sabato 28 febbraio 2009

Festivall Dello Stretto



Il Festival dello Stretto anche per questa settima edizione mantiene la sua dimensionalità, rappresentata da un insieme di linguaggi territorialmente identificativi da sempre simboli macro storici della ricerca delle diverse indipendenze e tutele.  
Il Festival, è ormai luogo d’incontro di storia, tradizione, cultura  e linguaggi. Con data stabilita per venerdì 7 settembre sul Lungomare "Falcomatà" della Città di Reggio Calabria.
In un decennio che è stato caratterizzato da un continuo sviluppo di contenuti finalizzati quanto più possibile ad una fruizione massificata, il futuro inizia a caratterizzarsi sulla personalizzazione degli stessi e del loro uso. L’attrazione della nostra attenzione sarà sempre più legata a bisogni estremamente individualizzati. La conoscenza, sviluppatasi nell’ultimo periodo esponenzialmente grazie agli attuali media, indurrà la massa alla ricerca delle singolarità.
Il preambolo ci indirizza al concetto del "suono che non c’è", a quel suono lontano dai grandi circuiti mediatici, all’interno del quale gli stessi, impostici per scelta superiore, non ottengono più su noi l’effetto da altri desiderato. Toccano cioè il sistema uditivo, senza sortire più risultato, essendone lo stesso ormai assuefatto. La mente alla continua ricerca di forti stimoli emotivi indurrà l’individuo, elemento portante della massa, alla ricerca degli stessi, con la naturale estromissione dei suoni imposti.
Tutto ciò che si presenterà suonando lontano dagli stereotipi mediatici avrà una forte valenza interiore profondamente insolita perché solitamente impercettita.
L’evento che prevede arrivi da tutta la Calabria e dalla vicina Sicilia, quest’anno apre le Festività Mariane, inserito nella programmazione delle stesse dal Comitato Feste Patronali della Città e inoltre sostenuto come ogni anno dall’ Assessorato al Turismo della Regione Calabria, dalla Presidenza del Consiglio Regionale a dalla Presidenza della Provincia.    
Sul palco quest’anno si alterneranno nella formula di successo ormai rodata 4 diversi gruppi musicali: dalla Locride arrivano i  Quartaumentata divenuti ormai la più importante realtà musicale Calabrese rappresentanti di un linguaggio regionale, freschi ambasciatori dello stesso sul territorio Americano. Una realtà musicale produttiva che inizia a invertire il sistema di interscambio sino al momento unidirezionale. E’ evidente ormai il solco lasciato dall'esperienza, quella sicurezza che proviene dall'aver amalgamato e fatto proprio quel mix di componenti che rendono immediatamente riconoscibile il sound dei Quartaumentata nel loro ultimo album ‘U mundu balla’, che vanta collaborazioni artistiche davvero eccellenti tra cui Francesca Tourè raffinata interprete femminile dei Delta V. Tra i brani, inoltre, spicca un originale tributo ad un amico di vecchia data dei Quartaumentata, il cantautore romano Niccolò Fabi, attraverso la rivisitazione in chiave rap-tarantata di "Ostinatamente". C'è tutta l'energia del ritmo, in questo ultimo lavoro, quel pulsare sotterraneo e irresistibile che è ben noto ai "fedelissimi" che partecipano ai concerti della band, diventati oramai celebri per il grado di coinvolgimento del pubblico.

Il Festival riserva sempre spunti musicali originali, entusiasmante la nuova numerosa formazione orchestrale di musica popolare Bassa marea, ben 14 gli elementi orchestrali componenti la stessa. Essa nasce appunto in un momento di "allineamenti e coincidenze naturali" per i singoli gruppi che hanno aderito a questo progetto musicale che cercheranno di scavare sotto la superficie, andare al di là delle apparenze e scoprire pulsioni autentiche.
La bassa marea avviene solo in presenza di esatti allineamenti sole-luna-terra. Per qualche ora il mare mette a nudo ogni cosa, i segreti profondi e le sue ricchezze. Poi la sabbia si lascia generosamente ricoprire e questo ritmo alternato scandisce il senso naturale del tempo. Questa "pulsazione" naturale, diventa facile metafora per i musicisti che compongono l’ensemble.
Il loro tentativo è quello di far emergere da sotto la superficie del mar Mediterraneo un mondo di suoni originari, primordiali, facendo si che le danze durino senza interruzioni e i tamburi non smettano un istante.
In Bassa marea "confluiscono" diversi tra i migliori musicisti appartenenti a varie formazioni di musica popolare: Sinoria, Sonudivinu, Mimmo Cavallaro Taranta project.

Dall’alto tirreno arrivano i Kalamu i loro colori del Sud prendono vita in ritmi, musiche  e danze... La Calabria torna protagonista in un'evoluzione di suoni contaminati dal mondo che la circonda per dare voce ad una cultura antirazziale e senza frontiere; prende così forma il desiderio di parlare al mondo, lontani dall'autocommiserazione, per raccontare una terra non facile, ma capace di ironizzare sui suoi difetti e sui suoi problemi. Una musica del passato che ritorna per rapire e travolgere le emozioni della gente. Kalamu diviene voglia di divertirsi danzando e "zumpando" sotto la luna per abbracciare la fortuna, per raccontare...chista Kalamu che avimu dentro.

Dall’area dell’antica Kroton terra di Pitagora arrivano gli Hantura gruppo che nasce dall'incontro di musicisti dediti alla riscoperta delle musicalità e sonorità meridionali spinti dalla consapevolezza di dare uno sguardo accurato alle tematiche canore del loro paese d'origine: Petilia Policastro (Crotone). Infatti dopo l'uso di nomi estrapolati dalla fantasia, il gruppo petilino ha voluto sempre di più legarsi in modo ombelicale alla propria terra, coniando il neologismo hantura, che in dialetto petilino vuol dire “poco fa”. Da ciò è partita la volontà di recuperare e rivalutare le antiche tradizioni petiline unitamente alla musica popolare calabrese e meridionale. La ricerca dei suoni e delle antiche sonorità accostata alla incantevole poesia dei tradizionali canti popolari calabresi sono stati abbracciati e apprezzati da tutti coloro che hanno ascoltato le particolarità di queste canzoni. Proprio da questi momenti musicali che è nata una collaborazione con uno dei massimi teorici della musica popolare: Eugenio Bennato e con il suo progetto Taranta Power. Proprio per omaggiare il maestro, che gli Hantura eseguono nei loro concerti brani di Bennato e dei Musicanova. Quindi l'amore per la musica etnica, l'amore per i linguaggi nuovi ed incontaminati dei dialetti, l'amore per la tradizione, l'amore per ritmi incontrastati della tarantella del Sud, che sempre di più vede accostarsi una folta schiera di giovani, ha spinto il gruppo petilino a non globalizzarsi di musica industriale presente solo sulla scena televisiva, ma di ritornare alle origini per far risentire l'eco poetico della taranta del Sud, la sublimità dei canti amorosi calabresi, la musica viva e incredibilmente ignorata di una Calabria rediviva e lucente. Un ritorno alle origini per dare un messaggio nuovo, un messaggio non stereotipato, non desueto, un messaggio colmo del fascino di un Sud rivalutato, di un Meridione mai più bistrattato, di una Calabria piena di risorse.
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venerdì 27 febbraio 2009

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Calabria,Parte 6



Il fondo europeo di sviluppo regionale e quello sociale presentano tra i loro obiettivi molte
linee di intervento che possono sovrapporsi e/o integrarsi con quelli previsti dal FEASR. Il
FEP, invece, ha tra i suoi obiettivi linee di intervento che non presentano sovrapposizioni
con quanto previsto nel PSR. L’unica forma di integrazione potrà essere perseguita tra i
PSL del programma di sviluppo rurale e i progetti dei gruppi previsti nel fondo della pesca
(GAL e GAC).
In particolare il FESR supporterà il PSR sostenendo:
· l’infrastrutturazione sia in termini di mobilità intervenendo nei collegamenti tra le
arterie principali e le aree rurali; lasciando al fondo agricolo le strade interpoderali,
sia in termini di dotazioni delle TIC nelle aree rurali;
· la logistica con interventi per la creazione di piattaforme al servizio del settore
agroalimentare;
· la ricerca di nuovi prodotti e di processi soprattutto a valle della produzione;
· la diversificazione dell’economia rurale nei settori extragricoli per sostenere la
nascita di PMI e l’offerta turistica;
· l’offerta di servizi per la popolazione rurale;
· la tutela del territorio e la bonifica di aree degradate;
· il recupero di borghi e centri storici di particolare valenza architettonica e culturale.
Il FSE supporterà il PSR sostenendo interventi di formazione di lunga durata al fine di
creare nuove competenze che facilitano e accompagnano i cambiamenti del mondo
agricolo e rurale, ma anche attività di miglioramento delle competenze della filiera
istituzionale in termini di gestione, attuazione e sorveglianza dei programmi.
10.2 Complementarità con le misure finanziate dal FEOGA o da altri strumenti nei
settori legati all’allegato I del regolamento (CE) n. 1974/2006
Aspetti generali
In linea con quanto indicato nel quadro del Piano Strategico Nazionale, la politica di
sviluppo rurale agisce in modo complementare al resto della politica agricola comune,
operando direttamente sugli interventi previsti nell’ambito delle politiche di sostegno ai
mercati e dei redditi.
Con il Regolamento 1782/2003 si è dato il via ad un percorso di riforma della Politica
Agricola Comune, destinata a rivoluzionare le modalità di sostegno dell’intero settore, in
relazione ad una serie di obiettivi specifici, quali:
· migliorare la competitività del settore agricolo attraverso la riduzione dei prezzi
garantiti all’interno dell’UE per limitare distorsioni sui mercati mondiali;
· riorientare la produzione al mercato e semplificare il regime di sostegno, attraverso il
pagamento unico introdotto dal principio del disaccoppiamento;
· rafforzare lo sviluppo rurale attraverso il principio della modulazione degli aiuti;
· promuovere un’agricoltura sostenibile applicando il principio della condizionalità.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
198
Il finanziamento della Politica Agricola Comune sarà garantito attraverso l’istituzione di due
fondi agricoli europei il FEAGA – Fondo Europeo Agricolo di Garanzia e il FEASR – Fondo
Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.
Il FEAGA finanzia in regime di gestione concorrente:
· le restituzioni fissate per l’esportazione dei prodotti agricoli nei paesi terzi;
· gli interventi destinati a regolarizzare i mercati agricoli;
· i pagamenti diretti agli agricoltori, previsti dalla PAC;
· azioni di informazione e promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno della
CE;
Inoltre il FEAGA sostiene in modo centralizzato:
· il contributo finanziario ad azioni veterinarie specifiche ed azioni ispettive nei
settori veterinario, dei prodotti alimentari e degli alimenti veterinari;
· la promozione dei prodotti agricoli attraverso organizzazioni internazionali;
· le misure destinate a garantire la conservazione, la caratterizzazione, la raccolta e
l’utilizzazione delle risorse genetiche in agricoltura;
· la creazione e il mantenimento dei sistemi di informazione contabile agricola;
· i sistemi di indagini agricole e sulla struttura delle aziende agricole;
· le spese relative ai mercati della pesca.
Invece, il FEASR finanzia, in regime di gestione concorrente tra gli Stati Membri e la CE, il
contributo finanziario ai Programmi di Sviluppo Rurale.
La coerenza e la complementarietà con il primo pilastro della PAC
Coerentemente con il primo pilastro della PAC, è necessario intervenire in maniera
congiunta dell’impatto sul sistema agroindustriale dovuto all’introduzione del pagamento
unico, tenuto conto, anche, dell’articolo 69 del Reg. 1782/03.
Tale articolo, relativo all’attuazione facoltativa per tipi specifici di agricoltura e per la
produzione di qualità, determina la possibilità per lo Stato Membro di effettuare un
pagamento supplementare su base annua agli agricoltori per i settori seminativi, carni ovine e
caprine, carni bovine (art. 66, 67, 68).
Secondo il terzo paragrafo dell’art. 69, il pagamento supplementare è concesso per tipi
specifici di agricoltura ritenuti importanti per tutelare e valorizzare l’ambiente ovvero per
migliorare la qualità e la commercializzazione dei prodotti agricoli.
In questo caso la riforma della PAC è complementare ad alcune Misure previste nell’Asse II,
in particolare per quanto riguarda i pagamenti agroambientali, i pagamenti per il benessere
degli animali e per il biologico. La complementarietà con l’Asse I, invece, si evidenzia in
relazione alle produzioni di qualità (DOP e IGP) già interessate da altre Misure per lo
sviluppo rurale. Un altro aspetto su cui è necessario intervenire in maniera congiunta
secondo le disposizioni del PSN, riguarda gli interventi previsti e l’impatto della riforma
delle OCM. Le Organizzazioni Comuni di Mercato sono uno strumento istituito attraverso
l’art. 34 del trattato CE per il conseguimento degli obiettivi della PAC, e i loro regolamenti
costituiscono un insieme di disposizioni indirizzate a disciplinare la produzione e il
commercio dei prodotti agricoli. Le azioni delle OCM, pertanto, sono complementari agli
obiettivi dell’Asse I del PSN e si determinano attraverso un sistema d’intervento sui mercati
(pagamenti automatici o condizionati dai prezzi minimi, aiuti diretti alla produzione o aiuti
slegati che assicurino un tenore di vita equo agli agricoltori). In relazione alla
complementarietà tra PSR e OCM, pertanto, si rende necessario stabilire i criteri di
demarcazione per i diversi ambiti di intervento e indicare quali sono, all’interno delle misure
del PSR, le azioni che si intendono intraprendere per ovviare ad eventuali sovrapposizioni.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
199
OCM Ortofrutta (Reg. CE n.2200/96)
Riferimenti
OCM
Riferimenti
Nazionali
Campo di applicazione a rischio di
sovrapposizione Misura sviluppo rurale Num. Azione intrapresa
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 1 Organizzazione e
razionalizzazione della produzione:
adeguamento alla domanda
riconversione varietale e produttiva
acquisizione di materiale di serra
Ammodernamento nelle
aziende agricole 121
Nella misura 121 sono escluse le aziende
agricole e le O.P. che per la stessa tipologia
d'investimento sono beneficiari nell'ambito
dei programmi operativi presentati.
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 1 Organizzazione e
razionalizzazione della produzione:
adeguamento alla domanda
informazione presso i soci O.P.
Iniziative in campo della
formazione
professionale e
dell'informazione
111
Nella misura 111 sono escluse le O.P. che
hanno attivato la misura nei programmi
operativi
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 1 Organizzazione e
razionalizzazione della produzione:
adeguamento alla domanda-assistenza
tecnica agronomica per produzioni di
qualità
Ricorso ai servizi di
consulenza 114 Nella misura 114 la consulenza nel settore
ortofrutticolo non verrà attuata
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 1 Organizzazione e
razionalizzazione della produzione:
miglioramento qualitativo dei
prodotti, ristrutturazione impianti
materiali necessari per realizzare
impianti ortofrutticoli innovativi
Ammodernamento nelle
aziende agricole 121
Nella misura 121 sono escluse le aziende
agricole e le O.P. che per la stessa tipologia
d'investimento sono beneficiari nell'ambito
dei programmi operativi presentati.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
200
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 1 Organizzazione e
razionalizzazione della produzione:
acquisto materiale informatico per
magazzinaggio applicazione di nuove
tecniche di conservazione,
acquisizione di linee di lavorazione, e
macchinari innovativi cnsulenza
esterna
Aumento del valore
aggiunto della
produzione agricola e
forestale
123
Nella misura 123 sono escluse le aziende
agricole e le O.P. che per la stessa tipologia
d'investimento sono beneficiari nell'ambito
dei programmi operativi presentati.
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 2 Valorizzazione e
promozione della produzine rivolta
alle O.P.: informazione e divulgazione
verso i soci O.P..
Iniziative in campo della
formazione
professionale e
dell'informazione
111 Sono escluse le O.P. che hanno attivato la
misura nei programmi operativi
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 2 Valorizzazione e
promozione della produzione rivolta
alle O.P.: razionalizzazine filiera
produttiva, consulenza esterna.
Promozione dello
sviluppo di nuovi
prodotti processi e
tecnologie nel settore
agricolo e alimentare e
forestale
124
Nella misura 124 sono escluse le aziende
agricole e le O.P. che per la stessa tipologia
d'investimento sono beneficiari nell'ambito
dei programmi operativi presentati.
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 2 Valorizzazione e
promozione della produzione rivolta
alle O.P.: acquisizione ed
adeguamento di strutture ed impianti e
linee di lavorazione consulenza
esterna
Aumento del valore
aggiunto della
produzione agricola e
forestale
123
Nella misura 124 sono escluse le aziende
agricole e le O.P. che per la stessa tipologia
d'investimento sono beneficiari nell'ambito
dei programmi operativi presentati.
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 2 Valorizzazione e
promozione della produzione rivolta
alle O.P.: sviluppo della
valorizzazione commerciale
Attività d'informazione e
promozione 133 L'attività di informazione e promozione sarà
attivata soltanto nell'ambito del PSR
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
201
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 3: riduzione e stabilizzazione
dei costi: impianti d'irrigazione, nuove
tecnlogie per colture specializzate in
serra o in pieno campo
Ammodernamento nelle
aziende agricole 121
Nella misura 121 sono escluse le aziende
agricole e le O.P. che per la stessa tipologia
d'investimento sono beneficiari nell'ambito
dei programmi operativi presentati.
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 3: riduzione e stabilizzazione
dei costi: mezzi di trasporto in
atmosfera controllata, ristrutturazioni
acquisizioni O.P.
Aumento del valore
aggiunto della
produzione agricola e
forestale
123
L'acquisto di mezzi di traspeorto in A.C., la
ristrutturazione e l'acquisizioni di O.P.. non
verranno effettuati con il PSR.
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 4: misure ambientali:
produzione e rispetto dell'ambiente:
acquisto macchine agricole
Ammodernamento nelle
aziende agricole 121
Nella misura 121 sono escluse le aziende
agricole e le O.P. che per la stessa tipologia
d'investimento sono beneficiari nell'ambito
dei programmi operativi presentati.
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 4: misure ambientali:
produzione e rispetto dell'ambiente:
costi per la certificazione del prodotto
biologico: spese per l'applicazione.
Partecipazione degli
agricoltori ai sistemi di
qualità. Pagamenti agroambientali-
biodiversità
132-214
Mella misura 132 non son ammessi a
partecipare ai sistemi di qualità i produttori
che partecipano all'azione 4 per
l'abbattimento dei costi di certificazione.
L'azione 4 non è finanziabile nell'ambito
della misura 214 del PSR.
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 4: misure ambientali:
produzione e rispetto dell'ambiente:
assistenza tecnica ai soci
Ricorso ai servizi di
consulenza 114
La consulenza nel settore ortofrutticolo non
verrà attuata nell'ambito dei servizi di
consulenza.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
202
Reg 1433/03
Art. 40 L.
128 del
24.04.98
doc. MIPAF
del 28.12.06
D.M.
11.07.02
Azione 4: misure ambientali:
produzione e rispetto dell'ambiente:
agricoltura integrata-spese per
l'applicazione
Pagamenti agroambientali-
agricoltura
integrata
214 I pagamenti agroambientali saranno attivatti
soltanto nell'ambito del PSR.
OCM Vino (Tit. II del Reg 1493/99)
Riferimenti
OCM
Riferimenti
Nazionali
Campo di applicazione a rischio di
sovrapposizione Misura sviluppo rurale Num. Azione intrapresa
Reg 1227
DM del
27/07/00 Reimpianti
Ripristino del potenziale
produttivo agriclo
danneggiato da calamità
naturali e introduzione
di adeguate misure di
prevenzione
126 Nella misura 126 sono esclusi gli interventi di
reimpianto dei vigneti.
OCM Olio d’oliva (Reg. CE n.865/04 art. 8 par. 1)
Riferimenti
OCM
Riferimenti
Nazionali
Campo di applicazione a rischio di
sovrapposizione Misura sviluppo rurale Num. Azione intrapresa
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Monitoraggio e gestione
amminiastrativa del mercato nel
settore olio di oliva e olive da tavola
svolte dalle O.P.
Attività di informazione
e promozione 133
Nella misura 133 sono escluse le rilevazioni
finalizzate al monitoraggio dei flussi e delle
quantità di olio prodotto.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
203
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento dell'impatto
ambientale in olivicoltura: operazioni
collettive di mantenimento degli
uliveti in situazioni orografiche
difficili e con varietà a rischio di
estinzione
Pagamenti
agroambientalimantenimento
del
paesaggio tutela e
riqualificazione del
patrimonio rurale
investimenti non
produttivi
214-
323-
216
Nelle misure 214, 323, 216 sono esclusi gli
investimenti, le azioni e i premi finalizzati al
ripristino dei muretti a secco, alle potature
straordinarie negli uliveti abbandonati o a
rischio di abbandono in situazioni orografiche
difficili e con varietà a rischio di estinzione.
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento dell'impatto
ambientale in olivicoltura:
dimostrazioni tecniche alternative di
lotta
Iniziative nel campo
della formazine
professionale e
dell'informazione
111
Nella misura 111, nell'ambito della
formazione per la lotta alla mosca, sono
escluse le azioni dimostrative in campo di
tecniche alternative di lotta alla mosca.
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento dell'impatto
ambientale in olivicoltura: assistenza
tecnica
Servizi di consulenza 114
Nella misura 114 sono escluse dai servizi di
assistenza tecnica le aziende e le superfici
aderenti ai programmi di attività previsti dal
Reg. CE 2080/05. Annualmente le O.P.
trasmettono al Dipartimento dell'agricoltura su
supporto informatico un elenco delle aziende e
delle particelle catastali soggette ad assistenza
tecnica con i Programmi Operativi e quelle
soggette ai servizi di consulenza.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
204
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento dell'impatto
ambientale in olivicoltura
divulgazione e diffusione
Attività di informazione
e promozione 133
Nella misura 133, sono escluse le azioni
finalizzate alla diffusione e divulgazione delle
attività realizzate nell'ambito dei programmi
operativi (reg CE 2080/05).
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento dell'impatto
ambientale in olivicoltura: progetti
pilota innovativi
Promozione dello
sviluppo di nuovi
prodotti processi e
tecnologie nel settore
agricolo e alimentare e
forestale
124
Nella misura 124 sono esclusi progetti
dimostrativi di tecniche olivicole finalizzate
alla tutela dell'ambiente e del paesaggio.
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento della qualità delle
produzionidi olio di oliva e olive da
tavola: programmi di miglioramento
(lotta integrata)
Pagamenti
agroambientali 214
I pagamenti agroambientali per le coltivazioni
a basso impatto ambientale previsti dalla
misura 214 non includono i costi per
l'assistenza tecnica finanziati con il reg. CE
2080/05.
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento della qualità delle
produzioni di olio di oliva e olive da
tavola
Ricorso ai servizi di
consulenza 114
Nella misura 114 sono escluse dai servizi di
consuleza le aziende aderenti ai programmi di
attività previsti dal Reg. CE 2080/05.
Annualmente le O.P. trasmettono al
Dipartimento dell'agricoltura su supporto
informatico un elenco delle aziende e delle
particelle catastali soggette ad assistenza
tecnica con i Programmi Operativi e quelle
soggette ai servizi di consulenza.
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento della qualità delle
produzionidi olio di oliva e olive da
tavola: miglioramento varietale
Investimenti nelle
aziende agricole 121
Gli interventi di miglioramento varietale
verranno realizzati nell'ambito della misura
121 mentre saranno esclusi dai programmi di
attività realizzati con il Reg. Ce 2080/05.
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento della qualità delle
produzionidi olio di oliva e olive da
tavola
Iniziative nel campo
della formazine
professionale e
dell'informazione
111 Nella misura 111 sono esclusi i corsi per
assaggiatori
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
205
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento della qualità delle
produzionidi olio di oliva e olive da
tavola: Migliorament delle
condizionidi magazzinaggio,
Valorizzazione dei residui di
produzione come ammendanti o fonti
di energia rinnovabili; costituzione e
migliramento di dei laboratori di
analisi
Aumento del valore
aggiunto della
produzione agricola e
forestale primaria;
ammodernamento delle
aziende agricole.
123;121
Nelle misure 121 e 123 sono escluse le
aziende agricole che per la stessa tipologia
d'investimento sono beneficiarie nell'ambito
dei programmi di attività presentati dalle O.P.
nelle azioni di cui ai punti 3a2, 3a3, 3c, 3e del
D.M. del 30/01/2006.
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento della qualità delle
produzioni di olio di olive e delle live
da tavola
Attività d'informazione e
promozione 133
Nella misura 133, sono escluse le azioni
finalizzate alla diffusione e divulgazione delle
attività realizzate nell'ambito dei programmi
operativi (reg CE 2080/05).
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Tracciabilità, certificazine e tutela
della qualità dell'olio di oliva e delle
live da tavola
Attività d'informazione e
promozione 133
Nella misura 133, sono escluse le azioni
finalizzate alla diffusione e divulgazione delle
attività realizzate nell'ambito dei programmi
operativi (reg CE 2080/05).
Reg. CE 2080/05 DM del
30/01/2006
Miglioramento dell'impatto
ambientale dell'olivicoltura:
inserimento dati ambientali al GIS
Attività di tutela e
riqualificazione del
patrimonio rurale - studi
di mercato
323
Nella misura 323 sono esclusi gli investimenti
e gli studi finalizzati all'inserimento dei dati
GIS
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
206
OCM Apicoltura (Reg 797/04)
Riferimenti
OCM
Riferimenti
Nazionali
Campo di applicazione a rischio di
sovrapposizione Misura sviluppo rurale Num. Azione intrapresa
Reg 917/04; Reg
1774/02; dir. CE
2001/110
D.M. del
23.01.06
Circ. AGEA
18/12/2006
Formazione professinale degli
apicoltori: lotta contro la varrosi:
formazione
Iniziative in campo della
formazione
professionale e
dell'informazione
111 La formazione sarà attivata soltanto nell'ambito
del PSR
Reg 917/04; Reg
1774/02; dir. CE
2001/110
D.M. del
23.01.06
Circ. AGEA
18/12/2006
Assistenza tecnica agli apicoltori Ricorso ai servizi di
consulenza 114
La consulenza agli apicoltori non verrà attuata
nell'ambito dei servizi di consulenza previsti
dal PSR
Reg 917/04; Reg
1774/02; dir. CE
2001/110
D.M. del
23.01.06
Circ. AGEA
18/12/2006
Lotta contro la varrosi: acquisto arnie Ammodernamento delle
aziende agricole 121
Nella misura 121 sono escluse le aziende che
hanno acquistato arnie nell'ambito della misura
B "Lotta alla varrosi" del D.M. del 23/01/2006
Reg 917/04; Reg
1774/02; dir. CE
2001/110
D.M. del
23.01.06
Circ. AGEA
18/12/2006
Razionalizzazione della transumanza -
acquisto attrezzature per il trasporto
Ammodernamento delle
aziende agricole 121
Nella misura 121 sono escluse le aziendeo
organizzazioni che hanno acquistato
attrezzature e mezzi di trasporto nell'ambito
della misura C " Razionalizzazione della
transumanza" del D.M. del 23/01/2006
Reg 917/04; Reg
1774/02; dir. CE
2001/110
D.M. del
23.01.06
Circ. AGEA
18/12/2006
Ripopolamento patrimonio apisticoacquisto
di materiale da riproduzione
(arniette di primo nucleo)
Ammodernamento delle
aziende agricole 121
Nella misura 121 sono escluse le aziende o le
organizzazioni che hanno acquistato sciami e
api regine nell'ambito della misura E "Misure
di sostegno per il ripopolamento del patrimonio
apicolo comunitario" del D.M. del 23/01/2006
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
207
Reg 917/04; Reg
1774/02; dir. CE
2001/110
D.M. del
23.01.06
Circ. AGEA
18/12/2006
Ripopolamento patrimonio apisticoacquisto
(sciami popolazioni locali)
Pagamenti agroambientali-
biodiversità 214 Non prevista nella misura 214
Reg 917/04; Reg
1774/02; dir. CE
2001/111
D.M. del
23.01.06
Circ. AGEA
18/12/2006
Misure di sostegno ai laboratori di
analisi delle caratteristiche fisicochimiche
del miele (O.P.)
Aumento del valore
aggiunto della
produzione agricola e
forestale
123
Nella misura 121 sono escluse le aziende o
organizzazioni che hanno acquistato strumenti
o realizzato laboratori nell'ambito della misura
D "Provvedimenti a sostegno dei laboratori di
analisi" del D.M. del 23/01/2006
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
208
10.3 Relativamente alle misure degli Assi I, II e III, criteri per distinguere le misure
aventi a oggetto operazioni sovvenzionabili anche da altri strumenti di sostegno
comunitari, in particolare i fondi strutturali e il Fondo europeo per la pesca.
Di seguito vengono riportate le possibili demarcazioni tra gli interventi finanziati dal FEASR,
dal FESR e dal FSE, individuate al fine di attuare le sinergie possibili per massimizzare
l’efficacia degli interventi.
Formazione
Il Fondo Sociale Europeo dovrebbe attuare percorsi formativi atti a sviluppare competenze
trasversali. In particolare, dovrebbe formare nuove figure professionali, individuate sulla base
dei reali bisogni derivanti da un’ agricoltura moderna attraverso la formazione di tecnici
pubblici e dei formatori appartenenti alla filiera istituzionale.Un risultato, questo, da
raggiungere anche con le risorse ordinarie attraverso l’attivazione di corsi di lunga durata per
la formazione dei tecnici privati che operano nel settore agricolo.
Il FEASR punterà, invece, a sviluppare competenze specifiche, attraverso corsi, stage, visite
di breve durata, finalizzati all’aggiornamento ed alla riqualificazione degli imprenditori e
degli addetti ai lavori del mondo agricolo. Il FEASR, inoltre, finanzierà corsi di qualificazione
per giovani imprenditori agricoli al fine del raggiungimento dei requisiti previsti dal
regolamento n. 1698/2005 a sostegno dell’insediamento dei giovani agricoltori .
Energia e sostenibilità ambientale
Il FEASR si occuperà del sostegno alla produzione di biomassa di origine agricola e forestale,
nonché del finanziamento di impianti di trasformazione, fino ad una potenza di 1MW,
finalizzati a soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda agricola (auto-consumo) e a
ridurre i costi di produzione. Di competenza FEASR, nell’ambito della diversificazione
dell’attività agricola, è anche la produzione di energia oltre l’auto consumo, ottenuta a partire
dalla biomassa agricola e forestale delle aziende interessate, finalizzata
all’approvvigionamento di aziende agricole o di borghi rurali.
Al di fuori degli ambiti di operatività del FEASR (approvvigionamento di aziende agricole -
anche a titolo di autoconsumo, di borghi rurali) il FESR interverrà in stretto coordinamento
con gli interventi di promozione delle biomasse agricole e forestali, sia a titolo del 1° pilastro
della PAC che del PSR, tenendo conto della necessità di raccordo anche con gli analoghi
interventi previsti dalla finanziaria 2007, specie con riferimento alle iniziative volte alla
produzione di bioetanolo e biodiesel. In generale, quindi, finanzierà impianti di taglia
superiore (> 0.25 MW).
L’approccio di filiera è indispensabile ad assicurare una integrazione strutturata e di lungo
periodo tra i segmenti agricoli e quelli della trasformazione.
C’è consapevolezza che la gestione disgiunta e non contemporanea delle misure d’interesse
conduce a rendere vani gli interventi del FEASR, posto che il trasformatore, fuori dai vincoli
di filiera, potrebbe avere interesse ad approvvigionarsi attraverso biomasse d’importazione.
L’FSE avrà il compito di formare nuovi profili professionali per la gestione di impianti di
trasformazione, mentre al FEASR spetterà la formazione degli operatori che intendono
diversificare l’attività agricola verso la produzione della biomassa agricola e forestale.
Ricerca
Gli interventi legati al campo della ricerca verrebbero finanziati solo dal FESR, favorendo una
interrelazione da e verso il mondo agricolo al fine di sostenere la competitività
dell’agricoltura calabrese con particolare riguardo alle innovazioni nelle fasi di
trasformazione, e di razionalizzazione nella movimentazione delle merci, anche con
riferimento alla costruzione di filiere corte, in grado di consentire la valorizzazione delle
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
209
materie prime locali, la diminuzione dei costi della logistica e dei trasporti e un minore
impatto ambientale. A carico del FESR anche l’attività di ricerca volta a ottimizzare, in
termini di resa, la scelta delle colture energetiche adatte all’ambiente pedoclimatico calabrese.
Risorse idriche
Per le risorse idriche il FESR si occuperà della realizzazione di nuovi schemi irrigui, e della
ricostruzione, completamento, potenziamento, razionalizzazione ed ottimizzazione di quelli
già realizzati in maniera tale da sopperire alle incompletezza delle alimentazioni,
all’obsolescenza e alla scarsa affidabilità dei sistemi irrigui con interventi inquadrabili a
livello sovraziendale mentre il FEASR si occuperà della gestione delle risorse irrigue
attraverso il miglioramento delle infrastrutture, della rete di distribuzione dei sistemi irrigui e
della manutenzione straordinaria a livello aziendale.
L’entità territoriale sovraziendale di riferimento potrà essere costituita anche dai consorzi di
bonifica.
Prevenzione e contrasto dissesto idrogeologico
Per la regimazione delle acque il FESR attua misure di protezione dei pendii e sistemazioni
fluviali, a basso impatto ambientale, mediante la realizzazione di briglie di trattenuta o
interventi di ingegneria naturalistica che possano contrastare e limitare le perdite di suolo per
dilavamento o scorrimento superficiale. Mentre il FEASR prevede la creazione di fasce
tampone vegetate lungo i corsi d’acqua finalizzati alla stabilizzazione delle sponde e
contenimento dei fenomeni erosivi. Ove possibile ed opportuno, gli interventi potranno
prevedere la sostituzione di opere di contenimento e/o canalizzazione rigide (arginature in
cemento armato), con opere a funzione analoga realizzate applicando le tecniche
dell’ingegneria naturalistica. Le specie vegetali erbacee, arbustive ed arboree utilizzate
devono essere quelle tipiche degli ambienti della stazione di impianto e, nelle aree della Rete
Natura 2000 quelle che caratterizzano tali habitat.
Per la prevenzione del rischio da frana il FESR attua interventi di consolidamento nelle aree a
rischi elevato (R3) e molto elevato (R4) mentre è il FEASR ad intervenire nelle aree R1 e R2
rispettivamente a rischi basso ed a rischio medio così come individuate nel Piano di Assetto
Idrogeologico (PAI) della Calabria. In generale il FESR realizzerà opere di sistemazione
idraulico-forestali mentre il FEASR solo opere di ingegneria naturalistica in ambito agricolo.
Misure di prevenzione e difesa antincendio
Il FEASR si occupa di interventi di selvicolturali di pulizia e manutenzione dei boschi
finalizzati a ridurre la probabilità d’innesco d’incendio e/o alla mitigazione dei danni al
soprassuolo conseguenti il passaggio del fuoco, nonché della realizzazione delle infrastrutture
forestali (viabilità, piste e vie di esbosco). Mentre il FESR si occupa degli interventi strutturali
di prevenzione quali, per esempio, i sistemi fissi terrestri che sono rappresentati dalla rete di
punti di avvistamento (postazioni di vedetta) costituita da manufatti edili ubicati su siti
dominanti il territorio circostante. Ed ancora della creazione di invasi in impianti forestali
pubblici e privati per la raccolta delle acque nonchè della rete di comunicazione per il
collegamento delle sale operative, le torri di avvistamento e le squadre ecc.
Rete ecologica
Il FEASR erogherà i premi per la salvaguardia delle peculiarità ambientali dei siti Natura
2000 e delle aree protette (subordinatamente alla definizione delle misure di conservazione
per i siti SIC e ZPS), nonché per la conservazione e la tutela della biodiversità in essi
presente. Mentre il FESR si dovrebbe occupare degli interventi di promozione e tutela del
patrimonio naturale al di fuori di suddette aree. Inoltre , all’interno dei siti Natura 2000 che
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
210
sono dotati di un piano di gestione possono realizzare investimenti e infrastrutture per la
conservazione della biodiversità.
Mobilità
La mobilità delle Aree Rurale dovrebbe essere trattata dal FESR in termini di accessibilità
dalla rete secondaria alle aree interne; al FEASR spetterà il finanziamento della viabilità
interpoderale a servizio delle aziende agricole (asse I “Miglioramento della competitività del
settore agricolo e forestale”, come pure l’accessibilità ai villaggi rurali nell’ambito dell’asse
III “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale”).
Logistica
Il FESR si occuperà degli interventi finalizzati alla realizzazione di piattaforme logistiche a
servizio del settore agroalimentare.
Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale
Il FESR si occuperà del recupero del paesaggio rurale nei borghi e nei villaggi mentre spetterà
al FEASR il recupero del patrimonio rurale che ricade nelle aziende agricole.
Sostegno alla creazione e allo sviluppo di micro-imprese
Il FEASR si occuperà degli interventi di diversificazione dell’attività agricola in cui si
utilizzerà materia prima proveniente dal settore agricolo, anche con la finalità di realizzare
filiere corte, mentre il FESR si rivolgerà a tutte le altre attività economiche.
Promozione dei prodotti tipici
Il FESR si occuperà della realizzazione di strutture legate al settore della promozione, quali in
particolare una sede fieristica permanente per la promozione dei prodotti tipici direttamente
sul territorio calabrese per meglio apprezzarne le qualità, il paesaggio, le tradizioni, gli usi e
costumi che costituiscono un unicum inscindibile. La sede fieristica sarà inoltre luogo di
allocazione di una borsa merci.
Il FEASR si occuperà, invece, della valorizzazione e promozione dei prodotti tipici in termini
di marketing territoriale e marchi di qualità, commercio elettronico.
Servizi per la qualità della vita, l’inclusione sociale e l’attrattività territoriale
Il FESR si occuperà per l’inclusione sociale delle strutture e dell’avviamento dei servizi
essenziali a favore delle popolazioni rurali, mentre il FEASR della creazione e del
consolidamento delle imprese agricole multifunzionali (fattorie sociali, fattorie didattiche,
fattorie creative, eco-fattorie e le fattorie del sonno).
Per l’attività turistica il FEASR finanzierà gli interventi, per un importo non superiori a
200.000 euro, di seguito riportati:
· infrastrutture su piccola scala quali centri d'informazione e segnaletica stradale
indicante località turistiche;
· infrastrutture ricreative quali quelle che permettono l'accesso ad aree naturali, con
servizi di piccola ricettività;
· sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici inerenti al turismo rurale.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
211
Di seguito si riportano le linee di demarcazione tra misure che fanno riferimento a interventi
simili se non sovrapponibili.
MISURE DEMARCAZIONI
111 - Azione nel campo della formazione
professionale e dell'informazione
Il Fondo Sociale Europeo attuerà percorsi formativi atti a
sviluppare competenze trasversali. In particolare, formerà
figure professionali innovative, individuate sulla base dei
reali bisogni derivanti da un’ agricoltura moderna. Un
risultato, questo, da raggiungere attraverso l’attivazione di
corsi di lunga durata, per la formazione dei tecnici pubblici
e privati che operano nel settore agricolo e dei soggetti delle
filiera istituzionale, nonché per l’istruzione dei formatori.
Il FEASR punterà, invece, a sviluppare competenze
specifiche, attraverso corsi, stage, visite di breve durata,
finalizzati all’aggiornamento ed alla riqualificazione degli
imprenditori e degli addetti ai lavori del mondo agricolo. Il
FEASR, inoltre, finanzierà corsi di qualificazione per
giovani imprenditori agricoli al fine del raggiungimento dei
requisiti previsti dal regolamento n. 1698/2005.
123 - Accrescimento del valore aggiunto
dei prodotti agricoli e forestali
Il FEASR si occuperà del sostegno alla produzione di
biomassa di origine agricola e forestale, nonché del
finanziamento di impianti di trasformazione fino ad una
potenza di 1MW finalizzati alla riduzione dei costi di
produzione dell’azienda agricola (auto-consumo) ed alla
diversificazione dell’attività agricola. Il FEASR punterà alla
produzione di energia elettrica principalmente attraverso i
processi di combustione e fermentazione della biomassa.
Il FESR finanzierà gli impianti di taglia superiore (> 0.25
MW), prevedendo anche progetti o iniziative volti alla
produzione di bioetanolo e biodiesel.
Gli interventi, legati al campo della ricerca verranno
finanziati solo dal FESR, individuati sulla base delle
domande di innovazione provenienti dal mondo agricolo e
finalizzati a sostenere la competitività dell’agricoltura
calabrese con riguardo alle fasi di trasformazione,
confezionamento (packaging) e commercializzazione, anche
per la filiera bioenergia.
L’azione del FESR sarà pertanto, principalmente rivolta al
finanziamento di progetti di ricerca industriale e di sviluppo
sperimentale46 (quest'ultimo ove non finanziabile dalla
politica di sviluppo rurale) nei settori agro-industriali e
forestali. Il FEASR, invece, si occuperà di ricerca in termini
di trasferimento di innovazione alle imprese che operano sui
prodotti di cui all’Allegato I del Trattato.
Il FEASR finanzierà per la razionalizzazione della catena
del freddo, con interventi innovativi a livello di stoccaggio,
lavorazione, trasporto delle merci, a partire ove possibile
dall’azienda agricola con investimenti per le aziende
agricole e per le imprese agroindustriali relativamente ai
prodotti Allegato I del Trattato (o prevalentemente Allegato
I). Il FESR per i restanti ambiti di sua competenza.
125 - Miglioramento e sviluppo delle
infrastrutture in parallelo con lo sviluppo e
l'adeguamento dell'agricoltura e della
silvicoltura
La mobilità per le aree rurali sarà trattata dal FESR in
termini di raccordo tra la rete viaria principale e le aree
interne, mentre il FEASR si occuperà dell’accessibilità
interpoderale e locale.
Il FESR si occuperà degli interventi finalizzati alla
realizzazione di piattaforme logistiche a servizio del settore
agroalimentare
46 Così come definite dalla Comunicazione quadro sugli aiuti a RSI (2006/C 323/01).
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
212
Per le risorse idriche il FESR si occuperà della realizzazione
di nuovi schemi irrigui, e della ricostruzione,
completamento, potenziamento, razionalizzazione ed
ottimizzazione di quelli già realizzati in maniera tale da
sopperire alle incompletezza delle alimentazioni,
all’obsolescenza e alla scarsa affidabilità dei sistemi irrigui
con interventi inquadrabili a livello sovraziendale mentre il
FEASR si occuperà della gestione delle risorse irrigue
attraverso il miglioramento delle infrastrutture, della rete di
distribuzione dei sistemi irrigui e della manutenzione
straordinaria a livello aziendale.
L’entità territoriale sovraziendale di riferimento potrà essere
costituita anche dai consorzi di bonifica.
Per quanto riguarda le infrastrutture territoriali (es. strade
rurali, acquedotti rurali, adduzione irrigua collettiva, ICT) il
FEASR interverrà esclusivamente nel caso di interventi che
interessano le reti secondarie e terziarie a servizio delle
aziende agricole e forestali e prioritariamente a favore di
quegli interventi finalizzati a creare o migliorare il
collegamento con una rete principale. Il FESR interverrà nei
restanti ambiti di sua competenza.
133 - Azioni di informazione e
promozione
Il FESR si occuperà della realizzazione di strutture legate al
settore della promozione, quali in particolare una sede
fieristica permanente per la promozione dei prodotti tipici
direttamente sul territorio calabrese per meglio apprezzarne
le qualità, il paesaggio, le tradizioni, gli usi e costumi che
costituiscono un unicum inscindibile. La sede fieristica sarà
inoltre luogo di allocazione di una borsa merci. Il FEASR si
occuperà, invece, della valorizzazione e promozione dei
prodotti tipici in termini di marketing territoriale e marchi di
qualità, commercio elettronico.
226 - Ricostituzione del potenziale
forestale e interventi preventivi
227 -Sostegno agli investimenti
non produttivi
Il FEASR si occupa della ricostituzione del patrimonio
forestale e degli interventi infrastrutturali di prevenzione
(piste e vie di esbosco) mentre il FESR degli interventi
strutturali di prevenzione (p.es. torri di avvistamento).
227 -Sostegno agli investimenti
non produttivi
Il FEASR si occupa degli interventi di ingegneria
naturalistica solo in ambito agricolo mentre il FESR in
generale delle opere di sistemazione idraulico-forestali .
321 - Servizi essenziali per l’economia e
la popolazione rurale
Il FESR per l’inclusione sociale si occuperà delle strutture e
dell’avviamento dei servizi essenziali a favore delle
popolazioni rurali, mentre il FEASR della creazione e del
consolidamento delle imprese agricole multifunzionali
(fattorie sociali, fattorie didattiche, fattorie creative, ecofattorie
e le fattorie del sonno).
312 - Sostegno alla creazione e allo
sviluppo di micro-imprese nell'intento di
promuovere l'imprenditorialità e rafforzare
il tessuto economico
Il FEASR si occuperà degli interventi di diversificazione
dell’attività agricola in cui si utilizzerà materia prima
proveniente dal settore agricolo, anche con la finalità di
realizzare filiere corte, mentre il FESR si dovrebbe
rivolgere a tutte le altre attività economiche.
313 - Incentivazione di attività turistiche
Per l’attività turistica il FEASR finanzierà gli interventi, per
un importo non superiori a 200.000 euro, di seguito
riportati:
1. infrastrutture su piccola scala quali centri d'informazione
e segnaletica stradale indicante località turistiche;
2. infrastrutture ricreative quali quelle che permettono
l'accesso ad aree naturali, con servizi di piccola ricettività;
3. sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici
inerenti al turismo rurale.
323 - Tutela e riqualificazione del
patrimonio rurale
Il FESR si occuperà del recupero del paesaggio rurale nei
borghi e nei villaggi mentre spetterà al FEASR il recupero
del patrimonio rurale che ricade nelle aziende agricole.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
213
Un ulteriore possibilità di complementarietà e concentrazione è stata ricercata a livello
territoriale nella progettazione integrata.
10.4 Relativamente all’asse IV, criteri per distinguere le strategie di sviluppo locale
attuate dai gruppi beneficiari del Fondo europeo per la pesca e i progetti di
cooperazione dall’obiettivo di cooperazione dei fondi strutturali.
L’integrazione delle strategie di sviluppo locale con le altre politiche comunitarie, nazionali
e regionali per meglio incidere sullo sviluppo delle aree rurali. Pertanto è importante
individuare criteri di demarcazione tra le strategie Leader e quelle attuate dai Gruppi del
FEP. Le strategie dei GAL sono costruite sulla base di precise misure attivabili all’interno
dei tre assi previsti dal PSR. Queste misure hanno già delineato i criteri di demarcazione con
i fondi FSE e FESR. Le misure attivabili dal FEP non presentano interventi comuni con i
precedenti fondi. Nel caso di presenza su una stessa area di gruppi Leader e gruppi FEP
dovranno essere indicate espressamente nei progetti presentati le linee di demarcazione e/o di
integrazione tra le due iniziative.
La distinzione tra progetti di cooperazione dell’Asse Leader e degli altri fondi è riscontrabile
in riferimento ai beneficiari ed agli interventi. Per l’asse Leader i beneficiari previsti sono
nsolo i GAL mentre gli interventi sono individuati nelle misure contenute nell’Asse stesso
che contengono già la demarcazione con gli altri fondi.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
214
11. Designazione delle autorità competenti e organismi responsabili
11.1 Le autorità responsabili
Conformemente a quanto previsto nell’art. 74 paragrafo 2 del Regolamento CE 1698/2005 la
Regione Calabria provvede a designare le seguenti autorità:
· Autorità di Gestione;
· Organismo Pagatore;
· Organismo di Certificazione.
L’Autorità di Gestione
L’Autorità di Gestione del Piano di Sviluppo Rurale è individuata all’interno del
Dipartimento di Agricoltura. L’Autorità, ai sensi dell’articolo 75 del Reg. 1698/2005, è
responsabile dell’efficace, efficiente e corretta gestione del programma. La suddetta Autorità
dovrà in particolare garantire:
· la corretta selezione delle domande di aiuto da finanziare secondo criteri applicabili al
PSR;
· l’implementato del sistema informatico esistente al fine di assicurare la registrazione
delle operazioni relative all’attuazione del programma e alle attività di sorveglianza e
valutazione;
· l’informazione dei beneficiari e degli organismi che partecipano all’esecuzione delle
operazioni circa gli obblighi derivanti dalla concessione dell’aiuto e dei requisiti
concernenti la trasmissione dei dati all’Autorità di Gestione e la registrazione dei
prodotti e dei risultati;
· la corretta valutazione del programma da eseguirsi in conformità al Quadro Comune
per il Monitoraggio e la Valutazione (QCMV), ovvero effettuata entro i termini fissati
dal Reg. CE 1698/2005 e trasmessa alle competenti Autorità Nazionali ed alla
Commissione Europea;
· la corretta attivazione e conduzione del Comitato di Sorveglianza secondo quanto
previsto dal regolamento e che siano ad esso fornite le informazione ed i documenti
necessari per lo svolgimento delle sue funzioni;
· la redazione e trasmissione annuale delle relazioni sullo stato di attuazione del
programma alla Commissione, così come previsto dall’art. 82 del Reg. CE 1698/2005;
· l’informazione all’Organismo Pagatore delle procedure adottate e dei controlli
effettuati, prima dell’ordinazione di pagamenti.
· la piena osservanza degli obblighi in materia di pubblicità del programma come
previsto all’art. 76 del suddetto regolamento.
La responsabilità per una efficiente ed efficace gestione si esprime anche attraverso una
continua promozione del miglioramento delle prestazioni del sistema. Sarà compito
dell’Autorità promuovere, qualora queste si rendano necessarie eventuali revisioni delle
procedure e dell’organizzazione in corso di svolgimento del piano.
L’Autorità di Gestione è individuata nel:
Settore sviluppo rurale
Dipartimento Agricoltura, foreste e forestazione
Regione Calabria
Via San Nicola, 8
88100 CATANZARO
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
215
L’Organismo Pagatore
Le funzioni di Organismo Pagatore, nelle more dell’attivazione dell’Organismo pagatore della
Regione Calabria (ARCEA), sono svolte dall’AGEA. Agenzia, ques’ultima, che già svolge
tale funzione per conto della Regione Calabria, con riferimento ai pagamenti diretti del primo
pilastro della PAC ai sensi del Regolamento 1782/2003. L’attribuzione di tali funzioni sarà
susseguente all’impegno, da parte dello stesso ente, di rispettare tutti i requisiti previsti per gli
Organismi Pagatori dal Regolamento applicativo 885/2006. L’esistenza di tali requisiti sarà
peraltro verificata a livello centrale dall’Autorità Competente per il riconoscimento degli
Organismi Pagatori, nominata a livello ministeriale ai sensi del Regolamento 885/2006
articolo 1 paragrafo 2.
Ai sensi dell’art. 6 paragrafo 1 del Regolamento 1290/2005, i procedimenti inerenti la
funzione di autorizzazione dei pagamenti, nell'ambito delle diverse Misure, sono attuati anche
attraverso specifiche deleghe da parte di AGEA a Servizi regionali, Province, Comunità
Montane, Gruppi di Azione Locale (GAL), Centri di Assistenza Agricola o altri soggetti
rispondenti ai requisiti comunitari.
Le deleghe sono attribuite conformemente al Reg. (CE) n. 885/2006, nel rispetto che
l'Organismo pagatore resta il responsabile delle funzioni delegate, si sottoscriva un
protocollo d’intesa con i compiti delegati, le responsabilità e gli obblighi, l’organismo
pagatore garantisce per l’organismo delegato e questi conferma di essere in grado di
espletare i compiti assegnati. Infine, che l’organismo pagatore verifichi periodicamente le
funzioni delegate.
I compiti dell’Organismo Pagatore sono:
· definizione e attuazione delle procedure di raccolta e trattamento delle domande,
attraverso il proprio sistema informativo o altro sistema comunque compatibile con
quello nazionale;
· controllo dell'ammissibilità delle domande, della procedura di attribuzione degli
aiuti, della loro conformità alle norme comunitarie;
· esecuzione e contabilizzazione dei pagamenti;
· fornitura dei dati tecnici, economici e finanziari ai sistemi di monitoraggio;
· effettuazione dei controlli previsti dalla normativa comunitaria;
· presentazione dei documenti necessari nei tempi e nella forma previsti dalle
norme comunitarie; accessibilità dei documenti e la loro conservazione;
· collaborazione alla definizione delle disposizioni operative di Asse.
L’Organismo pagatore per quanto riguarda i pagamenti da essi eseguiti, nonché per la
comunicazione e la conservazione delle informazioni, deve offrire adeguate garanzie circa:
· il controllo dell'ammissibilità delle domande e, nel quadro dello sviluppo rurale, la
procedura di attribuzione degli aiuti, nonché la loro conformità alle norme
comunitarie, prima di procedere all'ordine di pagamento;
· l'esatta e integrale contabilizzazione dei pagamenti eseguiti;
· l'effettuazione dei controlli previsti dalla normativa comunitaria;
· la presentazione dei documenti necessari nei tempi e nella forma previsti dalle norme
comunitarie;
· l'accessibilità dei documenti e la loro conservazione in modo da garantirne l'integrità,
la validità e la leggibilità nel tempo, compresi i documenti elettronici ai sensi delle
norme comunitarie.
L’esecuzione dei compiti dell’Organismo Pagatore, ai sensi dell’art. 6 paragrafo 1 del
Regolamento 1290/2005, ad eccezione del pagamento degli aiuti comunitari, può essere
delegata. Sarà possibile dunque, che alcuni dei compiti attribuiti all’OP, siano delegati dallo
stesso e svolti dai soggetti attuatori o da altri soggetti regionali. Tale distribuzione dei compiti
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
216
sarà definita dall’accordo tra OP e la Regione Calabria all’unico scopo di massimizzare
efficienza, efficacia ed economicità della gestione. L’organismo pagatore della Regione
Calabria per il PSR è:
AGEA
Presidenza sita in Via Torino, 45
Uffici Operativi siti in Via A. Calandra, 18
00184 ROMA
L’Organismo di Certificazione
L’Organismo di Certificazione sarà individuato in una entità di diritto pubblico o privato che
avrà il compito di certificare i conti dell’Organismo Pagatore attenendosi alle norme sulla
revisione dei conti internazionalmente riconosciute. Questa funzione, ai sensi dell’articolo 5
paragrafo 1 del Regolamento CE 885/2006, è delegata all’Autorità Competente nominata a
livello ministeriale per il riconoscimento degli Organismi Pagatori. La designazione
dell’Organismo di Certificazione non compete alla Regione Calabria.
I compiti dell’Organismo di Certificazione sono:
· verificare che i pagamenti verso i beneficiari finali e i destinatari ultimi avvengano
integralmente e tempestivamente;
· assicurarsi che l'Organismo Pagatore effettui il tempestivo recupero dei pagamenti
irregolari;
· predisporre e inviare alla UE e allo Stato le certificazioni della spesa pubblica e le
dichiarazioni di spesa complessiva effettivamente sostenuta, oltre alle relative
domande di pagamento;
· al fine di garantire la correttezza delle certificazioni e delle dichiarazioni di spesa,
verificare che tali documenti riguardino esclusivamente spese:
· che siano effettivamente realizzate durante il periodo di ammissibilità e
documentate mediante fatture quietanzate o altri documenti contabili di valore
probatorio equivalente;
· che si riferiscano ad operazioni selezionate in base ai pertinenti criteri e
procedure di selezione e realizzate conformemente alla disciplina comunitaria
per tutto il periodo di riferimento;
· che siano relative a Misure/Azioni che prevedono regimi di aiuto formalmente
approvati dalla Commissione o adottati in applicazione della deroga "De
Minimis";
· che siano verificate 1'adeguatezza dei sistemi di controllo e delle piste di
controllo.
Il MIPAAF ha indicato (con nota prot. n. 1397 del 2 febbraio 2007), esclusivamente per
l’annualità 2007, che l’Organismo di Certificazione è:
Pricewaterhouse Coopers S.p.A.
Largo Angelo Fochetti 30
00154 Roma
Tutte le Autorità nominate sono funzionalmente indipendenti.
11.2 Le procedure di controllo
Le domande di aiuto e le domande di pagamento relative alle misure del Piano di Sviluppo
Rurale saranno sottoposte alle procedure di controllo previste dal Regolamento CE n.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
217
1975/2006. Tali procedure saranno esplicitate e definite in dettaglio da un manuale delle
procedure e dei controlli fornito dall’Organismo Pagatore.
Ai fini del controllo, come stabilito dal Regolamento CE n. 1975/2006, si distinguono le
misure di cui all’articolo 6 (misure connesse alla superficie e misure connesse agli animali) e
le misure di cui all’articolo 25:
Misure connesse alla superficie ed agli animali
· Controlli sui requisiti di ammissibilità distinti in:
a. Controlli amministrativi, ovvero tutti quelli che è possibile effettuare con mezzi
amministrativi, compresi controlli incrociati con il Sistema Integrato di Gestione e
Controllo;
b. Controlli in loco, ovvero quelli eseguiti su un campione pari al 5% dei beneficiari che
ogni anno abbiano sottoscritto un impegno per le misure di cui all’articolo 6 del
Regolamento CE n. 1975/2006. Alle attività in oggetto si applicano l’articolo 26,
paragrafi 3 e 4 del Regolamento CE n. 794/2004. Mentre ai fini dell’estrazione del
campione si applica l’articolo 27 del Regolamento CE n. 794/2004
· Controllo sul rispetto degli obblighi di condizionalità, si realizzano con un controllo in
loco su un campione pari all’1% dei beneficiari che presentino domande di pagamento
per le misure di cui all’articolo 6 del Regolamento CE n. 1975/2006 e se del caso,
attraverso controlli amministrativi.
Misure di cui all’art. 25
· Controlli amministrativi sul 100% delle domande (così come previsto dagli articoli 23 e
34 del Regolamento CE n. 1698/2005): riguardano tutti gli elementi che è possibile e
appropriato controllare con mezzi amministrativi. Anche in questo caso si prevedono
controlli incrociati con il Sistema Integrato di Gestione e Controllo.
· Controlli in loco su un campione pari al 4% della spesa pubblica dichiarata annualmente
alla Commissione e su un campione pari al 5% per l’intero periodo di programmazione.
Il campione sarà selezionato tenendo conto:
- dell’esigenza di controllare operazioni di vario tipo e di varie dimensioni;
- degli eventuali fattori di rischio identificati da controlli nazionali o comunitari;
- della necessità di mantenere un equilibrio tra Assi e Misure.
· Controlli ex post sulle operazioni connesse ad investimenti: realizzati su un campione
pari ogni anno all’1% della spesa ammissibile per le operazioni di investimento per le
quali è stato pagato il saldo. Sono diretti a verificare:
- il rispetto dell’articolo 72 paragrafo 1 del Regolamento CE n. 1698/2005;
- verificare la realtà e la finalità dei pagamenti effettuati;
- garantire che lo stesso investimento non sia stato finanziato in maniera irregolare
con fondi di origine nazionale o comunitaria.
Procedure specifiche, ai sensi degli articoli 32 e 33 del Regolamento CE n. 1975/2006,
saranno previste per il controllo dei GAL nel quadro dell’Asse IV.
Saranno programmate attività di controllo capaci di verificare:
- le condizioni di ammissibilità in fase di richiesta (dopo la presentazione della domanda,
prima dell'assunzione dell'atto di concessione del sostegno);
- il rispetto delle condizioni stabilite in sede di liquidazione del contributo (prima
dell'erogazione del contributo, a stato d'avanzamento e a saldo);
- il rispetto delle condizioni approvate in sede di impegno (prima dell'erogazione del saldo
del premio, per impegni a carattere pluriennale);
- il rispetto della condizionalità nei casi previsti;
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
218
- il mantenimento degli obiettivi e dei vincoli di destinazione (dopo la realizzazione
dell'intervento, successivamente all'erogazione dell'ultimo pagamento previsto e fino al
perdurare del vincolo di destinazione d'uso previsto su ciascuna Misura).
Di seguito si riportano in dettaglio per ogni misura i controlli previsti.
Misura/Asse Amministrativo In lCocoon troCllio ndizionalità Ex post
Misura 111 - Azione nel campo della
formazione professionale e
dell'informazione
X X
Misura 112 - Insediamento di giovani
agricoltori X X X X
Misura 113 – Prepensionamento degli
imprenditori e dei lavoratori agricoli X X
Misura 114 - Utilizzo di servizi di
consulenza X X
Misura 115-Avviamento di servizi di
consulenza aziendale, di sostituzione e di
assistenza alla gestione delle aziende
agricole, nonché di servizi di consulenza
forestale
X X
Misura 121 - Ammodernamento delle
aziende agricole X X X X
Misura 122 - Accrescimento del valore
economico delle foreste X X X
Misura 123 - Accrescimento del valore
aggiunto dei prodotti agricoli e forestali X X X
Misura 124 - Cooperazione per lo sviluppo
di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei
settori agricolo ed alimentare e in quello
forestale
X X X
Misura 125 - Miglioramento e sviluppo
delle infrastrutture in parallelo con lo
sviluppo e l'adeguamento dell'agricoltura e
della silvicoltura
X X X
Misura 126 - Ripristino del potenziale
produttivo agricolo danneggiato da
calamità naturali e introduzione di
adeguate misure di prevenzione
X X X
Misura 131 - Sostegno agli agricoltori per
conformarsi alle norme rigorose basate
sulla legislazione comunitaria
X X X
Misura 132 - Sostegno agli agricoltori che
partecipano ai sistemi di qualità alimentare X X X
Misura 133 - Azioni di informazione e
promozione X X
ASSE I
Misura 211 - Indennità compensative degli
svantaggi naturali a favore degli agricoltori
delle zone montane
X X X
Misura 212 - Indennità a favore degli
agricoltori delle zone caratterizzate da
svantaggi naturali diverse dalle zone
montane
X X X
Misura 213 - Indennità Natura 2000 e
indennità connesse alla direttiva
2000/60/CE
X X X
Misura 214 - Pagamenti agroambientali X X X
Misura 215 - Pagamenti per il benessere
degli animali X X X
Misura 216 - Sostegno agli investimenti
non produttivi X X X
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
219
Misura 221 - Imboschimento di terreni
agricoli X X X
Misura 223 - Imboschimento di superfici
non agricole X X
Misura 224 - Indennità Natura 2000 X X
Misura 226 - Ricostituzione del potenziale
produttivo forestale e interventi preventivi X X X
Misura 227 - Sostegno agli investimenti
non produttivi X X X
ASSE II X X
Misura 311 - Diversificazione di attività
non agricole X X X
Misura 312 - Sostegno alla creazione e allo
sviluppo di micro-imprese nell'intento di
promuovere l'imprenditorialità e rafforzare
il tessuto economico
X X X
Misura 313 - Incentivazione di attività
turistiche X X X
Misura 321 - Servizi essenziali per
l'economia e la popolazione rurale X X X
Misura 323 - Tutela e riqualificazione del
patrimonio rurale X X X
Misura 331 - Formazione e informazione
rivolta agli operatori economici impegnati
nei settori che rientrano nell'Asse 3
X X
ASSE III X X
4.1 Strategie di sviluppo locale: X X
411.Competitività X X X
412.Ambiente/Gestione del territorio X X X
413.Qualità della vita/diversificazione X X
4.21 Cooperazione: X X
4.31 Costi di gestione, acquisizione delle
competenze, animazione X X
ASSE IV X X
11.3 Il sistema di controllo
Le funzioni di controllo sono attribuite all’Organismo Pagatore che può delegarle. Un accordo
fra Regione Calabria e Organismo definirà, nel dettaglio, la distribuzione dei compiti relativi
alle procedure di controllo. Tale ripartizione sarà realizzata con l’unico obiettivo di ottenere la
massima efficienza, efficacia ed economicità del sistema.
I controlli di primo livello, elencati sinteticamente nel paragrafo precedente, saranno svolti
secondo quanto previsto dall’accordo tra la Regione Calabria e l’Organismo Pagatore.
La Regione provvederà, in seguito, a definire al suo interno la distribuzione dei compiti
relativi ai suddetti controlli. Una distribuzione che avverrà tra gli uffici della Regione stessa
ed eventuali Enti e soggetti delegati. Saranno individuati, per ogni misura o gruppo di misure,
gli uffici responsabili delle singole attività di controllo e delle varie fasi dell’iter
amministrativo delle domande (ricezione delle domande, istruttoria, ammissione al
finanziamento, elenchi di liquidazione). Il pagamento sarà competenza dell’Organismo
Pagatore.
L’Organismo Pagatore, in quanto soggetto delegante, svolgerà un controllo di secondo livello
sulle attività svolte dalla Regione.
L’Organismo di Certificazione sarà responsabile della revisione dei conti dell’Organismo
Pagatore.
11.4 Il sistema di gestione
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
220
Il sistema di controllo, descritto sinteticamente in precedenza, sarà inserito in un complessivo
sistema di gestione e controllo diretto a garantire al massimo grado l’efficienza dell’azione,
sia in termini di riduzione degli sprechi (interventi a costi minimi) sia in termini di
tempestività della spesa (evitare il rischio del disimpegno automatico) e di efficacia.
Quest’ultimo elemento intenso nel senso del conseguimento degli obiettivi programmati.
Nel realizzare questo sistema di gestione e Controllo, oltre alle norme comunitarie, si terrà
conto delle criticità e delle buone prassi emerse nel corso della passata programmazione, sia
in Regione Calabria sia presso altri soggetti, e dei più moderni principi relativi alla gestione
delle politiche pubbliche.
La Regione intende realizzare un’attività di internal auditing come strumento di supporto alla
gestione del piano ed elemento di informazione ed apprendimento per tutti i soggetti
coinvolti. Elemento essenziale del sistema di gestione e controllo sarà il sistema informatico.
La Regione Calabria si doterà, in stretta collaborazione con l’Organismo Pagatore, di un
sistema informatico in grado di gestire le domande fin dalla presentazione e supportare tutte le
fasi successive fino al pagamento. Un tale sistema fornirà un’importante strumento di
supporto all’attività di controllo e garantirà la tracciabilità delle domande nel corso del loro
iter e la raccolta delle informazioni di base necessarie ad ottenere gli indicatori di
monitoraggio.
Il sistema informatico frutto dell’integrazione tra quello regionale e quello dell’AGEA dovrà:
· facilitare la presentazione delle domande di richiesta dei contributi al cui interno sono
previsti i dati relativi al monitoraggio fisico, procedurale e finanziario;
· agevolare la corretta gestione delle procedure e la corretta applicazione dei criteri di
ammissibilità e valutazione dei progetti;
· fornire le informazioni utili alla sorveglianza;
· garantire la trasparenza dei processi;
· aumentare la rapidità delle decisioni;
· far emergere le criticità.
Inoltre, all’Autorità di Gestione, attraverso il Servizio PSR, compete:
· la predisposizione, con la consultazione del partenariato, dei bandi al cui interno sono
indicati almeno alcuni quali i requisiti di soggetti beneficiari, gli interventi
ammissibili, i criteri per la selezione delle domande, le risorse disponibili;
· la gestione amministrativa relativa alla ricezione delle domande, verifica
dell’ammissibilità, predisposizione delle graduatorie e liquidazione degli aiuti;
· la programmazione di attività, svolte anche d’intesa con i responsabili di Asse, di
Misura e con i Soggetti attuatori, finalizzate a rendere efficace l’attuazione del
programma;
· la verifica costante dell’avanzamento finanziario per apportare in tempo reale
eventuali correzioni relative a disfunzioni o discrasie operative;
· il controllo, in collaborazione con l’AGEA, della correttezza amministrativa,
contabile e realizzativa.
L’Autorità di Gestione al suo interno costituisce un Servizio per il PSR, coordinato dal
Dirigente del Settore e di cui fanno parte i coordinatori degli assi e i responsabili di misura.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
221
Organismo
Pagatore
Autorità di gestione
altri fondi
§ Bandi
§ Selezione
§ Graduatorie definitive
§ Validazione
monitoraggio
§ Validazione elenchi
pagamento
§ Valutazione
§ Controlli
§ Pagamenti
Organismo di
certificazione
Partenariato
Competenze
Autorità di Gestione
Servizio PSR
preposto all’attuazione
GESTIONE e ATTUAZIONE
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
222
12. Descrizione dei sistemi di sorveglianza e valutazione, nonché della
composizione del Comitato di sorveglianza
12.1 Descrizione dei sistemi di sorveglianza e valutazione
Il sistema di monitoraggio e di valutazione fa riferimento a quanto stabilito dagli artt.
77-87 del Reg. CE n. 1698/2005 e segue le linee guida del Quadro comune degli
indirizzi per il monitoraggio e la valutazione (QCMV) stabiliti a livello nazionale e a
cui ogni regione dovrà attenersi. Il PSR ha fatto riferimento a tale sistema definendo i
valori iniziali a base di partenza del processo di valutazione e specificando gli
indicatori fisici, finanziari e di realizzazione lungo la fase di implementazione.
Insieme al valutatore ex ante sono stati definiti e acquisiti i dati degli indicatori.
Tali indicatori sono divisi nel modo seguente:
· indicatori di risultato;
· indicatori di impatto;
· indicatori di realizzazione;
· indicatori iniziali.
E' cura dell'Autorità di Gestione aggiornare i dati degli indicatori previsti durante la
fase di implementazione. All'interno di ogni misura del presente programma vengono
quantificati gli indicatori di realizzazione previsti, mentre gli indicatori di risultato e
di impatto, seppure quantificati a livello di misura, vengono quantificati a livello
rispettivamente di asse e di programma.
Tutti gli indicatori presi in considerazione per il monitoraggio e per le analisi di
contesto sono inseriti nell'allegato 8.
Alcuni di questi dati sono quantificati ad un livello di sub aree così come identificate
nel capitolo 3.
Il sistema di monitoraggio
Sulla base degli articoli 79 e 80 del Regolamento CE n. 1968/2005, l'Autorità di
Gestione effettua il monitoraggio dell'attuazione del programma attraverso le
rilevazioni periodiche:
· dello stato di avanzamento dei pagamenti relativi agli interventi realizzati
(monitoraggio finanziario) ogni tre mesi;
· dello stato di avanzamento delle realizzazioni degli interventi (monitoraggio
fisico) ogni sei mesi;
· dello stato di avanzamento delle procedure (monitoraggio procedurale) ogni
sei mesi.
Per monitorare l'attuazione del programma verranno utilizzati indicatori specifici
(allegato 8) a livello di progetto e verrà adottata una procedura informatica, a partire
dall'acquisizione della domanda, coerente con il sistema stabilito a livello nazionale.
Questa procedura permetterà:
· la rilevazione di tutte le informazioni per le istanze presentate e per quelle
ammesse;
· la rilevazione dello stato di avanzamento di ogni singolo progetto;
· la verifica della qualità dei dati immessi nel sistema;
· la stesura dei rapporti annuali sullo stato di avanzamento degli interventi
divisi per asse, misura, tipologia di intervento e modalità di attuazione.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
223
Il trasferimento alla Commissione Europea dei dati relativi all'attuazione del
Programma sarà attuato dall'Ufficio del PSR in base a quanto stabilito dal Reg. CE n.
1698/2005, riguardante i sistemi di gestione e di controllo dei contributi concessi
nell'ambito del Fondo FEASR. In particolare, l'Ufficio suddetto si adeguerà alle
prescrizioni stabilite dall'accordo che verrà stipulato tra Commissione, Italia e
Regioni. Un adeguamento che interesserà il contenuto dei dati da trasmettere, i mezzi
per la loro comunicazione e la durata dell'eventuale periodo richiesto per sviluppare i
necessari sistemi informatici. Questo sulla base di quanto convenuto ai sensi
dell'articolo 75 del regolamento CE n. 1698/2005. Le informazioni saranno rese
disponibili e compatibili per alimentare il sistema di monitoraggio nazionale (SFC).
Per quanto riguarda il sistema di raccolta dei dati finanziari, fisici e procedurali che
permettano di rilevare gli indicatori per la sorveglianza previsti dall'art. 81 del
regolamento sopra citato, la Regione intende implementare e adeguare un sistema
informativo, permettendo lo scambio armonizzato e informatizzato dei dati.
Le spese necessarie per l'implementazione e adeguamento del sistema informatizzato
saranno a carico degli importi previsti per l'assistenza tecnica (Sezione 4 - Assistenza
tecnica all'attuazione, monitoraggio e valutazione).
Il sistema di monitoraggio informatizzato, che sarà operativo per tutto il periodo di
programmazione, utilizzerà il software fornito dalla Regione e sarà pertanto
alimentato dai dati forniti dai soggetti proponenti. I dati saranno resi disponibili per
effettuare la valutazione intermedia ed ex - post.
In particolare il sistema di monitoraggio prevede le seguenti fasi:
· raccolta dei dati che avverrà a livello di singola operazione e successivamente
aggregati per azione, misura e asse. Il flusso dei dati relativi alle domande
individuali sarà curato dall'ufficio PSR e dai partenariati per gli altri;
· acquisizione, codifica e validazione a cura dell'Ufficio PSR;
· trasferimento dei dati alle autorità responsabili del programma e agli organi
responsabili a livello nazionale;
· stesura dei rapporti periodici per la Commissione sarà curato, così come
previsto dall'articolo 82 del Reg. CE n. 1698/2005, dall'Autorità di Gestione
entro il 30 giugno di ogni anno. All'interno di questi rapporti vengono resi
noti tutti gli elementi richiesti (comma 2, art. citato) facilmente identificabili
ed esposti in maniera sintetica in forma tabellare e prospetti riassuntivi;
· informatizzazione delle informazioni a cura dell'Autorità di Gestione che
provvederà a inserire sul sito dedicato al PSR sia lo stato di avanzamento del
programma che le relazioni prodotte.
Il sistema di monitoraggio verrà predisposto e sarà operativo prima della fase di
attuazione del programma conformemente a quanto previsto a livello nazionale dal
PSN.
Il sistema di valutazione
Il programma prevede, così come previsto dal Regolamento CE n. 1698/2005, una
valutazione ex ante, in itinere ed ex post. Tutto questo con l'obiettivo di migliorare la
qualità, l'efficienza e l'efficacia del programma misurando l'impatto dello stesso sui
problemi specifici delle aree rurali in Calabria e sullo stato dell'ambiente.
La sintesi della valutazione ex ante costituisce un capitolo del presente programma,
mentre la sua versione completa viene allegato al presente programma. La versione
finale del PSR ha tenuto in debito conto le diverse osservazioni prodotte dal
Valutatore durante tutto il processo e ha visto incontri periodici dopo le diverse
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
224
stesure provvisorie frutto del lavoro con il partenariato.
La valutazione in itinere ed ex post verificano, come stabilito dall'articolo 86 del
regolamento CE n. 1698/2005, il grado di utilizzo delle risorse e il suo impatto
socio-economico sulla base degli obiettivi individuati. Inoltre analizzano la
programmazione nella sua fase intermedia e finale e propongono eventuali
aggiustamenti utili a migliorare l'impatto sul territorio. Le valutazioni in itinere ed ex
post andranno prodotte rispettivamente entro il 2010 ed il 2015.
Sarà compito dell'Autorità di Gestione individuare il Valutatore indipendente cui
affidare il compito delle valutazioni.
12.2 Composizione del Comitato di sorveglianza
Il Comitato di Sorveglianza del PSR è istituito con deliberazione della Giunta
regionale. E' presieduto dall'Assessore all'Agricoltura ed in caso di assenza o
impedimenti di questo ultimo sarà delegato al Dirigente Generale Vicario e
responsabile del PSR del Dipartimento.
Il Comitato di Sorveglianza è composto da:
- l'Autorità di gestione del PSR (Dirigente Generale e Dirigente di Settore);
- un rappresentante del Ministero per le Politiche agricole, almentari e forestali
(agricoltura), quale Amministrazione nazionale capofila del FEASR;
- un rappresentante del Ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali
(pesca), quale Amministrazione nazionale capofila dello FEP;
- un rappresentante del Ministero dell'Econornia e Finanze, quale Amministrazione
nazionale capofila del FESR e responsabile del coordinamento delle politiche dei
Fondi strutturali; un rappresentante del Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale, quale Amministrazione nazionale capofila del FSE;
- un rappresentante del Ministero dell'Economia e Finanze, Ispettorato Generale per
i Rapporti finanziari con l'Unione europea;
- un rappresentante dell'Autorità ambientale regionale;
- un rappresentante del Dipartimento regionale responsabile delle politiche per le
"pari opportunità";
- un rappresentante per ciascuna delle Autorità di gestione dei fondi strutturali
(FSE, FESR, FEP);
- un rappresentante per ogni organizzazione professionale agricola;
- un rappresentante per ogni organizzazione sindacale;
- un rappresentante per le associazioni ambientaliste a carattere nazionale;
- un rappresentante dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni d'Italia);
- un rappresentante dell' UPI (Unione Province italiane);
- un rappresentante dell'UNCEM (Unità Nazionale Comunità ed Enti Montani).
Ai lavori del Comitato, a titolo consultivo, partecipano: una rappresentanza della
Commissione Europea; un rappresentante, se del caso, della BEI; un rappresentante
delle Università calabresi e un rappresentante dell'Unioncamere della Calabria.
La composizione del Comitato di Sorveglianza potrà essere modificata su proposta
del Comitato stesso.
I membri del Comitato di Sorveglianza saranno designati dalle rispettive strutture
entro un mese dalla sua istituzione.
I criteri fondamentali sui quali si baserà la scelta della rappresentanza dei partners
economici e sociali e delle organizzazioni ambientali e delle pari opportunità saranno
quelli del bilanciamento paritetico degli interessi tra imprese e lavoro dipendente,
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
225
della prevalenza e della rappresentatività degli interessi e degli utenti al centro degli
interventi programmati. Inoltre, nella scelta dei componenti, saranno considerati i
criteri della competenza e dell'eventuale rotazione dei componenti della
rappresentanza. Quest’ultimo aspetto terrà anche conto dell'esigenza di promuovere
le pari opportunità tra uomini e donne e lo sviluppo sostenibile.
Con apposito regolamento interno verranno fissate le modalità di funzionamento,
partecipazione ed assunzione delle decisioni del Comitato di Sorveglianza. Tale
regolamento verrà adottato dal Comitato stesso nel corso della prima riunione.
Il Comitato di Sorveglianza si riunirà almeno due volte l'anno.
Per l'istruttoria, l'approfondimento e la definizione del quadro delle problematiche e
delle proposte, il Comitato di Sorveglianza si avvale del supporto organizzativo e
tecnico di una specifica struttura appositamente individuata.
Sarà costituita una Segreteria Tecnica dotata di un numero di addetti contenuto e,
comunque, adeguato all'entità dei compiti stessi da assolvere. Questi ultimi si
concentreranno soprattutto nell'espletamento delle funzioni di redazione,
predisposizione ed elaborazione della documentazione sottoposta alle decisioni del
Comitato di Sorveglianza. Inoltre la Segreteria svolgerà tutti i compiti derivanti
dall'attività di sorveglianza, esercitata dal Comitato, dalla concertazione con le parti e
di quelli concernenti gli aspetti organizzativi dello stesso.
La Segreteria Tecnica del Comitato di Sorveglianza del PSR è istituita presso:
Regione Calabria
Dipartimento Agricoltura
Settore Sviluppo rurale
Responsabile: Dirigente Settore pro-tempore o suo delegato
Posta elettronica: psr@regcal.it
Le spese di funzionamento di tale Segreteria, comprese quelle relative al personale,
potranno essere poste a carico delle risorse dell'Assistenza Tecnica. Questo nel
rispetto delle disposizioni dell'articolo 71 del Regolamento (CE) 1698/2005 in
materia di ammissibilità delle spese. I1 Comitato di Sorveglianza svolgerà i compiti
di propria competenza indicati nell'art. 78 del Regolamento (CE) n. 1698/2005, nei
PSR e nei regolamento interno.
Il Comitato di Sorveglianza disporrà di una pagina web e di un indirizzo di posta
elettronica dedicato.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
226
13. Disposizioni volte a dare adeguata pubblicità al programma
Il PSR della Calabria affinché possa raggiungere gli obiettivi previsti non può prescindere da
una corretta e ampia attività di informazione e pubblicità che verrà garantita per i compiti di
propria competenza dall’Autorità di Gestione del PSR.
Essa si avvarrà eventualmente di strutture esterne selezionate attraverso apposita gara.
Il Programma vede il coinvolgimento a vari livelli di diversi soggetti centrali (Autorità di
gestione e Regione) e locali (i soggetti proponenti, partenariati, gli enti locali). Questi ultimi
fungono da collegamento tra la struttura centrale di indirizzo e controllo e il territorio in tutte
le sue componenti.
Data la specificità del PSR le attività di informazione e pubblicità verranno programmate a
diversi livelli.
Un primo livello di attività di comunicazione sarà realizzata direttamente dall’Autorità di
gestione e riguarderà l’attività di comunicazione del Programma in generale. Essa sarà rivolta
ai soggetti proponenti e agli operatori pubblici e privati delle aree regionali che avranno il
compito di amplificare e diffondere a livello capillare l’informazione.
Un secondo livello di comunicazione sarà prodotto e gestito dalle singole aree e avrà come
obiettivo quello di individuare, da un lato, i fabbisogni specifici dei territori e degli operatori,
e, dall’altro, quello di informare e pubblicizzare il PSL e le relative modalità attuative.
Tutte le suddette azioni in materia di informazione e pubblicità saranno realizzate in
ottemperanza alla normativa Comunitaria definita dall’articolo 76 del Reg. CE n. 1698/2005
in cui si individuano gli obblighi e le responsabilità delle Autorità di gestione in materia di
informazione e di pubblicità, e dagli articoli 58-59 del Reg. CE n. 1974/2006 che indica alle
autorità di gestione i contenuti e le modalità di applicazione dei piani di comunicazione sugli
interventi dei fondi strutturali.
Le azioni informative e pubblicitarie mirano ad aumentare la notorietà e la trasparenza
dell’azione dell’Unione Europea e a dare ai destinatari un’immagine omogenea degli
interventi.
Tali azioni riguardano, nello specifico, gli interventi strutturali del Fondo europeo agricolo di
sviluppo rurale (FEASR) e si riferiscono al PSR, ai bandi e inviti per la presentazione di
progetti.
Il secondo obiettivo delle azioni informative e pubblicitarie è la sensibilizzazione del pubblico
sul ruolo svolto dall’Unione Europea, in collaborazione con le autorità nazionali e locali, in
favore dell’attuazione dell’intervento e sui risultati ottenuti.
13.1 Azioni rivolte ai potenziali beneficiari, alle organizzazioni professionali, ai
partner economici, sociali e ambientali, modalità per la promozione delle pari
opportunità
Le attività di pubblicità rivolte ai potenziali beneficiari vengono ideate e gestite dall’autorità
di gestione. Un’azione svolta in collaborazione con i partners aventi funzioni di collegamento.
Questi sono stati individuati, coerentemente a quanto sancito dal regolamento CE n. 1974/06,
nelle:
· autorità locali e regionali;
· organizzazioni professionali e parti economiche e sociali;
· organizzazioni promuoventi le pari opportunità sociali;
· organizzazioni ambientaliste;
· centri di informazione sull’Europa;
· rappresentanze della Commissione Europea;
· organizzazioni non governative (ONG).
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
227
La funzione di raccordo e collaborazione con i soggetti sopra menzionati ha lo scopo di
sfruttare la capillarità della rete di strutture ed il sistema eterogeneo delle competenze in esse
intrinseche. Gli scopi connessi alle attività di raccordo sono:
· la ramificazione dei canali informativi;
· l’effetto moltiplicatore delle azioni di pubblicità;
· la valutazione delle problematiche insite ai vari livelli di ripetizione delle azioni di
informazione e comunicazione.
Effetto stimato delle attività di raccordo è la qualità e la omogeneità dell’informazione sul
territorio. Condizione, questa, per ottenere un’equa conoscibilità da parte dei beneficiari
potenziali del Piano di Sviluppo Rurale e del FEASR.
La funzione di raccordo viene attuata mediante riunioni informative ed operative con i
soggetti collaboratori. Le riunioni sono indette dalla Autorità di Gestione secondo
metodologia da definire in apposito disciplinare.
I passaggi informativi coinvolti nella determinazione delle azioni rivolte ai potenziali
beneficiari sono tre:
· trasferimento dell’informazione dall’Autorità di Gestione ai soggetti collaboratori;
· trasferimento dell’informazione dalla rete dei collaboratori (compresa autorità di
gestione) a platee qualificate (funzionari degli enti locali, pluralità dei professionisti
iscritti agli ordini; gestori di cooperative e consorzi; rappresentanti dei sindacati e delle
organizzazioni professionali);
· trasferimento dell’informazione dalla platea qualificata alla popolazione dei potenziali
beneficiari.
Il primo passaggio viene attuato mediante una o più riunioni informative per il trasferimento
dell’informazione ai soggetti collaboratori alle quali seguono la produzione di osservazioni
dei partner all’Autorità di gestione. Sulla base dei dati raccolti viene indetta la riunione
operativa per la definizione delle modalità di distribuzione dell’informazione. In particolare
viene eseguita l’analisi delle seguenti variabili:
· dimensione territoriale e capacità di copertura della rete dei beneficiari potenziali;
· dimensionamento del sistema di rete dei collaboratori ai fini della copertura della rete
dei potenziali beneficiari;
· valutazione e scelta dei supporti comunicativi.
Detto processo concorre alla definizione di attività di pubblicità efficaci. L’obiettivo è ridurre
al minimo la dispersione dello sforzo informativo con l’individuazione di opportuni strumenti
di comunicazione idonei al coinvolgimento di attori qualificati. Un obiettivo da raggiungere
anche con l’ausilio di soggetti esterni alla rete dei collaboratori,
Il secondo ed il terzo passaggio del trasferimento dell’informazione vengono attuati mediante
seminari e convegni su base territoriale. Con specifico riferimento al terzo, i seminari ed i
convegni hanno lo scopo di preparare i potenziali beneficiari al recepimento dei supporti
“materiali ed immateriali” di informazione “progettati” secondo la procedura di cui sopra.
Le azioni individuate costituiscono l’attuazione, da parte della autorità di gestione, di
un’ampia diffusione del programma di sviluppo rurale e dei contributi finanziari del FEASR
presso tutti gli interessati.
I possibili supporti “materiali ed immateriali” adottabili sono di seguito indicati in un elenco
non esaustivo:
· brochure;
· dispense informative;
· manifesti;
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
228
· sito internet dedicato (www.assagri.regione.calabria.it);
· supporti informatici aventi contenuto tecnico (normativa, strategia, linee giuda,
risultati conseguiti, ecc) da destinare prevalentemente ad attori qualificati (enti,
istituzioni, associazioni, ordini, consorzi cooperative, imprese maggiori)
· attività di mailing;
· spot emessi da media locali;
· altri strumenti idonei al trasferimento di informazioni ai potenziali beneficiari.
Tali supporti sono adottati anche per le attività di comunicazione e diffusione degli eventi
connessi ai tre passaggi di informazione.
Con l’attuazione dei passaggi di informazione e la diffusione dei supporti materiali ed
immateriali di comunicazione, l’autorità di gestione fornisce ai potenziali beneficiari
informazioni chiare, esaurienti e aggiornate sui seguenti aspetti:
· procedure amministrative da seguire per poter ottenere finanziamenti nell’ambito di un
programma di sviluppo rurale;
· procedure di esame delle domande di finanziamento;
· condizioni di ammissibilità e/o i criteri di selezione e valutazione dei progetti
sovvenzionabili;
· uffici e funzionari incaricati a livello nazionale, regionale o locale, presso i quali è
possibile ottenere spiegazioni su come funzionano i programmi di sviluppo rurale e sui
criteri di selezione e valutazione delle operazioni.
13.2 Competenze dei beneficiari
L’Autorità di Gestione provvede ad informare i soggetti beneficiari sugli aspetti tecnici delle
procedure di agevolazioni con particolare riferimento alle modalità di cofinanziamento col
FEASR ed all’asse prioritario del relativo Programma di Sviluppo Rurale e gli aspetti
connessi alla realizzazione del progetto.
Il beneficiario, in ottemperanza a quanto disposto dall’Allegato VI del Regolamento CE n.
1974/2006, ha gli obblighi di seguito enunciati connessi all’investimento agevolato:
· Obbligo di affissione di targa informativa: i beneficiari di agevolazioni per programmi
di sviluppo rurale inerenti investimenti (nelle aziende agricole o nelle imprese
alimentari) di costo complessivo superiore a EUR 50.000,00 sono tenuti alla affissione
di targa informativa sul cofinanziamento del FEASR e del relativo asse prioritario del
PSR. Una targa informativa sarà affissa anche presso le sedi dei gruppi di azione
locale finanziati dall’Asse IV.
· Obbligo di affissione di cartello informativo: i beneficiari di agevolazioni per
programmi di infrastrutture di costo complessivo superiore a EUR 500.000,00 devono
affiggere un cartello informativo.
I cartelli e le targhe dovranno recare una descrizione del progetto o dell’operazione e gli
elementi di cui ai punti 3 e 4 dell’allegato VI del Regolamento CE n. 1974/2006.
Ai fini della semplificazione delle procedure connesse all’attuazione delle attività di
informazione del presente paragrafo e per amplificare le attività di informazione e
comunicazione delle azioni della CE nei territori rurali, in occasione della convocazione sopra
accennata, viene consegnato ai beneficiari supporto informatico contenente:
· enunciazione dei passaggi tecnici di cofinanziamento con risorse FEASR;
· enunciazione dell’asse prioritario di riferimento del PSR;
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
229
· vademecum delle attività amministrative di monitoraggio e rendicontazione
dell’investimento e degli obblighi a questo connessi;
· istruzioni pratiche per la creazione della targa e/o del cartello informativo;
· istruzioni pratiche per la creazione di materiale informativo aziendale (depliant
brochure, pieghevoli, filmati, registrazioni audio ecc) coerentemente alla diffusione
al pubblico dello slogan e del logo della CE e degli obiettivi del PSR connessi
all’attuazione della misura specifica;
· indicazioni per la creazione di siti web aziendali coerentemente alla diffusione al
pubblico dello slogan e del logo della CE e degli obiettivi del PSR connessi
all’attuazione della misura specifica.
I contenuti del supporto informatico saranno rinvenibili anche sul sito WEB dedicato. Ciò non
toglie che la diffusione del supporto informatico garantisca una migliore certezza della
acquisizione, da parte dei beneficiari delle agevolazioni, delle informazioni ed indicazioni.
Questi ultimi due elementi forniscono regole generali di comunicazione che i beneficiari
potranno adottare nelle azioni individuali di pubblicità verso il contesto socio economico di
appartenenza. Inoltre queste informazioni ed indicazioni potranno fornire elementi e dati che
garantiscono la massima trasparenza informativa e procedurale finalizzata all’ottimizzazione
del contributo ed al mantenimento dello stesso, Lo scopo precipuo, comunque, resta quello
della convergenza delle azioni di comunicazione dei singoli beneficiari nel senso della
diffusione degli interventi che la CE attua nei territori rurali mediante l’attivazione del
FEASR e del PSR.
13.3 Azioni rivolte ad informare l’opinione pubblica sul ruolo della comunità nei
programmi e risultati ottenuti
L’Autorità di gestione, con la collaborazione dei soggetti individuati al paragrafo 13.1 del
presente Capitolo, redige il piano delle attività di informazione da veicolare all’opinione
pubblica. Notizie che riguardano soprattutto il ruolo della Comunità Europea nelle azioni di
tutela e valorizzazione delle risorse rurali e dei risultati relativi.
Il piano è diretto a garantire un’informazione continuativa, durante tutto il periodo di
programmazione, ai partner ed all’opinione pubblica sull’andamento degli interventi. Tra i
compiti del Piano, anche quello di pubblicare l’elenco dei beneficiari di un sostegno nel
quadro del programma di sviluppo rurale. Un’attività questa da svolgere almeno annualmente
(per via elettronica o in altre forme) a partire da aprile 2008. Il piano, secondo quanto stabilito
dall’art. 58 e relativo allegato VI del Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, sarà
composto da:
· un simbolo grafico di riconoscimento;
· l’emblema della Regione Calabria;
· la bandiera europea con le specifiche grafiche così stabilite dall’allegato sopraccitato;
· lo specifico logo Leader per le misure e gli interventi finanziato da quest’asse.
Attraverso la predisposizione del Piano di informazione l’Autorità di gestione mira a
raggiungere i seguenti obiettivi:
· diffondere le strategie adottate e i contenuti del PSR Calabria;
· comunicare ai potenziali beneficiari i contenuti delle Misure con i relativi contributi
previsti dal PSR;
· informare i beneficiari finali relativamente allo stato di avanzamento dell’esame delle
loro domande di ammissione alle Misure previste dal PSR.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
230
Conseguentemente il Piano sarà realizzato attraverso una puntuale attività di informazione
rivolta rispettivamente all’intera popolazione, ai potenziali beneficiari e ai beneficiari finali
delle azioni del PSR. Le diverse attività messe in campo dal Piano saranno necessariamente
differenziate a seconda dei destinatari delle informazioni.
L’Autorità di gestione provvederà alla organizzazione di workshop tematici per favorire:
· lo scambio di informazioni;
· la riflessione sulle problematiche incontrate ed i risultati ottenuti;
· l’aggiornamento sullo stato di attuazione degli interventi e le eventuali
comunicazioni provenienti dai livelli regionale, statale ed europeo.
Le azioni informative e pubblicitarie trovano copertura finanziarie nelle risorse della Sezione
– Assistenza tecnica all’attuazione, monitoraggio e valutazione –. I budget indicativo per
realizzare le azioni di informazione e pubblicità del PSR non supererà il 10% della misura
relativa all’Assistenza tecnica.
Nell’attuare il piano triennale di informazione, l’Autorità di gestione potrà avvalersi di tutti i
“mezzi di comunicazione” disponibili al livello territoriale pertinente. Le misure di
informazione comprendono, tra l’altro, campagne di comunicazione, pubblicazioni cartacee e
digitali e ogni altro mezzo giudicato idoneo. Il mix delle attività dovrà essere improntato ai
principi della coerenza e della sinergia ai fini della garanzia della organicità ed unitarietà degli
sforzi profusi a favore della diffusione del ruolo della CE nei territori rurali.
La sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul ruolo svolto dall’Unione Europea con la
collaborazione delle autorità nazionali e locali in favore dell’attuazione dell’intervento e sui
risultati ottenuti, oltre che attraverso le azioni di comunicazione sopracitate può raggiungere il
grande pubblico mediante azioni specifiche e progetti pilota. Pertanto, data la necessità
dell’amplificazione dell’effetto dell’azione di pubblicità, oltre l’ausilio dei classici mezzi di
diffusione dell’informazione quali manifesti, brochure, depliant, pieghevoli, spot, ecc.,
l’Autorità di gestione, in collaborazione con i soggetti individuati in precedenza, provvederà
alla ideazione di campagne pubblicitarie ad elevato impatto sull’opinione pubblica basate su
“Eventi visibili”.
Descrizione puntuale dei mezzi adottabili
L’Autorità di gestione attuerà un adeguato Piano di informazione attraverso l’utilizzo di tutti i
mezzi di comunicazione disponibili a livello territoriale. In particolare si tratta degli strumenti
di comunicazione locale su base comunale, intercomunale, provinciale, inter-provinciale e
regionale.
Sono individuati in tale fattispecie:
· testate giornalistiche;
· emittenti televisive e radiofoniche;
· eventi fieristici, mostre e convegni;
· conferenze stampa;
· comunicati stampa;
· installazioni per l’emissione pubblica di immagini e file audio;
· gestori di reti fisse e mobili di telecomunicazione;
· aziende di trasporto pubblico – locale espletato in qualsiasi forma;
· altri mezzi e soggetti idonei al trasferimento, divulgazione, diffusione e
pubblicizzazione dell’informazione.
Descrizione degli” eventi visibili”
Con l’ausilio dei mezzi di cui sopra, l’Autorità di gestione attua il piano di informazione
mediante l’ideazione di efficaci ed idonee azioni rapportabili alla seguente classificazione:
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
231
· informazione a segmenti specifici dell’opinione pubblica;
· informazione diffusa all’intera opinione pubblica,
Informazione a segmenti specifici dell’opinione pubblica
L’informazione a specifici livelli di opinione pubblica sarà progettata anche per garantire la
sensibilizzazione su particolari problematiche (specifiche categorie sociali, classi di età,
categorie professionali, ecc.). Quale progetto pilota, con riferimento alla classe di età
compresa tra i 17 ed i 25 anni, in considerazione del livello prioritario di trattazione delle
problematiche giovanili dei residenti nei territori collinari e montani della Calabria ed in
ottemperanza alle linee guida del PSR, l’autorità di gestione provvederà a promuovere le
Giornate “I giovani e le donne per lo sviluppo del mondo rurale”. Questa iniziativa è rivolta a
sensibilizzare i più giovani sulle problematiche del mondo rurale al fine di dare
consapevolezza alle future leve delle azioni ideate dalla CE per ridurre il disagio economico e
sociale in cui lo stesso versa. Tale evento costituisce elemento di innovazione ed è promosso
nelle scuole insistenti nei territori interessati dall’applicazione del PSR. Dovranno essere
coinvolti le ultime classi degli Istituti superiori. Lo scopo è coinvolgere al massimo i giovani
che stanno per concludere il ciclo degli studi superiori. Occorre informarli riguardo le azioni
che la Comunità Europea, attraverso il PSR, intende attuare al fine di valorizzare le aree in cui
essi risiedono. La creazione e la distribuzione di un supporto informatico interattivo associato
ad un opuscolo descrittivo ha lo scopo di stimolare l’emersione delle attitudini degli studenti
all’utilizzo delle potenzialità del territorio in cui risiedono evidenziando le opportunità insite
nello sfruttamento razionale delle risorse culturali, architettoniche, naturistiche e
paesaggistiche delle aree rurali. Quest’attività deve essere strutturata in modo da costituire un
serio contributo al rallentamento dello spopolamento delle aree rurali mediante
l’incoraggiamento ai giovani ad intraprendere attività coerenti con le opportunità offerte dal
proprio territorio. Lo stesso supporto informatico interattivo, opportunamente modificato, sarà
diffuso presso i Centri locali per l’impiego con la collaborazione degli Uffici Provinciali per
l’impiego, ai fini della divulgazione presso i disoccupati delle azioni intraprese dalla CE per
incrementare le opportunità di lavoro mediante la valorizzazione delle aree rurali.
In collaborazione con i soggetti di cui al paragrafo 13.1 del presente capitolo, l’Autorità di
gestione potrà progettare ed inserire nel piano di informazione altri eventi specifici per altre
categorie di soggetti, purché caratterizzate da problematiche rilevanti aventi attinenza col
ruolo della CE e con i contenuti del PSR.
Informazione diffusa all’intera opinione pubblica
Questi interventi si riferiscono ad azioni di informazione progettati per raggiungere la
maggior parte della popolazione residente nei territori interessati dal PSR. L’Autorità di
Gestione con i soggetti collaboratori, di cui al paragrafo 13.1 del presente capitolo, istituisce
le Giornate sul PSR. Un’iniziativa tesa a valere quale progetto pilota con il duplice scopo di
diffondere gli obiettivi, gli interventi ed i risultati delle azioni della CE mediante l’attuazione
del PSR. Le Giornate si caratterizzeranno come manifestazioni pubbliche tese a presentare gli
obiettivi raggiungibili mediante l’applicazione del PSR unitamente alla promozione
contingente del patrimonio rurale ed ambientale. L’azione ha l’intento di:
· pubblicizzare le peculiarità del patrimonio paesaggistico, ecologico, culturale,
gastronomico, architettonico, naturistico delle aree ricadenti nel PSR, con la
prospettiva della ottimizzazione di tali risorse in considerazione dell’applicazione del
Leader;
· promuovere il sistema produttivo rurale;
· promuovere il sistema turistico rurale.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
232
Occorre che l’organizzazione dell’azione sia tale da attirare il maggior numero di utenza
qualificata (imprese, enti, associazioni ecc) e popolazione sia residente che non. Sono
consigliati gli eventi itineranti per le varie aree regionali con particolare riguardo al periodo
estivo che vede la presenza nella regione della maggior parte dei residenti. E’ consigliabile, al
fine di attrarre la popolazione e suscitare la curiosità per l’evento, la preparazione di mezzi di
trasporto (es. vagoni ferroviari, imbarcazioni, aeromobili) appositamente allestiti nei quali
raffigurare e distribuire elementi di informazione sul PSR ed anche campioni di produzioni
locali con particolare riferimento alle imprese agevolate con fondi FEASR. Tale azione mette
in rete l’intero sistema produttivo rurale della Regione in funzione di un evento di propaganda
atto a far conoscere all’opinione pubblica il ruolo della CE nelle attività di sviluppo rurale.
Tutte le attività rientranti nelle classificazioni di cui sopra, potranno avvalersi dei supporti
materiali ed immateriali ritenuti più opportuni alla efficacia dell’azione.
Le misure di informazione rivolte al pubblico comprendono gli elementi di cui al punto 3.1 di
cui all’allegato VI del regolamento CE n. 1974/2006
Per le azioni di che trattasi è prevista l’acquisizione di servizi da esperti, associazioni operanti
nel campo della comunicazione pubblica ed istituzionale ed enti universitari e di ricerca.
13.4 Competenze dell’Autorità di Gestione
L’Autorità di Gestione avrà cura di aggiornare le popolazioni delle aree interessate sullo stato
di avanzamento dei singoli interventi e dell’intero programma. Le attività di comunicazione
potranno avvenire con l’ausilio delle proprie strutture anche in occasione di eventi locali,
manifestazioni ed incontri pubblici con le amministrazioni locali e con i beneficiari. I siti
WEB delle reti dello sviluppo rurale europee e nazionali, del Dipartimento Agricoltura della
Regione Calabria, dei soggetti proponenti e di altre eventuali istituzioni interessate verranno
utilizzati sia a scopo promozionale che informativo attraverso l’aggiornamento costante:
· sugli interventi in corso di realizzazione o terminati;
· sulle opportunità di fruizione e sugli obiettivi raggiunti.
I destinatari delle informazioni di cui sopra sono:
· l’opinione pubblica locale;
· le strutture che a vario titolo si occupano di fondi strutturali e di Programmi di
sviluppo rurale.
Sul sito web dell’assessorato agricoltura (www.assagri.regione.calabria.it) già da ora è
possibile attingere le informazioni sullo stato di avanzamento del programma. Inoltre, sullo
stesso sito verranno pubblicati gli elenchi dei beneficiari di ogni singolo bando unitamente ai
progetti e agli importi assegnati.
13.5 Criteri seguiti per la valutazione delle azioni realizzate
L’Autorità di Gestione, ai fini della valutazione della efficacia delle azioni di pubblicità ed
informazione, predisporrà un protocollo di verifica della rispondenza presso gli interlocutori
qualificati ed il pubblico, per ciascuno dei livelli di informazione.
In particolare:
· protocollo per la definizione del feed back dell’azione informativa rivolto ai potenziali
beneficiari.
Il protocollo definisce il metodo per la definizione della ritenzione dell’informazione
ai vari livelli di passaggio dell’informazione:
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
233
- somministrazione test per l’analisi del grado di qualità e ritenzione
dell’informazione trasferita ai vari livelli di collaborazione;
- somministrazione test per l’analisi del grado di qualità e ritenzione
dell’informazione trasferita agli attori qualificati;
- somministrazione test per l’analisi del grado di qualità e ritenzione
dell’informazione trasferita ai potenziali beneficiari finali.
I test strutturati col metodo della risposta multipla, verranno somministrati ad un
campione rappresentativo di ciascuna delle “popolazioni statisticamente rilevanti”.
· protocollo per la definizione del feed back dell’azione informativa rivolto ai
beneficiari.
Il protocollo definisce il metodo per la definizione del grado di attuazione delle
informazioni acquisite dai beneficiari sulla scorta di quanto previsto al paragrafo 13.3.
In particolare, per ciascuna delle iniziative approvate, viene verificato con opportuni
mezzi:
- il grado di conoscenza delle modalità di cofinanziamento da parte de soggetto
proponente;
- il grado di rispondenza alle prescrizioni normative in materia di gestione e
mantenimento dell’agevolazione;
- il grado di adozione delle targhe e dei cartelli di cui al paragrafo 13.2 del
presente capitolo.
I dati raccolti vanno classificati e correlati ai fini della produzione di indici statistici
adatti alla rappresentazione del grado di efficacia delle azioni informative eseguite.
· protocollo per la definizione del feed back dell’azione informativa rivolto all’opinione
pubblica.
Il protocollo definisce il metodo per individuare l’efficacia delle campagne
informative rivolte all’opinione pubblica. Il protocollo si differenzia per le azioni di
cui al n° 1 e n° 2 del paragrafo 13.3 del presente capitolo:
- verifica delle azioni di cui al n° 1: l’efficacia delle azioni di cui al n° 1 verrà
valutata mediante la comparazione dei dati statistici coerenti con i risultati attesi (ad
es. n° di maggiori imprese giovani nei territori montani rispetto alle preesistenti;
incremento iscrizioni universitarie in discipline potenzialmente atte alla valorizzazione
del patrimonio rurale ecc) ed anche mediate somministrazione di questionari diretti a
verificare la qualità e la ritenzione dell’informazione;
- verifica delle azioni di cui al n° 2: l’efficacia delle azioni verrà valutata
mediante indicatori di presenza e di interazione commerciale ai misura di adesione e
partecipazione all’evento per le attività di cui sopra, l’Autorità di gestione potrà
avvalersi di soggetti specializzati, enti universitari e di ricerca ed altri .
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
234
14. Designazione dei partner consultati e risultati della consultazione
14.1 Designazione dei partner consultati
Nel pieno rispetto dell’articolo 6 del Regolamento (CE) 1968/2005 il programma è stato
redatto mediante la consultazione di un Partenariato economico e sociale (costituito con
Decreto del Dirigente Generale n. 1188 del 21 novembre 2005) ampiamente
rappresentativo che vede coinvolti i vari dipartimenti della regione, le istituzioni
pubbliche (UPI, ANCI, UNCEM), le organizzazioni sindacali agricole ed extragricole, le
associazioni ambientaliste, le pari opportunità. La composizione dello stesso è di seguito
riportata:
Dipartimento n.6 -Agricoltura Associazione consumatori
Dipartimento n.4 -Economia Comitato regionale Pari Opportunità
Dipartimento n.7 -Infrastrutture Forum Terzo settore Calabria
Dipartimento n.8 -Gestione del Territorio Associazione Bancaria Italiana (ABI)
Dipartimento n.10 -Pari opportunità e Formazione Professionale CIA regionale
Dipartimento n.11 -Università ed innovazione tecnologica Coldiretti regionale
Dipartimento n.12 -Turismo e beni culturali Confagricoltura regionale
Dipartimento n.14 -Politiche dell'Ambiente Copagri regionale
Unità Operativa Autonoma n.3 Confindustria regionale
Nucleo di valutazione degli Investimenti Pubblici Compagnia delle opere
ARSSA CGIL Regionale
AFOR CISL regionale
ARPACAL Uil regionale
Unione regionale bonifiche, irrigazioni,miglioramenti fondari Unione Generale del Lavoro
Uniore regionale delle Camere di Commercio Confartigianato regionale
UNCEM regionale CNA regionale
ANCI regionale Confcooperative regionale
UPI regionale Lega cooperative regionale
ASSOGAL Calabria Rappresentante dei parchi
Associazione ambientaliste AIAB
Federazione degli Ordini Dottori Agronomi e
Forestali Calabria
Consulta Regionale degli Agrotecnici e
degli Agrotecnici Laureati della Calabria
Inoltre, è stato previsto con una lettera del Dirigente Generale Vicario (prot. n. 1833 del 6
luglio 2006) un Tavolo tecnico come supporto al partenariato per affrontare tematiche
specifiche. Di tale tavolo fanno parte quei partner con competenze sulle tematiche trattate.
Questi i componenti:
COLDIRETTI INEA
CIA ISMEA
CONFAGRICOLTURA ARSSA
COPAGRI AFOR
ASSOGAL URBI CALABRIA
LEGACOOPERATIVE SOG
CONFCOOPERATIVE ARPACAL
ORDINE REGIONALE AGRONOMI ARA
A supporto dell’attività del dipartimento è stato costituito un Gruppo di lavoro composto da
funzionari del dipartimento e dagli enti di assistenza tecnica (Inea, Arssa ed Ismea).
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
235
L’incarico di coordinare la redazione della valutazione ambientale strategia è stato
assegnato all’Autorità Regionale Ambientale. Per la valutazione della VAS è stato
costituito, così come previsto, un apposito partenariato (vedi allegato relativo alla VAS)
comprendente tutti gli enti che a vario titolo si occupano di ambiente.
14.1.2 L’attività della consultazione
L’intero processo di programmazione è avvenuto in una logica di trasparenza, visibilità e
condivisione. Al fine di coinvolgere il maggior numero di rappresentanti del mondo
produttivo, sociale, economico ed istituzionale operante nella regione sono stati
organizzati una serie di riunioni sia del Partenariato sia dei tavoli tecnici e del gruppo di
lavoro. In particolare durante la programmazione il partenariato economico e sociale si è
riunito ed ha discusso in 8 occasioni; 7 volte si è riunito il tavolo tecnico, mentre
numerose sono le occasioni in cui il gruppo di lavoro ha lavorato congiuntamente e in
riunione.
Nella tabella che segue sono sintetizzate la date degli appuntamenti avvenuti in Calabria:

Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
236
A seguito di queste riunioni i soggetti coinvolti nelle consultazioni hanno presentato una
serie di osservazioni sui principali contenuti del PSR oggetto di specifiche sedute del
Partenariato socio-economico. In ciascuno degli incontri con il partenariato economico e
sociale sono state presentate le continue evoluzioni del programma e, soprattutto, sono
state esaminate le osservazioni pervenute dai vari partner e come queste sono state tenute
in considerazione.
Nelle ultime riunioni di partenariato sono state discusse le osservazioni che sono
pervenute da diversi partners quali, tra gli altri, Coop. Enopolis, GAL Aspromar, GAL
Valle Crati, GAL Sila Greca, i sindaci di diversi comuni rappresentativi di tutto il
territorio regionale, le cinque provincie, WWF, Consorzio forestale “Asproserre”, le
associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, AIAB, LIPU,
ASSOGAL, Ordine degli Agronomi e dei Forestali.
I verbali degli incontri di lavoro, le osservazioni proposte dai vari partner e le successive
versioni del PSR così come ogni documento di lavoro attinente al programma sono stati
pubblicati sul sito del dipartimento (www.assagri.regione.calabria.it).
14.2 Risultati della consultazione.
In ciascuno degli incontri con il partenariato economico e sociale sono state presentate le
continue evoluzioni del programma e, soprattutto, sono state esaminate le osservazioni
pervenute dai vari partner e come queste sono state tenute in considerazione.
Nelle ultime riunioni di partenariato sono state discusse le osservazioni che sono
pervenute da diversi partners quali, tra gli altri, Coop. Enopolis, GAL Aspromar, GAL
Valle Crati, GAL Sila Greca, i sindaci di diversi comuni rappresentativi di tutto il
territorio regionale, le cinque provincie, WWF, Consorzio forestale “Asposerre”, le
associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, AIAB, LIPU,
ASSOGAL, Ordine degli Agronomi e dei Forestali. Le numerose osservazioni sono state
socializzate con il partenariato e le decisioni prese, a seguito della discussione, sono state
laddove accolte integrate nel PSR. Le varie proposte e le posizione prese sono state
discusse è condivise nell’ultima riunione di partenariato avvenuta a febbraio del 2007
con l’obiettivo di ripercorrere le proposte accolte dal PSR e dare la possibilità di
discutere su quanto non accolto.
La tabella che segue distingue le osservazioni per categoria ed evidenza il numero delle
proposte accolte. Le rimanenti sono state accolte parzialmente o sono state considerate
non ricevibili perché non accettabili per regolamento (es. casi di territorializzazione
richiesta) o perché non coerenti con gli orientamenti del PSR stesso (es. contratti di
filiera). La non accoglibilità è stata, in ogni caso, discussa nell’ambito delle riunioni di
partenariato o nell’ambito di incontri bilaterali tra il dipartimento ed il singolo partner
proponente.
Tipo di proposta N. di proposte Accolte
Territorializzazione 8 4
Misure 61 29
Risorse finanziarie 7 4
Ambiente 4 4
Attuazione 22 6
Filiere 17 14
Si sottolinea che nell’indicare le proposte accolte si fa riferimento ai casi in cui il partenariato
ha accolto congiuntamente e pienamente le proposte. Molti sono i casi in cui le proposte sono
state accolte, ma parzialmente. Molte le situazioni in cui si è discusso delle osservazioni dei
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
237
partner senza che vi fosse la necessità di inserire un riferimento preciso nel PSR. Solo 15
proposte su circa 100 non sono state accolte.
Per avere un quadro esatto delle osservazioni e del loro grado di inserimento nella versione
finale del PSR Calabria si rinvia alla specifica tabella presente nell’allegato XI. Di seguito,
invece, vengono riportati gli esiti delle principali osservazioni sollevate dal Partenariato divise
per temi:
- Filiere
Sono state accolte le richieste di alcuni membri del Partenariato (Cia, Coldiretti, Legacoop ed
Ordine degli agronomi) di privilegiare le filiere corte. Come è stata inserita nel PSR la filiera
castanicola così come richiesto da alcuni Comuni e Comunità Montane. Sulla filiera olio è
stata accolta l’osservazione del COPAGRI non prevedendo una territorializzazione degli
interventi come la valorizzazione degli oli lampanti. Per la stessa filiera non è stato inserito un
limite per l’accesso ai finanziamenti (COPAGRI, CIA, Ordine degli agronomi).
- Misure
Le misure sono state oggetto della maggior parte delle osservazioni da parte del Partenariato.
In generale molte di queste osservazioni sono state accolte completamente o parzialmente. Le
altre sono state, comunque discusse, in sede di riunioni di Partenariato. Tra le osservazioni
accolte quelle relative alla misura di prepensionamento (Confagricoltura), previsione di un
grado di priorità alle aziende biologiche che commercializzano il prodotto (AIAB), prevedere
maggiori risorse per l’ammodernamento delle aziende (COPAGRI), previsione
dell’agricoltura sociale ( CIA). Inoltre sono state accolte le osservazioni relative
all’orientamento delle strategie di sviluppo locale e territoriale incentrata sull’impresa
agricola (Coldiretti), ad una maggiore premialità per le imprese situate in aree a rischio di
abbandono (Ordine regionale degli agronomi). Il quadro esatto delle osservazioni su questo
tema e del loro grado di inserimento nella versione finale del PSR Calabria è presente nella
specifica tabella dell’allegato XI.
- Modalità di attuazione
Tra le osservazioni del Partenariato sul tema delle modalità di attuazione delle misure del PSR
Calabria le osservazioni accolte nel PSr hanno riguardato l’introduzione di regole più precise
che possano fissare un maggiore legame tra produttore e partenariato (Copagri), una migliore
e diversa organizzazione dei PIF rispetto alla passata Programmazione (Ordine regionale degli
agronomi) e nelle modalità di domande a sportello l’obbligo di presentazione dei progetti
esecutivi dopo l’uscita delle graduatorie. E’stato previsto nel PSR un PTS specifico sulla
gestione delle Acque proposto dall’Urbi, come anche che tra i beneficiari dei PIAR ci siano le
Province (Flai-Cgil).
- Territorializzazione
Le osservazioni proposte dal Partenariato ed accolte completamente o parzialmente nel PSR
hanno riguardato sostanzialmente la modifica degli assetti territoriali proposte da alcuni
membri come il GAL Aspromar, il GAL Valle Crati, il GAL Sila Greca, la Provincia di Vibo
Valentia ed Comune di Santa Sofia. E’ stata accolta anche l’osservazione dei Comuni di
Palazzi, Staiti, Bova di prevedere un’area grecanica nell’assetto territoriale dei Leader.
- Ripartizione delle risorse finanziarie
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
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Sono state accolte nella stesura del PSR Calabria le osservazioni inerenti la necessità di
adeguare le risorse finanziare per coprire i costi di gestione di tutti i partenariati e non solo per
i GAL (Copagri), la previsione di maggiori risorse da destinare all’Asse IV (ASSOGAL) e un
sistema di premialità per i GAL più efficienti (ASSOGAL).
- Ambiente
Tutte le osservazioni formulate dal Partenariato sulle tematiche legate all’ambiente sono state
sostanzialmente accolte. In particolare sono state considerate nella stesura del PSR le
osservazioni del WWF che ha presentato uno specifico manuale redatto dalla stessa
associazione in tema di programmazione di fondi comunitari. Inoltre sono state accolte tutte le
osservazioni sollevate dall’AIAB inerenti una maggiore attenzione per la biodiversità, la
previsione di un PIF sull’autoproduzione di energia da fonti alternative e di un PIF
sull’educazione agroalimentare e alimentare.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
239
15. Uguaglianza tra uomini e donne e non discriminazioni
15.1 Descrizione delle modalità di promozione della parità tra uomini e donne
nell’attuazione del programma
La difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro delle donne calabresi è da ricercare non
solo nella debolezza strutturale del sistema economico-produttivo, ma anche in una
inadeguata dotazione di infrastrutture sociali ed in un contesto culturale fortemente
discriminante e disattento alle esigenze specifiche della popolazione femminile. I problemi
legati alla mobilità sul territorio causati dall’eccessivo isolamento - con conseguente difficoltà
negli spostamenti, che accrescono l’onere e le disparità nell’accesso alla formazione e
all’istruzione, alla cultura, nelle responsabilità di cura-, problemi legati alla conciliazione di
vita lavorativa e familiare e fortemente connessi alla carenza e alla inadeguatezza delle
strutture civili e culturali a sostegno dei bisogni delle persone (disponibilità di asili nido, orari
di lavoro e dei servizi poco flessibili, ecc), carichi di lavoro (familiare ed extra) eccessivi e
divari nei tassi di disoccupazione/occupazione, diffusione del lavoro femminile sommerso,
sono alcune delle debolezze della condizione femminile nelle aree rurali.
In linea con gli indicatori nazionali, l’agricoltura, con il commercio, rappresenta in Calabria
uno dei settori ad elevata presenza femminile; gli studi di settore e l’analisi dell’impatto dei
Fondi Strutturali nella fase 2000-2006 mettono in evidenza una realtà in cui è in atto un
mutamento dei ruoli rurali: si registra, infatti, una crescente propensione all’imprenditorialità,
che si esprime nei processi di diversificazione della produzione e dell’attività agricola, in cui
rilevante è la presenza femminile, in particolare in settori quali l’introduzione di tecniche
biologiche, l’agriturismo, la produzione e vendita di prodotti tradizionali e di qualità, mentre
si riscontrano difficoltà nelle attività di commercializzazione e trasformazione (a prevalenza
maschile), una bassa dimensione finanziaria, difficoltà di accesso al credito ed
all’informazione.
In attuazione degli orientamenti comunitari e nazionali, la Regione Calabria assicura, anche
nell’attuale ciclo di programmazione, il rispetto delle politiche dirette e indirette
(mainstreaming di genere) in tutte le fasi di implementazione del Programma. A tal fine e per
superare le criticità che hanno caratterizzato la programmazione comunitaria 2000-2006, la
Regione Calabria si impegna a rafforzare il sistema di governo delle pari opportunità, al fine
di promuovere la rappresentanza femminile negli ambiti decisionali e di attuazione, a
prevedere azioni positive e a mobilitare anche le misure dell’infrastrutturazione.
L’impegno ad assicurare l’uguaglianza si concretizza nelle seguenti fasi:
· definizione del programma
- nell’ambito della analisi socio-economica che accompagna il Piano di Sviluppo
Rurale è stata internalizzata la dimensione di genere, per evidenziare i bisogni e le
potenzialità della popolazione femminile;
- nell’ambito delle priorità sono individuate strategie trasversali per tutti gli obiettivi e
su di esse dovranno convergere le misure attivate; potrà inoltre essere prevista,
nell’ambito di ogni asse, una misura specifica per il conseguimento delle pari
opportunità .
· attuazione del programma
- nell’ambito della definizione delle modalità di gestione ed attuazione saranno definiti
specifici meccanismi procedurali per garantire il perseguimento di politiche di pari
opportunità nell’attuazione degli interventi.
Inoltre, a garanzia dell’impegno all’integrazione della prospettiva di genere e del principio di
non discriminazione, l’AdG promuoverà la consultazione degli organismi di parità presenti
nelle sedi istituzionali di confronto, nonché la partecipazione di rappresentanti delle politiche
di genere nel Comitato di Sorveglianza del PO.
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
240
· monitoraggio e valutazione
- sarà definito un sistema di monitoraggio, anche qualitativo, che preveda per gli
interventi cofinanziati indicatori gender sensitive e dati disaggregati per genere;
- sarà rafforzata la valutazione in ottica di genere in tutte le fasi del ciclo delle politiche
di sviluppo, attraverso l’implementazione del modello V.I.S.P.O. del Dipartimento
Diritti e pari Opportunità e della gender analisys definita dagli organismi delle Nazioni
Unite.
Informazione
L’Autorità di Gestione garantirà, attraverso piani e strumenti mirati ed integrati:
· l’informazione delle potenziali beneficiarie, provvedendo che siano coinvolti in tale
processo, quali organi di collegamento, gli organismi per la promozione della parità
tra uomini e donne
· l’informazione, la sensibilizzazione del pubblico femminile sulle misure finanziate
nel quadro del programma di sviluppo rurale
15.2 Descrizione delle modalità di promozione di nessuna discriminazione sul sesso,
razza, religione, disabilità, età e orientamento sessuale nell’attuazione del
programma
Le cause dello svantaggio sociale per determinate categorie di persone enfatizzano il fatto di
non limitare il PSR alle azioni tradizionali di politica del lavoro, pur necessarie, ma di seguire
un approccio che tenga conto delle condizioni individuali e di contesto che determinano lo
svantaggio.
L’Autorità di Gestione adatterà il Modello VISPO e di mainstreaming in ciascuna fase di
implementazione del Programma, al fine di prevenire e contrastare la discriminazione in base
a sesso, razza o origini etniche, religione e credi, disabilità, età od orientamento sessuale e
promuovere la valorizzazione delle differenze.
In particolare:
· attuazione del programma
nell’ambito della definizione delle modalità di gestione ed attuazione saranno definiti
specifici meccanismi procedurali per garantire il perseguimento di politiche di pari
opportunità per tutti e non discriminazione nell’attuazione degli interventi.
· monitoraggio e valutazione
- sarà definito un adeguato sistema di monitoraggio, anche qualitativo, della diversità
- sarà rafforzata la valutazione in un’ottica di equità e non discriminazione con specifici
approfondimenti in itinere su questi aspetti che vengono fatti oggetto di commento nei
rapporti di esecuzione annuali e di informativa al Comitato di Sorveglianza in tutte le
fasi del ciclo delle politiche di sviluppo
· Informazione
L’Autorità di Gestione garantirà, attraverso piani e strumenti mirati ed integrati:
- l’informazione dei potenziali beneficiari, provvedendo che siano coinvolti in tale
processo, quali organi di collegamento, le associazioni più rappresentative nella tutela
contro le discriminazioni
- l’informazione, la sensibilizzazione delle imprese e dei vari target di popolazione a
potenziale rischio di discriminazione sulle misure finanziate nel quadro del programma
di sviluppo rurale
Infine, sarà creato un sistema per promuovere l’inclusione socio-lavorativo di donne ed
uomini migranti - anche attraverso il contributo di mediatori culturali -, attraverso la
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
241
formazione di base, la qualificazione professionale, la possibilità di autoimpiego attraverso
forme di microcredito, lo sviluppo di servizi specificatamente destinati agli extracomunitari.
Sarà parimenti prestata particolare attenzione alla popolazione diversamente abile, per la
quale il Programma potrà sviluppare interventi quali l’avviamento e/o il potenziamento di
servizi di utilità sociale e di progetti di agricoltura sociale, con l’obiettivo di incrementarne le
opportunità d’inserimento socio- lavorativo e la qualità della vita.
16. Operazioni di assistenza tecnica
16.1 Descrizione della preparazione, gestione, monitoraggio, valutazione,
informazione e attività di controllo del programma di assistenza finanziato
attraverso l’assistenza tecnica
L’obiettivo di questa misura è quello di favorire l’implementazione del programma di
sviluppo rurale.
La regione si vuole avvalere della possibilità di utilizzare la misura di assistenza tecnica
stimata nel 2 % del costo complessivo.
La misura prevede interventi volti a sostenere l’attuazione del PSR, il suo funzionamento, le
attività di sensibilizzazione ed animazione, nonché di informazione.
Questa misura, che fornisce gli strumenti operativi per il funzionamento e la gestione del
Programma anche attraverso il potenziamento delle strutture coinvolte, sostiene le iniziative
strettamente connesse alla sua attuazione.
Un elemento di innovazione nella gestione del programma è costituito dalla scelta strategica
di utilizzare al meglio le opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione per la realizzazione di un sistema informativo di gestione che supporta tutte le
fasi di attuazione e i processi di cooperazione tra tutti i Soggetti coinvolti.
La struttura organizzativa che gestirà il PSR Calabria verrà progettata in funzione della
dimensione dello stesso e della complessità di attuazione derivante dagli obiettivi di
integrazione e concentrazione degli interventi. Essa si caratterizza per l’adozione di un
modello innovativo di assistenza tecnica con compiti di accompagnamento e sostegno
continuo alle attività delle strutture responsabili dell’attuazione delle specifiche misure.
Infine, l’attuazione del programma sarà accompagnata da interventi di formazione continua
per il personale dell’Amministrazione Regionale che a diverso titolo parteciperà alla sua
realizzazione.
All’interno del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, responsabile del
programma, è prevista la creazione di una struttura specifica per l’attuazione del PSR. Questa
struttura sarà costituita da un gruppo appositamente qualificato e stabilmente impegnato nelle
funzioni di gestione e controllo del programma. Il personale di ruolo regionale attualmente
carente rispetto alle esigenze del programma che opererà all’interno della struttura sarà
integrato da risorse umane esterne. Tale struttura sarà dotata degli ambiente, delle attrezzature
informatiche e arredi necessari per una più efficace attuazione dell’intero programma.
Gli obiettivi specifici della misura sono quelli di garantire adeguati livelli di efficienza ed
efficacia degli interventi del PSR. In particolare, di:
· Potenziare le strutture coinvolte nell’attuazione
· Realizzare un sistema informativo di gestione che supporta tutte le fasi di attuazione e
i processi di coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti
· Stimolare la partecipazione ed il coinvolgimento della popolazione locale
· Rafforzare le attività di monitoraggio e di valutazione dell’impatto territoriale del
programma
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013
242
Gli obiettivi operativi sono quelli di:
· Fornire strumenti tecnici di supporto all’ente responsabile della gestione;
· Fornire strumenti tecnici adeguati ad una corretta informazione.
Descrizione tecnica della misura
L’attuazione del Programma nel rispetto dei regolamenti comunitari e della legislazione
nazionale e regionale richiede la costituzione di una struttura di gestione complessa che sarà
chiamata a coordinare le seguenti attività:
Attività generali di gestione del programma
· Coordinamento generale dell’attuazione del programma e supporto operativo alle
attività del Comitato di Sorveglianza;
· Realizzazione degli adempimenti previsti dalle normativa comunitaria, nazionale e
regionale per l’attuazione del programma (rapporti semestrali di attuazione, relazioni
periodiche agli Organismi istituzionali e del Partenariato, etc.);
· Monitoraggio continuo dell’impatto del programma sullo sviluppo economico e
sociale della regione, sulle politiche trasversali (occupazione, pari opportunità,
ambiente) e valutazione dell’efficacia delle strategie e delle linee di intervento
individuate;
· Predisposizione di eventuali riprogrammazioni;
· Valutazione intermedia del programma effettuata da un valutatore indipendente;
· Coordinamento con gli altri Programmi Operativi nazionali e regionali.
Attività preliminari all’attuazione delle operazioni
· Attività di concertazione e partenariato;
· Progettazione e realizzazione degli strumenti da utilizzare nelle fasi di selezione e
attuazione delle operazioni (guide operative, bandi di gara, sistemi di monitoraggio
delle operazioni, procedure e strumenti di controllo delle operazioni, etc.);
Selezione delle operazioni
· Promozione e realizzazione dei bandi di gara;
· Valutazione e selezione delle proposte;
· Formalizzazione degli impegni con i Beneficiari finali.
Attuazione delle operazioni
· Elaborazione dei progetti esecutivi e dei piani operativi di attività;
· Realizzazione delle operazioni;
· Monitoraggio dello stato di avanzamento delle operazioni;
· Realizzazione dei controlli sulla regolare attuazione delle operazioni;
· Chiusura delle operazioni (collaudo, rendicontazione, etc.).
Queste attività, elencate a titolo indicativo sono rappresentative, anche se non esaustive, di
tutte quelle che dovranno essere realizzate nell’ambito di questa azione.
Il Piano di Comunicazione del PSR Calabria sarà attuato nell’ambito della presente misura, in
conformità con il Regolamento (CE) di attuazione, attraverso le seguenti fasi:
· Realizzazione degli strumenti di comunicazione (sito internet, materiali divulgativi, etc.);
· Realizzazione delle azioni previste nel Piano di Comunicazione (campagne di
comunicazione, seminari, organizzazione di eventi, pubblicazioni periodiche di
newsletter, etc.).