venerdì 27 febbraio 2009

Por Calabria 2007-2013 Fesr

Il Sistema Regionale di Monitoraggio è articolato dal punto di vista organizzativo nelle seguenti strutture
operative e funzioni:
- Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria – Settore “Monitoraggio, Controlli e
Verifiche dei Programmi e dei Progetti. Le funzioni svolte sono le seguenti:
- Gestione del Sistema di Monitoraggio e Assistenza Tecnica agli Utenti.
- Controllo di Qualità delle Informazioni e Reporting..
- Unità di Monitoraggio presso i Dipartimenti Regionali, le Amministrazioni Provinciali, gli
Organismi Intermedi. Le funzioni svolte sono le seguenti:
- Coordinamento delle attività di monitoraggio dei Beneficiari e dei Soggetti Attuatori.
- Assistenza tecnica (help desk) per le attività di monitoraggio ai Beneficiari e ai Soggetti
Attuatori.
- Supporto operativo ai Beneficiari e ai Soggetti Attuatori per l’inserimento dei dati di
monitoraggio nel Sistema di Monitoraggio.
- Controllo di Qualità delle informazioni presenti sul Sistema di Monitoraggio di propria
competenza e elaborazione di Rapporti di Monitoraggio per i Responsabili degli Assi Prioritari e
per l’informazione al pubblico.
- Beneficiari e Soggetti Attuatori. Le funzioni svolte sono le seguenti:
- Inserimento dei dati di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale per i progetti finanziati di
propria competenza, utilizzando le funzionalità di accesso “web” del Sistema di Monitoraggio
Regionale..
- Controllo di Qualità delle informazioni presenti sul Sistema di Monitoraggio di propria
competenza e elaborazione di Rapporti di Monitoraggio per i Responsabili degli Assi Prioritari e
per l’informazione al pubblico.
Per la messa a punto e l’avvio del Sistema Regionale di Monitoraggio la Regione e le Province
definiscono e attuano uno specifico Piano di Azione articolato nelle seguenti fasi:
- Installazione dei sistemi informatici e del software di gestione del Sistema Regionale di
Monitoraggio.
- Formazione del Personale delle Unità di Monitoraggio dei Dipartimenti Regionali, delle
Amministrazioni Provinciali, degli Organismi Intermedi sulle tematiche generali e specifiche del
monitoraggio e sull’utilizzo del software di gestione del Sistema di Monitoraggio Regionale.
- Realizzazione di un Manuale per i Beneficiari e i Soggetti Attuatori per il monitoraggio dei progetti
finanziati.
- Attività di monitoraggio del POR Calabria FESR 2007 – 2013 con il supporto di una assistenza
tecnica (Help Desk On Line e Task- Force dedicata).
Linea di Intervento 9.1.1.4 - Supporto alle strutture regionali e provinciali preposte e agli eventuali
Organismi intermedi nelle attività di controllo di 1° livello delle operazioni finanziate.
Le attività di Controllo di 1° Livello del POR Calabria FESR 2007 – 2013 sono realizzate secondo le
modalità presentate nel successivo Paragrafo 5.3.5.
Nella Linea di Intervento rientrano anche le attività di controllo di 1° livello delle operazioni del POR
Calabria 2000 – 2006 finanziate con le “risorse liberate” dalla certificazione dei progetti coerenti di 1° e
2° fase.
Il Sistema Regionale di Controllo di 1° Livello è articolato dal punto di vista organizzativo nelle seguenti
strutture operative e funzioni:
- Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria – Settore “Monitoraggio, Controlli e
Verifiche dei Programmi e dei Progetti. Le funzioni svolte sono le seguenti:
- Controlli di 1° Livello: Gestione e Aggiornamento delle Piste di Controllo; Servizio di
Assistenza Tecnica agli Uffici di Controllo di 1° Livello Regionali, Provinciali; Redazione di
Rapporti Periodici sulle Attività e sui Risultati dei Controlli di 1° Livello per le Autorità di
Gestione, di Certificazione e di Audit.
352/396
- Gestione delle Irregolarità e dei Recuperi: Gestione del Sistema Informativo delle Irregolarità e
dei Recuperi; Acquisizione Periodica delle Comunicazioni delle Irregolarità; Comunicazione
Periodica delle Irregolarità alle Autorità Competenti; Gestione dei Recuperi con il competente
Ufficio dell'Avvocatura Regionale.
- Verifiche dei Progetti: Verifiche in Itinere dei Progetti; Verifiche dei Progetti Conclusi;
Verifiche Ex Post dei Progetti Realizzati.
- Unità di Controllo di 1° Livello presso i Dipartimenti Regionali, le Amministrazioni Provinciali, gli
Organismi Intermedi. Le funzioni svolte sono le seguenti:
- Coordinamento delle attività di controllo di 1° livello che devono essere realizzate dai
Beneficiari sui Soggetti Attuatori per le operazioni finanziate.
- Assistenza tecnica (help desk) per le attività di controllo di 1° livello che devono essere
realizzate dai Beneficiari sui Soggetti Attuatori per le operazioni finanziate.
- Supporto operativo ai Responsabili degli Assi / Settori Prioritari e ai Beneficiari per la
definizione, l’aggiornamento e l’applicazione delle Piste di Controllo.
- Supporto operativo ai Responsabili degli Assi / Settori Prioritari e ai Beneficiari per
l’utilizzazione del “Fascicolo di Progetto” per le specifiche tipologie di operazioni.
- Realizzazione di controlli di sistema sui Beneficiari per verificare l’adeguatezza e la correttezza
dei controlli di 1° livello (applicazione delle piste di controllo, tenuta del “fascicolo di progetto”,
etc.).
- Redazione di Rapporti Periodici sulle Attività e sui Risultati dei Controlli di 1° Livello realizzati
dai Beneficiari.
- Beneficiari. Le funzioni svolte sono le seguenti:
- Realizzazione dei controlli di 1° livello su tutti i soggetti attuatori per le operazioni finanziate,
utilizzando le funzionalità di accesso “web” del Sistema di Controllo di 1° Livello Regionale.
- Elaborazione di Relazioni Periodiche (bimestrali) per le Unità di Controllo di 1° Livello sulle
attività e sui risultati dei controlli di 1° livello effettuati.
Per la messa a punto e l’avvio del Sistema Regionale di Controllo di 1° Livello la Regione e le Province
definiscono e attuano uno specifico Piano di Azione articolato nelle seguenti fasi:
- Installazione dei sistemi informatici e del software di gestione del Sistema Regionale di Controllo di
1° Livello (gestione delle piste di controllo, gestione elettronica del “Fascicolo di Progetto”, gestione
dei controlli di 1° livello).
- Formazione del Personale delle Unità di Controllo di 1° Livello dei Dipartimenti Regionali, delle
Amministrazioni Provinciali, degli Organismi Intermedi sulle tematiche generali e specifiche dei
controlli di 1° livello e sull’utilizzo del software di gestione del Sistema Regionale di Controllo di 1°
Livello.
- Realizzazione di un Manuale per i Beneficiari per la realizzazione dei controlli di 1° livello.
- Realizzazione di un Manuale per i Soggetti Attuatori per la gestione elettronica del “Fascicolo di
Progetto” e per il rispetto degli obblighi derivanti dall’applicazione delle normative comunitarie,
nazionali e regionali.
- Attività di controllo di 1° livello del POR Calabria FESR 2007 – 2013 con il supporto di una
assistenza tecnica (Help Desk On Line e Task- Force dedicata).
Linea di Intervento 9.1.1.5 - Supporto alle attività dell’Autorità di Certificazione e dell’Autorità di Audit.
Autorità di Certificazione.
Le attività di supporto sono realizzate dalla Segreteria Tecnica dell’Autorità di Certificazione che può
avvalersi di una struttura di assistenza tecnica, ovvero di singoli consulenti, selezionati con procedura di
evidenza pubblica. La Segreteria Tecnica si configura struttura ausiliaria dipartimentale secondo la
normativa regionale vigente e opera sotto la responsabilità dell’Autorità di Certificazione. Le attività
sono quelle previste dall’Art. 61 del Regolamento (CE) n. 183/2006 e sono realizzate secondo le modalità
presentate nel Paragrafo 5.1.2.
353/396
Autorità di Audit.
Le attività di supporto sono realizzate dalla Segreteria Tecnica dell’Autorità di Audit che può avvalersi di
una struttura di assistenza tecnica, ovvero di singoli consulenti, selezionati con procedura di evidenza
pubblica. La Segreteria Tecnica si configura struttura ausiliaria dipartimentale secondo la normativa
regionale vigente e opera sotto la responsabilità dell’Autorità di Audit. Le attività sono quelle previste
dall’Art. 62 del Regolamento (CE) n. 183/2006 e sono realizzate secondo le modalità presentate nel
Paragrafo 5.1.3.
Nella Linea di Intervento rientrano anche le attività di certificazione e di audit delle operazioni del POR
Calabria 2000 – 2006 finanziate con le “risorse liberate” dalla certificazione dei progetti coerenti di 1° e
2° fase.
Linea di Intervento 9.1.1.6 - Azioni per la Valutazione del Programma in conformità ai Regolamenti
comunitari e sulla base dei documenti di Indirizzo della Commissione e del Sistema Nazionale di
Valutazione.
Le attività sono realizzate dal Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici e da
un Valutatore indipendente esterno selezionato con procedura di evidenza pubblica.
Le azioni di valutazione sono realizzate secondo le modalità presentate nel successivo Paragrafo 5.3.3 e
definite nel Piano di Valutazione.
Nella Linea di Intervento rientrano anche le attività di valutazione dei risultati e degli impatti delle
operazioni del POR Calabria 2000 – 2006 finanziate con le “risorse liberate” dalla certificazione dei
progetti coerenti di 1° e 2° fase.
Linea di Intervento 9.1.1.7 – Supporto all’’Autorità di Gestione e al Responsabile dell’Informazione
nella elaborazione, gestione, monitoraggio e valutazione del Piano di Comunicazione del POR.
Le attività di informazione e pubblicità sono realizzate secondo le modalità presentate nel successivo
Paragrafo 5.3.7 e definite nel Piano di Comunicazione.
Nella Linea di Intervento rientrano anche le attività di informazione e comunicazione relative alle
operazioni del POR Calabria 2000 – 2006 finanziate con le “risorse liberate” dalla certificazione dei
progetti coerenti di 1° e 2° fase.
Per la realizzazione del Piano di Comunicazione l’Amministrazione Regionale si avvale di specifiche e
qualificate competenze professionali e di fornitori di servizi selezionati con procedura di evidenza
pubblica.
Linea di Intervento 9.2.1.1 – Azioni di assistenza tecnica al Partenariato Economico e Sociale per
l’analisi, la valutazione e la comunicazione delle politiche regionali del POR Calabria FESR 2007 -
2013.
La Linea di Intervento, in linea generale, prevede la realizzazione delle seguenti azioni:
- costituzione di strutture di supporto (segreterie tecniche, gruppi di lavoro, task force, etc..), ovvero
di Uffici dedicati all’affiancamento al Partenariato per favorire lo svolgimento delle attività
previste dal Programma Operativo;
- realizzazione di studi e analisi a supporto delle attività di indirizzo strategico;
- predisposizione di strumenti per la valutazione e l’interpretazione delle realizzazioni, dei risultati e
degli impatti degli interventi della politica regionale;
- realizzazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione a livello regionale e locale;
- sperimentazione e diffusione di metodologie di e-democracy e di metodologie e pratiche di
trasparenza in grado di limitare gli spazi di mera discrezionalità e migliorare il grado di effettiva
tutela dei “beni pubblici” secondo i principi dell’amministrazione aperta;
- valorizzazione e diffusione di buone pratiche in tema di cultura della trasparenza, della legalità
nella PA;
- promozione e sperimentazione di processi decisionali inclusivi;
- trasferimento di buone pratiche sui processi di partecipazione e di concertazione con altre realtà
regionali ed europee.
354/396
4.9.1.3. Beneficiari, Categorie di Spesa e Indicatori
Obiettivi Operativi Linee di Intervento
Codici
Categorie
di Spesa
Beneficiari
9.1.1.1
Supporto all’Autorità di Gestione, al Comitato di
Coordinamento del Programma, ai Responsabili degli Assi /
Settori Prioritari nella realizzazione delle attività di
coordinamento e gestione del POR.
85 Regione Calabria.
9.1.1.2
Azioni per rafforzare le strutture e gli strumenti tecnici e
amministrativi necessari ad una migliore attuazione del
POR.
85
9.1.1.3
Supporto alle strutture regionali e provinciali, ai Beneficiari
finali e ai Soggetti attuatori nelle attività di monitoraggio
delle operazioni finanziate.
85
9.1.1.4
Supporto alle strutture regionali e provinciali preposte e agli
eventuali Organismi intermedi nelle attività di controllo di
1° livello delle operazioni finanziate.
85
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
Enti Locali.
Organismi Intermedi.
9.1.1.5
Supporto alle attività dell’Autorità di Certificazione e
dell’Autorità di Audit.
85
9.1.1.6
Azioni per la valutazione del Programma in conformità ai
Regolamenti comunitari e sulla base dei documenti di
Indirizzo della Commissione e del Sistema Nazionale di
Valutazione.
86
9.1.1
Supportare l’Autorità di Gestione, il
Comitato di Coordinamento del
Programma, i Responsabili degli Assi /
Settori Prioritari nelle realizzazione
delle attività di programmazione
operativa, coordinamento, gestione,
monitoraggio, controllo e valutazione
del POR.
9.1.1.7
Supporto all’Autorità di Gestione e al Responsabile
dell’Informazione nella elaborazione, gestione,
monitoraggio e valutazione del Piano di Comunicazione del
POR.
86
9.1.2
Rafforzare il ruolo del Partenariato
Economico e Sociale per l’analisi, la
valutazione e la comunicazione delle
politiche regionali del POR Calabria
FESR 2007 – 2013.
9.1.2.1
Azioni di assistenza tecnica al Partenariato Economico e
Sociale per l’analisi, la valutazione e la comunicazione delle
politiche regionali del POR Calabria FESR 2007 - 2013.
86
Regione Calabria.
355/396
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatore di Realizzazione Unità di
Misura
Valore
Atteso
2013
N° Giorni/Uomo di assistenza tecnica a supporto dell’AdG, del Comitato di
Coordinamento del Programma e dei Responsabili degli Assi/Settore Prioritari.
(9.1.1.1).
Numero 75.000
N. Giorni/uomo per l’elaborazione e/o aggiornamento di piani e strategie e
per la progettazione, realizzazione e gestione di modelli e strumenti, inclusi
i sistemi informativi (9.1.1.2).
Numero 10.000
N° Unità di Progetto per il coordinamento e la gestione dei Progetti
Integrati di Sviluppo Regionale (9.1.1.2).
Numero 1
N° Laboratori Territoriali di Progettazione (9.1.1.2). Numero 5
N° Unità di Programmazione Operativa (9.1.1.2). Numero 20
N° Sistema informativo per la gestione dei flussi procedurali e documentari
del Programma Operativo (91.1.2).
Numero 1
N° Giorni/Uomo di assistenza tecnica a supporto delle strutture regionali e
provinciali, dei Beneficiari finali e dei Soggetti attuatori nelle attività di
monitoraggio delle operazioni finanziate. (9.1.1.3).
Numero 30.000
N° Giorni/Uomo di assistenza tecnica a supporto delle strutture regionali e
provinciali preposte e degli eventuali Organismi intermedi nelle attività di controllo
di 1° livello delle operazioni finanziate. (9.1.1.4).
Numero 45.000
N° Giorni/Uomo di assistenza tecnica a supporto dell’Autorità di Audit e
dell’Autorità di Certificazione (9.1.1.5). Numero 75.000
N° Azioni di valutazione (9.1.1.6). Numero 20
Obiettivo Operativo 9.1.1 - Supportare
l’Autorità di Gestione, il Comitato di
Coordinamento del Programma, i
Responsabili Degli Assi/Settori Prioritari
nelle realizzazione delle attività di
programmazione operativa, coordinamento,
gestione, monitoraggio, controllo e
valutazione del POR.
N° Giorni/Uomo di assistenza tecnica a supporto dell’Autorità di Gestione e al
Responsabile dell’informazione nella elaborazione, gestione, monitoraggio e
valutazione del Piano di Comunicazione del POR. (9.1.1.7).
Numero 35.000
Obiettivo Specifico 9.1 -
Sostenere l’Amministrazione
regionale nelle attività di
gestione e sorveglianza del
Programma Operativo al fine
di accrescere i livelli di
efficienza
nell’implementazione degli
interventi del POR e
migliorare la capacità
amministrativa della struttura
regionale incaricata della
loro attuazione. Rafforzare le
competenze tecniche e di
governo delle
amministrazioni e degli enti
attuatori e rafforzare il
coinvolgimento del
Partenariato economico e
sociale.
Rafforzare il ruolo del Partenariato
Economico e Sociale per l’analisi, ka
valutazione e la comunicazione delle
politiche regionali del POR Calabria FESR
2007 – 2013.
N° Giorni/Uomo di assistenza tecnica a sostegno delle attività della Consulta del
Comitato per le Politiche Regionali Unitarie di Sviluppo e Coesione 2007-2013,
della Consulta Regionale delle Autonomie Locali e del Forum del Partenariato
Economico e Sociale (9.2.1.1).
Numero 12.000
356/396
Obiettivo Specifico Indicatore di Risultato Unità di
Misura Fonte
Valore
Attuale
(Anno)
Valore
Atteso
2013
Quota della popolazione adulta a conoscenza del Programma Operativo 2007-2013 Numero Indagine diretta 70
Riduzione % del tempo medio di istruttoria dei progetti finanziati. % Sistema informativo
regionale n.d. -40%
Obiettivo Specifico 9.1 -
Sostenere l’Amministrazione
regionale nelle attività di
gestione e sorveglianza del
Programma Operativo al fine
di accrescere i livelli di
efficienza
nell’implementazione degli
interventi del POR e
migliorare la capacità
amministrativa della struttura
regionale incaricata della
loro attuazione. Rafforzare le
competenze tecniche e di
governo delle
amministrazioni e degli enti
attuatori e rafforzare il
coinvolgimento del
Partenariato economico e
sociale.
Numero di rappresentanti del partenariato economico-sociale coinvolti a tempo pieno nel
processo di attuazione del Programma Numero Indagine diretta 10
357/396
4.9.2. Cooperazione Interregionale
4.9.2.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Promuovere la cooperazione territoriale interregionale per favorire l'apertura internazionale del sistema
produttivo, istituzionale, sociale e valorizzare il patrimonio culturale della regione (Obiettivo Specifico
9.2).
La cooperazione territoriale europea, in tutte le sue modalità di attuazione, costituisce una opportunità
strategica per accelerare i processi di definizione e attuazione delle politiche di Lisbona e Goteborg in
Calabria attraverso lo scambio di conoscenze e di esperienze con altre Regioni italiane e europee da
trasferire nell’attuazione del POR Calabria FESR 2007 - 2013.
La cooperazione territoriale nel periodo di programmazione 2007 – 2013 si attua secondo le seguenti
modalità:
- Programmi Operativi nell’ambito dell’Obiettivo 3 “Cooperazione Territoriale Europea” (Art. 6 del
Regolamento (CE) n. 1080/2006). Rientrano in quest’ambito i Programmi di Cooperazione
Transfrontaliera, Transnazionale e Interregionale (Interreg IV C e Urbact II) oltre all’Iniziativa
“Regions for Economics Change”.
- Azioni di Cooperazione Interregionale (Art. 37.6.b) del Regolamento (CE) n. 1083/2006) con almeno
un’Autorità regionale o locale di un altro Stato membro e incluse all’interno del POR Calabria FESR
2007 – 2013.
- Azioni di Cooperazione con altre Regioni italiane.
La Regione Calabria, intende avvalersi delle opportunità di cui ai precedenti Punti b) e c) per la
realizzazione di un Programma di Azioni di Cooperazione Interregionale all’interno del POR Calabria
FESR 2007 – 2013 che richiede per essere tale un approccio centrato sulla cooperazione e lo scambio di
esperienze con altre Regioni italiane ed europee.
La strategia regionale si articolerà secondo l’Obiettivo Operativo e le Linee di Intervento presentati nei
paragrafi successivi.
Obiettivo Operativo 9.2.1 - Promuovere, attraverso azioni di cooperazione interregionale, la realizzazione
e la diffusione di buone pratiche e di azioni innovative.
Il Programma di Azioni di Cooperazione Interregionale è finalizzato a sperimentare modelli, metodi e
strumenti per l’avvio di una politica regionale che risponda efficacemente alle nuove sfide del futuro, in
particolare alla globalizzazione dell'economia e all'accelerazione dei mutamenti tecnologici, rafforzando
al contempo la coesione economica e sociale.
Il Programma di Azioni di Cooperazione Interregionale prevede sia azioni di cooperazione con regioni di
altri Stati membri (ai sensi dell’art. 37.6.b del Regolamento (CE) n. 1083/2006) sia azioni di
cooperazione con altre Regioni italiane.
Le Regioni con le quali si pensa di attivare azioni di cooperazione interregionale ai sensi dell’art. 37.6.b
del Regolamento (CE) n. 1083/2006 sono quelle dei seguenti Stati Membri: Spagna, Francia, Gran
Bretagna, Irlanda, Germania, Grecia, Portogallo, Malta.
Le tematiche prioritarie sulle quali si concentreranno le Azioni di Cooperazione Interregionale sono
riportate nella successiva Tabella delle Categorie di Spesa insieme alle relative previsioni di risorse
finanziarie.
358/396
Codice Temi Prioritari
POR Calabria FESR 2007 -
2013 - Risorse Cooperazione
Interregionale
Cooperazione
Interregionale
(Art. 37.6.b)
Cooperazione
con altre Regioni
Italiane
Ricerca e Sviluppo Tecnologico (R&ST),
Innovazione e Imprenditorialità. 4.497.360 15,00% 1.499.120 2.998.240
01 Attività di R&ST nei centri di ricerca. 1.499.120 5,00% 1.499.120
03
Trasferimenti di tecnologie e miglioramento
delle reti di cooperazione tra piccole imprese
(PMI), tra queste ed altre imprese ed università,
istituti di istruzione post-secondaria di tutti i tipi,
autorità regionali, centri di ricerca e poli
scientifici e tecnologici (parchi scientifici e
tecnologici, tecnopoli ecc.).
1.499.120 5,00% 1.499.120
09 Altre misure volte a stimolare la ricerca,
l’innovazione e l’imprenditorialità nelle PMI. 1.499.120 5,00% 1.499.120
Società dell'Informazione. 2.998.240 10,00% 0 2.998.240
13
Servizi ed applicazioni per i cittadini (servizi
sanitari online, e-government, e-learning, epartecipazione
ecc.).
1.499.120 5,00% 1.499.120
14 Servizi ed applicazioni per le PMI (e-commerce,
istruzione e formazione, creazione di reti ecc.). 1.499.120 5,00% 1.499.120
Trasporti 2.998.240 10,00% 0 2.998.240
26 Trasporti multimodali. 1.798.944 6,00% 1.798.944
28 Sistemi di trasporto intelligenti. 1.199.296 4,00% 1.199.296
Energia 4.497.360 15,00% 4.497.360 0
39 Energie rinnovabili: eolica. 899.472 3,00% 899.472
40 Energie rinnovabili: solare. 899.472 3,00% 899.472
41 Energie rinnovabili: da biomassa. 899.472 3,00% 899.472
42 Energie rinnovabili: idroelettrica, geotermica e
altre. 899.472 3,00% 899.472
43 Efficienza energetica, cogenerazione, gestione
energetica. 899.472 3,00% 899.472
Protezione dell'Ambiente e Prevenzione dei
Rischi. 4.497.360 15,00% 4.497.360 0
48 Prevenzione e controllo integrati
dell'inquinamento. 1.199.296 4,00% 1.199.296
49 Adattamento al cambiamento climatico e
attenuazione dei suoi effetti. 899.472 3,00% 899.472
51 Promozione della biodiversità e protezione della
natura (compresa Natura 2000). 899.472 3,00% 899.472
53
Prevenzione dei rischi (inclusa l'elaborazione e
l'attuazione di piani e provvedimenti volti a
prevenire e gestire i rischi naturali e tecnologici).
1.499.120 5,00% 1.499.120
Turismo 2.998.240 10,00% 1.499.120 1.499.120
55 Promozione delle risorse naturali. 1.499.120 5,00% 749.560 749.560
56 Protezione e valorizzazione del patrimonio
naturale. 1.499.120 5,00% 749.560 749.560
Cultura. 2.998.240 10,00% 1.499.120 1.499.120
58 Protezione e conservazione del patrimonio
culturale. 1.499.120 5,00% 749.560 749.560
59 Sviluppo di infrastrutture culturali. 1.499.120 5,00% 749.560 749.560
Rinnovamento Urbano e Rurale. 4.497.360 15,00% 2.248.680 2.248.680
61 Progetti integrati di rinnovamento urbano e
rurale. 4.497.360 15,00% 2.248.680 2.248.680
Totale 29.982.401 100% 15.740.760 14.241.640
359/396
4.9.2.2. Linee di intervento
Linea di Intervento 9.2.1.1 - Azioni di Cooperazione Interregionale con Regioni di altri Stati Membri
dell’Unione Europea.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione, all’interno di un Programma integrato, di Azioni di
Cooperazione Interregionale con Regioni di altri Stati membri (ai sensi dell’art. 37.6.b del Regolamento
(CE) n. 1083/2006) per la sperimentazione di nuovi approcci progettuali in termini di contenuti, metodi e
strumenti di attuazione.
Le tematiche prioritarie sulle quali si concentreranno le Azioni di Cooperazione Interregionale
riguarderanno:
- il rafforzamento delle capacità di innovazione, di ricerca e di trasferimento tecnologico;
- lo stimolo all’efficienza energetica e lo sviluppo di energie rinnovabili.
- lo studio e la realizzazione di piani e di misure atti a prevenire ed affrontare i rischi naturali (incendi,
inondazioni, desertificazione, terremoti, etc.) ed i rischi tecnologici;
- la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici ed il miglioramento della gestione del
territorio;
- la promozione del turismo sostenibile;
- le politiche per le aree urbane.
La Linea di Intervento prevede anche la:
- partecipazione a specifiche Reti di Cooperazione tra Regioni dell’Unione Europea sulle tematiche di
interesse;
- realizzazione di visite di studio.
Linea di Intervento 9.2.1.2 - Azioni di Cooperazione Interregionale con altre Regioni italiane.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione, all’interno di un Programma integrato, di Azioni di
Cooperazione Interregionale con altre Regioni italiane per la sperimentazione di nuovi approcci
progettuali in termini di contenuti, metodi e strumenti di attuazione.
Le tematiche prioritarie sulle quali si concentreranno le Azioni di Cooperazione Interregionale
riguarderanno:
- il rafforzamento delle capacità di innovazione, di ricerca e di trasferimento tecnologico;
- lo sviluppo della società dell’informazione;
- i trasporti multimodali e i sistemi di trasporto intelligenti,
- la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici ed il miglioramento della gestione del
territorio;
- la promozione del turismo sostenibile;
- le politiche per le aree urbane.
360/396
4.9.2.3. Beneficiari, Categorie di Spesa e Indicatori
Obiettivi Operativi Linee di Intervento
Codici
Categorie
di Spesa
Beneficiari
9.2.1.1
Azioni di Cooperazione Interregionale con Regioni di altri
Stati Membri dell’Unione Europea.
9.2.1
Promuovere, attraverso azioni di
cooperazione interregionale, la
realizzazione e la diffusione di buone
pratiche e di azioni innovative. 9.2.1.2 Azioni di Cooperazione Interregionale con altre
Regioni italiane
Vedasi
Tabella
Precedente
Regione Calabria.
Amministrazione Provinciali.
Indicatori di Realizzazione
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatore di Realizzazione Unità di
Misura
Valore
Atteso
2013
N° Azioni di Cooperazione Interregionale con Regioni di altri Stati Membri
dell’Unione Europea realizzate (9.2.1.1). Numero 20
Obiettivo Specifico 9.2 -
Promuovere la cooperazione
territoriale interregionale per
favorire l'apertura internazionale
del sistema produttivo,
istituzionale, sociale e valorizzare
il patrimonio culturale della
regione (Obiettivo Specifico 9.2).
Obiettivo Operativo 9.2.1 -
Promuovere, attraverso azioni di
cooperazione interregionale, la
realizzazione e la diffusione di buone
pratiche e di azioni innovative .
N° Azioni di Cooperazione Interregionale con altre Regioni italiane realizzate
(9.2.1.2). Numero 20
Indicatori di Risultato
Obiettivo Specifico Indicatore di Risultato Unità di
Misura Fonte
Valore
Attuale
(Anno)
Valore
Atteso
2013
Promuovere la cooperazione
territoriale interregionale per
favorire l'apertura internazionale
del sistema produttivo,
istituzionale, sociale e valorizzare
il patrimonio culturale della
regione (Obiettivo Specifico 9.2).
Quota delle Azioni di Cooperazione Interregionale realizzate i cui risultati sono
stati trasferiti e utilizzati all’interno del POR Calabria FESR 2007 – 2013. % Indagine diretta 50%
361/396
4.9.3. Grandi Progetti, integrazione con altri Fondi e strumenti di ingegneria
finanziaria
4.9.3.1. Elenco dei Grandi Progetti
Non si prevede il ricorso a Grandi Progetti.
4.9.3.2. Sinergie con altri Fondi e strumenti finanziari
Le azioni previste saranno realizzate in sinergia con l'iniziativa della Commissione "Le Regioni, attrici
del cambiamento economico".
4.9.3.3. Applicazione complementarietà tra i Fondi strutturali
Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi programmati, si potrà fare ricorso al principio della
complementarietà tra i Fondi strutturali, di cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06, e finanziare
azioni che rientrano negli ambiti di intervento stabiliti dal POR Calabria FSE 2007 – 2013, nei limiti e
alle condizioni ivi previste fino a un massimo del 10% del contributo comunitario del presente Asse
prioritario, purché esse siano necessarie al corretto svolgimento dell’operazione e ad essa direttamente
legate.
4.9.3.4. Strumenti di ingegneria finanziaria
Non è prevista l’utilizzazione di strumenti di ingegneria finanziaria.
362/396
5. MODALITA’ DI ATTUAZIONE
Le modalità e le procedure di attuazione del POR fanno riferimento alle disposizioni previste dai
regolamenti comunitari per il periodo 2007-2013, in particolare alle disposizioni di cui all’articolo 37.1
lettera g) del Regolamento (CE) 1083/2006 del Consiglio, al relativo Regolamento d'attuazione, nonché
alle procedure attuative descritte nel QRSN.
5.1. Autorità208
Nel rispetto del principio della separazione delle funzioni di cui all’art. 58, lettera b), del Regolamento
(CE) del Consiglio N. 1083/2006209, al fine di garantire l’efficace e corretta attuazione del Programma
Operativo e il corretto funzionamento del sistema di gestione e controllo, sono individuate tre Autorità:
l’Autorità di Gestione, l’Autorità di Certificazione e l’Autorità di Audit.
Al processo di attuazione del POR partecipa, inoltre, l'Autorità Ambientale col compito di collaborare,
per gli aspetti di propria competenza, con l’Autorità di Gestione.
Eventuali modifiche nella denominazione, nei recapiti e nell'indirizzo di posta elettronica delle Autorità e
degli Organismi indicati vengono comunicati alla Commissione e al Comitato di Sorveglianza del
Programma operativo.
5.1.1. Autorità di Gestione (AdG)210
L’Autorità di Gestione è responsabile della gestione e attuazione del Programma Operativo
conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria.
Questa funzione è di competenza del dirigente pro-tempore della struttura sottoindicata:
Struttura competente: Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria
Indirizzo: Viale Europa, Località Germaneto (Complesso COMALCA) – 88100
Catanzaro
Posta elettronica : autorita.gestione.FESR@regcal.it
I rapporti tra l’Autorità di Gestione e le altre strutture dell’Amministrazione regionale coinvolte nella
gestione del Programma Operativo saranno regolati da atti e procedure interne.
L’Autorità di Gestione adempie a tutte le funzioni corrispondenti a quanto definito dal Regolamento (CE)
del Consiglio n. 1083/2006, secondo le modalità attuative definite dal Regolamento (CE) della
Commissione n. 1828/2006. In particolare, essa è tenuta a:
a) garantire che le operazioni destinate a beneficiare di un finanziamento siano selezionate
conformemente ai criteri applicabili al Programma Operativo e rispettino la vigente normativa
comunitaria e nazionale per l’intero periodo di attuazione;
b) informare il Comitato di Sorveglianza sui risultati della verifica di cui al paragrafo 5.3.1;
c) accertarsi, se del caso, anche mediante verifiche in loco su base campionaria, dell'effettiva fornitura
dei prodotti e dei servizi cofinanziati, dell'esecuzione delle spese dichiarate dai beneficiari, della
conformità delle stesse alle norme comunitarie e nazionali;
d) garantire l'esistenza di un sistema informatizzato di registrazione e conservazione dei dati contabili
relativi a ciascuna operazione attuata nell'ambito del Programma Operativo, e assicurare la raccolta
dei dati relativi all'attuazione necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, le verifiche, gli
audit e la valutazione;
208 Artt. 37.1.g.i, 59 e 74 del Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
209 Fatto salvo quanto previsto dall’art. 74, paragrafo 2, Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
Eventuali modifiche nelle denominazioni delle strutture amministrative indicate nei successivi punti 5.1.1, 5.1.2 e 5.1.3 non
comportano la necessità di adeguamento del testo del programma, essendo sufficiente una semplice comunicazione al riguardo.
210 Art. 60 Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006, secondo le modalità attuative definite dal Reg. (CE) della Commissione n.
1828/2006.
363/396
e) garantire che i beneficiari e gli altri organismi coinvolti nell'attuazione delle operazioni adottino un
sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative
all'operazione, ferme restando le norme contabili nazionali;
f) garantire che le valutazioni del Programma Operativo siano svolte conformemente all’articolo 47 del
Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006;
g) stabilire procedure tali che tutti i documenti relativi alle spese e agli audit necessari per garantire una
pista di controllo adeguata siano conservati, sotto forma di originali o di copie autenticate, secondo
quanto disposto dall’art. 90, per i tre anni successivi alla chiusura del Programma Operativo o,
qualora si tratti di operazioni soggette a chiusura parziale, per i tre anni successivi all'anno in cui ha
avuto luogo la chiusura parziale;
h) garantire che l’Autorità di Certificazione riceva tutte le informazioni necessarie in merito alle
procedure e verifiche eseguite in relazione alle spese ai fini della certificazione;
i) guidare i lavori del Comitato di Sorveglianza e trasmettergli i documenti per consentire una
sorveglianza qualitativa dell'attuazione del Programma Operativo;
j) elaborare e presentare alla Commissione, previa approvazione del Comitato di Sorveglianza, i
Rapporti annuali e finale di esecuzione, nei termini previsti e in accordo con le richieste della
Commissione;
k) garantire il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità previsti all'articolo 69 del
Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006;
l) trasmettere alla Commissione le informazioni che le consentano di valutare i Grandi Progetti;
m) nel quadro dell’iniziativa “Regions for economic change” :
I. prevedere i necessari dispositivi per integrare nel processo di programmazione i progetti
innovativi derivanti dai risultati delle reti nelle quali la Regione è coinvolta;
II. consentire la presenza, nel Comitato di Sorveglianza, di un rappresentante (in qualità di
osservatore) di tali reti per riferire sullo stato delle attività della rete;
III. prevedere almeno una volta l’anno un punto all’Ordine del Giorno del Comitato di Sorveglianza
nel quale si illustrano le attività della rete e si discutono i suggerimenti pertinenti per il
Programma;
IV. fornire informazioni nella Relaziona annuale sull’attuazione delle azioni regionali incluse
nell’iniziativa “Regions for economic change” [solo FESR].
L'Autorità di Gestione assicura altresì l'impiego di sistemi e procedure per garantire l'adozione di
un'adeguata pista di controllo, nonché di procedure di informazione e di sorveglianza per le irregolarità e
il recupero degli importi indebitamente versati.
L’Autorità di Gestione, per esercitare le proprie funzioni di gestione e attuazione del Programma
Operativo compreso il coordinamento delle attività delle strutture implicate nell’attuazione, si avvale del
supporto dell'assistenza tecnica e di adeguate risorse umane e materiali.
5.1.2. Autorità di Certificazione (AdC)211
L’Autorità di Certificazione è responsabile della certificazione corretta delle spese erogate a valere sui
fondi comunitari/statali per l’attuazione del programma operativo.
Questa funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della struttura sottoindicata:
Struttura competente: Dipartimento Bilancio e Patrimonio
Settore Ragioneria Generale
Indirizzo: Via Massara, 2
Posta elettronica : autorita.certificazione@regcal.it
211 Art. 61 Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006, secondo le modalità attuative definite dal. Reg. (CE) della Commissione
n.1828/2006.
364/396
L’Autorità di Certificazione adempie a tutte le funzioni corrispondenti a quanto definito dal Regolamento
(CE) del Consiglio n. 1083/2006, secondo le modalità attuative definite dal Regolamento (CE) della
Commissione n. 1828/2006. In particolare, essa è incaricata dei compiti seguenti:
a) elaborare e trasmettere alla Commissione, per il tramite dell’Organismo di cui al paragrafo 5.2.3, le
dichiarazioni certificate delle spese e le domande di pagamento;
b) certificare che:
i) la dichiarazione delle spese è corretta, proviene da sistemi di contabilità affidabili ed è basata su
documenti giustificativi verificabili;
ii) le spese dichiarate sono conformi alle norme comunitarie e nazionali applicabili e sono state
sostenute in rapporto alle operazioni selezionate per il finanziamento conformemente ai criteri
applicabili al programma e alle norme comunitarie e nazionali;
c) garantire di aver ricevuto dall'Autorità di Gestione informazioni adeguate in merito alle procedure
seguite e alle verifiche effettuate in relazione alle spese figuranti nelle dichiarazioni di spesa;
d) operare conseguentemente ai risultati di tutte le attività di audit svolte dall'Autorità di Audit o sotto la
sua responsabilità;
e) mantenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione;
f) tenere una contabilità degli importi recuperabili e degli importi ritirati a seguito della soppressione
totale o parziale della partecipazione a un'operazione. Gli importi recuperati sono restituiti al bilancio
generale dell'Unione europea prima della chiusura del Programma Operativo detraendoli dalla
dichiarazione di spesa successiva.
I rapporti fra l'Autorità di Gestione e l’Autorità di Certificazione sono definiti da apposite procedure.
Inoltre l’Autorità di Certificazione trasmette alla Commissione europea, per il tramite dell’Organismo
nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di pagamento, entro il 30 aprile di ogni
anno, una previsione estimativa degli importi inerenti le domande di pagamento per l’esercizio
finanziario in corso e per quello successivo.
L’Autorità di Certificazione predisporrà le proprie attività in modo che le domande di pagamento siano
inoltrate, per il tramite dell’ Organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di
pagamento, alla Commissione Europea con cadenza periodica, almeno quattro volte l’anno (entro il 28
febbraio, 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre) con la possibilità di presentare un’ulteriore domanda di
pagamento, solo ove necessaria, entro il 31 dicembre di ogni anno per evitare il disimpegno automatico
delle risorse.
L’Autorità di Certificazione, per esercitare le proprie funzioni previste dalla normativa comunitaria, si
avvale del supporto dell'assistenza tecnica e di adeguate risorse umane e materiali.
Analogamente a quanto previsto per l’Autorità di Gestione, anche l’Autorità di Certificazione si avvale di
una segreteria tecnico-operativa per tutte le attività inerenti alla elaborazione e presentazione delle
domande di pagamento.
5.1.3. Autorità di Audit (AdA)212
L’Autorità di Audit è responsabile della verifica dell’efficace funzionamento del sistema di gestione e di
controllo.
Questa funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della struttura sottoindicata:
Struttura competente: Presidenza Giunta Regionale - Organismo di Controllo di 2° Livello
Indirizzo: Viale Europa, Località Germaneto (Complesso COMALCA) – 88100
Catanzaro
Posta elettronica : autorita.audit@regcal.it
212 Art. 62 e 74 Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006, secondo le modalità attuative definite dal. Reg. (CE) della Commissione
n.1828/2006.
365/396
L’Organismo di Controllo di 2° Livello è funzionalmente indipendente sia dall’Autorità di Gestione che
dall’Autorità di Certificazione essendo una struttura alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta
Regionale.
L’Autorità di Audit adempie a tutte le funzioni corrispondenti a quanto definito dal Regolamento (CE) del
Consiglio n. 1803/2006, secondo le modalità attuative definite dal Regolamento (CE) della Commissione
n. 1828/2006. In particolare, essa è incaricata dei compiti seguenti:
a) garantire che le attività di audit siano svolte per accertare l'efficace funzionamento del sistema di
gestione e di controllo del programma operativo;
b) garantire che le attività di audit siano svolte su un campione di operazioni adeguato per la verifica
delle spese dichiarate;
c) presentare alla Commissione, entro nove mesi dall'approvazione del Programma Operativo, una
strategia di audit riguardante gli organismi preposti alle attività di audit di cui alle lettere a) e b), la
metodologia utilizzata, il metodo di campionamento per le attività di audit sulle operazioni e la
pianificazione indicativa delle attività di audit al fine di garantire che i principali organismi siano
soggetti ad audit e che tali attività siano ripartite uniformemente sull'intero periodo di
programmazione;
d) entro il 31 dicembre di ogni anno, dal 2008 al 2015:
i) presentare alla Commissione un rapporto annuale di controllo che evidenzi le risultanze delle
attività di audit effettuate nel corso del periodo precedente di 12 mesi che termina il 30 giugno
dell'anno in questione conformemente alla strategia di audit del Programma Operativo e le
carenze riscontrate nei sistemi di gestione e di controllo del Programma,
ii) formulare un parere, in base ai controlli ed alle attività di audit effettuati sotto la propria
responsabilità, in merito all'efficace funzionamento del sistema di gestione e di controllo,
indicando se questo fornisce ragionevoli garanzie circa la correttezza delle dichiarazioni di spesa
presentate alla Commissione e circa la legittimità e regolarità delle transazioni soggiacenti,
iii) presentare, nei casi previsti dall'articolo 88 del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006,
una dichiarazione di chiusura parziale in cui si attesti la legittimità e la regolarità della spesa in
questione;
e) presentare alla Commissione, entro il 31 marzo 2017, una dichiarazione di chiusura che attesti la
validità della domanda di pagamento del saldo finale e la legittimità e la regolarità delle transazioni
soggiacenti coperte dalla dichiarazione finale delle spese, accompagnata da un rapporto di controllo
finale.
L’Autorità di Audit assicura che gli audit siano eseguiti tenendo conto degli standard internazionalmente
riconosciuti, e garantisce che le componenti che li effettuano siano funzionalmente indipendenti ed esenti
da qualsiasi rischio di conflitto di interessi.
L’Autorità di Audit per esercitare le proprie funzioni previste dalla normativa comunitaria, si avvale del
supporto dell'assistenza tecnica e di adeguate risorse umane e materiali.
Analogamente a quanto previsto per l’Autorità di Gestione e all’Autorità di Certificazione, anche
l’Autorità di Audit si avvale di una segreteria tecnico-operativa per tutte le attività inerenti alla
preparazione ed alla effettuazione dei controlli sulle operazioni inserite nelle domande di pagamento.
5.1.4. Autorità Ambientale213 (A.A.)
L’Autorità Ambientale assolve la funzione di garantire l’integrazione ambientale e di rafforzare
l’orientamento allo sviluppo sostenibile in tutte le fasi di predisposizione, attuazione e sorveglianza del
Programma Operativo, assicurando efficacia e continuità al processo di valutazione ambientale strategica,
anche attraverso il monitoraggio e la gestione di eventuali meccanismi di retroazione sul programma.
213 Art. 17 del Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
366/396
Questa funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della struttura sottoindicata:
Struttura competente: Dipartimento Politiche dell’Ambiente
Indirizzo: Via Cosenza, 1/G – 88063 Catanzaro Lido
Posta elettronica : aracalabria@regcal.it
All’Autorità ambientale sono riservate le seguenti attribuzioni:
- promuovere e verificare l’integrazione della componente ambientale in tutti i settori d’azione dei
Fondi comunitari, affinché sia assicurata la coerenza delle strategie e degli interventi proposti dai
documenti di programmazione ai principi dello sviluppo sostenibile, in conformità agli OSC ed al
QSN, nonché il rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia ambientale;
- prestare la sua collaborazione all'Autorità di Gestione, nonché a tutte le strutture interessate,
potendosi avvalere, a seconda delle necessità, del supporto di specifiche figure professionali,
- cooperare con le strutture competenti nella predisposizione dei documenti di programmazione e nella
redazione dei successivi atti attuativi, nonché durante l’intera fase di attuazione, monitoraggio e
valutazione dei programmi;
- collaborare, per gli aspetti di propria competenza, con le Autorità di programmazione e gestione dei
piani o programmi cofinanziati da Fondi comunitari nell’applicazione della Direttiva 2001/42/CE
(afferente la Valutazione Ambientale Strategica - VAS).
L'Autorità Ambientale partecipa ai lavori dei Comitati di Sorveglianza e a quelli della Rete Nazionale
delle Autorità Ambientali.
L’Autorità Ambientale si avvale di adeguate risorse umane e strumentali che saranno definite in concerto
con le Amministrazioni nazionali responsabili dell’attuazione delle policy ambientali per come previsto
dal Quadro di Riferimento Strategico Nazionale.
367/396
5.2. Organismi
5.2.1. Organismo di valutazione della conformità
L’Organismo incaricato della valutazione di conformità è quello previsto al paragrafo 5.2.5.
5.2.2. Organismo responsabile per la ricezione dei pagamenti214
L’organismo abilitato a ricevere i pagamenti della Commissione per conto della Amministrazione
regionale è il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello
Stato - Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con l’Unione Europa (I.G.R.U.E.).
Struttura competente: Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria
Generale dello Stato - Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con
l’Unione Europa (I.G.R.U.E.)
Indirizzo: Via XX Settembre, 97 - 00187 Roma
Posta elettronica: rgs.segreteria.igrue@tesoro.it
I contributi comunitari sono versati all’I.G.R.U.E. mediante accredito dei relativi fondi sul c/c n. 23211,
aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato, intestato a “Ministero del tesoro - Fondo di rotazione per
l’attuazione delle politiche comunitarie: Finanziamenti CEE”.
L’I.G.R.U.E. provvede ad erogare in favore della Regione Calabria le quote comunitarie FESR acquisite e
le corrispondenti quote del cofinanziamento nazionale, mediante versamento sull’apposito c/c n.
22905/994 presso la Tesoreria centrale, intestato “ Regione Calabria – Risorse CEE – Cofinanziamento
nazionale”.
L’Ufficio competente provvede alla gestione delle risorse finanziarie assegnate al PO sulla base della
legislazione amministrativa e contabile comunitaria nazionale e regionale e dei criteri di buona gestione
finanziaria.
5.2.3. Organismo responsabile per l’esecuzione dei pagamenti215
L’organismo responsabile dell’esecuzione dei pagamenti è l’ufficio:
Struttura competente: Dipartimento Bilancio e Patrimonio
Settore Ragioneria Generale
Indirizzo: Via Massara, 2 – 88100 Catanzaro
Posta elettronica: autorita.certificazione@regcal.it
L’Ufficio competente provvede alla gestione delle risorse finanziarie assegnate al Programma Operativo
sulla base della legislazione amministrativa e contabile comunitaria nazionale e regionale e dei criteri di
buona gestione finanziaria.
5.2.4. Organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle
domande di pagamento
L'Autorità di Certificazione trasmette le dichiarazioni certificate delle spese e le domande di pagamento
alla Commissione Europea per il tramite dell'Autorità capofila di Fondo (Ministero dello Sviluppo
Economico - DPS - Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari), individuata quale
organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di pagamento. L'Autorità
214 Artt. 37.1.g.iii e 76.2 del Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
215 Artt. 37.1.g.iii e 80 del Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
368/396
capofila di Fondo è responsabile della validazione delle dichiarazioni certificate delle spese e delle
domande di pagamento e del successivo inoltro telematico alla Commissione Europea utilizzando i web
services del sistema SFC2007.
5.2.5. Organismo nazionale di coordinamento in materia di controllo216
Conformemente a quanto previsto dal paragrafo VI.2.4 del QRSN, tale organismo è il Ministero
dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato
Generale per i Rapporti finanziari con l’Unione Europea (IGRUE). L’Organismo provvede, in particolare,
ad esprimere il parere di cui al successivo paragrafo 5.3.5. A tal fine, l’Organismo nazionale di
coordinamento ha accesso alle informazioni e ai dati che ritiene necessari per esprimere il suindicato
parere.
5.2.6. Organismi intermedi217
L’Amministrazione regionale può designare un organismo o un servizio pubblico o privato per svolgere
una parte o la totalità dei compiti dell’Autorità di Gestione o dell’Autorità di Certificazione, sotto la
responsabilità di detta Autorità, o per svolgere mansioni per conto di detta Autorità nei confronti dei
beneficiari che attuano le operazioni.
I pertinenti accordi sono formalmente registrati per iscritto. L'affidamento viene effettuato mediante un
atto che stabilisce i contenuti della delega, le funzioni reciproche, le informazioni da trasmettere
all'Autorità di Gestione / Certificazione e la relativa periodicità, gli obblighi e le modalità di
presentazione delle spese conseguite, le modalità di svolgimento della attività di gestione e di controllo, la
descrizione dei flussi finanziari, le modalità, la conservazione dei documenti, gli eventuali compensi, e le
sanzioni per ritardi negligenze o inadempienze. In particolare, l'Autorità di Gestione / Certificazione si
accerta che gli organismi intermedi siano correttamente informati delle condizioni di ammissibilità delle
spese e che siano verificate le loro capacità di assolvere gli impegni di loro competenza.
Gli organismi intermedi devono disporre di un sistema di contabilità, sorveglianza e informativa
finanziaria separati e informatizzati.
1. L’Amministrazione regionale può individuare quali organismi intermedi Enti pubblici territoriali e/o
alle Amministrazioni centrali dello Stato, per le materie di loro competenza.
2. Sotto la propria responsabilità, l’Amministrazione regionale ed eventualmente gli Enti e
Amministrazioni di cui al Punto 1, nell'esecuzione delle operazioni di alcune attività possono
avvalersi, dei seguenti organismi intermedi:
a) soggetti interamente pubblici, anche strutturati come società o altre forme di diritto privato
aventi il carattere di strutture “in house”218;
b) altri soggetti pubblici, anche strutturati come società o altre forme del diritto civile, non aventi il
carattere di strutture “in house” della Amministrazione;
c) soggetti privati con competenze specialistiche.
L’individuazione dei soggetti di natura corrispondente alla lettera a) è effettuata con atto amministrativo;
la selezione e individuazione dei soggetti di cui alle lettere b) e c) sarà svolta mediante procedure di
evidenza pubblica conformi alla normativa comunitaria in materia di appalti pubblici.
Gli Organismi Intermedi di cui al Punto 1 sono individuati, per ciascun Asse Prioritario, nel Documento
di Attuazione del POR Calabria FESR 2007 – 2013 che viene approvato dalla Giunta Regionale e
presentato per comunicazione al Comitato di Sorveglianza nella prima riunione utile successiva alla
Decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma. Il Documento di Attuazione
riporta in maniera analitica, per ciascun Organismo di cui ai Punti 1 e 2, tutte le informazioni di cui al
secondo capoverso del presente paragrafo.
216 Art. 73 del Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
217 Artt. 2.6, 37, 42, 43, 59.2 del Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
218 Ai sensi della giurisprudenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee.
369/396
Eventuali integrazioni o modifiche agli elenchi di cui ai Punti 1 e 2 comportano l’aggiornamento del
Documento di Attuazione del POR Calabria FESR 2007 – 2013 e la sua approvazione da parte della
Giunta Regionale e la comunicazione al Comitato di Sorveglianza. L’elenco aggiornato degli Organismi
di cui ai Punti 1 e 2 viene riportato nei Rapporti Annuali di Esecuzione.
L’Autorità di Gestione e l’Autorità di Certificazione verificano e attestano, preventivamente alla delega di
parte delle proprie mansioni agli Organismi Intermedi di cui ai precedenti Punti 1 e 2, la sussistenza di
tutti i requisiti giuridici, amministrativi e organizzativi previsti dai Regolamenti comunitari e dalla
normativa nazionale e regionale. La descrizione analitica di tali requisiti è riportata nel Documento di
Attuazione del POR Calabria FESR 2007 – 2013. La verifica e l’attestazione dei requisiti è ripetuta con
periodicità annuale.
5.2.7. Comitato di Sorveglianza219
Il Comitato di Sorveglianza ha la funzione di accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione del
Programma Operativo. Esso è istituito, con atto formale, entro 3 mesi dalla data di notifica della decisione
di approvazione del programma.
Il Comitato di Sorveglianza accerta l'efficacia e la qualità dell'attuazione del Programma Operativo. A tal
fine:
- esamina e approva, entro 6 mesi dall’approvazione del Programma Operativo, i criteri di selezione
delle operazioni finanziate ed approva ogni revisione di tali criteri, secondo le necessità di
programmazione;
- viene informato sui risultati della verifica di conformità ai criteri di selezione effettuata dall’Autorità
di Gestione sulle operazioni avviate prima dell’approvazione di detti criteri;
- valuta periodicamente i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi specifici del
Programma Operativo, sulla base dei documenti presentati dall’Autorità di Gestione;
- esamina i risultati dell’esecuzione, in particolare il conseguimento degli obiettivi fissati per ogni asse
prioritario, nonché le valutazioni di cui all'articolo 48.3 del Regolamento (CE) del Consiglio n.
1083/2006;
- esamina ed approva i Rapporti annuali e finali di esecuzione prima della loro trasmissione alla
Commissione europea;
- è informato in merito al Rapporto annuale di controllo e alle eventuali osservazioni espresse a
riguardo dalla Commissione europea in seguito all’esame del Rapporto;
- può proporre all'Autorità di Gestione qualsiasi revisione o esame del Programma Operativo di natura
tale da permettere il conseguimento degli obiettivi dei Fondi o di migliorarne la gestione, compresa
quella finanziaria;
- esamina ed approva qualsiasi proposta di modifica inerente al contenuto della decisione della
Commissione relativa alla partecipazione dei Fondi.
- è informato del piano e delle attività di informazione, di comunicazione e di pubblicità, secondo le
modalità attuative definite ai sensi del Regolamento (CE) della Commissione n. 1828/2006.
Il Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo, istituito in conformità dell’art. 63 del
Regolamento (CE) 1083/2006 è presieduto dal Presidente della Giunta Regionale o da un'Autorità da esso
delegata, e si compone di rappresentanti della Regione e dello Stato centrale. In particolare, sono membri
del Comitato di Sorveglianza:
- l’Autorità di Gestione e i Responsabili degli Assi Prioritari e dei Settori;
- i Responsabili degli Organismi Intermedi;
- le Autorità di Gestione del POR Calabria FSE 2007 – 2013 e del Programma di Sviluppo Rurale
Calabria (PSR) FEASR 2007 – 2013;
219 Artt. 63-65 del Reg. (CE) del Consiglio n. 1083/2006.
- il Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Politiche di sviluppo e coesione –
Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, in qualità di Amministrazione nazionale
responsabile del coordinamento generale delle politiche dei Fondi Strutturali;
- il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ispettorato Generale per i rapporti con l’Unione Europea
(I.G.R.U.E.), in qualità di Amministrazione nazionale responsabile del Fondo di rotazione di cui alla
legge 183/87;
- le Amministrazioni responsabili delle politiche trasversali (Ambiente e Pari Opportunità), secondo i
rispettivi ambiti di competenza territoriale e le Autorità ambientali competenti per ambito territoriale;
- le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi Nazionali e dei Programmi Operativi Interregionali
dei settori d'intervento del Programma Operativo;
- l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale FEP 2007 – 2013;
- le componenti del Partenariato istituzionale e le autonomie funzionali;
- i rappresentanti del Partenariato economico e sociale secondo quanto stabilito nel successivo
Paragrafo 5.4.3 (a titolo consultivo).
- un Rappresentante della Corte dei Conti (a titolo consultivo).
Eventuali integrazioni e/o aggiornamenti delle componenti potranno essere deliberate dal Comitato
stesso, conformemente al suo regolamento interno.
Su propria iniziativa, o a richiesta del Comitato di Sorveglianza, un rappresentante della Commissione
europea partecipa ai lavori del Comitato di Sorveglianza a titolo consultivo.
Un rappresentante della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e del Fondo Europeo per gli
Investimenti (FEI) potrà partecipare a titolo consultivo qualora il Programma Operativo preveda il loro
contributo.
Possono altresì partecipare alle riunioni del Comitato, su invito del Presidente, le Autorità di
Certificazione e di Audit, il Valutatore indipendente, ed esperti di altre Amministrazioni.
Nella sua prima riunione il Comitato, approva un regolamento interno che disciplina le modalità di
assolvimento dei compiti affidatigli.
E’ assicurata, ove possibile, un’equilibrata partecipazione di uomini e donne.
Le convocazioni e l'ordine del giorno provvisorio devono pervenire ai membri al più tardi tre settimane
prima della riunione. L'ordine del giorno definitivo e i documenti relativi ai punti esaminati devono
pervenire al più tardi due settimane prima della riunione.
Nei casi di necessità, la Presidenza può ugualmente consultare i membri del Comitato attraverso una
procedura scritta, come disciplinata dal regolamento interno del Comitato.
Il Comitato si avvale per l’espletamento delle sue funzioni di un’apposita segreteria tecnica.

Nessun commento:

Posta un commento