venerdì 27 febbraio 2009

Por Calabria 2007-2013 Fesr

4.5.3. Turismo Sostenibile
4.5.3.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Aumentare in maniera sostenibile la competitività internazionale delle destinazioni turistiche regionali,
migliorando la qualità dell’offerta e l’orientamento al mercato dei pacchetti turistici territoriali (Obiettivo
Specifico 5.3).
La strategia per migliorare la competitività dell’offerta turistica regionale si basa, ancora più che nel
passato, sulla esplicita identificazione e valorizzazione del ricchissimo e diffuso patrimonio di risorse
naturali, ambientali, paesaggistiche e culturali presenti in Calabria.
I flussi turistici, e più in generale l’attratività dei territori, dipendono sempre più dalla unicità e dalla
qualità dei territori di destinazione ed in particolare della dotazione e della fruibilità delle risorse naturali
e culturali presenti.
In questo contesto la qualità e la sostenibilità ambientale delle destinazioni turistiche regionali
costituiscono quindi un vantaggio comparato strategico per l’industria turistica regionale175.
L’attuazione della strategia richiede innanzitutto l’identificazione e la valutazione dell’attrattività turistica
delle aree territoriali (cosiddette “core areas”) che si candidano ad essere “Destinazioni Turistiche
Regionali”, cioè quelle aree dove è presente una massa critica di beni ambientali e culturali di particolare
pregio e richiamo (attrattori), in grado quindi di creare il vantaggio competitivo necessario.
Gli attrattori costituiscono i punti di eccellenza sui quali costruire nuovi prodotti turistici studiati per
target di clientela non tradizionali che devono caratterizzarsi per gli elevati standard di qualità e per la
capacità di integrare temi e territori. In questo contesto occorre utilizzare a pieno tutte le opportunità
derivanti dalla crescita complessiva della sensibilità e della cultura ambientale e dalle tendenze in atto nel
mercato turistico internazionale che mostra un’evoluzione delle preferenze turistiche verso prodotti
caratterizzati dalla possibilità di fruizione di risorse naturali e culturali uniche e di qualità.
Per attuare la strategia di costruzione delle Destinazioni e dei Prodotti Turistici Regionali attorno agli
attrattori naturali e culturali regionali è necessario sostenere:
- la realizzazione di prodotti e servizi turistici in grado di realizzare una efficace integrazione delle
risorse marine con quelle naturalistiche e storico-culturali proprie delle aree interne e di tutti i settori
economici che costituiscono la catena dell’offerta. In questo cotesto, per destagionalizzare i flussi
turistici, per estendere le Destinazioni Turistiche Regionali alle aree interne e per sostenere
l’integrazione delle attività turistiche con altri settori strategici dell’economia regionale (poduzioni
agroalimentari di qualità, artigianato artistico e tradizionale, etc.) è necessario avviare la costruzione
di nuovi modelli di cooperazione tra territori (aree della costa, aree rurali, aree parco, città), tra
imprese di diversi comparti e tra queste e le Istituzioni. In particolare è necessario all’interno delle
Destinazioni Turistiche Regionali:
- rafforzare, in connessione con quanto previsto nell’Asse VI – Reti e Collegamenti per la Mobilità,
l’accessibilità e la fruibilità delle aree delle Destinazioni Turistiche Regionali attraverso il
miglioramento:
- delle connessioni fisiche e infrastrutturali tra tali aree e i nodi e le reti primarie del sistema dei
trasporti regionale dando priorità ai sistemi di trasporto sostenibili;
- delle reti viarie interne di secondo e terzo livello attraverso il miglioramento delle
pavimentazioni, della segnaletica, la riduzione della tortuosità;
- delle strade di accesso ai siti culturali, naturali e paesaggistici di maggior pregio, privilegiando il
ripristino degli antichi tracciati a valenza storico-paesaggistica (es. linee ferroviarie dismesse);
- sviluppare marchi di qualità che permettano di caratterizzare e rendere immediatamente visibili le
unicità o le specificità dei contenuti dei prodotti e dei servizi turistici.176;
175 Il turismo basato sulle risorse naturali si configura come un bene di lusso per il quale il prezzo cresce nel tempo mano a mano
che la risorsa ambientale diventa sempre più scarsa e sempre meno sostituibile.
176 Si fa riferimento soprattutto ai marchi d’area (es. per le Aree Parco, le Aree delle Minoranze linguistiche, le Aree caratterizzate
da attrattori culturali di grande valore, etc.) e ai marchi di prodotto / servizio (es. reti di ricettività e di ristorazione
caratteristiche, reti culturali, etc.).
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- progettare e realizzare itinerari tematici (naturalistici, culturali, enogastronomici, etc.) caratterizzati
da modalità innovative di fruizione permettano ai “turisti-ospiti” di migliorare la conoscenza del
patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale della Calabria;
- progettare e realizzare nuove iniziative a carattere sportivo a bassissimo impatto ambientale legate
alle peculiarità della Calabria, come gli sport marini (vela, canoa, surf e kitesurf) e montani
(escursionismo, free climbing), l’equitazione, il cicloturismo, etc.;
- l’innalzamento della qualità dei prodotti e dei servizi turistici da proporre sul mercato. La qualità e la
sostenibilità ambientale dei prodotti e dei servizi turistici devono essere considerati prerequisiti
indispensabili per il turismo delle zone costiere, delle aree naturali protette, dei centri storici e deve
diventare un parametro fondamentale nella selezione degli interventi da finanziare. In questo contesto
è necessario promuovere e sostenere accordi tra Istituzioni locali e Operatori turistici per favorire la
realizzazione di Destinazioni Turistiche Regionali caratterizzati:
- dall’elevato livello dei servizi erogati e dalla idoneità del sistema turistico locale ad attrarre flussi
turistici internazionali;
- dalla qualità delle risorse naturali e paesaggistiche presenti e dal livello di sostenibilità ambientale
delle attività turistiche;
- dall’unicità del patrimonio culturale presente sul territorio, dalla capacità di tutela e dalle modalità di
valorizzazione all’interno dei prodotti turistici;
La strategia per la costruzione delle Destinazioni e dei Prodotti Turistici Regionali attorno agli attrattori
naturali e culturali regionali sarà attuata:
- attraverso Progetti Integrati di Sviluppo Regionale e Progetti Integarti di Sviluppo Locale;
- in stretta connessione con le azioni previste dal Programma Operativo Interregionale “Attrattori
Culturali e Naturali e Turismo del Mezzogiorno” attraverso la promozione di Progetti Integrati a
carattere multiregionale e multisettoriale, su territori specifici e caratterizzati dalla presenza di
attrattori culturali e/o naturali (es. Progetto Integrato Grande Attrattore Naturale e Culturale dell’Area
dello Stretto di Messina, Grande Attrattore del Parco del Pollino, etc.)
Accanto alla strategia di qualificazione dell’offerta è necessario attivare una adeguata e moderna strategia
per attrarre nuovi flussi turistici nazionali ed internazionali in Calabria.
La strategia regionale si articolerà secondo gli Obiettivi Operativi e le Linee di Intervento presentati nei
paragrafi successivi.
Obiettivo Operativo 5.3.1 - Sostenere la qualità e la sostenibilità ambientale delle Destinazioni e dei
Prodotti Turistici Regionali.
Il territorio e le sue risorse costituiscono di fatto un input della funzione di produzione turistica. Queste
risorse sono per loro natura da tutelare in quanto non facilmente rinnovabili e il loro “valore d’uso”
(capacità di attrazione e qualità di fruizione) diminuisce quando si supera una certa soglia di “consumo” a
causa del possibile deterioramento del bene o della qualità dei processi di fruizione. E’ il caso dei
fenomeni di sovraffollamento e congestionamento che si osservano in particolari periodi per specifiche
risorse (es. spiagge, aree protette, parchi naturali, beni culturali, etc.).
E’ necessario pertanto adottare opportune politiche e misure per individuare le aree (risorse naturali e
culturali) presenti all’interno delle destinazioni turistiche regionali che presentano condizioni di elevata
vulnerabilità e adottare azioni per mantenere l’intensità e la crescita del turismo entro la capacità
ricettiva177 delle singole destinazioni. E’ questa una condizione indispensabile per mantenere alta la
qualità e la “reputazione” delle destinazioni turistiche regionali.
Le politiche regionali per garantire la sostenibilità ambientale delle attività turistiche sono molteplici e
saranno definite nell’ambito del Piano Regionale per lo Sviluppo del Turismo Sostenibile di cui è prevista
l’elaborazione. All’interno del Piano dovrà essere elaborata una metodologia di valutazione della
sostenibilità ambientale ed economica dei flussi turistici all’interno di specifiche aree. I modelli di
177 La capacità ricettiva è definita come il numero massimo di persone che può visitare una destinazione turistica
contemporaneamente, senza causare distruzione dell’ambiente fisico, economico e socio-culturale e una riduzione inaccettabile nella
qualità della soddisfazione dei turisti.
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previsione della capacità di “accoglienza turistica” potranno essere elaborati sulla base delle linee guida
della Commissione Europea in materia di “Carrying Capacity Assessment (CCA)”.
Obiettivo Operativo 5.3.2 – Realizzare e promuovere prodotti e pacchetti turistici innovativi, competitivi
e sostenibili basati sulla valorizzazione delle risorse naturali e culturali presenti all’interno delle
Destinazioni Turistiche Regionali.
La strategia per la realizzazione delle Destinazioni e dei Prodotti Turistici Regionali attorno agli attrattori
naturali e culturali regionali sarà attuata attraverso:
- la realizzazione di sistemi di accesso sostenibili per la popolazione locale e per i turisti;
- il potenziamento, la riqualificazione e l’adeguamento degli esercizi ricettivi per rispondere ad una
fruizione turistica alternativa e di qualità, anche nei territori interni, attualmente caratterizzati da una
dotazione di strutture inadeguata;
- la diffusione di forme innovative di ospitalità che valorizzino il patrimonio edilizio esistente nelle
aree interne, nei borghi rurali e costieri. Si fa riferimento in particolare ai modelli dell’albergo diffuso
e delle reti di piccola ospitalità tipiche (es. case amiche, etc.);
- il potenziamento e la riqualificazione delle infrastrutture e dei servizi per il turismo nautico;
- l’adeguamento, il potenziamento e l’integrazione, in una logica di sistema, delle infrastrutture e dei
servizi complementari agli esercizi recettivi (impianti sportivi, centri benessere, etc.) anche per
sostenere l’allungamento della stagione turistica;
- la promozione e l’adozione di nuovi modelli imprenditoriali innovativi e di nuove tipologie di
prodotto che abbiano nella valorizzazione delle risorse ambientali e culturali il principale fattore di
competitività.
Obiettivo Operativo 5.3.3 – Attrarre nuovi flussi turistici nazionali e internazionali in Calabria.
La strategia per attrarre nuovi flussi turistici nazionali ed internazionali in Calabria richiede la
realizzazione di un insieme di azioni di promozione e marketing, da integrare con quelle previste nel
Programma Operativo Interregionale “Attrattori Culturali e Naturali e Turismo del Mezzogiorno”, per
affermare le Destinazioni Turistiche della Calabria e i relativi Prodotti / Servizi sui mercati internazionali
con priorità ai nuovi mercati che oggi si affacciano sulla scena internazionale. A tal fine è necessario
rafforzare le azioni promozionali orientate specificamente ai singoli mercati attraverso:
- la promozione istituzionale dell’offerta turistica regionale e dei Prodotti / Servizi delle Destinazioni
Turistiche;
- l’ammodernamento e il potenziamento dei sistemi commerciali per ridurre la disparità fra la
dimensione locale dell’offerta e le dinamiche globali della domanda;
- la realizzazione di ambienti innovativi, basati sulle nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, per la promozione, la commercializzazione e il supporto alla fruizione dei Prodotti /
Servizi delle Destinazioni Turistiche Regionali.
4.5.3.2. Linee di intervento
Linea di Intervento 5.3.1.1 – Azioni per la sostenere la qualità e la sostenibilità ambientale delle
Destinazioni e dei Prodotti Turistici Regionali.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione delle seguenti tipologie di azioni per migliorare la qualità
e la sostenibilità ambientale delle Destinazioni e dei Prodotti Turistici Regionali.
- azioni per la promozione e l’adozione da parte delle imprese di sistemi di certificazione ambientale
delle strutture ricettive (ELTAS - Ecolabel for Tourism Accomodation Services), per l’introduzione
del marchio di qualità ecologica - Eco Label178 e dei Sistemi di Gestione Ambientale- EMAS179 e
ISO 1400180;
178 Regolamento CE n. 1980/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000 Decisione 2003/287/CE del 14
aprile2003
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- azioni per l’adeguamento dei sistemi e degli impianti finalizzati al risparmio ed alla certificazione
energetica delle strutture turistico ricettive181;
- azioni per l’innovazione di processo e di prodotto delle imprese turistiche, al fine di migliorarne le
prestazioni ambientali, riducendo le diverse forme di inquinamento e contenendo il consumo di
risorse naturali e di energia;
- azioni per l’adesione o lo sviluppo di marchi e standard di qualità;
- azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte agli operatori turistici per garantire che gli obiettivi
di tutela delle risorse naturali e del paesaggio siano implementati in tutte le fasi del processo di
produzione ed erogazione dei prodotti turistici e per tutte le componenti (strutture recettive,
ristorazione, esercizi commerciali, servizi, impianti, etc.).
Linea di Intervento 5.3.2.1 - Azioni delle Istituzioni Pubbliche a sostegno della costruzione delle
Destinazioni e dei Prodotti / Servizi Turistici Regionali.
La Linea di Intervento prevede la realizzazione di attività promosse da Soggetti pubblici finalizzati ad
aumentare complessivamente la capacità di attrazione e di accoglienza dei luoghi attraverso:
- la definizione e l’attivazione dei Sistemi Turistici Locali (STL)182 o meglio delle Destinazioni
Turistiche Sostenibili. attraverso le seguenti fasi:
- analisi delle esperienze realizzate nelle altre Regioni, valutazione dei modelli e degli strumenti
che hanno prodotto i migliori risultati e verifica della trasferibilità in Calabria;
- analisi delle tendenze a livello europeo ed internazionale per la definizione e la costruzione delle
cosiddette “Destinazioni Turistiche Sostenibili” e verifica delle condizioni di applicabilità in
specifiche aree della Calabria;
- elaborazione della proposta regionale, a seguito di una specifica attività di analisi e
concertazione con le Istituzioni Locali e gli Operatori privati, per la costituzione dei Sistemi
Turistici Locali della Calabria ovvero delle Destinazioni Turistiche Sostenibili della Calabria183;
- predisposizione di un Bando e delle relative Linee Guida per la predisposizione dei Piani di
Azione Triennali e Annuali dei Sistemi Turistici Locali della Calabria, in coerenza con gli
indirizzi del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile e del Piano di Marketing
Turistico Regionale184;
- finanziamento dell’elaborazione dei Piani di Azione, valutazione delle proposte con procedura
negoziale e approvazione delle stesse;
- azioni per sostenere, all’interno delle Destinazioni Turistiche Regionali, l’attivazione di sistemi di
mobilità sostenibile attraverso:
179 Decisione della Commissione del 14 aprile 2003 che stabilisce i criteri per l'assegnazione di un marchio comunitario di qualità
ecologica al servizio di ricettività turistica
180 Norma UNI EN ISO 14001:2004
181 Il sostegno alla introduzione di marchi di qualità ecologia e dei sistemi di gestione ambientale mirano a limitare i principali
impatti ambientali connessi con il ciclo di vita del servizio. In particolare il loro obiettivo è:
- limitare il consumo energetico,
- limitare il consumo idrico,
- limitare la produzione di rifiuti,
- favorire l'utilizzo di fonti rinnovabili e di sostanze che risultino meno pericolose per l'ambiente,
- minimizzare gli impatti relativi al trasporto ed alla mobilità dei turisti.
182 In attuazione dell’art. 6 della Legge N. 135/2001.
183 I Sistemi Turistici Locali non devono essere assimilati ad ambiti amministrativi (es. territori provinciali) ma devono essere
definiti sulla base della distribuzione e dell’organizzazione ottimale dell’offerta turistica (in pacchetti turistici) del territorio
(risorse ambientali, risorse culturali, attrattori, sistemi di ricettività, etc.).
184 I Piani di Azione costituiranno il quadro di riferimento e di coerenza strategica per gli interventi pubblici e privati nel comparto
turistico nel territorio del sistema locale. Essi dovranno contenere una completa indicazione degli obiettivi e delle strategie del
sistema turistico locale, dei suoi prodotti turistici (pacchetti di offerta turistica), dei mercati e dei target di riferimento, delle
strategie e delle azioni di promozione e commercializzazione, delle condizioni di contesto che le Istituzioni pubbliche devono
garantire (tutela e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, qualità ambientale, servizi per l’accessibilità, etc.), modelli
organizzativi e societari adottati per garantire la migliore cooperazione e integrazione tra le Istituzioni e gli Operatori privati.
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- l’applicazione di metodologie e strumenti di monitoraggio e gestione che consentano una
modulazione dei flussi turistici in funzione della capacità di assorbimento dei diversi tipi di
habitat e di ecosistemi rispetto al numero e alla tipologia dei turisti;
- interventi per migliorare l’accessibilità185 ai siti culturali, naturali e paesaggistici di maggior pregio,
privilegiando il ripristino degli antichi tracciati a valenza storico-paesaggistica;
- interventi per la valorizzazione di tratte e/o circuiti ferroviari in aree particolarmente suggestive che,
oltre ad assolvere la funzione di servizi per la mobilità sostenibile dei visitatori, costituiscono dei veri
e propri attrattori turistici. Si fa riferimento in particolare alle linee ferroviarie secondarie, dimesse e
a quelle a scartamento ridotto, alle vecchie locomotive a vapore, alla possibile valorizzazione di
immobili originariamente adibiti a stazioni di sosta e di scambio che costituiscono una potenziale rete
turistico-ricettiva dislocata e diffusa lungo tutto il tracciato delle rete ferroviaria e rappresentano il
naturale supporto ospitale alla mobilità turistica;
- interventi per incrementare i servizi per il turismo nautico attraverso la riconversione di parte dei
porti commerciali, sovradimensionati e sottoutilizzati a scopi turistici, e la realizzazione di “porti a
secco” per i natanti da diporto che permettono la possibilità di alloggiare a terra, in spazi contenuti,
grandi quantità di unità da diporto, destinando le darsene alle imbarcazioni di maggiore
pescaggio186;.
- interventi per migliorare il contesto ambientale di riferimento attraverso, ad esempio, la
qualificazione dei siti culturali, naturali e paesaggistici (incluse le spiagge di particolare valenza
ambientale);
- interventi materiali e immateriali per la progettazione e la realizzazione degli itinerari e dei parchi
tematici (naturalistici, culturali, enogastronomici, etc.) che dovranno rappresentare gli attrattori sui
quali costruire i Prodotti / Servizi delle destinazioni Turistiche Regionali;
- interventi finalizzati alla riqualificazione o alla creazione di infrastrutture pubbliche e impianti per il
tempo libero, lo sport, il benessere e lo spettacolo in grado di qualificare e potenziare l’offerta delle
Destinazioni Turistiche Regionali. Tali interventi saranno finanziati attraverso forme di Partenariato
Pubblico – Privato, nel rispetto delle regole in materia di aiuti si stato, a seguito della verifica della
domanda dei servizi da erogare e dei risultati dell’analisi costi-benefici;
- interventi per il miglioramento della qualità e della quantità dell’informazione turistica e per
promuovere la cultura dell’accoglienza. Nello specifico si prevedono azioni:
- per il riordino e la razionalizzazione della segnaletica turistica, a cominciare dalla cartellonistica
stradale attraverso progetti di miglioramento qualitativo e funzionale;
- per la realizzazione di un sistema di segnaletica e di informazioni turistica multilingua
coordinato a livello regionale con le indicazioni delle Destinazioni Turistiche Regionali e dei siti
culturali e ambientali di maggior pregio ;
- per la realizzazione di servizi innovativi, basati sulle moderne tecnologie GPS e sulla loro
integrazione con la telefonia mobile, per offrire lai turisti in arrivo o in viaggio la possibilità di
visitare il territorio attraverso mappe virtuali;
- per la promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili. Il turismo sostenibile richiede
soprattutto un consumo sostenibile e ciò presuppone che i turisti siano consapevoli e abbiano
aspettative sul prodotto legate anche alla sua ecocompatibilità. Una migliore qualità e una
maggiore accessibilità alle informazioni sull’ambiente per il consumatore-turista potranno
contribuire a orientarne le scelte verso modelli di consumo sostenibili, innescando cambiamenti
anche nella catena dell’offerta;
- interventi per valorizzare le identità e le specificità dei territori e dei Prodotti / Servizi delle
Destinazioni Turistiche Regionali attraverso:
185 Piccoli interventi relativi a collegare il sito con le infrastrutture per la mobilità già esistenti.
186 Questi progetti contribuiscono alla riqualificazione dei siti e alla delocalizzazione del turismo con conseguente aumento
dell’indotto in aree attualmente non meta di fruizione turistica.
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- la realizzazione di un numero limitato di marchi territoriali caratterizzanti i territori più
significativi, con una chiara delimitazione rispetto ai marchi di ambito regionale (Calabria),
sovraregionale (POIN "attrattori culturali, naturali e turismo") e nazionale;
- la progettazione e la realizzazione di una rete modulare di punti di promozione e
commercializzazione (pannelli promozionali, espositori, stand, negozi in franchising, etc.) da
localizzare negli aeroporti della regione, nei punti di maggiore presenza di turisti.
I Soggetti Pubblici e Privati interessati potranno utilizzare le opportunità e i servizi suesposti per le
azioni di promozione dei loro territori e dei relativi prodotti.
Linea di Intervento - 5.3.2.2 - Azioni per il potenziamento delle Reti di Servizi per la promozione e
l’erogazione dei Prodotti / Servizi delle Destinazioni Turistiche Regionali.
La Linea di Intervento sostiene le imprese che operano nel comparto del turismo (con priorità alle
imprese di servizi costituite da reti di Operatori turistici), la progettazione e la realizzazione di nuovi
Prodotti / Servizi Turistici basati prioritariamente sugli itinerari tematici (naturalistici, culturali,
enogastronomici, etc.) delle Destinazioni Turistiche Regionali. Le tipologie di operazioni previste sono le
seguenti:
- analisi di mercato sulla domanda e sull’offerta di Prodotti / Servizi Turistici per i target di
riferimento;
- progettazione dei Prodotti / Servizi turistici (durata, itinerari, costi, sistemi di trasporto, servizi
aggiuntivi, target di clienti, strategie di promozione e distribuzione, operatori coinvolti, modalità di
erogazione e fruizione, ecc.);
- promozione e distribuzione dei Prodotti / Servizi.
I Prodotti / Servizi turistici per le specifiche Destinazioni Turistiche Regionali saranno definiti sulla base
degli indirizzi contenuti:
- nel Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile;
- nel Piano di Maketing Turistico Regionale;
- nei Piani di Azione Triennali e Annuali dei Sistemi Turistici Locali (Destinazioni Turistiche
Regionali).
La Linea di Intervento sostiene, inoltre, la nascita e/o il potenziamento delle imprese di servizi al turismo
(con priorità alle imprese costituire da reti di Operatori Turistici) ovvero quelle imprese in grado di
erogare, all’interno delle Destinazioni Turistiche Regionali, le seguenti tipologie di servizi:
- servizi per l’organizzazione di eventi e iniziative ambientali, musicali, teatrali e artistiche;
- servizi per la fruizione del patrimonio ambientale, architettonico e culturale;
- servizi di promozione e gestione di specifici Prodotti / Pacchetti Turistici;
- servizi alle imprese turistiche:
- servizi di formazione e aggiornamento del personale;
- servizi per la gestione comune dei trasporti dei turisti;
- servizi per la gestione comune degli acquisti e l’approvvigionamento dei generi alimentari anche
al fine di favorire l’integrazione e la valorizzazione delle produzioni locali (prodotti
agroalimentari di qualità, prodotti dell’artigianato artistico e tradizionale, etc.);
- servizi per l’innovazione tecnologica e organizzativa dei processi di “back office” e di “front
office” delle imprese del sistema ricettivo;
- servizi comuni di promozione, prenotazione e gestione del rapporto con i tour operator e i clienti
(commercializzazione dei Prodotti / Servizi su web, inserimento in cataloghi elettronici nazionali
ed internazionali, sistemi telematici certificati di prenotazione e pagamento, etc.).
La Linea di Interveto sostiene la realizzazione delle operazioni prima descritte attraverso i seguenti
strumenti:
- PIA Turismo - Pacchetti Integrati di Agevolazioni per le Imprese Turistiche.
- Contratti di Investimento per il Turismo.
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Linea di Intervento 5.3.2.3 - Azioni per la qualificazione, il potenziamento e l’innovazione dei sistemi di
ospitalità delle Destinazioni Turistiche Regionali.
La Linea di Intervento sostiene la qualificazione, il potenziamento e l’innovazione dei sistemi di ospitalità
delle Destinazioni Turistiche Regionali attraverso:
- interventi per migliorare le funzionalità e la qualità dei servizi delle strutture ricettive esistenti anche
per estenderne l’attività all’intero anno attraverso la realizzazione di impianti di
condizionamento/riscaldamento, di centri benessere, di piscine, di attrezzature per il turismo sociale e
sportivo;
- interventi per la realizzazione di nuova ricettività di alta qualità all’interno delle Destinazioni
Turistiche Regionali attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e architettonico pubblico e
privato di eccellenza già esistente. Si fa riferimento prioritariamente al patrimonio costituito:
- dal sistema dei castelli e delle fortificazioni costiere;
- dai centri storici e dai borghi di eccellenza della regione.
- interventi per la promozione, diffusione e realizzazione di forme innovative di ospitalità che
valorizzino il patrimonio edilizio esistente nelle aree interne, nei borghi rurali e costieri. Si fa
riferimento in particolare:
- agli alberghi diffusi nei centri storici, nei borghi rurali e nei borghi marinari187;
- alla realizzazione di una rete di prima ospitalità diffusa sul territorio regionale188 che deve
costituire un punto unico, fortemente caratterizzato e facilmente riconoscibile, per la fornitura di
un insieme di servizi per il turista: accoglienza, ricettività, punto di informazione turistica e
culturale, emporio di prodotti calabresi legati al territorio e punto di degustazione189.;
- interventi per l’adeguamento, il potenziamento o la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi
complementari agli esercizi recettivi (impianti sportivi, centri benessere, etc.) all’interno delle
Destinazioni Turistiche Regionali . Si fa riferimento ad interventi proposti da Soggetti Privati e a
quelli proposti da reti di Operatori turistici che già operano nel territorio di riferimento;
- interventi per sostenere l’emersione, la riqualificazione e l’integrazione delle seconde case nel
sistema della ricettività delle Destinazioni Turistiche Regionali. In particolare si prevede il sostegno
alla realizzazione di servizi comuni per la gestione della ricettività, ad esclusione di interventi di
edilizia abitativa su immobili di proprietà privata.
.La Linea di Interveto sostiene la realizzazione delle operazioni prima descritte attraverso i seguenti
strumenti:
- PIA Turismo - Pacchetti Integrati di Agevolazioni per le Imprese Turistiche.
- Contratti di Investimento per il Turismo.
Linea di Intervento 5.3.3.1 – Azioni per attrarre nuovi flussi turistici nazionali ed internazionali in
Calabria.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione delle seguenti tipologie di azioni, che dovranno essere
previste nel Piano di Marketing Turistico Regionale:
- azioni per la promozione istituzionale dell’offerta turistica regionale e dei Prodotti / Servizi delle
Destinazioni Turistiche attraverso :
187 L’Amministrazione Regionale svilupperà, attraverso uno specifico bando la progettazione di un modello di albergo diffuso
regionale a partire dalle migliori esperienze già realizzate in Italia e in altri Paesi. In questa fase saranno individuate anche le
potenziali localizzazioni degli Alberghi Diffusi per ciascuna Destinazione Turistica Regionale. Successivamente sarà effettuato
un bando pubblico per individuare i Soggetti Privati interessati a partecipare alla realizzazione degli Alberghi Diffusi.
188 Il modello che si intende adottare è quello della gestione turistica unica (tipo circuito), integrata e di dimensioni sufficienti a
reggere strategie di marketing internazionali. Esempi di successo sono per l’Italia il Parco Nazionale delle Cinque Terre, per la
Spagna le Paradores de Turismo, per la Francia le Gites de France.
.
189 L’Amministrazione Regionale svilupperà, attraverso uno specifico bando la progettazione e le condizioni di fattibilità di un
modello di rete di strutture ricettive e di servizi con queste finalità. In questa fase saranno individuate anche le localizzazioni dei
nodi della rete per ciascuna Destinazione Turistica Regionale. Successivamente sarà effettuato un bando pubblico per
individuare i Soggetti Privati interessati a partecipare alla realizzazione di uno o più nodi della rete
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- la partecipazione, con stand istituzionale della Regione Calabria, alle maggiori manifestazioni
fieristiche nazionali e internazionali del settore con priorità a quelle specializzate per i target di
mercato strategici per la Calabria;
- la realizzazione di campagne istituzionali di comunicazione finalizzate ad affermare, in maniera
innovativa, una rinnovata e moderna immagine della Calabria e delle sue risorse con priorità ai
nuovi mercati internazionali del turismo;
- la realizzazione di azioni promozionali, integrate con le campagne istituzionali di
comunicazione, nelle maggiori città dei mercati internazionali di riferimento per la promozione
dei Prodotti / Servizi delle Destinazioni Turistiche Regionali;
- azioni per l’ammodernamento e il potenziamento dei sistemi commerciali per ridurre la disparità fra
la dimensione locale dell’offerta e le dinamiche globali della domanda. In questo contesto sarà
prioritario inserire i Prodotti / Servizi delle Destinazioni Turistiche Regionali all’interno delle reti
commerciali del tour operating sia esso indigeno, di incoming che estero, di outgoing anche
attraverso azioni promozionali e di promo-commercializzazione, tra pubblico e privato finalizzate al
raggiungimento di nuove quote di mercato e di differenti target di domanda;
- azioni per la realizzazione di ambienti innovativi, basati sulle nuove tecnologie dell’informazione e
della comunicazione, per la promozione, la commercializzazione e il supporto alla fruizione dei
Prodotti / Servizi delle Destinazioni Turistiche Regionali. Si fa riferimento in particolare a:
- sistemi basati su tecnologie per la navigazione su web dei territori (web geografici) attraverso
terminali di telefonia mobile (con GPS),
- ambienti e mondi virtuali che riproducono e permettono di visitare siti culturali e ambientali di
pregio (es. i grandi attrattori regionali),
- sistemi di commercializzazione e prenotazione integrati a livello di Destinazioni Turistiche
Regionali in grado di offrire al turista la più ampia possibilità di scelta all’interno di sistemi di
offerta che garantiscono standard di qualità certificati.
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4.5.3.3. Beneficiari, Categorie di Spesa e Indicatori
Obiettivi Operativi Linee di Intervento
Codici
Categorie
di Spesa
Beneficiari
5.3.1
Sostenere la qualità e la sostenibilità
ambientale delle Destinazioni e dei
Prodotti Turistici Regionali.
5.3.1.1
Azioni per la sostenere la qualità e la sostenibilità
ambientale delle Destinazioni e dei Prodotti Turistici
Regionali.
57
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
Comunità Montane e Comuni della Calabria.
Imprese e consorzi di imprese.
5.3.2.1
Azioni delle Istituzioni Pubbliche a sostegno della
costruzione delle Destinazioni e dei Prodotti / Servizi
Turistici Regionali.
57
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
Comunità Montane e Comuni della Calabria.
Enti e Amministrazioni Centrali gestori di servizi
con sedi nel territorio regionale.
Enti Parco, Enti Gestori di Aree Protette.
Società miste partecipate da Enti Pubblici.
Enti e Soggetti per la Promozione Turistica.
Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o
Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di
Pubblica Utilità.
5.3.2.2
Azioni per il potenziamento delle Reti di Servizi per la
promozione e l’erogazione dei Prodotti / Servizi delle
Destinazioni Turistiche Regionali.
57
5.3.2
Realizzare e promuovere prodotti e
pacchetti turistici innovativi,
competitivi e sostenibili basati sulla
valorizzazione delle risorse naturali e
culturali presenti all’interno delle
Destinazioni Turistiche Regionali.
5.3.2.3
Azioni per la qualificazione, il potenziamento e
l’innovazione dei sistemi di ospitalità delle Destinazioni
Turistiche Regionali.
57
Imprese e consorzi di imprese.
5.3.3 Attrarre nuovi flussi turistici nazionali e
internazionali in Calabria. 5.3.3.1 Azioni per attrarre nuovi flussi turistici nazionali ed
internazionali in Calabria. 57
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
Enti e Soggetti per la Promozione Turistica.
287/396
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatore di Realizzazione Unità di
Misura
Valore
Atteso
2013
N° Progetti finanziati per la certificazione ambientale e per l’introduzione del
marchio di qualità ecologica - Eco Label ecc. (5.3.1.1). Numero 50
N° Progetti finanziati per il risparmio e la certificazione energetica (5.3.1.1). Numero 50
N° Progetti finanziati a favore dell’innovazione di processo e di prodotto
(5.3.1.1). Numero 100
N° Progetti finanziati per l’adesione o lo sviluppo di marchi e standard di qualità
(5.3.1.1). Numero 30
N° Interventi per l’informazione e sensibilizzazione degli operatori turistici
(5.3.1.1). Numero 20
Obiettivo Operativo 5.3.1 - Sostenere la
qualità e la sostenibilità ambientale delle
Destinazioni e dei Prodotti Turistici Regionali.
N° Interventi di informazione e sensibilizzazione per turisti e residenti (5.3.1.1). Numero 30
N° Interventi per migliorare l’accessibilità ai siti culturali, naturali e paesaggistici
di maggior pregio (5.3.2.1). Numero 30
N° Interventi per la creazione dei Sistemi Turistici Locali / Destinazioni
Turistiche Locali (5.3.2.1) Numero 20
Km di tracciati protetti realizzati (5.3.2.1). Km 30
N° Progetti finanziati a favore della mobilità sostenibile (5.3.2.1). Numero 10
Km di ferrovia ripristinati e valorizzati (5.3.2.1). Km 50
N° Posti barca a terra realizzati (5.3.2.1). Numero 800
N° Itinerari e parchi tematici (naturalistici, culturali, enogastronomici, etc.)
realizzati (5.3.2.1). Numero 7
N° Infrastrutture pubbliche e impianti per lo sport, tempo libero e spettacolo
realizzate (5.3.2.1). Numero 15
N° Interventi per il miglioramento della qualità e della quantità dell’informazione
turistica (5.3.2.1). 20
N. Marchi territoriali realizzati (5.3.2.1). Numero 10
N° Nuovi Prodotti/Servizi Turistici realizzati (5.3.2.2). Numero 20
Obiettivo Specifico 5.3 –
Aumentare in maniera
sostenibile la competitività
internazionale delle
destinazioni turistiche
regionali, migliorando la
qualità dell’offerta e
l’orientamento al mercato dei
pacchetti turistici territoriali.
Obiettivo Operativo 5.3.2 - Realizzare e
promuovere prodotti e pacchetti turistici
innovativi, competitivi e sostenibili basati
sulla valorizzazione delle risorse naturali e
culturali presenti all’interno delle Destinazioni
Turistiche Regionali..
N° Imprese di servizi al turismo create/potenziate (5.3.2.2). Numero 100
288/396
N° Interventi per migliorare le funzionalità e la qualità dei servizi delle strutture
ricettive esistenti finanziati (5.3.2.3). Numero 250
N° Posti letto in strutture di alta qualità all’interno delle Destinazioni Turistiche
Regionali creati (5.3.2.3). Numero 1000
N° Posti letto in alberghi diffusi creati (5.3.2.3). Numero 3.000
N° Interventi per l’adeguamento, il potenziamento e la realizzazione di
infrastrutture e servizi complementari (5.3.2.3). Numero 30
N° Servizi comuni per la gestione della ricettività in seconde case creati (5.3.2.3). Numero 5
N° Azioni per la promozione istituzionale dell’offerta turistica regionale e dei
Prodotti / Servizi delle Destinazioni Turistiche (5.3.3.1).
Numero 30
N. Sistemi commerciali turistici ammodernati/potenziati (5.3.3.1) . Numero 10
Obiettivo Operativo 5.3.3 – Attrarre nuovi
flussi turistici nazionali e internazionali in
Calabria.
N° Ambienti innovativi per la promozione, commercializzazione, e il supporto
alla fruizione dei prodotti/servizi delle DTR creati (5.3.3.1). Numero 20
Obiettivo Specifico Indicatore di Risultato Unità di
Misura Fonte
Valore
Attuale
(Anno)
Valore
Atteso
2013
Turismo nei mesi non estivi (giornate di presenza – italiani e stranieri nel complesso
degli esercizi ricettivi nei mesi gennaio maggio e ottobre-dicembre per abitante)
Numero per
aitante
DPS Istat – BD Indicatori
Regionali di Contesto 0,7 (2005) 1,0
Incremento % posti barca offerti a seguito degli interventi realizzati. % Sistema Informativo
Regionale 0 +10%
Incremento % posti letto in strutture ricettive di alta qualità a seguito degli
interventi realizzati. % Sistema Informativo
Regionale 0 +15%
Percentuale posti letto negli alberghi diffusi realizzati sul totale dei posti letto
alberghieri. % Sistema Informativo
Regionale 0 +15%
Percentuale seconde case emerse a seguito degli interventi realizzati. % Sistema Informativo
Regionale 0 7%
Obiettivo Specifico 5.3 –
Aumentare in maniera
sostenibile la competitività
internazionale delle
destinazioni turistiche
regionali, migliorando la
qualità dell’offerta e
l’orientamento al mercato
dei pacchetti turistici
territoriali.
Percentuale presenze turisti stranieri sul totale delle presenze. % Istat 15,6
(2005) 25
289/396
4.5.4. Grandi Progetti, integrazione con altri Fondi e strumenti di ingegneria
finanziaria
4.5.4.1. Elenco dei Grandi Progetti
Non si prevede il ricorso a Grandi Progetti.
4.5.4.2. Sinergie con altri Fondi e strumenti finanziari
Sinergie con il PSR Calabria 2007 – 2013 (FEASR).
Il PSR Calabria FEASR 2007 – 2013 interverrà nelle aree Natura 2000 per la tutela del paesaggio e della
biodiversità con le misure agro-ambientali e forestali, promuovendo una serie di azioni che possono
contribuire a una gestione innovativa delle risorse naturali e ambientali.
Il PSR Calabria FEASR 2007 – 2013 sostiene la stesura dei Piani di Gestione delle aree Natura 2000
creando il contesto favorevole per un intervento efficace delle specifiche misure previste per lo sviluppo
rurale.
Nelle aree Natura 2000, dotate di strumenti di gestione e, in altre aree ad alto valore naturale190, il POR
Calabria FESR 2007 – 2013 sosterrà investimenti e infrastrutture, anche collegate alla fruibilità della
biodiversità. Tali interventi dovranno avere ricadute dirette sullo sviluppo socio-economico delle aree
interessate.
Il PSR Calabria FEASR 2007 – 2013 interverrà per sostenere gli interventi finalizzati a incentivare nelle
aree rurali la diversificazione verso attività non agricole, inclusa l’attività agrituristica, nei casi in cui
siano realizzati da soggetti appartenenti alla famiglia agricola e legati necessariamente all’azienda
agricola.
Il POR Calabria FESR 2007 – 2013 interverrà per sostenere la creazione e lo sviluppo di sistemi di
ospitalità nei centri e nei borghi delle aree rurali, anche utilizzando il modello dell’albergo diffuso.
Sinergie con il PON FEP 2007 – 2013.
Il PON FEP 2007 – 2013 sosterrà investimenti locali nelle zone di pesca (Art. 43 del Regolamento FEP)
nel quadro di strategie di sviluppo locale elaborata da partner pubblici e privati (Art. 45 del Regolamento
FEP).
Il PON FEP 2007 – 2013 interverrà per sostenere gli interventi finalizzati a incentivare la diversificazione
e la riconversione delle attività da pesca, inclusa l’attività di ittiturismo e pescaturismo e più in generale la
valorizzazione turistica delle risorse naturali e ambientali delle zone di pesca.
Il POR Calabria FESR 2007 – 2013 interverrà per sostenere la creazione e lo sviluppo di sistemi di
ospitalità nei centri e nei borghi marinari, anche utilizzando il modello dell’albergo diffuso.
4.5.4.3. Applicazione complementarietà tra i Fondi strutturali
Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi programmati, si potrà fare ricorso al principio della
complementarietà tra i Fondi strutturali, di cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06, e finanziare
azioni che rientrano negli ambiti di intervento stabiliti dal POR Calabria FSE 2007 – 2013, nei limiti e
alle condizioni ivi previste fino a un massimo del 10% del contributo comunitario del presente Asse
prioritario, purché esse siano necessarie al corretto svolgimento dell’operazione e ad essa direttamente
legate.
4.5.4.4. Strumenti di ingegneria finanziaria
La Regione Calabria potrà avvalersi, nell’ambito di un’azione congiunta a scala nazionale e/o
interregionale, dell’Iniziativa JEREMIE (Joint European Resources for Micro-to-Medium Enterprises)
proposta congiuntamente dalla Commissione europea, della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e
190 Cfr. anche Legge quadro sulle Aree protette (L. n.394/1991).
290/396
del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) per facilitare e migliorare l'accesso ai finanziamenti previsti
dal POR Calabria FESR 2007 – 2013 da parte delle Micro, Piccole e Medie imprese che operano in
Calabria o che vogliono attivare una nuova iniziativa imprenditoriale.
291/396
4.6. Asse VI – Reti e Collegamenti per la Mobilità
4.6.1. Reti e Collegamenti per la Mobilità Regionale
4.6.1.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Sviluppare l'accessibilità esterna e interna della Calabria, potenziare il Sistema Regionale
dell'intermodalità e della logistica, promuovere la mobilità regionale e urbana sostenibile e migliorare
l'accessibilità alle Aree interne e periferiche.
La strategia regionale per sviluppare l’accessibilità esterna alla Calabria trova attuazione attraverso il
potenziamento delle principali strutture portuali, aeroportuali e logistiche regionali e il loro efficiente
collegamento alle reti primarie
Per quanto attiene il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi per l’intermodalità e la logistica sono
previsti interventi per il potenziamento dei nodi di interscambio ed in particolare il raggiungimento della
piena operatività del Porto di Gioia Tauro, la dotazione di adeguate banchine per il trasporto Ro-Ro nei
nodi portuali strategici, la dotazione di adeguate infrastrutture per attività cargo in ambiti aeroportuali e
l'individuazione e la realizzazione di infrastrutture intermodali minori,
Il nodo pivot del sistema logistico è rappresentato dal polo di Gioia Tauro in qualità di “Porto Paese”,
ovvero di Hub europeo principale del Mezzogiorno. Esso deve essere potenziato ulteriormente sia lato
mare, mediante l’estensione delle banchine portuali e la capacità di accoglienza di navi di maggiori
dimensioni, sia mediante il pieno dispiegamento di spazi, magazzini e funzioni logistiche. L’obiettivo è
realizzare una vera e propria ZAL (Zona di Attività Logistica) dotata sia di efficienti infrastrutture
materiali (strade, ferrovie, collegamenti cargo con aeroporti, banchine, piazzali, magazzini, poste, presidi
medici, banche, ecc.) che immateriali (cablaggi telematici a larga banda, centri servizi, centri di
formazione, ecc.). Gli interventi sul Porto di Gioia Tauro sono di competenza del PON “Reti e
Collegamenti per la Mobilità”.
Al nodo di Gioia Tauro si affiancano i quattro nodi strategici di Reggio Calabria (al centro dell’Area
Metropolitana dello Stretto e in grado di assumere valenza di nodo intermodale passeggeri a scala
internazionale), di Lamezia Terme (nodo di interscambio multimodale rappresentativo dell’intera regione
in ragione delle dotazioni infrastrutturali e della posizione baricentrica), di Sibari-Corigliano e di Crotone
(per le potenzialità legate alla portualità, alla posizione di crocevia tra Ionio e Tirreno, di porta di accesso
verso l’Est e i Balcani).
Per il sistema di trasporto aereo, occorre perseguire una politica coordinata in modo da valorizzare
appieno le potenzialità degli aeroporti calabresi esistenti. Accanto ad uno sviluppo ulteriore delle rotte di
collegamento fra Calabria e altre regioni italiane, che comunque deve misurarsi con la domanda espressa
dal mercato, sono da sostenere ed attivare, sulla base delle politiche di piano nazionali e di una
concertazione con le compagnie di volo, adeguate strategie per:
- l’apertura di relazioni internazionali regolari verso scali hub del Mediterraneo;
- la valorizzazione di nodo cargo internazionale per l’aeroporto di Lamezia Terme;
- la promozione di alcuni qualificati servizi elicotteristici (finalità di soccorso medico, protezione
civile, turismo).
La particolare conformazione geografica della Calabria, che vede al centro la dorsale appenninica come
elemento di separazione delle due fasce territoriali tirrenica e jonica, richiede il potenziamento delle
trasversali stradali e ferroviarie per l’interconnessione e l’interoperabilità fra Corridoio Tirrenico e
Corridoio Jonico. Infatti la fascia territoriale jonica presenta condizioni di accessibilità dall’esterno
notevolmente inferiori di quella tirrenica (Autostrada A3 – Salerno Reggio – Calabria, Rete Ferroviaria
del Corridoio 1 Berlino – Palermo, Aeroporto di Lamezia Terme, Porto di Gioia Tauro).
La strategia regionale, in coerenza con gli obiettivi del Consiglio Europeo di Goteborg, è finalizzata a
promuovere la mobilità sostenibile nelle aree urbane della regione e la razionalizzazione della logistica
urbana, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di una parte rilevante della popolazione calabrese
e di contribuire in maniera determinante alla strategia dello sviluppo sostenibile ed al raggiungimento
degli obiettivi di Kyoto. Infatti, una buona parte della popolazione calabrese vive nelle aree urbane. Il
tessuto urbano si caratterizza per la presenza di conurbazioni di medio-grande dimensione (conurbazione
292/396
dello Stretto, conurbazione Cosenza-Rende), città di media dimensione (Catanzaro, Lamezia Terme,
Crotone, Vibo Valentia), agglomerati urbani lineari costieri diffusi. In tutte le realtà urbane i livelli di
traffico veicolare crescenti danno luogo a sempre più frequenti fenomeni congestivi, con costi esterni
gravanti sulla collettività inaccettabili (incidenti, inquinamento atmosferico ed acustico, degrado della
qualità della vita, stress psico-fisico, ecc.). In questo conteso è improcrastinabile una azione vigorosa e
rigorosa per ricondurre la mobilità su livelli di sostenibilità ambientale, attraverso la realizzazione di
sistemi di mobilità urbana in sede propria e l’implementazione di adeguate politiche di governo della
mobilità,
Un ulteriore obiettivo, non secondario, della strategia regionale è quello di migliorare i servizi di
trasporto, secondo modalità sostenibili, all’interno della regione attraverso il potenziamento della qualità
delle infrastrutture e dei sevizi di trasporto. Si tratta di realizzare:
- collegamenti tra le reti di trasporto locali e le reti nazionali;
- collegamenti tra i sistemi urbani regionali e i nodi ferroviari, aeroportuali e portuali nazionali
localizzati nella regione (Rete Metropolitana Ferroviaria Regionale);
- collegamenti tra le principali aree produttive della regione e i nodi logistici nazionali localizzati nella
regione;
- collegamenti tra le aree interne e periferiche della regione e le reti di trasporto regionali.
La Tabella successiva riporta la previsione degli investimenti del POR Calabria FESR 2007 – 2013 per le
diverse modalità di trasporto che evidenzia che per i trasporti stradali sono previsti investimenti per una
percentuale pari al 26,25% del totale. I dati confermano l’impegno della Regione Calabria ad investire su
modalità sostenibili di trasporto delle persone e delle merci.
Modalità Trasporto Risorse Previste POR Calabria FSE 2007 - 2013
Trasporti Stradali 125.926.082 26,25%
Trasporti Ferroviari 104.938.402 21,88%
Trasporti Urbani 44.973.601 9,38%
Trasporti Multimodali 92.945.442 19,38%
Trasporti Marittimi 20.987.680 4,38%
Porti 44.973.601 9,38%
Aeroporti 44.973.601 9,38%
Totale 479.718.408 100,00%
La strategia e le linee di intervento per il raggiungimento dell’Obiettivo Specifico devono essere
fortemente coordinate con gli interventi previsti dal PON e dal PNM “Reti e Collegamenti per la
Mobilità”.
La strategia regionale si articolerà secondo gli Obiettivi Operativi e le Linee di Intervento presentati nei
paragrafi successivi.
Obiettivo Operativo 6.1.1 - Sviluppare l'accessibilità esterna ed interna della Calabria attraverso
l'interconnessione e l'interoperabilità fra Corridoio Tirrenico e Corridoio Jonico.
L’Obiettivo Operativo prevede il potenziamento delle trasversali stradali e ferroviarie per
l’interconnessione e l’interoperabilità fra Corridoio Tirrenico e Corridoio Jonico.
L’interconnessione e l’interoperabilità fra Corridoio Tirrenico e Corridoio Jonico permette un equilibrato
assetto a “rete” del sistema dei trasporti a scala regionale, evitando rischi di marginalizzazione ulteriore di
ampie zone del versante ionico calabrese (Locride, Crotonese, Sibaritide) che si presenta oggi come una
delle aree territoriali più povere del Paese e ad elevato rischio dal punto di vista della sicurezza sociale e
della criminalità organizzata. Nello specifico si prevede il potenziamento e, in alcuni casi, la
realizzazione di assi stradali e ferroviari di interconnessione.
293/396
Obiettivo Operativo 6.1.2 - Potenziare i Sistemi Regionali Portuale, Aeroportuali e Intermodale -
Logistico.
L’Obiettivo Operativo è finalizzato a potenziare i sistemi portuali, aeroportuali e dell’intermodalità e
della logistica in Calabria per sostenere l’accessibilità e la competitività della regione e del Paese.
Il raggiungimento dell’Obiettivo Operativo trova attuazione attraverso il potenziamento delle principali
strutture portuali ed aeroportuali e il loro efficiente collegamento alle reti primarie.
In parallelo l’Obiettivo Operativo prevede il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi per
l’intermodalità e la logistica attraverso interventi per la realizzazione e/o il miglioramento dei nodi di
interscambio (porti, autoporti, piattaforme logistiche, etc.) e per l’efficiente raccordo degli stessi nodi alle
reti nazionali. Si tratta in particolare di favorire lo sviluppo del trasporto merci su rotaia in rapporto alla
nuova geografia produttiva, ai nuovi traffici marittimi e alla mobilità delle merci pericolose. In questo
contesto si prevedono specifici interventi per migliorare i servizi di trasporto, incrementando le
prestazioni di quelli esistenti e promuovendo lo sviluppo di nuovi servizi191, quali:
- i servizi di trasporto marittimo cabotiero (autostrade del mare);
- i servizi di treno blocco coordinati;
- i servizi di assistenza e informazione agli imprenditori della produzione e del trasporto;
- i servizi di monitoraggio, di controllo e di sicurezza per il trasporto delle merci, con particolare
riguardo per quelle pericolose;
- i servizi di supporto per lo sviluppo di figure di Operatori di trasporto multimodale (POR Calabria
FSE 2007 - 2013).
Per i quattro nodi strategici di interscambio di Reggio Calabria, Lamezia Terme, Sibari-Corigliano e
Crotone occorre procedere all’adeguamento delle infrastrutture e dei servizi, alla connessione diretta fra
le reti, al potenziamento delle funzioni di valenza interregionale e internazionale.
Gli altri porti della regione possono costituire gate di interscambio merci sul fronte internazionale e
interregionale (concentrazione e ridistribuzione di merci varie o casse mobili/rimorchi sulla direttrice
Sud/Nord mediterraneo).
Un sistema di nodi logistici di secondo livello, costituito da autoporti e piattaforme di scambio merci
minori da localizzare in modo razionale sul territorio regionale, completerà il Sistema.
Infine molti porti minori presentano potenzialità inespresse che possono essere valorizzati per finalità
turistiche assumendo un ruolo importante per la nautica da diporto.
Gli interventi prioritari sul sistema aeroportuale regionale riguardano: i) il miglioramento
dell’accessibilità dei nodi aeroportuali regionali, attraverso l’interconnessione con i nodi ferroviari e
portuali e le reti stradali principali; ii) la riqualificazione e il potenziamento delle infrastrutture e dei
servizi “land side” (piste, aree parcheggio per gli aeromobili, etc.) e “air side” (sistemi di controllo e
assistenza alle fasi di decollo e atterraggio, etc.) per il traffico passeggeri degli aeroporti di Reggio
Calabria, Lamezia Terme e Crotone.
Obiettivo Operativo 6.1.3 - Potenziare i Sistemi di Mobilità Sostenibile e di Logistica delle Merci nelle
Aree Urbane.
L’Obiettivo Operativo persegue prioritariamente il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico nelle
città e nelle aree urbane, puntando in primo luogo sul supporto alle iniziative finalizzate alla diffusione e
alla razionalizzazione delle reti di trasporto collettivo.
Un’attenzione specifica deve essere indirizzata all’utilizzo di mezzi pubblici capaci di accogliere persone
con difficoltà motorie, allo sviluppo di vie ciclabili, alla realizzazione di fermate, di nodi di interscambio,
di parcheggi, di scale mobili.
Gli interventi per la mobilità sostenibile nelle aree urbane devono essere programmati e gestiti attraverso
specifici Piani per il governo della mobilità, con incentivi e strumenti di supporto per gli Enti locali.
191 Gli investimenti relativi ai servizi, per essere ammissibili al finanziamento del POR Calabria FESR 2007 – 2013, devono
costituire un contributo strutturale finalizzato ad aumentare il capitale fisico delle infrastrutture pubbliche realizzate. L’utilizzo
di tali infrastrutture da parte degli Operatori privati deve avvenire in conformità con la normativa sugli aiuti di Stato.
294/396
L’Obiettivo Operativo persegue inoltre la realizzazione di sistemi logistici a scala urbana per evitare e/o
ridurre il traffico dei veicoli merci su gomma all’interno delle strade urbane.
I sistemi logistici intermodali sono realizzati secondo politiche di “city logistics” mirate alla
gerarchizzazione funzionale di strade e nodi di scambio.
Obiettivo Operativo 6.1.4 - Favorire la connessione delle aree produttive e dei sistemi urbani alle reti
principali, le sinergie tra i territori e i nodi logistici e l'accessibilità delle aree periferiche, migliorare i
servizi di trasporto a livello regionale e promuovere modalità sostenibili.
L’Obiettivo Operativo è finalizzato alla costruzione della Rete Regionale Primaria per la Mobilità
Sostenibile attraverso:
- la realizzazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale;
- Il potenziamento e il miglioramento del livello dei servizi di trasporto sul Corridoio Jonico;
- l’integrazione dei servizi di trasporto pubblico nell’Area dello Stretto;
- il potenziamento e la razionalizzazione del sistema di Trasporto Pubblico Locale (urbano ed
extraurbano);
- la riduzione dei livelli di incidentalità nel traffico urbano ed extraurbano.
La Rete Regionale Primaria per la Mobilità Sostenibile per adempiere alla propria funzione deve essere
raccordata ed integrata:
- con i nodi portuali, aeroportuali e le reti ferroviarie e stradali della Rete Nazionale (SNIT – Sistema
Nazionale Integrato dei Trasporti) definiti dal Piano Nazionale dei Trasporti e della Logistica;
- con le reti viarie secondarie che garantiscono l’accessibilità alle aree interne e periferiche.
L’Obiettivo Operativo è finalizzato inoltre alla costruzione della Rete Regionale Secondaria per la
Mobilità Sostenibile a scala interprovinciale e intercomprensoriale attraverso:
- la riqualificazione di assi di penetrazione verso le aree interne (per rendere più accessibili i centri
collinari e montani);
- il miglioramento delle reti viarie dell’interno, anche attraverso la realizzazione di tratte/percorsi
trasversali capaci di facilitare le relazioni fra centri urbani dell’interno, valorizzandone le identità e le
potenzialità correlate all’economia rurale e turistica;
- la previsione, per le aree interne, di servizi di trasporto collettivo del tipo “a prenotazione”, sia per
garantire opportunità di mobilità a fasce di popolazione altrimenti isolate, sia per rendere più
accessibili territori e paesaggi di pregio ai turisti.
4.6.1.2. Linee di intervento
Linea di Intervento 6.1.1.1 - Potenziamento delle Trasversali Stradali e Ferroviarie per l'interconnessione
e l'interoperabilità fra Corridoio Tirrenico e Corridoio Jonico.
La Linea di Intervento prevede il completamento e/o il potenziamento, attraverso interventi
infrastrutturali e potenziamento dei servizi, di alcune delle seguenti trasversali e nodi di raccordo:
- Trasversale Stradale Sibari-Spezzano-Guardia Piemontese (completamento e adeguamento
funzionale).
- Trasversale Ferroviaria Sibari - Paola (miglioramento dei livelli di servizio; innalzamento della
sicurezza della tratta in galleria Paola - Castiglione Cosentino).
- Trasversale Stradale Paola – Rende - S.Giovanni in Fiore - Crotone (miglioramento mediante
adeguamento funzionale di alcune tratte e del raccordo urbano in attraversamento della conurbazione
Rende-Cosenza).
- Trasversale Ferroviaria Catanzaro Lido - Lamezia Terme (completamento tratta in nuova sede
Catanzaro Lido-Settingiano e riqualificazione della linea Settingiano – Lamezia Terme mediante
rettifiche parziali di tracciato ed elettrificazione).
- Tratta Ferroviaria Catanzaro Lido – Crotone (miglioramento e velocizzazione);
295/396
- Trasversale Stradale Gioiosa Jonica-Rosarno (completamento con innesti adeguati ai corridoi primari
ionico e tirrenico e messa in sicurezza della carreggiata, mediante spartitraffico ed altri interventi
specifici).
- Raccordo Autostradale SS 106 – A3 Reggio Calabria (nuova tangenziale di Reggio Calabria) e
adeguamento della A3 a 3 corsie per direzione sulla tratta Reggio Calabria – Villa S.Giovanni.
- Raccordo Autostradale e Ferroviario Sud fra A3 e Porto di Gioia Tauro al fine di rendere diretti gli
scambi merci verso l’area dello Stretto, la Sicilia, il Corridoio Jonico.
- Raccordo diretto tra Stazione Ferroviaria e Stazione Aeroportuale a Lamezia Terme e a Reggio
Calabria, in modo da integrare nodi primari di valenza nazionale e favorire la mobilità passeggeri con
mezzo pubblico (il raccordo è realizzato mediante navette in sede propria riservata e protetta, anche
di tipo ferroviario).
Linea di Intervento 6.1.2.1 - Adeguamento del Sistema Portuale.
La Linea di Intervento prevede il potenziamento di alcuni dei principali porti della regione (es. Crotone e
Corigliano) che presentano le necessarie condizioni per competere sul fronte degli scambi merci a scala
internazionale e interregionale.
Gli interventi da realizzare sono finalizzati a dotare questi porti delle necessarie infrastrutture per la
concentrazione e la ridistribuzione di merci varie o casse mobili/rimorchi sulla direttrice Sud/Nord
Mediterraneo. In particolare gli interventi previsti riguardano:
- la dotazione infrastrutturale (banchine e piazzali) per le Autostrade del Mare e il cabotaggio;
- la logistica portuale (gru e macchine per la movimentazione merci, magazzini specializzati, servizi
qualificati agli operatori del trasporto, sistemi ITC per l’intermodalità).
Gli interventi sulle infrastrutture portuali ricadenti in aree demaniali finalizzati alla realizzazione delle
Autostrade del Mare dovranno essere condivisi e approvati dal Comitato di Indirizzo e Attuazione del
PON Reti e Collegamenti per la Mobilità.
La Linea di Intervento prevede inoltre il potenziamento di alcuni porti turistici della regione che possono
assumere un ruolo rilevante per la nautica da diporto. Sono ritenuti prioritari i porti turistici già dotati di
banchine, inseriti in contesti urbani o turistici di pregio, capaci di attrarre investimenti privati. Gli
interventi previsti riguardano sia il potenziamento/qualificazione strutturale del porto sia la dotazione di
attrezzature per i servizi alla nautica da diporto. Gli interventi devono essere realizzati in maniera
integrati con quelli previsti nell’Asse V per la promozione del turismo nautico e da diporto.
Per i porti della regione che svolgono funzioni di pesca la Linea di Intervento sostiene la realizzazione di
azioni complementari a quelli previsti dall’Articolo 39 del Regolamento FEP (azioni per
l'equipaggiamento e la ristrutturazione di porti e punti di sbarco già esistenti e che rappresentano un
interesse per i pescatori e gli acquacoltori che li utilizzano).
Linea di Intervento 6.1.2.2 - Adeguamento del Sistema Aeroportuale.
La Linea di Intervento, che va ad integrare le azioni previste nel PON “Reti e Collegamenti per la
Mobilità” per il traffico merci, prevede:
- la riqualificazione e il potenziamento delle aerostazioni passeggeri degli aeroporti di Reggio
Calabria, Lamezia Terme e Crotone;
- la riqualificazione e il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi “land side” (piste, aree
parcheggio per gli aeromobili, etc.) e “air side” (sistemi di controllo e assistenza alle fasi di decollo e
atterraggio, etc.) per il traffico passeggeri degli aeroporti di Reggio Calabria, Lamezia Terme e
Crotone;
- la realizzazione di infrastrutture eliportuali a supporto di alcuni servizi elicotteristici (soccorso
medico, protezione civile, turismo).
Gli interventi relativi alle infrastrutture e ai servizi per la realizzazione delle attività cargo negli aeroporti
regionali, con particolare riferimento alla funzione di nodo cargo internazionale dell’aeroporto di Lamezia
Terme, sono realizzati nell’ambito del PON “Reti e Collegamenti per la Mobilità”.
296/396
Linea di Intervento 6.1.2.3 - Sviluppo del Sistema Intermodale Logistico Regionale
La Linea di Intervento prevede la realizzazione di un insieme di azioni per la costruzione del Sistema
Intermodale Logistico Regionale. Il Sistema è costituito da:
- un nodo di primo livello (Porto, ZAL – Zona di Attività Logistica, Interporto di Gioia Tauro);
- tre nodi logistici di secondo livello (Reggio Calabria, Lamezia Terme, Interporto e Terminal
Agroalimentare Sibari-Corigliano)
- un numero circoscritto di piattaforme di scambio merci minori al servizio di comprensori omogenei.
Per gli interventi sui tre nodi di secondo livello si prevede l’adeguamento delle infrastrutture e dei servizi,
la connessione diretta fra le reti, il potenziamento delle funzioni e dei servizi logistici. In particolare per:
- il nodo intermodale di Reggio Calabria, che deve assumere le funzioni rispondenti alle esigenze
dell’Area Metropolitana dello Stretto (nodo intermodale passeggeri a scala internazionale), è
necessario realizzare:
- un insieme di infrastrutture di nodo e di servizi dedicati per facilitare l’interscambio modale; in
particolare per un raccordo in sede riservata e separata fra aeroporto, stazione ferroviaria e porto
(navetta veloce su ferro) e per un raccordo diretto via mare alla vicina Sicilia (collegamento
marittimo veloce);
- un’area organizzata di interscambio multimodale nella zona sud della città, ovvero una stazione
di interscambio fra modo aereo, modo ferro, modo marittimo e modo stradale, che potrebbe
contribuire anche ala riqualificazione di una parte consistente di tessuto urbano;
- un autoporto, alla periferia nord della città, per la gestione razionale dei traffici merci;
- il nodo intermodale di Lamezia Terme, che deve assumere le funzioni rispondenti ad un nodo di
interscambio multimodale regionale stante le dotazioni infrastrutturali e la posizione baricentrica nel
territorio regionale, è necessario realizzare:
- un autoporto nell’area ex SIR, inteso come piattaforma logistica complementare all’area
industriale, opportunamente raccordata all’autostrada A3 mediante un nuovo svincolo;
- un raccordo in sede riservata e separata fra stazione ferroviaria e aerostazione per completare il
sistema intermodale pubblico (navetta a tecnologia avanzata);
- il nodo intermodale del comprensorio Sibari-Corigliano-Crotone è necessario realizzare:
- una piattaforma di interscambio di secondo livello in grado di aggregare merci e distribuirle in
modo razionale sia per il comprensorio cosentino, sia per quello crotonese;
- un efficace raccordo ferroviario dei porti di Corigliano e Crotone al corridoio ionico-adriatico.
Le strutture di interscambio merci minori sono individuate e realizzate su ambiti comprensoriali, previo
studio di fattibilità e valutazione di convenienza economica.
Linea di Intervento 6.1.3.1 - Sistemi per la Mobilità Sostenibile nelle Aree Urbane.
La Linea di Intervento sostiene lo sviluppo della mobilità sostenibile nelle città e nelle aree urbane
attraverso:
- la realizzazione e/o il potenziamento di infrastrutture e l’acquisizione di tecnologie per potenziare i
servizi di trasporto pubblico in sede propria;
- la copertura del deficit di materiale rotabile per le aziende di TPL urbane, in modo da assicurare
standard di livello nazionale, garantendo una equa distribuzione delle risorse fra i territori;
- la realizzazione di interventi finalizzati all’utilizzazione di nuove tecnologie di trasporto collettivo
non inquinanti nel tessuto urbano (mezzi ecologici), anche con finalità turistiche;
- l’acquisizione di materiale rotabile per i servizi di trasporto pubblico locale in sede propria e la cui
utilizzazione è vincolata alla infrastruttura di riferimento e/o all’area oggetto del servizio di trasporto;
- la realizzazione di sistemi innovativi di mobilità (“car sharing”, “car pooling”);
- la realizzazione di infrastrutture e l’acquisizione di tecnologie per la realizzazione di forme di
integrazione modale e tariffaria dei servizi di trasporto pubblico;
297/396
- la realizzazione di infrastrutture e l’acquisizione di tecnologie per facilitare l’interscambio da modi di
trasporto individuali motorizzati a modi di trasporto collettivi o ecologici;
- la realizzazione di infrastrutture e l’acquisizione di tecnologie per il collegamento tra i poli urbani e i
nodi di trasporto nazionali;
- la realizzazione di infrastrutture, l’acquisizione di tecnologie e di materiale rotabile (e di mezzi di
trasporto dedicati) per sostenere la mobilità di persone con difficoltà motorie.
Per il materiale rotabile cofinanziato dal FESR sarà assicurato il pieno rispetto delle relative condizioni di
ammissibilità espresse dal Commissario Hübner al Parlamento Europeo192.
Linea di Intervento 6.1.3.2 - Piattaforme di Interscambio e Reti di Distribuzione delle Merci.
La Linea di Intervento sostiene lo sviluppo dei sistemi logistici intermodali nelle città e nelle aree urbane
attraverso:
- la costruzione di reti distributive delle merci razionali e ordinate;
- la realizzazione di autoporti, alla periferia delle maggiori aree urbane o conurbazioni, al fine di
favorire il travaso delle merci dai veicoli pesanti su veicoli leggeri;
- la realizzazione nelle città di piattaforme di interscambio merci, tipo CDU – Centri di Distribuzione
Urbana, possibilmente strutturate per filiere merceologiche omogenee, prioritariamente localizzate in
adiacenza a centri commerciali o magazzini già operativi. Il fine di tali piattaforme è quello di
razionalizzare le attività di distribuzione e raccolta delle merci, riducendo diseconomie e inefficienze
di servizio;
- la realizzazione, per le aree urbane minori, di strutture di interscambio comprensoriali, individuate e
gestite sulla base di politiche di coordinamento intercomunali. In questo ambito rientrano anche
azioni finalizzate alla migliore gestione del trasporto dei rifiuti, del sistema di distribuzione dei
carburanti, della gestione della mobilità delle merci pericolose.
Linea di Intervento 6.1.4.1 - Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. Il
Sistema deve caratterizzarsi per standard europei di materiale rotabile e livelli di servizio e deve essere
strutturato a maglie funzionali, al fine di rendere agevoli e rapide le comunicazioni fra le città e le aree
urbane della regione.
Per la realizzazione del Sistema è necessario migliorare il sistema delle infrastrutture ferroviarie minori
(ionica, trasversali, Ferrovie Calabre), attraverso:
- la elettrificazione delle linee;
- la rimozione di criticità;
- il recupero funzionale e sociale delle stazioni;
- la creazione di servizi navetta per il raccordo rapido tra comprensori ionici e nodi strategici della rete
SNIT;
- il rafforzamento di servizi ferroviari cadenzati in aree urbane o conurbate;
- la realizzazione di raccordi diretti fra servizi automobilistici e ferroviari, fra nodi di rete di trasporto
significativi.
Tra gli interventi strategici rientra il miglioramento della rete delle infrastrutture e dei servizi delle
Ferrovie della Calabria (rettifiche di tracciato, armamento più pesante, materiale rotabile più moderno).
Tale linea potrà contribuire a migliorare l’accessibilità di vaste aree della collina e della montagna,
nonché alla valorizzazione turistica delle stesse. Andranno rafforzate inoltre le relazioni attualmente
operative ed in particolare quelle di conurbazione, provvedendo ad un recupero funzionale, laddove
possibile, di segmenti di rete abbandonati, soprattutto in aree a medio-alta urbanizzazione. E’ da
192 Il materiale rotabile è di norma inammissibile al finanziamento FESR e può essere incluso solamente in termini complementari
ad un investimento infrastrutturale più amplio che giustifichi tali elementi. Sono inoltre da garantire:
- il vincolo alla destinazione nell’infrastruttura ed area oggetto di intervento;
- il rispetto della normativa sugli aiuti di Stato (rispettato per proprietà di EE.LL. / enti diversi da società di capitale).
298/396
preventivare inoltre una utilizzazione della rete ferroviaria per la raccolta/distribuzione ecologica delle
merci in aree periferiche
Il Sistema Ferroviario Metropolitano, oltre ad assicurare adeguati servizi di trasporto passeggeri per la
mobilità a scala regionale, ha un ruolo rilevante per il completamento della rete di movimentazione delle
merci, specialmente in adduzione verso i nodi logistici e i porti commerciali.
Per il materiale rotabile cofinanziato dal FESR sarà assicurato il pieno rispetto delle relative condizioni di
ammissibilità espresse dal Commissario Hübner al Parlamento Europeo193.
Linea di Intervento 6.1.4.2 - Sviluppo del Corridoio Integrato Jonico.
La Linea di Intervento sostiene il potenziamento e il miglioramento del livello dei servizi di trasporto sul
Corridoio Jonico, presupposto indispensabile per lo sviluppo del versante jonico del territorio regionale.
L’approccio che si intende adottare non prevede il ricorso a costose infrastrutture, quanto alla
realizzazione di interventi mirati al soddisfacimento di bisogni acclarati in tempi rapportabili alla
dimensione temporale della nuova programmazione.
Gli interventi previsti riguardano sia le infrastrutture stradali che quelle ferroviarie. In particolare si
prevedono interventi per:
- la riqualificazione e l’ammodernamento della linea ferroviaria jonica in quanto parte essenziale del
nuovo Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale e anche al fine di garantire l’integrazione con i
nodi logistici portuali ed aeroportuali;
- il coordinamento e l’integrazione dei servizi su ferro e su gomma;
- il rafforzamento delle relazioni fra aree collinari e costiere lungo tutta la fascia jonica;
- la riqualificazione della SS 106.
Nello specifico gli interventi di riqualificazione della SS 106 devono prioritariamente riguardare:
- il completamento di opere incompiute;
- l’omogeneizzazione della sezione viaria;
- la realizzazione di arterie tangenziali alle aree urbane per favorire il drenaggio dei flussi di
attraversamento e nel contempo servire meglio le stesse aree urbane;
- la rimozione di tratte critiche e/o pericolose;
- l’ eliminazione di fattori di interferenza e accessi incontrollati a margine.
Linea di Intervento 6.1.4.3 - Integrazione dei Servizi di Trasporto Pubblico nell'Area dello Stretto.
La Linea di Intervento sostiene l’integrazione dei servizi di trasporto pubblico nell’Area dello Stretto che
presenta elementi di grande interesse per due ordini di motivi:
- l’integrazione dei servizi di trasporto supera i confini regionali e mira a favorire l’integrazione fa le
tre città dello Stretto (Reggio Calabria, Villa S.Giovanni e Messina) che tendono nei fatti a costituire
un’area metropolitana primaria (la settima d’Italia per dimensione demografica);
- i servizi di trasporto pubblico comprendono il trasporto collettivo via mare. Si tratta di superare
vincoli giuridico-culturali per affermare la presenza di un polo urbano primario e di rilievo
internazionale nel panorama mediterraneo, guardando alle opportunità che ne possono derivare per
l’intera regione, e per affermare il diritto alla mobilità a scala urbana/metropolitana su standard di
servizio e costi per l’utenza paragonabili a quelli del Trasporto Pubblico Locale (TPL) tipici di tutti i
contesti urbani.
La Linea di Intervento, che rientra anche nella strategia di cooperazione territoriale interregionale tra
Calabria e Sicilia, prevede la realizzazione di una “metropolitana del mare ” attraverso le seguenti
tipologie di interventi:
193 Il materiale rotabile è di norma inammissibile al finanziamento FESR e può essere incluso solamente in termini complementari
ad un investimento infrastrutturale più amplio che giustifichi tali elementi. Sono inoltre da garantire:
- il vincolo alla destinazione nell’infrastruttura ed area oggetto di intervento;
- il rispetto della normativa sugli aiuti di Stato (rispettato per proprietà di EE.LL. / enti diversi da società di capitale).
299/396
- potenziamento e riqualificazione degli approdi sul versante calabrese dell’Area dello Stretto
(Aeroporto dello Stretto, Porto di Reggio Calabria, Porto di Villa San Giovanni, Porto di Saline
Joniche);
- potenziamento dei sistemi di controllo della navigazione nell’Area dello Stretto.
Linea di Intervento 6.1.4.4 - Potenziamento dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale (TPL)
La Linea di Intervento sostiene il potenziamento e la razionalizzazione del sistema di Trasporto Pubblico
Locale (urbano ed extraurbano) che costituisce una parte rilevante della Rete Regionale Primaria per la
Mobilità Sostenibile.
Le linee di indirizzo per lo sviluppo degli interventi sul sistema di Trasporto Pubblico Locale (TPL) sono:
- il potenziamento dei servizi accompagnato da un riassetto delle linee, delle corse, dei sistemi tariffari
e dei sistemi di supporto agli utenti dei mezzi pubblici;
- la realizzazione dell’integrazione tariffaria a scala regionale e la predisposizione di misure organiche
per la successiva integrazione vettoriale, oggi più agevole da mettere in atto in virtù della fortissima
riduzione del numero di soggetti operatori di trasporto pubblico avvenuta in anni recenti.
All’interno di queste linee di indirizzo alcuni interventi specifici possono riguardare:
- lo sviluppo di ITS per migliorare e rendere efficiente la gestione e la qualità dei servizi di TPL;
- la riqualificazione delle infrastrutture ferroviarie e il potenziamento del materiale rotabile delle
Ferrovie della Calabria per le tratte strategiche per la magliatura di rete o che presentano una
adeguata domanda di servizi di mobilità (anche di tipo turistico);
- la riqualificazione delle stazioni e dei parcheggi dei nodi principali della rete di TPL.
Per il materiale rotabile cofinanziato dal FESR sarà assicurato il pieno rispetto delle relative condizioni di
ammissibilità espresse dal Commissario Hübner al Parlamento Europeo194.
Linea di Intervento 6.1.4.5 - Sicurezza Stradale.
La Linea di Intervento sostiene la riduzione dei livelli di incidentalità, tanto in ambito extraurbano quanto
in ambito urbano, che in Calabria presentano un andamento crescente nel tempo.
Gli interventi previsti, che sono finalizzati a migliorare significativamente la sicurezza nella mobilità,
sono coerenti con quelli dettati dagli orientamenti comunitari e nazionali e riguardano la realizzazione di
sistemi di monitoraggio, di informazione e allerta sulle principali reti stradali che presentano elevati livelli
di incidentalità;
Linea di Intervento 6.1.4.6 - Reti e Servizi di Trasporto per l’Accessibilità alle Aree Interne e Periferiche.
La Linea di Intervento sostiene la riqualificazione e il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi per
l’accessibilità alle aree interne (centri rurali e montani) e periferiche della regione. Gli interventi previsti
riguardano:
- la riqualificazione e il completamento di assi di penetrazione verso le aree interne e periferiche,
anche attraverso:
- la realizzazione di parziali rettifiche di tracciato;
- la manutenzione straordinaria delle strade con priorità agli interventi per la loro messa in
sicurezza;
- il miglioramento delle reti viarie dell’interno, anche attraverso la realizzazione di tratte/percorsi
trasversali capaci di facilitare le relazioni fra centri urbani dell’interno, valorizzandone le identità e le
potenzialità correlate all’economia rurale e turistica;
194 Il materiale rotabile è di norma inammissibile al finanziamento FESR e può essere incluso solamente in termini complementari
ad un investimento infrastrutturale più amplio che giustifichi tali elementi. Sono inoltre da garantire:
- il vincolo alla destinazione nell’infrastruttura ed area oggetto di intervento;
- il rispetto della normativa sugli aiuti di Stato (rispettato per proprietà di EE.LL. / enti diversi da società di capitale).
300/396
- la previsione, per le aree interne, di servizi di trasporto collettivo del tipo “a prenotazione”, sia per
garantire opportunità di mobilità a fasce di popolazione altrimenti isolate, sia per rendere più
accessibili territori e paesaggi di pregio ai turisti;
- la valorizzazione di sentieristica di qualità per escursionisti a piedi o in bicicletta, purché inserita in
contesti di piano determinati da Enti locali, in armonia con l’ambiente e in condizioni di sicurezza.
301/396
4.6.1.3. Beneficiari, Categorie di Spesa e Indicatori
Obiettivi Operativi Linee di Intervento
Codici
Categorie
di Spesa
Beneficiari
6.1.1
Sviluppare l'accessibilità esterna ed
interna della Calabria attraverso
l'interconnessione e l'interoperabilità
fra Corridoio Tirrenico e Corridoio
Jonico.
6.1.1.1
Potenziamento delle Trasversali Stradali e Ferroviarie per
l'interconnessione e l'interoperabilità fra Corridoio Tirrenico
e Corridoio Jonico.
16, 22
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
RFI, Ferrovie della Calabria.
ANAS.
6.1.2.1 Adeguamento del Sistema Portuale. 30
Regione Calabria
Autorità Portuali, Società di Gestione di Stazioni
Marittime,
RFI, ANAS.
Enti e Amministrazioni Centrali gestori di servizi
con sedi nel territorio regionale.
Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o
Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di
Pubblica Utilità.
6.1.2.2 Adeguamento del Sistema Aeroportuale. 29
Società di Gestione di Stazioni Aeroportuali.
ENAC, ENAV,
Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o
Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di
Pubblica Utilità.
6.1.2 Potenziare i Sistemi Regionali Portuali,
Aeroportuali e Intermodale - Logistico.
6.1.2.3 Sviluppo del Sistema Intermodale Logistico Regionale. 26
Autorità Portuali, Società di Gestione di Stazioni
Aeroportuali e Marittime,
Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o
Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di
Pubblica Utilità.
Imprese e consorzi di imprese.
6.1.3.1 Sistemi per la Mobilità Sostenibile nelle Aree Urbane. 25
6.1.3
Potenziare i Sistemi di Mobilità
Sostenibile e di Logistica delle Merci
nelle Aree Urbane. 6.1.3.2 Piattaforme di Interscambio e Reti di Distribuzione delle
Merci. 26
Comuni
Società Municipalizzate di Trasporto Pubblico.
302/396
Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o
Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di
Pubblica Utilità.
6.1.4.1 Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. 16 Regione Calabria.
RFI, Ferrovie della Calabria
6.1.4.2 Sviluppo del Corridoio Integrato Jonico. 16, 22
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
RFI, Ferrovie della Calabria.
ANAS.
6.1.4.3 Integrazione dei Servizi di Trasporto Pubblico nell'Area
dello Stretto. 31
6.1.4.4 Potenziamento dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale
(TPL). 26
6.1.4.5 Sicurezza Stradale. 23
Comuni
Amministrazioni Provinciali.
Società Municipalizzate di Trasporto Pubblico.
Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o
Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di
Pubblica Utilità.
6.1.4
Favorire la connessione delle aree
produttive e dei sistemi urbani alle reti
principali, le sinergie tra i territori e i
nodi logistici e l'accessibilità delle aree
periferiche, migliorare i servizi di
trasporto a livello regionale e
promuovere modalità sostenibili..
6.1.4.6 Reti e Servizi di Trasporto per l'Accessibilità alle Aree
Interne e Periferiche. 23
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
Comunità Montane e Comuni della Calabria.
Ferrovie della Calabria.
Enti o Soggetti Concessionari o Affidatari o
Gestori di Servizi e Infrastrutture Pubblici o di
Pubblica Utilità.
303/396
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatore di Realizzazione Unità di
Misura
Valore
Atteso
2013
Obiettivo Operativo 6.1.1 - Sviluppare
l'accessibilità esterna ed interna della
Calabria attraverso l'interconnessione e
l'interoperabilità fra Corridoio
Tirrenico e Corridoio Jonico.
N° Interventi infrastrutturali sulle Trasversali (6.1.1.1). Numero 9
N° Interventi infrastrutturali sui principali porti regionali (6.1.2.1). Numero 4
N° Interventi sulla logistica portuale nei principali porti regionali (6.1.2.1). Numero 4
N° Interventi di potenziamento e riqualificazione aerostazioni (6.1.2.2). Numero 3
N° Interventi per infrastrutture e servizi “land side” e “air side” realizzati negli
aeroporti regionali (6.1.2.2). Numero 9
N° Infrastrutture eliportuali create (6.1.2.2). Numero 7
Obiettivo Specifico 6.1.2 - Potenziare i
Sistemi Regionali Portuali,
Aeroportuali e Intermodale - Logistico
N° Interventi per la realizzazione del Sistema Intermodale Logistico Regionale
(6.1.2.3). Numero 10
N° Interventi infrastrutturali e di acquisizione di tecnologie per la mobilità
Obiettivo Operativo 6.1.3 - Potenziare sostenibile nelle aree urbane (6.1.3.1). Numero 10
i Sistemi di Mobilità Sostenibile e di
logistica delle merci nelle aree urbane.
N° Strutture logistiche intermodali nelle città e nelle aree urbane create (reti
distributive delle merci, autoporti, piattaforme di interscambio merci) (6.1.3.2). Numero 10
N° Interventi per il potenziamento del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale
(6.1.4.1). Numero 4
N° Interventi infrastrutturali stradali sul Corridoio Jonico (6.1.4.2). Numero 4
N° Interventi infrastrutturali ferroviari sul Corridoio Jonico (6.1.4.2). Numero 5
N° Interventi di potenziamento dei servizi di trasporto pubblico nell’Area dello
Stretto (6.1.4.3) . Numero 5
N° Interventi di riqualificazione delle infrastrutture ferroviarie delle Ferrovie della
Calabria (6.1.4.4). Numero 10
N° Interventi di riqualificazione stazioni e parcheggi dei nodi principali della rete
TPL (6.1.4.4). Numero 15
N° Sistemi di monitoraggio, informazione, allerta attivati (6.1.4.5). Numero 5
Obiettivo Specifico 6.1 -
Sviluppare l'accessibilità
esterna e interna della
Calabria, potenziare il
Sistema Regionale
dell'intermodalità e della
logistica, promuovere la
mobilità regionale e
urbana sostenibile e
migliorare l'accessibilità
alle Aree interne e
periferiche. Obiettivo Operativo 6.1.4 - Favorire la
connessione delle aree produttive e dei
sistemi urbani alle reti principali, le
sinergie tra i territori e i nodi logistici e
l'accessibilità delle aree periferiche,
migliorare i servizi di trasporto a livello
regionale e promuovere modalità
sostenibili..
N° Interventi infrastrutturali per l’accessibilità delle aree interne (6.1.4.6). Numero 10
304/396
Obiettivo Specifico Indicatore di Risultato Unità di
Misura Fonte
Valore
Attuale
(Anno)
Valore
Atteso
2013
Movimentazione merci nei nodi intermodali di secondo livello creati (Reggio
Calabria, Lamezia Terme, comprensorio Sibari-Corigliano). Teu Indagine Diretta
Variazione utenti trasportati dal servizio pubblico urbano. % Indagine Diretta 20
Movimentazione merci nelle piattaforme di interscambio nelle aree urbane. Ton. Indagine Diretta
Incremento % utenti trasportati dal servizio pubblico extra-urbano. % Indagine Diretta +20%
Riduzione % del tempo medio di percorrenza del trasporto ferroviario
metropolitano (passeggeri) sulle tratte oggetto di intervento. % Indagine Diretta -30
Obiettivo Specifico 6.1 -
Sviluppare l'accessibilità
esterna e interna della
Calabria, potenziare il
Sistema Regionale
dell'intermodalità e della
logistica, promuovere la
mobilità regionale e urbana
sostenibile e migliorare
l'accessibilità alle Aree
interne e periferiche.
Riduzione % n. incidenti stradali lungo le tratte extra-urbane oggetto di intervento. % Indagine Diretta -40%
305/396
4.6.2. Grandi Progetti, integrazione con altri Fondi e strumenti di ingegneria
finanziaria
4.6.2.1. Elenco dei Grandi Progetti
Al momento della presentazione del POR Calabria FESR 2007 – 2013 sono stati individuati i seguenti
Grandi Progetti:
- Interporto e strutture logistiche per il Polo di Gioia Tauro.
- Nuova Aerostazione di Lamezia Terme.
- Sistema di collegamento su ferro tra Catanzaro Città e Germaneto.
- Collegamento ferroviario a servizio dell’Aeroporto di Lamezia Terme.
- Sistema di mobilità su ferro dell’Area di Cosenza .
4.6.2.2. Sinergie con altri Fondi e strumenti finanziari
Sinergie con il PSR Calabria 2007 – 2013 (FEASR).
Il POR Calabria FESR 2007 – 2013, per quanto riguarda la logistica, interverrà per:
- la realizzazione e/o la razionalizzazione di poli logistici agroalimentari in aree a forte vocazione
redistributiva e di concentrazione dell’offerta, oltre che a vocazione produttiva, favorendone la
concentrazione territoriale e la specializzazione;
- l’integrazione dei poli logistici agroalimentari con i nodi intermodali;
- la realizzazione dei collegamenti del cosiddetto “ultimo miglio”, cioè quegli interventi per il
miglioramento delle connessioni tra le piattaforme e i poli logistici agroalimentari e i nodi regionali e
nazionali della rete dei trasporti (poli logistici, centri plurimodali, ferroviari, porti, aeroporti, etc.), al
fine di incanalare in flussi di traffico locali, nazionali ed internazionali le produzioni agro-alimentari;
- la razionalizzazione delle modalità di trasporto e ricorso all’intermodalità per veicolare le merci in
modo sostenibile;
Sinergie con il PON FEP 2007 – 2013.
Il PON FEP 2007 – 2013 sosterrà la realizzazione di azioni per l'equipaggiamento e la ristrutturazione di
porti pescherecci e punti di sbarco già esistenti e che rappresentano un interesse per i pescatori e gli
acquacoltori che li utilizzano (Art. 39 del Regolamento FEP).
Il POR Calabria FESR 2007 – 2013 sosterrà la realizzazione degli altri interventi infrastrutturali nei porti
da pesca e il collegamento degli stessi alle reti e ai nodi di trasporto locale e regionale.
4.6.2.3. Applicazione complementarietà tra i Fondi strutturali
Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi programmati, si potrà fare ricorso al principio della
complementarietà tra i Fondi strutturali, di cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06, e finanziare
azioni che rientrano negli ambiti di intervento stabiliti dal POR Calabria FSE 2007 – 2013, nei limiti e
alle condizioni ivi previste fino a un massimo del 10% del contributo comunitario del presente Asse
prioritario, purché esse siano necessarie al corretto svolgimento dell’operazione e ad essa direttamente
legate.
4.6.2.4. Strumenti di ingegneria finanziaria
La Regione Calabria ha avviato le procedure necessarie per la stipula di un Accodo Quadro con la BEI
per l’attuazione del POR FESR 2007 – 2013 che dovrebbe prevedere la concessione di prestiti per :
- il finanziamento parziale della quota del POR Calabria FESR 2007 – 2013 a carico della Regione
Calabria;
- il finanziamento parziale di Progetti relativi alla realizzazione:
- dei poli logistici intermodali regionali;
306/396
- del sistema ferroviario metropolitano regionale;
- il finanziamento della quota parte di competenza degli Enti Locali per la realizzazione dei Progetti di
opere pubbliche in cui gli stessi sono Beneficiari Finali. Il finanziamento dovrebbe essere realizzato
attraverso la costituzione di un Fondo di Rotazione Regionale per la Realizzazione delle Opere
Pubbliche. Le modalità di funzionamento dei prestiti e del Fondo saranno definite di concerto con le
Associazioni degli Enti Locali e con la BEI.
Gli strumenti di ingegneria finanziaria attivati saranno conformi a quanto previsto dagli articoli 36 e 44
del Regolamento (CE) 1083/2006 e dagli articoli 43, 44, 45 e 46 del Regolamento (CE) 1028/2006.
307/396
4.7. Asse VII – Sistemi Produttivi
4.7.1. Competitività dei sistemi territoriali e delle imprese
4.7.1.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Migliorare le condizioni di contesto e sostenere la competitività dei sistemi produttivi e delle imprese
(Obiettivo Specifico 7.1).
La strategia di intervento per migliorare le condizioni di contesto e la competitività dei sistemi produttivi
regionali è articolata nelle seguenti tre direttrici di intervento:
- Qualificare e potenziare le infrastrutture produttive materiali ed immateriali e sostenere la domanda
di servizi innovativi alle imprese. Si tratta, in particolare, di favorire:
- la riqualificazione ed il potenziamento del sistema delle aree produttive esistenti e la creazione di
nuove, ove ricorra una esplicita domanda delle imprese, orientando le stesse a nuove forme di
gestione che vedano un coinvolgimento diretto delle imprese insediate.
- la realizzazione di azioni volte a facilitare gli iter procedurali connessi alla localizzazione e
all’operatività delle imprese, attraverso il potenziamento ed il coordinamento regionale degli
Sportelli Unici per le Attività Produttive..
- la realizzazione di un sistema innovativo di servizi alle reti di imprese (cluster di imprese) per
l’identificazione dei fabbisogni comuni di innovazione tecnologica e organizzativa.
- Sostenere l'apertura del sistema produttivo regionale attraverso l'attrazione di investimenti
dall'esterno e il miglioramento delle capacità di esportazione delle imprese regionali. Si tratta, in
particolare, di:
- sostenere una politica di apertura del sistema produttivo regionale, finalizzata a creare e
intensificare alleanze strategiche per attivare sinergie produttive e commerciali nei settori
promettenti dell’economia calabrese;
- promuovere un’immagine sistemica delle imprese regionali, a partire dalle filiere maggiormente
rappresentative e dai settori high-tech;
- attrarre investimenti che garantiscano significative ricadute in termini di integrazione con i
sistemi produttivi locali (indotto, reti tra imprese, innovazione tecnologica, etc.).
- Migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle imprese. Si tratta, in particolare, di
sostenere l’attivazione di un efficiente mercato dei capitali per migliorare le condizioni di accesso al
credito da parte delle imprese attraverso:
- la promozione di attività di adeguamento della struttura economico-finanziaria e dell’operatività
delle imprese ai requisiti e ai parametri fissati dall’accordo di Basilea 2;
- la predisposizione di strumenti di finanza innovativa (venture capital, seed capital, etc..) per
sostenere lo sviluppo di imprese innovative, facilitandone il ricorso ai finanziamenti;
- il potenziamento del sistema delle garanzie attraverso il sostegno a un processo di messa in rete
di Fondi di garanzia, la ricapitalizzazione e la riorganizzazione dei Confidi per settore, la
costituzione di un Fondo regionale di controgaranzia, destinato ad aumentarne le capacità dei
Fondi di garanzia di 1° Livello.
La strategia di intervento per sostenere la competitività delle imprese, la creazione di nuove imprese e la
cooperazione tra le imprese è articolata nelle seguenti due direttrici di intervento:
- Promuovere e sostenere la competitività delle imprese e la creazione di nuove imprese nei settori
innovativi e/o in rapida crescita. Si tratta di accrescere la competitività della struttura economica
regionale e ampliare la base produttiva intervenendo sia nei settori tradizionali (agroindustria,
meccanica, tessile-abbigliamento, legno-arredamento, etc.), sia in quelli innovativi emergenti (ICT,
energie rinnovabili, biotecnologie, etc.) per:
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- rafforzare gli assetti produttivi e organizzativi delle imprese esistenti, attraverso la realizzazione
di interventi materiali e immateriali innovativi, accrescendone il livello di competitività;
- supportare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali, promosse anche da imprese esterne,
operanti nei settori avanzati e/o in rapida crescita;
- stimolare e sostenere lo sviluppo di nuove imprese, costituite prioritariamente da giovani in
settori innovativi o generate come spin-off da attività di ricerca.
Lo strumento di incentivazione utilizzato è il PIA – Pacchetto Integrato di Agevolazione.
- Promuovere e sostenere la cooperazione tra le imprese in una logica di filiera o di territorio. Si tratta,
in particolare, di favorire:
- la creazione e il potenziamento di Reti e Cluster di imprese nei settori strategici attuali e
potenziali del sistema produttivo regionale;
- la realizzazione di Parchi di imprese nelle aree industriali strategiche della regione;
- la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali, nell’ambito di Progetti
Locali di Sviluppo.
Lo strumento di incentivazione utilizzato è il Contratto di Investimento che consente il sostegno a reti
e cluster di imprese attraverso il finanziamento di Programmi Integrati di Investimento.
La strategia regionale si articolerà secondo gli Obiettivi Operativi e le Linee di Intervento presentati nei
paragrafi successivi.
Obiettivo Operativo 7.1.1 - Qualificare e potenziare le infrastrutture produttive materiali ed immateriali e
sostenere la domanda di servizi innovativi alle imprese.
La Programmazione Regionale 2007-2013 pone una particolare attenzione all’accrescimento della
dotazione e della qualità delle infrastrutture materiali e immateriali per le attività produttive. Si tratta, in
particolare, di favorire:
- la riqualificazione ed il potenziamento del sistema delle aree produttive esistenti e la creazione di
nuove, ove ricorra una esplicita domanda delle imprese, orientando le stesse a nuove forme di
gestione che vedano un coinvolgimento diretto delle imprese insediate. Gli interventi di
riqualificazione e di potenziamento devono riguardare prioritariamente l’accesso alle reti telematiche
a larga banda, la realizzazione di impianti consortili per la riduzione dell’impatto ambientale delle
attività produttive, la messa in rete e la condivisione di parti dei processi produttivi delle imprese
localizzate (es. logistica), l’attrazione di investimenti esterni di rilevante impatto sui sistemi
produttivi locali;
- la realizzazione di azioni volte a facilitare gli iter procedurali connessi alla localizzazione e
all’operatività delle imprese, attraverso il potenziamento ed il coordinamento regionale degli
Sportelli Unici per le Attività Produttive, con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare i
procedimenti amministrativi legati all’attività di impresa;
- la realizzazione di un sistema innovativo di servizi alle reti di imprese (cluster di imprese) per
l’identificazione dei fabbisogni comuni di innovazione tecnologica e organizzativa e per la
costituzione di iniziative consortili da sostenere attraverso lo strumento dei Contratti di Investimento.
Tutte le operazioni devono essere realizzate in conformità a quanto previsto dall’Articolo 55 del
Regolamento (CE) 1083/2006 in materia di progetti generatori di entrate. L’Autorità di Gestione
costituirà, nell’ambito del sistema di gestione e controllo del POR Calabria FESR 207 – 2013, un
adeguato sistema di monitoraggio e verifica:
- delle operazioni cofinanziate che comportano un investimento in infrastrutture il cui utilizzo sia
soggetto a tariffe direttamente a carico degli utenti;
- di qualsiasi operazione che comporti la vendita o la locazione di terreni o immobili o qualsiasi altra
fornitura di servizi contro pagamento.
Obiettivo Operativo 7.1.2 - Sostenere l'apertura del sistema produttivo regionale attraverso l'attrazione di
investimenti dall'esterno e il miglioramento delle capacità di esportazione delle imprese regionali.
La crescita del livello di internazionalizzazione del sistema produttivo regionale è una delle opzioni
strategiche rilevanti della Programmazione Regionale 2007-2013.
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L’Amministrazione regionale, infatti, allo scopo di accrescere le opportunità imprenditoriali e
occupazionali, intende:
- sostenere una politica di apertura del sistema produttivo regionale, finalizzata a creare e intensificare
alleanze strategiche per attivare sinergie produttive e commerciali nei settori promettenti
dell’economia calabrese;
- promuovere un’immagine sistemica delle imprese regionali, a partire dalle filiere maggiormente
rappresentative e dai settori high-tech;
- attrarre investimenti che garantiscano significative ricadute in termini di integrazione con i sistemi
produttivi locali (indotto, reti tra imprese, innovazione tecnologica, ecc.).
Le azioni a supporto dell’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale prevedono:
a) la definizione, l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione di un programma di attrazione di
investimenti esterni;
b) la definizione, l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione di un programma di supporto
all’internazionalizzazione dei sistemi produttivi calabresi;
c) il rafforzamento delle capacità delle imprese regionali di operare sui mercati extraregionali,
prioritariamente in forma associata, attraverso:
- il miglioramento e l’adeguamento delle produzioni rispetto agli standard qualitativi e ai requisiti
tecnico-amministrativi richiesti dai mercati esteri di destinazione;
- il sostegno alla creazione e al potenziamento di Consorzi di imprese per l’export nei settori
strategici dell’economia locale.
Obiettivo Operativo 7.1.3 - Migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle imprese.
La Programmazione Regionale 2007-2013 individua come elemento strategico delle politiche per la
competitività delle imprese regionali un più facile e rapido accesso ai canali di finanziamento. Le linee di
intervento previste sostengono:
- la promozione di attività di adeguamento della struttura economico-finanziaria e dell’operatività delle
imprese ai requisiti e ai parametri fissati dall’accordo di Basilea 2;
- la predisposizione di strumenti di finanza innovativa (venture capital, seed capital, etc..) per sostenere
lo sviluppo di imprese innovative, facilitandone il ricorso ai finanziamenti;
- il potenziamento del sistema delle garanzie attraverso il sostegno a un processo di messa in rete di
Fondi di garanzia, la ricapitalizzazione e la riorganizzazione dei Confidi per settore, la costituzione di
un Fondo regionale di controgaranzia, destinato ad aumentarne le capacità dei Fondi di garanzia di 1°
Livello.
In questo contesto l’Amministrazione Regionale intende valutare le opportunità offerte dall’iniziativa
comunitaria Jeremie.
Obiettivo Operativo 7.1.4 - Promuovere e sostenere la competitività delle imprese e la creazione di nuove
imprese nei settori innovativi e/o in rapida crescita.
Per accrescere la competitività della struttura economica regionale e ampliare la base produttiva si
prevede la concessione di incentivi alle imprese attive sia nei settori tradizionali (agroindustria,
meccanica, tessile-abbigliamento, legno-arredamento, etc.), sia in quelli innovativi emergenti (ICT,
energie rinnovabili, biotecnologie, etc.). Lo strumento di incentivazione utilizzato è il PIA – Pacchetto
Integrato di Agevolazione, che è attivato in stretta connessione con l’Asse 1 - “Istruzione, Ricerca
Scientifica, Innovazione Tecnologica e Società dell’informazione”.
Il Pacchetto Integrato di Agevolazione è uno strumento di incentivazione innovativo che, attraverso la
presentazione di un unico Piano di Sviluppo Aziendale articolato in Piani specifici singolarmente
ammissibili, consente alle imprese di richiedere contributi finanziari per:
- la realizzazione di investimenti produttivi,
- l’acquisizione di servizi reali,
- la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo tecnologico,
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- lo svolgimento di attività di formazione continua,
con una procedura unificata di accesso, di istruttoria e di concessione.
Prioritariamente si prevede di intervenire per:
- rafforzare gli assetti produttivi e organizzativi delle imprese esistenti, attraverso la realizzazione di
interventi materiali e immateriali innovativi, accrescendone il livello di competitività;
- supportare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali, promosse anche da imprese esterne,
operanti nei settori avanzati e/o in rapida crescita, che si caratterizzano per avere alte potenzialità di
sviluppo e per operare in segmenti di attività economica a maggiori ricadute in termini di
innovazione produttiva, commerciale e tecnologica sul sistema produttivo regionale;
- stimolare e sostenere lo sviluppo di nuove imprese, costituite prioritariamente da giovani in settori
innovativi o generate come spin-off da attività di ricerca, in connessione con quanto previsto
nell’ambito dell’ l’Asse 1 - “Istruzione, Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Società
dell’informazione”.
Obiettivo Operativo 7.1.5 - Promuovere e sostenere la cooperazione tra le imprese in una logica di filiera
o di territorio.
Lo sviluppo della struttura economica regionale passa attraverso la creazione e il potenziamento dei
sistemi e delle filiere produttive locali e regionali, in un’ottica di concentrazione delle risorse e degli
interventi e di integrazione settoriale e intersettoriale. Per sostenere il rafforzamento dei sistemi produttivi
si prevede l’utilizzo dello strumento di incentivazione “Contratto di Investimento”, che è orientato in
maniera specifica a sostenere:
- la creazione e il potenziamento di Reti e Cluster di imprese nei settori strategici attuali e potenziali
del sistema produttivo regionale;
- la realizzazione di Parchi di imprese nelle aree industriali strategiche della regione;
- la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali, nell’ambito di Progetti Locali di
Sviluppo.
I Contratti di Investimento devono riferirsi a specifici Programmi Integrati di Investimento articolati in
- Piani di Sviluppo Interaziendali, proposti da gruppi di imprese dello stesso settore/comparto ovvero
di settori/comparti differenti ma che hanno relazioni di cooperazione in quanto localizzate in
specifiche e concentrate aree territoriali.
- Piani di Sviluppo Aziendali per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali di
produzione/servizio finalizzate a completare e/o potenziare l’integrazione dei sistemi e delle filiere
produttive presenti sul territorio.
- Piani di Sviluppo Aziendali, proposti dalle singole imprese dei sistemi e delle filiere produttive
presenti sul territorio.
4.7.1.2. Linee di intervento
Linea di Intervento 7.1.1.1 - Azioni per potenziare e migliorare la dotazione infrastrutturale e di servizi
delle aree per le attività produttive della regione.
La Linea di Intervento sostiene il potenziamento e il miglioramento dell’offerta localizzativa e dei servizi
connessi. Gli interventi sono finalizzati alla razionalizzazione e alla riqualificazione delle aree industriali
e dei servizi connessi (logistica, reti energetiche, etc.), con l’obiettivo di garantirne una gestione
economicamente efficiente e sostenibile.
L’individuazione e la selezione degli interventi è effettuata sulla base di un Piano Regionale per le
Infrastrutture Produttive, in cui vengono definite le priorità e le integrazioni territoriali e settoriali per la
localizzazione degli investimenti privati. Il Piano deve definire modalità più innovative per la gestione
delle aree industriali centrate sulla partecipazione diretta delle imprese nella gestione delle infrastrutture e
dei servizi.
Il Piano deve avere una caratterizzazione competitiva in quanto basato su una comparazione dei costi e
della attrattività insediativa fra aree infra-regionali e extra-regionali, in modo da affrontare l’intera
politica di completamenti e potenziamenti delle aree infrastrutturate in funzione degli obiettivi finali di
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ampliamento della base produttiva e occupazionale. Inoltre, maggiore rilievo deve essere dato agli
interventi di riqualificazione che vedono il coinvolgimento anche finanziario dei soggetti privati.
Per le eventuali nuove aree per le attività produttive previste dal Piano il costo di acquisto dei terreni non
deve essere superiore al 10 % della spesa ammissibile totale per l'operazione considerata. In casi
eccezionali e debitamente giustificati l'Autorità di Gestione può autorizzare una percentuale più elevata
per operazioni a tutela dell'ambiente.
L’elaborazione del Piano Regionale per le Infrastrutture Produttive è effettuata nell’ambito delle attività
previste dall’Asse IX – Assistenza Tecnica e Cooperazione Interregionale del POR Calabria FESR 2007
– 2013.
Linea di Intervento 7.1.1.2 - Azioni per semplificare gli iter procedurali connessi alla localizzazione e
alla operatività delle imprese (SUAP).
La Linea di Intervento sostiene il potenziamento e il coordinamento, a livello regionale e provinciale,
degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP), come strumenti di sviluppo economico del
territorio attraverso un'attività amministrativa fondata sulla certezza dei tempi e delle procedure, nonché
sulla promozione delle potenzialità di sviluppo delle diverse comunità locali.
Il rafforzamento delle attività degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP) regionali viene
effettuato attraverso i seguenti interventi:
- informatizzazione delle attività di back office che gli Sportelli Unici devono svolgere per la gestione
dei procedimenti unici, in regime di interoperabilità telematica con gli Enti terzi;
- attivazione dei servizi di front office necessari a soddisfare le esigenze degli utenti del Sistema
(Imprese ed Associazioni di categoria);
- razionalizzazione dei procedimenti unici e degli endoprocedimenti ad essi afferenti;
- standardizzazione della modulistica.
La messa a regime dei SUAP consente, inoltre, di avviare interventi per il marketing territoriale, ovvero
permettere alle imprese italiane o straniere interessate a insediare un'attività produttiva sul territorio
regionale di disporre di informazioni dettagliate sulle aree industriali e sui principali servizi alle imprese.
Le operazioni previste sono implementate a seguito della definizione delle Linee Guida regionali sugli
Sportelli Unici. Tali Linee Guida sono realizzate attraverso un processo di concertazione con Comuni,
Province e Amministrazione Regionale (Assessorati coinvolti nei procedimenti) a cui saranno chiamati a
partecipare anche le Parti Economico-Sociali.
Linea di Intervento 7.1.1.3 - Azioni di informazione e assistenza tecnica per la creazione di reti/cluster di
imprese e la definizione di progetti di cooperazione da finanziare attraverso i Contratti di Investimento.
La linea di intervento intende favorire la creazione e il rafforzamento delle reti e dei cluster di imprese
attraverso la definizione e la promozione di un articolato sistema di servizi innovativi. In particolare,
l’Amministrazione regionale, di concerto con le Parti Economiche e Sociali, identifica le reti e i cluster di
imprese di maggiore valenza locale e regionale.
I servizi innovativi previsti sono finalizzati a:
- sostenere, attraverso specifiche attività di informazione, sensibilizzazione e animazione, la
partecipazione delle imprese alla creazione delle reti/cluster;
- individuare, attraverso specifici audit tecnologici e organizzativi, le potenziali aree di cooperazione
tra le imprese e i fabbisogni di investimenti materiali ed immateriali;
- sostenere, con adeguate competenze tecniche, le imprese interessate alla definizione dei Progetti
Integrati per la creazione di reti/cluster.
Linea di Intervento 7.1.2.1 - Programmi "InvestinCalabria" per l'attrazione di investimenti esterni. e
"Calabria Internazionale" per l'internazionalizzazione del sistema produttivo calabrese.
La Linea di Intervento sostiene la progettazione, la realizzazione, il monitoraggio e la valutazione di due
specifici Programmi Regionali, denominati
- “InvestinCalabria”, per l’attrazione di investimenti esterni in Calabria.
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- “CalabriaInternazionale”, per potenziare le attività di internazionalizzazione del sistema produttivo
calabrese.
Le attività previste dal Programma “InvestinCalabria” sono di seguito riportate a titolo esemplificativo:
- Progettazione e realizzazione di azioni di marketing territoriale e settoriale per i diversi target di
soggetti interessati, in collaborazione con le Istituzioni locali (Province, Enti Locali), le Università, le
Camere di Commercio, le Associazioni di Categoria, gli Istituti di Credito, l’ICE, Sviluppo Italia ed
altri Organismi nazionali ed internazionali.
- Servizi di informazione e di assistenza tecnica ed amministrativa ai Soggetti pubblici e privati
interessati ad avviare rapporti di cooperazione e/o a realizzare investimenti in Calabria.
Le attività previste dal Programma “Calabria Internazionale”, che sono realizzate in coordinamento con
gli Organismi che già operano per le medesime finalità (Enti Locali, Enti strumentali, Camere di
Commercio, Associazioni di Categoria, ICE), sono di seguito riportate a titolo esemplificativo:
- Individuazione per le produzioni di eccellenza della Calabria specifici “marcatori di identità”
attraverso i quali promuoverne l’immagine e la promozione sui mercati. Si tratta di associare alle
produzioni regionali di qualità nei settori dell’artigianato, dell’agroalimentare e della piccola e media
impresa industriale gli elementi materiali ed immateriali tipici dei contesti di produzione (ambientali,
culturali, etc) che ne aumentino il “contenuto” e il “valore” di mercato per i potenziali target.
- Pianificazione e organizzazione di programmi e azioni per la promozione unitaria ed integrata del
“Prodotto Calabria” (offerta turistica regionale, produzioni di eccellenza, etc.) attraverso la
partecipazione a fiere ed eventi internazionali, la predisposizione di articoli o campagne promozionali
su riviste e stampa specializzata, road show all’estero.
- Potenziamento e messa a regime dello Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione (SPRINT)
anche attraverso la sua articolazione sul territorio regionale.
Linea di Intervento 7.1.2.2 - Realizzazione e potenziamento dei consorzi per l'export nei settori strategici
dell'economia regionale.
La Linea di Intervento prevede la creazione e il rafforzamento, sulla base degli obiettivi e delle strategie
individuate nell’ambito del Programma “Calabria Internazionale, dei consorzi per l’export che svolgono
attività coordinate e permanenti di cooperazione produttiva, commerciale e tecnologica all'estero, anche
attraverso: la diffusione continua di informazioni sulle opportunità commerciali e di investimento nei
principali mercati internazionali. Tra i compiti e le attività dei Consorzi rientrano inoltre:
- l’assistenza alle imprese associate sulle modalità di accesso e di utilizzo degli strumenti
promozionali, finanziari e assicurativi utilizzabili a livello nazionale e regionale;
- l’organizzazione di eventi promozionali e di diffusione e disseminazione sul territorio di rilevanti
esperienze di internazionalizzazione a carattere commerciale e produttiva.
Non sono ammissibili, in ogni caso, aiuti diretti alle singole imprese per accrescere la loro presenza
diretta (internazionalizzazione produttiva) o indiretta (internazionalizzazione commerciale o distributiva)
sui mercati internazionali.
Linea di Intervento 7.1.3.1 - Azioni per il potenziamento del sistema delle garanzie attraverso la messa in
rete di Fondi di Garanzia, la ricapitalizzazione e la riorganizzazione dei Confidi e la costituzione di un
Fondo Regionale di Controgaranzia.
La Linea di Intervento sostiene il rafforzamento del sistema e dei meccanismi di erogazione di garanzie
alle imprese attraverso:
- l’incentivazione del processo di riorganizzazione e razionalizzazione complessiva del sistema dei
Confidi;
- la costituzione di un Fondo regionale di controgaranzia, per incrementare le capacità di intervento del
sistema dei Consorzi fidi regionale.
Tali interventi sono finalizzati alla razionalizzazione del sistema delle garanzie regionali e alla crescita
dimensionale dei Confidi, nonché ai processi di concentrazione e aggregazione su base territoriale e/o
settoriale degli stessi. Gli interventi relativi alla patrimonializzazione, alla crescita dimensionale e alle
eventuali operazioni di fusione tra gli organismi interessati, finalizzati anche allo svolgimento
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di attività accessorie all'attività di garanzia collettiva dei fidi, avverrà tramite l’acquisizione dello status di
intermediario vigilato ex art. 107 del Testo Unico in materia Bancaria e Creditizia (D.Lgs. n. 385/93).
Gli aiuti ai Confidi saranno ammessi al cofinanziamento sulla base della loro compatibilità con quanto
previsto dalla nuova regolamentazione prudenziale comunitaria195 in materia creditizia e finanziaria e le
istruzioni di vigilanza introdotte a livello nazionale per l'entrata in vigore dell'Accordo di "Basilea 2". In
particolare, gli assetti organizzativi e patrimoniali dei Confidi dovranno adeguarsi al regime di
“Intermediario Vigilato” ex art. 107 del Testo Unico in materia Bancaria e Creditizia (D. Lgs. 1 settembre
1993, n. 385) e relative istruzioni di vigilanza della Banca d’Italia.
Linea di Intervento 7.1.3.2 - Azioni per la promozione e l'utilizzazione di strumenti di finanza innovativa.
La Linea di Intervento sostiene i processi finalizzati a qualificare e rafforzare la struttura finanziaria delle
PMI attraverso la promozione di strumenti finanziari innovativi (venture capital, seed capital, etc.) e ad
ampliare la diversificazione della domanda di prodotti finanziari delle imprese.
In questo contesto attraverso la Linea di Intervento prevede l’attivazione preliminare di un insieme di
azioni di supporto alle imprese regionali per consentire l’adeguamento del loro assetto finanziario ai
requisiti di Basilea 2.
Gli interventi di sostegno all’accesso agli strumenti di finanziamento alle PMI regionali possono essere
attuati anche utilizzando le opportunità dell’iniziativa comunitaria Jeremie.
Linea di Intervento 7.1.4.1 - Pacchetti Integrati di Agevolazioni per sostenere la competitività delle
imprese esistenti.
La Linea di Intervento sostiene la competitività delle imprese industriali, artigiane e di servizi che
operano in Calabria attraverso il finanziamento di Piani di Sviluppo Aziendali.
I Piani di Sviluppo Aziendale sono articolati nei seguenti Piani specifici:
- Piano di Investimenti Produttivi.
- Piano Integrato di Servizi Reali.
- Piano di Innovazione Aziendale.
- Piano di Formazione Aziendale.
I Piani di Sviluppo Aziendale possono prevedere anche la realizzazione di un solo Piano specifico tra
quelli riportati in precedenza. Ciascun Piano di Sviluppo Aziendale deve essere organico e funzionale, da
solo idoneo, cioè, a conseguire gli obiettivi produttivi ed economici prefissati dall’impresa.
I Piani di Sviluppo Aziendali vengono finanziati attraverso il PIA – Pacchetto Integrato di Agevolazione,
che prevede la presentazione di un’unica domanda di agevolazione e un’unica procedura di istruttoria e
concessione del finanziamento per la realizzazione del Piano di Sviluppo Aziendale.
I Piani di Investimenti Produttivi e i Piani Integrati di Servizi Reali sono finanziati nell’ambito del
presente Asse Prioritario.
I Piani di Innovazione Aziendali sono finanziati nell’ambito dell’Asse 1 - “Ricerca Scientifica,
Innovazione Tecnologica e Società dell’informazione”.
I Piani di Formazione Aziendale sono finanziati nell’ambito dell’Asse I – Adattabilità del POR Calabria
FSE 2007 – 2013.
Le imprese che possono presentare la richiesta di agevolazione per i Piani di Sviluppo Aziendale sono:
- le PMI industriali e di servizi;
- le imprese iscritte nell’Albo delle imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443 e
successive modificazioni, costituite in forma di impresa individuale, societaria e cooperativa o in
forma consortile o di associazioni tra imprese artigiane.
195 Accordo quadro sulla convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei requisiti patrimoniali (Comitato di Basilea per
la vigilanza bancaria del 26 giugno 2004) e disposizioni relative alle direttive 2006/48 e 2006/49 concernenti i requisiti patrimoniali
minimi degli enti creditizi e l'importo minimo dei fondi propri degli enti creditizi e delle imprese di investimento.
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Per le imprese artigiane sono ritenute prioritarie le richieste di agevolazione presentate dalle imprese che
operano nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale.
Le agevolazioni possono essere inoltre concesse alle imprese che operano nel settore del restauro e della
conservazione dei beni culturali mobili e immobili (artistici, archeologici, etnoantropologici).
Linea di Intervento 7.1.4.2 - Pacchetti Integrati di Agevolazione per l'avvio o l'attrazione di nuove
iniziative imprenditoriali nei settori innovativi e/o in rapida crescita.
La Linea di Intervento sostiene il finanziamento di Piani di Sviluppo Aziendali, attraverso lo strumento
dei PIA – Pacchetto Integrato di Agevolazioni, presentati per:
- la creazione di nuove imprese nei settori innovativi e/o in rapida crescita (ITC, nanotecnologie,
biotecnologie, etc.). Sono prioritarie le iniziative imprenditoriali generate da processi di spin-off da
industrie di alta tecnologia o da centri di ricerca pubblici e privati.
- la creazione di nuove unità produttive nella regione, ad iniziativa di imprese esterne, nei settori
innovativi e/o in rapida crescita (ITC, nanotecnologie, biotecnologie, etc.). Sono prioritarie le
iniziative proposte da imprese che hanno attivato rapporti di collaborazione con le università e i
centri di ricerca operanti in Calabria e che vogliono insediare nella regione propri laboratori di ricerca
e sviluppo o nuove unità produttive che operano su nuove linee di produzioni ad alto contenuto
tecnologico.
Il Piano di Sviluppo Aziendale è articolato nei seguenti Piani specifici:
- Piano di Investimenti Produttivi.
- Piano Integrato di Servizi Reali.
- Piano di Innovazione Aziendale.
- Piano di Formazione Aziendale.
In questa Linea di Intervento si finanziano il Piano di Investimenti Produttivi e il Piano Integrato di
Servizi Reali.
I Piani di Innovazione Aziendali sono finanziati nell’ambito dell’Asse 1 - “Ricerca Scientifica,
Innovazione Tecnologica e Società dell’informazione”.
I Piani di Formazione Aziendale sono finanziati nell’ambito dell’Asse I – Adattabilità del POR Calabria
FSE 2007 – 2013.
Linea di Intervento 7.1.4.3 - Promozione dell'imprenditorialità giovanile.
La Linea di Intervento sostiene la nascita di nuove imprese costituite da giovani, attraverso specifici
Pacchetti Integrati di Agevolazione per l’Imprenditorialità Giovanile.
Sono ritenute prioritarie le iniziative imprenditoriali in settori innovativi o generate come spin-off da
attività di ricerca, in connessione con quanto previsto nell’ambito dell’ l’Asse 1 - “Ricerca Scientifica,
Innovazione Tecnologica e Società dell’informazione”.
Per sostenere le attività imprenditoriali in fase di start up, in linea con gli Orientamenti in materia di aiuti
di stato a finalità regionale 2007-2013, si prevede, utilizzando fondi nazionali o regionali, anche la
concessione di aiuti al funzionamento delle imprese giovanili.
La Linea di intervento prevede inoltre le seguenti azioni di accompagnamento per rafforzare le capacità
manageriali dei neo-imprenditori:
- azioni di sensibilizzazione per la promozione della cultura d’impresa e la diffusione del lavoro
autonomo;
- azioni accompagnamento e tutoraggio per la progettazione e la preparazione del piano di impresa;
- azioni di accompagnamento e tutoraggio nella fase di start up dell’impresa..
Queste azioni sono attuate facendo ricorso al principio della complementarietà tra i Fondi strutturali, di
cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06.
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Linea di Intervento 7.1.5.1 - Contratti di Investimento per la creazione o il potenziamento di reti/cluster
di imprese nei settori strategici dell'economia regionale.
La Linea di Intervento sostiene la creazione e/o il potenziamento delle reti e dei cluster di impresa
attraverso lo strumento del Contratto di Investimento.
Le imprese che possono presentare la richiesta di agevolazione per i Contratti di Investimento sono:
- le PMI industriali e di servizi;
- le imprese iscritte nell’Albo delle imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443 e
successive modificazioni, costituite in forma di impresa individuale, societaria e cooperativa o in
forma consortile o di associazioni tra imprese artigiane.
Il Contratto di Investimento è uno strumento di agevolazione con procedura negoziale e può prevedere:
A. Piani di Sviluppo Interaziendali, proposti da gruppi di imprese dello stesso settore/comparto ovvero
di settori/comparti differenti ma che hanno relazioni di cooperazione in quanto localizzate in
specifiche e concentrate aree territoriali, finalizzati a:
- Condividere specifiche funzioni e servizi aziendali, anche attraverso la creazione di Centri
Servizi comuni, costituiti direttamente dalle imprese, e da realizzare attraverso Piani di
Investimenti Produttivi Interaziendali. Le tipologie di investimenti devono riguardare
prioritariamente la realizzazione ovvero l’ampliamento, l’ammodernamento, la riconversione, la
riattivazione e il trasferimento di:
- infrastrutture e servizi per la localizzazione delle imprese, incluso il ripristino di facilities
primarie e secondarie comuni;
- incubatori di impresa, centri e sportelli di promozione aziendale, strutture per il
trasferimento e l’innovazione tecnologica;
- piattaforme logistiche integrate per le materie prime e i prodotti (magazzini, sistemi di
movimentazione e di confezionamento, etc.);
- sistemi ed impianti comuni di depurazione e smaltimento ecologico dei residui delle
lavorazioni, inclusi i sistemi di monitoraggio per il controllo dei carichi inquinanti;
- impianti di produzione combinata e di distribuzione di energia elettrica e di calore in regime
di autoproduzione;
- infrastrutture ICT e di connettività a larga banda.
- Acquisire i necessari servizi reali per sostenere l’integrazione e la cooperazione tra le imprese
attraverso la realizzazione di Piani Integrati di Servizi Reali Interaziendali. I servizi devono
riguardare prioritariamente la progettazione, realizzazione, gestione e sviluppo dei sistemi e delle
filiere produttive attraverso:
- la realizzazione di sistemi informativi per la gestione delle reti di impresa e a supporto della
cooperazione tra le imprese;
- l’analisi e l’implementazione delle possibili integrazioni produttive verticali (catene di
fornitura di beni e servizi intermedi) e orizzontali (gruppi di acquisto, vendita ed export,
etc.) tra le imprese;
- le analisi mercato sulle filiere (stato della concorrenza e prospettive di mercato), la
ricognizione operativa sui canali e le problematiche di penetrazione commerciale, il
sostegno alla promozione e alla commercializzazione delle produzioni delle imprese con
particolare riferimento ai mercati nazionali ed esteri;
- la progettazione e la realizzazione di servizi logistici comuni alle imprese per l’acquisizione
delle materie prime (inclusi gruppi di acquisto), l’acquisizione degli ordini e l’immissione
sul mercato dei prodotti;
- la progettazione e l’implementazione di servizi comuni alla produzione (sistemi di qualità
aziendali, gestione ambientale, tecnologie di produzione, etc.).
- Sviluppare la capacità di innovazione delle imprese attraverso la realizzazione di Piani di
Innovazione Interaziendali costituiti da Studi di Fattibilità, Progetti di Ricerca Industriale di
Sviluppo Tecnologico e Servizi per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico, I Piani
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devono prevedere la realizzazione di un insieme di azioni strettamente correlate tra di loro e in
grado di:
- intercettare, anticipare e stimolare la domanda di innovazione da parte delle imprese;
- migliorare le condizioni di accesso delle imprese alle fonti della conoscenza scientifica e
tecnologica di interesse industriale;
- favorire la circolazione delle conoscenze tecnologiche e lo sviluppo di servizi ad alto
contenuto di conoscenza necessari per promuovere l’adozione dell’innovazione da parte
delle imprese;
- sensibilizzare le imprese e stimolare la sperimentazione innovativa, a livello di prodotti
realizzati, tecniche di produzione e modelli organizzativi.
- Adeguare le competenze delle risorse umane delle imprese attraverso la realizzazione di Piani di
Formazione Continua Interaziendali. I Piani devono prevedere:
- la realizzazione di specifiche analisi dei fabbisogni di competenze e professionalità comuni
alle imprese;
- la definizione dei percorsi formativi per le specifiche figure professionali (contenuti,
modalità di erogazione/fruizione, personale interessato, etc.);
- l’organizzazione e l’erogazione dell’offerta formativa (voucher formativi, corsi
interaziendali, etc.).
B. Piani di Sviluppo Aziendali per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali di
produzione/servizio finalizzate a completare e/o potenziare l’integrazione dei sistemi e delle filiere
produttive presenti sul territorio.
C. Piani di Sviluppo Aziendali, proposti dalle singole imprese dei sistemi e delle filiere produttive
presenti sul territorio, finalizzati a;
- realizzare Piani di Investimenti Produttivi Aziendali per la creazione e/o il potenziamento di
specifiche unità di produzione/servizio e necessari a migliorare la competitività dell’impresa e a
favorirne l’integrazione con le altre imprese;
- acquisire gli eventuali servizi reali specifici non compresi nei Piani Integrati di Servizi Reali
Interaziendali;
- realizzare eventuali Piani di Innovazione Aziendali specifici non compresi nei Piani di
Innovazione Interaziendali,
- realizzare eventuali Piani di Formazione Aziendali specifici non compresi nei Piani di
Formazione Interaziendali.
Attraverso i Contratti di Investimento le imprese localizzate in una area industriale e/o produttiva possono
realizzare congiuntamente investimenti integrati, materiali e immateriali, per la creazione di Parchi di
Imprese. L’obiettivo è passare dal modello attuale di mera localizzazione alla costituzione di aree
produttive (Parchi di Impresa) che integrino gli attuali servizi tradizionali con un’offerta di servizi
avanzati commisurati alle reali esigenze delle imprese localizzate.
Linea di Intervento 7.1.5.2 - Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di microfiliere
produttive locali all'interno di Progetti Locali di Sviluppo.
La Linea di Intervento è finalizzata a creare e/o rafforzare i micro sistemi e le micro filiere produttive
territoriali, individuati e selezionati nell’ambito di Progetti Integrati di Sviluppo Locale.
A tal fine si prevede la definizione e messa a punto di una versione semplificata del Contratto di
Investimento:
- di importo complessivo più contenuto;
- con procedure di accesso e valutazione semplificate,
- in grado di incentivare la realizzazione di investimenti produttivi materiali e immateriali promossi da
gruppi e reti di microimprese attive nei settori tradizionali o di nicchia, anche differenti tra loro, in
uno specifico ambito territoriale.
317/396
4.7.1.3. Beneficiari, Categorie di Spesa e Indicatori
Obiettivi Operativi Linee di Intervento
Codici
Categorie
di Spesa
Beneficiari
7.1.1.1
Azioni per potenziare e migliorare la dotazione
infrastrutturale e di servizi delle aree per le attività
produttive della regione.
05
7.1.1.2 Azioni per semplificare gli iter procedurali connessi alla
localizzazione e alla operatività delle imprese (SUAP). 05
Regione Calabria, anche attraverso proprie
Agenzie in “House” ai sensi della normativa
comunitaria e nazionale vigente.
Amministrazioni Provinciali, anche attraverso
proprie Agenzie in “House” ai sensi della
normativa comunitaria e nazionale vigente.
Enti Locali in forma singola e associata.
7.1.1
Qualificare e potenziare le infrastrutture
produttive materiali ed immateriali e
sostenere la domanda di servizi
innovativi alle imprese.
7.1.1.3
Azioni di informazione e assistenza tecnica per la creazione
di reti/cluster di imprese e la definizione di progetti di
cooperazione da finanziare attraverso i Contratti di
Investimento.
05
Agenzie di Sviluppo Locale.
Confederazioni e Associazioni di Categoria.
Camere di Commercio.
7.1.2.1
Programmi "InvestinCalabria" per l'attrazione di
investimenti esterni e "Calabria Internazionale" per
l'internazionalizzazione del sistema produttivo calabrese.
05
Regione Calabria, anche attraverso proprie
Agenzie in “House” ai sensi della normativa
comunitaria e nazionale vigente.
Amministrazioni Provinciali, anche attraverso
proprie Agenzie in “House” ai sensi della
normativa comunitaria e nazionale vigente.
Camere di Commercio, Unioncamere.
Enti e Amministrazioni Centrali gestori di servizi
con sedi nel territorio regionale.
7.1.2
Sostenere l'apertura del sistema
produttivo regionale attraverso
l'attrazione di investimenti dall'esterno e
il miglioramento delle capacità di
esportazione delle imprese regionali.
7.1.2.2 Realizzazione e potenziamento dei consorzi per l'export nei
settori strategici dell'economia regionale. 05 Consorzi di Imprese per l’Export.
7.1.3.1
Azioni per il potenziamento del sistema delle garanzie
attraverso la messa in rete di Fondi di Garanzia, la
ricapitalizzazione e la riorganizzazione dei Confidi e la
costituzione di un Fondo Regionale di Controgaranzia.
05
Regione Calabria, anche attraverso proprie
Agenzie in “House” ai sensi della normativa
comunitaria e nazionale vigente.
Confidi. 7.1.3 Migliorare le condizioni di accesso al
credito da parte delle imprese.
7.1.3.2 Azioni per la promozione e l'utilizzazione di strumenti di
finanza innovativa. 05 Istituti di Credito.
Imprese e loro Consorzi.
318/396
Confidi.
7.1.4.1 Pacchetti Integrarti di Agevolazioni per sostenere la
competitività delle imprese esistenti. 06, 07, 09
7.1.4.2
Pacchetti Integrati di Agevolazione per l'avvio o l'attrazione
di nuove iniziative imprenditoriali nei settori innovativi e/o
in rapida crescita.
06, 07, 09
7.1.4 Imprese e loro consorzi.
Promuovere e sostenere la competitività
delle imprese e la creazione di nuove
imprese nei settori innovativi e/o in
rapida crescita.
7.1.4.3 Promozione dell'imprenditorialità giovanile. 06, 07, 09 Nuove imprese.
7.1.5.1
Contratti di Investimento per la creazione o il potenziamento
di reti/cluster di imprese nei settori strategici dell'economia
regionale.
06, 07, 09
7.1.5
Promuovere e sostenere la cooperazione
tra le imprese in una logica di filiera o
di territorio. 7.1.5.2
Contratti di investimento per la realizzazione o il
potenziamento di micro-filiere produttive locali all'interno di
Progetti Locali di Sviluppo.
06, 07, 09
Imprese e loro consorzi.
319/396
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatore di Realizzazione Unità di
Misura
Valore
Atteso
2013
N° Interventi per il miglioramento dell’offerta localizzativi nelle aree per le
attività produttive della regione (7.1.1.1), di cui volti a favorire la conciliazione e
le pari opportunità.
Numero 51
N° Sportelli Unici per le Attività Produttive regionali potenziati (7.1.1.2). Numero 18
Obiettivo Operativo 7.1.1 - Qualificare e
potenziare le infrastrutture produttive materiali
ed immateriali e sostenere la domanda di
servizi innovativi alle imprese. N° Programmi di informazione e di assistenza tecnica per la creazione di
reti/cluster di imprese e la definizione di progetti di cooperazione (7.1.1.3). Numero 6
N° Interventi finanziati nell’ambito del Programma InvestinCalabria (7.1.2.1). Numero 2
N° Interventi finanziati nell’ambito del Programma Calabria Internazionale
(7.1.2.1). Numero 2
Obiettivo Operativo 7.1.2 – Sostenere
l'apertura del sistema produttivo regionale
attraverso l'attrazione di investimenti
dall'esterno e il miglioramento delle capacità
di esportazione delle imprese regionali.
N° Consorzi per l’Export nei settori strategici dell’economia regionale creati o
potenziati (7.1.2.2). Numero 34
N° Interventi per il potenziamento del sistema d Obiettivo Operativo 7.1.3 - Migliorare le elle garanzie (7.1.3.1). Numero 2
condizioni di accesso al credito da parte delle
imprese.
N° Interventi di sostegno all’accesso agli strumenti di finanziamento alle PMI
(7.1.3.2). Numero 2
N° Piani di sviluppo aziendali per imprese esistenti finanziati, di cui ad imprese a
prevalente conduzione femminile e di immigrati (7.1.4.1). Numero 275
55
N° Piani di sviluppo aziendali per l’attrazione o la creazione di imprese
finanziati, di cui ad imprese a prevalente conduzione femminile e di immigrati
(7.1.4.2).
Numero 140
28
Obiettivo Operativo 7.1.4 – Promuovere e
sostenere la competitività delle imprese e la
creazione di nuove imprese nei settori
innovativi e/o in rapida crescita.
N° Nuove imprese costituite da giovani finanziate, di cui imprese a prevalente
conduzione femminile (7.1.4.3). Numero 80
15
N° Reti e Cluster di Imprese nei settori strategici potenziate o create , di cui con
presenza di imprese a prevalente conduzione femminile (7.1.5.1). Numero
30
6
Obiettivo Specifico 7.1 –
Migliorare le condizioni di
contesto e la competitività
dei sistemi produttivi.
Obiettivo Operativo 7.1.5 – Promuovere e
sostenere la cooperazione tra le imprese in una
logica di filiera o di territorio. N° Micro-filiere produttive locali attive nei settori tradizionali o di nicchia
potenziate o create (7.1.5.2). Numero 35
7
320/396
Obiettivo

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