizione e messa a punto di una rete di monitoraggio
ambientale tendono a perpetuare una storica carenza di dati e di informazioni che, peraltro,
tende a condurre alla definizioni di indicatori scarsamente identificabili. La misurabilità è, in
definitiva, l’aspetto più problematico del sistema di indicatori proposto, ma è bene osservare
che riguarda significativamente non più di un quarto dei casi. Le osservazioni critiche relative
alla significatività riguardano prevalentemente la c.d. “commisurabilità”, ovvero l’effettiva
possibilità della misura (o dell’insieme delle misure) di produrre effetti percepibili e
riconoscibili sull’andamento dell’indicatore. E’ un problema che riguarda in misura quasi
esclusiva gli indicatori di impatto, sui quali il peso delle esternalità è, per definizione,
maggiore, e deriva sia da fattori di scala che di tempo (necessario perché si esplichino
pienamente gli impatti della misura).
In mancanza di valori target per il sistema degli indicatori individuati per il PSR, e in
particolare degli indicatori di realizzazione, una stima quantitativa degli effetti attesi del
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
153
programma risulterebbe infondata, tanto più se si considera che l’allocazione delle risorse
finanziarie tra le misure è ancora provvisoria. Le sole riflessioni che possono essere svolte in
questa fase derivano, di conseguenza dall’analisi qualitativa dell’impianto strategico del
programma, della sua idoneità ad incidere sulle variabili strutturali e sulle dinamiche che
caratterizzano il sistema rurale della regione in termini di incisività, scala e tempi. Il primo
fattore registra se ci saranno, verosimilmente, impatti nel senso desiderato, il secondo se
questi impatti potranno risultare rilevabili attraverso l’indicatore, il terzo l’epoca in cui
potranno apparire chiaramente.
Per la grande maggioranza degli indicatori, si può prevedere che gli impatti del Programma
saranno presenti, anche se non tutti si manifesteranno con uguale intensità. In particolare, gli
impatti più consistenti, visibili e immediati riguarderanno gli indicatori relativi alle politiche
più “mirate” del PSR, tra queste, la formazione, il ricambio generazionale, l’adozione di
tecniche biologiche, la produzione di energie da biomasse, l’infrastrutturazione turistica delle
aree rurali.
5. Descrizione degli assi e delle misure proposte per ciascuno di essi
5.1 Disposizioni generali
Gli articoli di riferimento di ciascuna misura del programma, nonché gli obiettivi, la logica di
intervento, le azioni, gli indicatori e i beneficiari sono descritti all’interno delle singole schede
di misura che sono riportate in allegato.
5.2 Disposizioni comuni a tutte o a più misure
5.2.1 Contratti del precedente periodo di programmazione ancora in corso
In base all’art. 3.2 del Regolamento (CE) n. 1320/06 relativo alle regole di transizione, si
afferma che verranno riportati sul periodo di programmazione 2007-2013 i seguenti impegni
pluriennali:
· contratti quinquennali non ancora scaduti relativi alle misure agroambientali (misura E
e F del PSR Calabria 2000-2006);
· pagamenti relativi a mancati redditi e cure colturali relativi alla misura
“imboschimento di terreni agricoli” (misura H del PSR Calabria 2000-2006);
Verranno, inoltre, riportati i pagamenti riconosciuti e non pagati al 15 ottobre 2006 per
carenza di risorse finanziarie, nonché i pagamenti da effettuare a fronte degli impegni assunti
con il bando 2006.
Nella tabella che segue sono riportati per misura e per anno di impegno le quote che saranno
trascinate dalla vecchia alla nuova programmazione.
MISURE 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Totale
MISURA F 34.947.332 17.863.333 8.433.333 8.433.333 73.735.901
MISURA E 15.907.922 8.050.000 3.833.333 3.833.333 27.600.000
ex
Reg (CEE) 2080/92 5.307.432 2.683.333 2.683.333 2.683.333 2.683.333 2.683.333 1.916.667 20.640.766
TOTALE 56.196.667 28.596.667 14.950.000 14.950.000 2.683.333 2.683.333 1.916.667 121.976.667
5.2.2 Misure non comprese negli obiettivi dell’art. 36 del Trattato
Per le Misure non comprese negli obiettivi dell’art. 36 del Trattato si conferma che sarà
garantito il rispetto delle norme e delle procedure sugli aiuti di Stato e dei criteri di
compatibilità materiale. In particolare vengono rispettati i massimali di aiuto per il sostegno
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
154
pubblico totale a norma degli artt. 87, 88 e 89 del Trattato. Nello specifico, per quanto meglio
precisato nel capitolo 9, le suddette Misure saranno attuate in conformità al regolamento de
minimis n° 1998/2006 del 15 dicembre 2006.
5.2.3 Requisiti sulla Condizionalità
I requisiti sulla condizionalità, cui si fa riferimento nel presente programma, corrispondono
esattamente a quelli previsti dal Regolamento (CE) n. 1782/03.
Il regime di pagamento unico aziendale introdotto dalla nuova PAC (Reg. 1782/03)
presuppone, come è noto, il rispetto da parte degli agricoltori di una serie di impegni: corretta
gestione agronomica dei suoli, salvaguardia dell’ambiente e benessere animale. Il rispetto di
queste norme mira ad evitare le “esternalità negative” dell’attività agricola coniugandone le
esigenze con quelle ambientali.
I nuovi Programmi di Sviluppo Rurale (programmazione 2007-2013) completano il processo
di trasformazione del settore primario promuovendo, attraverso il sostegno finanziario, le
“esternalità positive” che derivano dall’attività agricola.
Nello specifico l’applicazione del regime di condizionalità, alla base del pagamento unico
aziendale, impone il rispetto di due grandi categorie di impegni:
· criteri di gestione obbligatori (CGO);
· buone condizioni agronomiche ed ambientali (BCAA).
I primi derivano da specifiche normative comunitarie e nazionali in tema di ambiente, sanità
pubblica, igiene e benessere animale.
Le buone condizioni agronomiche ed ambientali contemplano una serie di norme finalizzate
al perseguimento di quattro specifici obiettivi definiti dall’allegato IV del Reg. 1782/03. In
particolare: difesa dall’erosione, mantenimento della sostanza organica nel suolo,
salvaguardia della struttura del suolo e mantenimento di un livello minimo di gestione.
L’introduzione del regime di condizionalità nei singoli Paesi membri presuppone la
definizione di un quadro normativo nazionale e successivamente regionale.
La Regione Calabria con la deliberazione n. 1196 del 27/12/05 “Norme regionali in tema di
applicazione del regime di condizionalità dei pagamenti diretti della PAC” ha recepito le
norme nazionali in tema di condizionalità del 2005 di cui al Decreto n. 4432 del 15712/2005.
Successivamente con il decreto ministeriale 21 dicembre 2006 n. 12541 sono state riviste le
disposizioni nazionali applicative del regime di condizionalità, pertanto, ai sensi dell’art. 2
comma 1 del predetto decreto, la Giunta regionale ha approvato una nuova delibera di
recepimento (D.G. n. 158 del 05 marzo 2007). Nell’ambito di tale norma regionale è previsto
il ricorso alla cartografia pedologica ed in maniera specifica alla “Carta del rischio di
erosione” e relativo report elaborata di recente dall’ARSSA.
5.2.4 Condizioni per il supporto agli investimenti
Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ha adottato un disegno strategico
che ha tenuto conto delle linee di indirizzo della politica per lo sviluppo rurale dettate dagli
Orientamenti Strategici Comunitari ed elaborate dal Programma di Sviluppo Nazionale, della
realtà agricola, forestale, agroalimentare ed ambientale e delle caratteristiche specifiche delle
aree rurali calabresi. Si sono seguite, inoltre, le linee dettate dalla riforma della PAC e della
politica rurale che sottolineano l’esigenza di un approccio integrato e territorialmente definito
capace di incidere e di valorizzare le specificità locali.
Le scelte strategiche, in particolare, sono la traduzione dei bisogni emersi dall’analisi swot,
eseguita su tutti i comparti del mondo agricolo calabrese, ed il risultato della concertazione
con il partenariato. Le attività di analisi hanno restituito un’immagine del territorio regionale
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
155
piuttosto diversificata ed eterogenea in termini orografici, paesaggistici, ambientali, culturali
e di sviluppo tecnologico.
Per consentire un più efficace perseguimento degli obiettivi ed una più efficace allocazione
delle risorse finanziarie sono state definite le linee di policy per ogni Asse prioritario. Queste
sono state individuate cercando di coniugare al meglio azioni mirate per la soluzione di
problematiche specifiche ed azioni volte a superare le criticità che si presentano, per intensità
o modalità in modo non eterogenee, sul territorio.
La strategia relativa alla territorializzazione, nel senso della consapevolezza della non
omogeneità in termini territoriali e di settori produttivi della Regione Calabria, punta a
differenziare l’offerta di politiche su base territoriale.
Le misure scelte per ciascun asse prioritario sono, dunque, espressione di una strategia che
persegue lo sviluppo endogeno sostenibile e la valorizzazione integrata delle risorse locali. In
particolare ogni misura è finalizzata al perseguimento di obiettivi, chiaramente definiti ed
individuati (a seguito delle attività di analisi), rispondenti a specifici fabbisogni territoriali ed
a svantaggi strutturali.
5.2.5 Distinzione con analoghe misure PAC
I controlli relativi alla duplicazione del sostegno a livello di singola operazione sono garantiti
dall’organismo pagatore che eroga sia i fondi relativi al PSR 2007-2013 che quelli degli altri
strumenti della PAC. Le registrazioni effettuate per ogni operazione e per ogni singolo
beneficiario consentono di garantire efficacemente, mediante il controllo incrociato, che
ciascuna operazione sia sostenuta da un solo strumento di sostegno.
5.3 Giustificatizione dei premi ed indennità
Al fine di consentire alla Commissione di verificare la coerenza e l’attendibilità dei calcoli si
riporta nell’allegato 7 il dettaglio della determinazione della giustificazione dei premi.
Aspetto, quest’ultimo, la cui pertinenza ed esattezza, così come previsto all’art. 48, paragrafo
2, del Regolamento CE n. 1794/06, è stata certificata dalla Agenzia Regionale per i Servizi e
lo Sviluppo in Agricoltura.
5.4 Criteri di applicazione dell’abbuono degli interessi, di sistemi di capitalizzazione e
altre operazioni di ingegneria finanziaria ai sensi degli articoli 49, 50, 51 e 52 del
regolamento (CE) n. 1974/2006 del 15 dicembre 2006
Abbuoni di interessi
L’erogazione dell’aiuto previsto in talune misure del programma di sviluppo rurale, come
stabilito dall’articolo 71, paragrafo 5 del Reg. (CE) n. 1698/2005, potrà avere luogo in forma
diversa dagli aiuti diretti a fondo perduto. Tale forma consiste nel pagamento, in forma
attualizzata, del concorso sugli interessi per operazioni creditizie, a medio e lungo termine,
fino ad un massimo del 100% del contributo. È consentita la capitalizzazione degli oneri di
preammortamento per un periodo non superiore a 6 mesi per i finanziamenti a medio termine
(da 18 a 60 mesi) e a 12/24 mesi per quelli a lungo termine (superiori a 60 mesi). Ai singoli
finanziamenti si applicano i tassi di riferimento/attualizzazione calcolati in conformità alla
Comunicazione della Commissione 97/C 273/03 e vigenti alla data di:
· stipula del contratto condizionato, per il periodo di preammortamento;
· stipula del contratto definitivo, per il periodo di ammortamento;
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
156
· liquidazione della prima rata, per il tasso di attualizzazione.
Qualora l’aiuto sia concesso sotto forma di abbuono degli interessi ovvero in forma mista
(parte in conto interessi e parte in conto capitale) l’entità massima non potrà comunque
superare i limiti fissati, per ciascuna misura interessata, nell’allegato al Reg. (CE) n.
1698/2005.
Fondo di garanzia
Il finanziamento bancario per la realizzazione di investimenti coerenti e conformi con le
tipologie di intervento previste nelle schede di misura del PSR, entro i limiti massimi di aiuto
concedibile, può fruire della garanzia concessa da un fondo di garanzia che operi in
conformità agli articoli 50, 51 e 52 del regolamento (CE) n. 1974/2006.
Le risorse finanziarie individuate nell’ambito delle misure del PSR necessarie per la
concessione delle garanzie possono essere utilizzate attraverso un accordo di programma con
ISMEA per essere versate nello specifico fondo di garanzia operante a livello nazionale, ai
sensi del decreto legislativo n. 102/2004, art. 17, commi 2 e 4, autorizzato dalla Decisione
della Commissione Europea C(2006)643 dell’8 marzo 2006, in cui già convergono risorse
finanziarie provenienti da altre istituzioni pubbliche o private che hanno le medesime finalità.
Ciò, allo scopo di costituire un capitale di garanzia, dedicato al rilascio di garanzie a fronte di
operazioni bancarie finalizzate ad interventi sul territorio regionale, tale da consentire una
mitigazione del rischio ed un aumento dell’efficacia dello strumento finanziario.
L’Autorità di gestione del PSR ha la responsabilità delle risorse affidate al fondo e del loro
corretto utilizzo. A tal fine le condizioni e le modalità di partecipazione del PSR al fondo
saranno oggetto di specifiche norme di attuazione. Norme che dovranno assicurare, tra
l’altro, l’individuazione contabile di tutte le operazioni garantite, con particolare riferimento
all’utilizzo delle quote FEARS rinvenibili dai versamenti delle singole istituzioni pubbliche.
La tipologia di garanzia rilasciata dal fondo è attuata, con riferimento alle più recenti
direttive in materia di capitale di vigilanza, nel rispetto dei requisiti previsti dalle istruzioni
rilasciate dalla Banca Centrale. Il fondo può rilasciare garanzie alle imprese agricole singole
e/o associate ed alle imprese di trasformazione di prodotti agricoli di cui all’allegato 1 del
Trattato. Garanzie che potranno essere rilasciate al momento della loro fondazione, durante le
prime fasi della loro attività o in caso di espansione e soltanto in attività che gli
amministratori del fondo valutino potenzialmente realizzabili. La verifica della fattibilità
economica prenderà in considerazione tutte le fonti di reddito dell’impresa in questione,
desumibili anche dal business plan. Il fondo, secondo la definizione fornita dalle Linee Guida
Comunitarie sugli Aiuti di Stato per il recupero e la riorganizzazione di aziende in
difficoltà40, non può rilasciare garanzie ad aziende in difficoltà. Le garanzie, come definito
dal Regolamento (CE) n. 1698/2005, possono essere concesse entro il limite massimo del
70% dell’importo dei finanziamenti bancari erogati alle imprese beneficiarie – elevato
all’80% per i giovani agricoltori come. Le tipologie di intervento riguardano il rilascio di:
· garanzia;
· cogaranzia in associazione con i Confidi41, in favore delle imprese;
· controgaranzia in favore dei Confidi42.
40 G.U. C 244, 1.10.2004, pag. 2.
41 Ai sensi dell’art.13 D.L. 30 settembre 2003 n. 269 come modificato dalla legge di conversione 24 novembre
2003, n. 326.
42 Ai sensi dell’art.13 D.L. 30 settembre 2003 n. 269 come modificato dalla legge di conversione 24 novembre
2003, n. 326.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
157
Le operazioni creditizie ammesse alla garanzia del fondo sono i mutui e i prestiti a medio e
lungo termine (superiore a 18 mesi) concessi da banche ed altri operatori finanziari
riconosciuti, a favore delle PMI operanti nel settore agricolo e/o nelle aree rurali su tutto il
territorio regionale se accese per la realizzazione, tra l’altro, dei seguenti interventi:
· investimenti agricoli fissi per destinazione, compresi l’ampliamento e
l’ammodernamento delle strutture al servizio dell’impresa agricola ed agroalimentare;
· acquisto terreni nei limiti previsti dal Reg. CE n. 1698/2005 e limitatamente ai
giovani imprenditori;
· opere di irrigazione, bonifica e miglioramento fondiario;
· ristrutturazione aziendale e riconversione colturale, costruzione, ristrutturazione ed
acquisto di fabbricati rurali, ad uso non residenziale, ed impianti rurali;
· acquisto di macchinari, attrezzature ed automezzi specifici finalizzati al
miglioramento della struttura aziendale;
· interventi volti alla realizzazione di investimenti per la diversificazione delle attività
agricole e/o per il rafforzamento della pluriattività.
Il costo della garanzia è calcolato in base ad una valutazione oggettiva del rischio
dell’operazione finanziaria maggiorata dei costi sostenuti per il rilascio della garanzia stessa
e per i relativi impegni di patrimonio.
Le garanzie, nei limiti della copertura massima, coprono la perdita, per capitale e interessi,
determinata al momento del verificarsi dell’insolvenza dell’impresa ammessa alle garanzie e
comunque nel rispetto della normativa regolante il fondo.
Le spese sostenute per la concessione delle garanzie, in conformità con quanto stabilito
all’Articolo 26, paragrafo 3 del regolamento (CE) n. 1290/2005, sono rendicontate alla
Commissione e corrispondono alla spesa totale sostenuta ai fini del versamento di contributi
nel fondo stesso.
Tuttavia, secondo quanto previsto dall’Articolo 28 del regolamento (CE) n. 1290/2005, al
momento del versamento del saldo ed alla chiusura del programma, la spesa ammissibile sarà
pari al totale:
(a) di ogni eventuale garanzia prestata, compresi gli importi impegnati a titolo di garanzia
dal fondo, e
(b) dei costi di gestione ammissibili
.
La differenza tra il contributo realmente erogato da parte del FEASR, in virtù di interventi di
ingegneria finanziaria e le spese ammissibili di cui alle lettere (a) e (b), è liquidata nel
contesto del bilancio di esercizio relativo all’ultimo anno di attuazione del programma.
Gli interessi prodotti dai versamenti provenienti dal Programma di Sviluppo Rurale nel fondo
di garanzia andranno ad incrementarne la potenzialità e saranno utilizzati allo scopo di
finanziare interventi di ingegneria finanziaria a beneficio delle singole imprese.
Le risorse disponibili, dopo che tutte le garanzie siano state soddisfatte, saranno riutilizzate
dalla Regione per finalità analoghe a favore delle imprese del proprio territorio.

Nessun commento:

Posta un commento