venerdì 27 febbraio 2009

Por Calabria 2007-2013 Fesr

4.7.2. Grandi Progetti, integrazione con altri Fondi e strumenti di ingegneria
finanziaria
4.7.2.1. Elenco dei Grandi Progetti
Non si prevede il ricorso a Grandi Progetti.
4.7.2.2. Sinergie con altri Fondi e strumenti finanziari
Sinergie con il PSR Calabria 2007 – 2013 (FEASR).
Il POR Calabria FESR 2007 – 2013, per quanto riguarda la logistica, interverrà per:
- la realizzazione e/o la razionalizzazione di piattaforme logistiche agroalimentari per lo stoccaggio e il
confezionamento dei prodotti in aree a forte vocazione redistributiva e di concentrazione dell’offerta,
oltre che a vocazione produttiva, favorendone la concentrazione territoriale e la specializzazione;
- la razionalizzazione della catena del freddo, con interventi innovativi a livello di stoccaggio e
trasporto delle merci per investimenti non realizzati dalle imprese agricole e agroindustriali.
Il PSR Calabria FEASR 2007 – 2013, per quanto riguarda la logistica, interverrà per :
- il ricorso all’intermodalità da parte delle imprese per gli investimenti nelle aziende agricole e nelle
imprese agroindustriali relativamente ai prodotti prevalentemente dell’Allegato I del Trattato e ai
prodotti della silvicoltura;
- la razionalizzazione della catena del freddo, con interventi innovativi a livello di stoccaggio,
lavorazione, trasporto delle merci per investimenti nelle aziende agricole e nelle imprese
agroindustriali relativamente ai prodotti prevalentemente dell’Allegato I del Trattato e ai prodotti
della silvicoltura.
Il PSR Calabria FEASR 2007 – 2013 interverrà inoltre per sostenere gli interventi finalizzati a incentivare
nelle aree rurali:
- la diversificazione verso attività non agricole nei casi in cui siano realizzati da soggetti appartenenti
alla famiglia agricola e legati necessariamente all’azienda agricola;
- la creazione e lo sviluppo di microimprese artigianali e di servizi che operano per la realizzazione e la
promozione di prodotti e servizi che incorporano al loro interno le caratteristiche tipiche del territorio
e delle produzioni agricole e forestali (es. seconde lavorazioni dei prodotti agricoli). Le iniziative
saranno ammissibili al finanziamento nell’ambito del PSR FEASR 2007 – 2013 fino ad un massimo
di investimenti totali pari a 200.000 euro. Per investimenti superiori si dovrà ricorrere al POR
Calabria FESR 2007 – 2013..
Sinergie con il PON FEP 2007 – 2013.
Il PON FEP 2007 – 2013 sosterrà la realizzazione degli interventi a favore dell’acquacoltura sono (Art. 29
del Regolamento FEP) e gli investimenti produttivi nel settore della trasformazione e
commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura effettuati dalle micro, piccole e medio
imprese (Art. 35 del Regolamento FEP).
4.7.2.3. Applicazione complementarietà tra i Fondi strutturali
Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi programmati, si potrà fare ricorso al principio della
complementarietà tra i Fondi strutturali, di cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06, e finanziare
azioni che rientrano negli ambiti di intervento stabiliti dal POR Calabria FSE 2007 – 2013, nei limiti e
alle condizioni ivi previste fino a un massimo del 10% del contributo comunitario del presente Asse
prioritario, purché esse siano necessarie al corretto svolgimento dell’operazione e ad essa direttamente
legate.
4.7.2.4. Strumenti di ingegneria finanziaria
La Regione Calabria potrà avvalersi, nell’ambito di un’azione congiunta a scala nazionale e/o
interregionale, dell’Iniziativa JEREMIE (Joint European Resources for Micro-to-Medium Enterprises)
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proposta congiuntamente dalla Commissione europea, della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e
del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) per facilitare e migliorare l'accesso ai finanziamenti previsti
dal POR Calabria FESR 2007 – 2013 da parte delle Micro, Piccole e Medie imprese che operano in
Calabria o che vogliono attivare una nuova iniziativa imprenditoriale.
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4.8. Asse VIII – Città, Aree Urbane e Sistemi Territoriali
4.8.1. Città e Aree Urbane
4.8.1.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Promuovere la competitività, l'innovazione e l'attrattività delle città e delle reti urbane attraverso la
diffusione di servizi avanzati di qualità, il miglioramento della qualità della vita e il collegamento con le
reti materiali e immateriali (Obiettivo Specifico 8.1).
Nelle Città e nelle Aree Urbane sarà possibile attuare Progetti Integrati di Sviluppo Urbano coerenti con
la strategia regionale per le Città e le Aree Urbane e previsti dai Piani Strategici Urbani, attualmente in
corso di redazione196. I Progetti Integrati di Sviluppo Urbano, a partire dalle criticità presenti sul territorio
e da risolvere (cfr. punto precedente generale sullo sviluppo urbano), adottano un approccio
multisettoriale tale da garantire la presa in conto delle diverse tematiche che incidono sulla potenzialità di
sviluppo e valorizzazione del territorio preso a riferimento.
Ciascun Piano Strategico Urbano dovrà identificare e definire i Progetti Integrati di Sviluppo Urbano che
ne costituiscono la struttura portante. La Regione Calabria, attraverso specifici bandi di gara, effettuerà
la selezione dei Progetti Integrati di Sviluppo Urbano sulla base della valutazione della coerenza degli
stessi con i Piani Strategici Urbani. Tale approccio garantirà, per ciascuna Città e Area Urbana,
l’attuazione unitaria della strategia territoriale ed intersettoriale.
Le Città e le Aree Urbane nelle quali saranno attuati i Progetti Integrati di Sviluppo Urbano sono le
seguenti: la Città di Reggio Calabria; l’Area Urbana Cosenza-Rende costituita dalla Città di Cosenza e
dalla Città di Rende; la Città di Catanzaro; la Città di Lamezia Terme; la Città di Crotone; la Città di
Vibo Valentia; l’Area Urbana Corigliano-Rossano costituita dalla Città di Corigliano Calabro e dalla Città
di Rossano Calabro, la “Città-Porto” di Gioia Tauro.
I Progetti Integrati di Sviluppo Urbano, nel quadro di quanto precedentemente affermato, saranno
finalizzati prioritariamente a:
- Sostenere la crescita e la diffusione delle funzioni urbane superiori per aumentare la competitività e
per migliorare la fornitura di servizi di qualità nelle città e nei bacini territoriali sovracomunali e
regionali di riferimento. Alcuni esempi di azioni potenzialmente ricomprese sono i seguenti:
- Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per la valorizzazione
turistica del patrimonio culturale e ambientale di eccellenza delle Città e delle Aree Urbane.
- Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per la ricerca
scientifica, l'innovazione tecnologica e la competitività delle imprese nelle Città e nelle Aree
Urbane.
- Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per le filiere della
creatività, dell'intrattenimento, della produzione artistica e culturale nelle Città e nelle Aree
Urbane.
196 In questo contesto dovranno essere valorizzati i Piani Strategici vigenti o in via di elaborazione, ricorrendo al coinvolgimento del
Partenariato locale, nella definizione di strategie e priorità, nonché di eventuali piani di intervento, e nella valutazione della
rispondenza del processo di pianificazione strategica a requisiti minimi di qualità e avanzamento.
I Piani dovranno puntualmente esplicitare il contributo della politica regionale alle politiche urbane ordinarie e la sua integrazione in
tali strumenti.
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- Elevare la qualità della vita, attraverso il miglioramento delle condizioni ambientali e la lotta ai
disagi derivanti dal degrado, dalla congestione e dalle situazioni di marginalità urbana197. Alcuni
esempi di azioni potenzialmente ricomprese sono i seguenti:
- Azioni per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione sociale ed economica dei Centri
Storici delle Città e delle Aree Urbane.
- Azioni per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione sociale ed economica dei Quartieri
marginali e degradati delle Città e delle Aree Urbane.
- Azioni per la riqualificazione e la valorizzazione dei "water front" delle Città e delle Aree
Urbane.
- Azioni per la riorganizzazione e la valorizzazione degli spazi urbani sottoutilizzati o non
utilizzati attraverso la realizzazione di Parchi Urbani, Centri Commerciali Naturali, Laboratori
Artigianali e della Creatività, Aree Espositive e per Attività di Intrattenimento.
- Azioni pilota innovative per favorire la conciliabilità tra i tempi di vita e di lavoro e il
perseguimento dei diritti di cittadinanza attraverso adeguati servizi sociali e ricreativi nelle Città
e nelle Aree Urbane (urban welfare).
- Azioni pilota per favorire l’utilizzo dello strumento della partecipazione dei cittadini nell’ambito
della redazione/implementazione di Progetti di Sviluppo Urbano, attraverso l’allestimento di un
servizio che svolga il coordinamento delle attività relative alla comunicazione e alla promozione
(Urban Center)198.
- Azioni per potenziare i sistemi di mobilità locale delle Città e delle Aree Urbane previsti dai
Piani Urbani di Mobilità e dai Piani Strategici Integrati Urbani.
La strategia regionale si articolerà secondo gli Obiettivi Operativi e le Linee di Intervento presentati nei
paragrafi successivi.
Obiettivo Operativo 8.1.1 - Sostenere la crescita e la diffusione delle funzioni urbane superiori per
aumentare la competitività e per migliorare la fornitura di servizi di qualità nelle città e nei bacini
territoriali sovracomunali e regionali di riferimento.
L’Obiettivo Operativo sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati per lo Sviluppo
Urbano la valorizzazione delle eccellenze e dei vantaggi comparati riconosciuti quali la presenza di:
- attrattori ambientali e culturali di eccellenza in grado di attrarre significativi flussi turistici e
investimenti privati di operatori nazionali ed internazionali;
- concentrazioni settoriali di attività di ricerca scientifica, trasferimento tecnologico e alta formazione,
di servizi innovativi alle imprese, di imprese innovative in grado di competere sui mercati nazionali e
internazionali;
- funzioni direzionali di valenza strategica regionale che comportano la localizzazione e lo sviluppo di
attività di servizi di terziario avanzato;
- contesti ambientali e culturali favorevoli alla attivazione delle filiere della creatività per la
produzione di contenuti artistici e culturali, il design e la creazione di nuovi prodotti,
197 Per adottare un approccio organico e strutturato al recupero e alla riqualificazione si prevede l’elaborazione dei seguenti
Regolamenti:
- Regolamento Regionale per l’edilizia sostenibile e la riqualificazione architettonica e urbana;
- Regolamento Regionale per il completamento, la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e il
contenimento del fenomeno dell’abusivismo;
- Regolamento Regionale per la qualità progettuale;
- Regolamento Regionale per l’intervento di recupero architettonico e urbano.
198 L’Urban Center consiste nell’allestimento di un Servizio che svolga il coordinamento del Piano della Comunicazione della
Città in campo Urbanistico ed Edilizio e contemporaneamente sia l’attivatore delle forme di partecipazione dei cittadini Il
Servizio promuove la partecipazione dei cittadini attraverso dibattiti, plastici, siti internet, show room espositivi con l’obiettivo
di realizzare il confronto e la condivisione sui Piani e sui Progetti delle Città già in fase di elaborazione.
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l’organizzazione e l’erogazione di servizi per l’intrattenimento, il tempo libero, l’esercizio dei diritti
di cittadinanza, la partecipazione delle nuove generazioni.
La strategia di intervento prevede la definizione e l’attuazione di specifici Progetti Integrati di Sviluppo
Urbano da attuare anche attraverso operazioni previste in altri Assi Prioritari del Programma. Le
tipologie di Progetti Integrati di Sviluppo Urbano ritenute prioritarie sono le seguenti:
- Progetti Integrati per la realizzazione di Sistemi Turistici Urbani / Destinazioni Turistiche Urbane
finalizzati ad incrementare e potenziare in maniera significativa i flussi turistici nazionali ed
internazionali delle Città e delle Aree Urbane.
- Progetti Integrati per la realizzazione di Distretti della Conoscenza e della Competitività nelle Città e
nelle Aree Urbane attraverso la realizzazione di Poli di Innovazione e di Parchi Urbani di Imprese..
- Progetti Integrati per lo sviluppo di Distretti Culturali Urbani anche sulla base delle tendenze e delle
esperienze più significative realizzate nelle città europee.
Obiettivo Operativo 8.1.2 - Elevare la qualità della vita, attraverso il miglioramento delle condizioni
ambientali e la lotta ai disagi derivanti dal degrado, dalla congestione e dalle situazioni di marginalità
urbana.
L’Obiettivo Operativo sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati per lo Sviluppo
Urbano, interventi tesi ad affrontare le criticità esistenti in materia di::
- riqualificazione ambientale, recupero, decoro e rigenerazione sociale ed economica dei Centri Storici
delle Città e delle Aree Urbane;
- riqualificazione ambientale, recupero, decoro e rigenerazione sociale ed economica dei Quartieri
Marginali e Degradati delle Città e delle Aree Urbane;
La selezione degli ambiti urbani di intervento deve essere realizzata in coerenza con quanto previsto dai
Piani Strategici Urbani e sulla base degli indicatori di degrado ambientale e di disagio sociale.
In tale ottica, la strategia di intervento deve tener conto dei seguenti tre ambiti di intervento:
- riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture sottoutilizzati o
non utilizzati per la realizzazione di Parchi Urbani, di Alberghi Diffusi nei Centri Storici199, di Centri
Commerciali Naturali, di Laboratori Artigianali, di Aree Espositive e per l’Intrattenimento, di Aree e
Impianti per lo Sport e il Tempo Libero;
- rigenerazione economica e creazione di nuove opportunità occupazionali attraverso la creazione e
l’attrazione di nuove attività;
- rigenerazione sociale e contrasto delle situazioni di disagio sociale, di povertà e marginalità urbana
attraverso il miglioramento della qualità dei servizi essenziali ai residenti e il potenziamento dei
servizi per l’integrazione sociale delle persone a maggiore rischio di esclusione.
L’Obiettivo Operativo sostiene inoltre, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati per lo
Sviluppo Urbano, interventi finalizzati a potenziare i sistemi di mobilità sostenibile nelle Città e nelle
Aree Urbane.
4.8.1.2. Linee di Intervento
Linea di Intervento 8.1.1.1 - Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per
la valorizzazione turistica del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico delle Città e delle Aree
Urbane.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione di Progetti Integrati per lo Sviluppo Urbano in grado di
migliorare e potenziare, attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico
di eccellenza, l’attrattività turistica delle Città e delle Aree Urbane della Calabria che presentano
significativi flussi di visitatori e di turisti.
199 Possono assumere la denominazione di "albergo diffuso" gli alberghi caratterizzati dalla centralizzazione in un unico stabile
dell'ufficio ricevimento, delle sale di uso comune e dell'eventuale ristorante ed annessa cucina e dalla dislocazione delle unità
abitative in uno o più stabili separati, purché ubicati nel centro storico (zona A) del Comune e distanti non oltre 200 metri
dall'edificio nel quale sono ubicati i servizi principali.
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Per ciascuna Città e Area Urbana potrà essere definito nel Piano Strategico Urbano un obiettivo
finalizzato ad incrementare e potenziare in maniera significativa i flussi turistici nazionali ed
internazionali.
La Linea di Intervento sostiene le seguenti tipologie di operazioni:
- la riqualificazione degli spazi pubblici nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti;
- la riqualificazione e la valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la
realizzazione:
- di servizi turistici (es. servizi di informazione, promozione e prima accoglienza);
- dei sistemi di ospitalità;
- di centri di promozione delle produzioni tipiche locali (es. centri di esposizione, degustazione e
vendita);
- di infrastrutture per il benessere e per il tempo libero;
- la riqualificazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile dei visitatori e dei turisti (piste
ciclabili, parcheggi, etc.).
Sono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o
la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione
degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.
Le operazioni della presente Linea di Intervento devono essere strettamente correlate e integrate con le
operazioni dell’Asse V – Risorse Naturali, Culturali e Turismo Sostenibile.
Le operazioni sono finanziate nell’ambito della presente Linea di Intervento e non nelle Linee di
Intervento dell’Asse V:
- nei casi in cui non si interviene direttamente su beni ricompresi nel patrimonio culturale sottoposto a
tutela (come definito dalla normativa vigente);
- nei casi in cui la componente infrastrutturale dell’operazione (costo degli interventi di
riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione) è prevalente rispetto alla componente di servizio
(attrezzature, tecnologie, arredi). Questa condizione si verifica, di fatto, per le infrastrutture e le aree
non ancora recuperate e valorizzate.
Le operazioni relative al Patrimonio Culturale previste dai Progetti Integrati di Sviluppo Urbano dovranno
essere coerenti con gli specifici Piani Regionali e saranno oggetto di appositi Accordi tra
l’Amministrazione Regionale e le Amministrazioni Comunali proponenti i Progetti Integrati.
I bandi di gara per gli aiuti alle imprese previsti dai Progetti Integrati di Sviluppo Urbano saranno
effettuati congiuntamente dall’Amministrazione Regionale e dalle Amministrazioni Comunali sulla base
degli obiettivi, delle priorità e dei criteri di selezione individuati nei Progetti Integrati.
Linea di Intervento 8.1.1.2 - Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per
la ricerca scientifica, l'innovazione tecnologica e i servizi innovativi per le imprese nelle Città e nelle
Aree Urbane.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione, nell’ambito dei Progetti Integrati per lo Sviluppo Urbano,
di interventi in grado di sostener e potenziare la creazione di Distretti della Conoscenza e della
Competitività nelle Città e nelle Aree Urbane basati sulla realizzazione di Poli di Innovazione e di Parchi
Urbani di Imprese.
I Poli di Innovazione e i Parchi Urbani di Imprese devono essere esplicitamente previsti nei Piani
Strategici di Sviluppo Urbano delle Città e delle Aree Urbane.
La Linea di Intervento è complementare alla Linea di Intervento 1.1.1.1 – Azioni per il potenziamento
delle infrastrutture della Rete Regionale dei Poli di Innovazione.
Gli investimenti infrastrutturali relativi alle aree e alle infrastrutture per i Poli di Innovazione sono
finanziabili nella presente Linea di Intervento. Le tipologie di operazioni ammissibili sono le seguenti:
- riqualificazione e valorizzazione di aree e infrastrutture esistenti e sottoutilizzate da utilizzare per la
realizzazione dei Poli di Innovazione;
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- realizzazione ex-novo delle aree e delle infrastrutture da utilizzare per la realizzazione dei Poli di
Innovazione.
La Linea di Intervento inoltre prevede l’attivazione nelle Città e nelle Aree Urbane di un insieme di
strutture e servizi innovativi per le imprese denominati Parchi Urbani di Imprese. I Parchi Urbani di
Imprese sono costituiti da aree e infrastrutture dotate di servizi comuni all’interno delle quali si
localizzano e operano imprese innovative (settori ad alta tecnologia, centri di ricerca privati, imprese
start-up, imprese del terziario avanzato, etc.). All’interno dei Parchi Urbani di Imprese possono trovare
collocazione: i) spazi per la localizzazione delle imprese; ii) piccoli incubatori di impresa; iii) spazi e
servizi attrezzati per uffici temporanei; iv) infrastrutture e servizi telematici condivisi; v) spazi comuni
per le attività formative e seminariali; vi) spazi e servizi comuni per le attività di segreteria, centro
stampa, logistica, etc.
Per ciascuna Città e Area Urbana può essere presentato un solo Progetto di Parco Urbano di Imprese. In
questo contesto sono ritenuti prioritari i Parchi Urbani di Imprese:
- integrati con i Poli di Innovazione;
- di servizio alle funzioni direzionali di valenza strategica regionale (es. Area Direzionale Regionale di
Germaneto).
I Parchi Urbani di Imprese possono essere realizzati autonomamente da Reti e Cluster di Imprese
attraverso lo strumento dei Contratti di Investimento all’interno della Linea di Intervento 7.1.5.1 -
Contratti di Investimento per la creazione e il potenziamento di Reti/Cluster di imprese nei settori
strategici dell’economia regionale.
Una ulteriore modalità di attivazione dei Parchi Urbani di Imprese è quella in cui l’iniziativa viene
assunta da Soggetti pubblici con l’obiettivo di migliorare l’attrattività dell’area urbana e la competitività
delle imprese. In questo caso, attraverso la presente Linea di Intervento, è possibile realizzare le aree e le
infrastrutture all’interno delle quali localizzare i Parchi. Le tipologie di operazioni ammissibili sono le
seguenti:
- riqualificazione e valorizzazione di aree e infrastrutture esistenti e sottoutilizzate da utilizzare per la
realizzazione dei Parchi Urbani di Imprese;
- realizzazione ex-novo delle aree e delle infrastrutture da utilizzare per la realizzazione dei Parchi
Urbani di Imprese.
Le proposte per la realizzazione dei Parchi Urbani di Imprese localizzati promosse da Soggetti pubblici
devono prevedere obbligatoriamente l’attivazione di Partenariati Pubblici Privati secondo le modalità
previste dalla normativa vigente.
Linea di Intervento 8.1.1.3 - Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per
le filiere della creatività, dell'intrattenimento, della produzione artistica e culturale nelle Città e nelle Aree
Urbane..
La Linea di Intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati per lo Sviluppo
Urbano, interventi in grado di sostenere nelle Città e nelle Aree Urbane lo sviluppo delle filiere
dell’economia/industria della cultura (Distretti Culturali Urbani) in linea con le tendenze e le esperienze
più significative realizzate nelle città europee.
I Distretti Culturali Urbani devono essere esplicitamente previsti nei Piani Strategici di Sviluppo Urbano
delle Città e delle Aree Urbane.
Per ciascuna Città e Area Urbana potrà essere realizzato un solo Distretto Culturale Urbano all’interno del
quale progettare, promuovere e realizzare, all’interno di specifici Laboratori appositamente strutturati
azioni sperimentali che::
- stimolino e valorizzano la creatività dei cittadini, con particolare riguardo alle nuove generazioni,
anche per la ideazione e sperimentazione di nuovi prodotti e servizi dell’economia della cultura;
- alimentino con continuità le produzioni artistiche e culturali e sostengano la sperimentazione di nuovi
prodotti e servizi culturali;
- sperimentino nuove forme di comunicazione, di partecipazione e di intrattenimento;
La Linea di Intervento per la realizzazione dei Distretti Culturali Urbani sostiene le seguenti tipologie di
operazioni:
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- riqualificazione e valorizzazione di aree e infrastrutture da utilizzare per la realizzazione dei
Laboratori dei Distretti Culturali Urbani (incluse le Fabbriche della Creatività di cui alla Linea di
Intervento 1.2.3.2).
- riqualificazione ambientale nelle aree interessate alla realizzazione dei Laboratori dei Distretti
Culturali Urbani;
- acquisizione delle dotazioni impiantistiche e strumentali dei Laboratori dei Distretti Culturali Urbani;
- sostegno alla realizzazione di Progetti Pilota dei Distretti Culturali Urbani;
- realizzazione di eventi per la promozione e la valorizzazione dei Distretti Culturali Urbani;
- progettazione e realizzazione di Programmi di Cooperazione Interregionale per lo scambio di
esperienze in materia di Distretti Culturali Urbani.
Sono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o
la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione
degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.
Le operazioni della presente Linea di Intervento devono essere strettamente correlate e integrate con le
operazioni dei seguenti Assi Prioritari:
- Asse I – Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Società dell’Informazione.
- Asse V – Risorse Naturali, Culturali e Turismo Sostenibile.
Le operazioni sono finanziate nell’ambito della presente Linea di Intervento e non nelle Linee di
Intervento dell’Asse V:
- nei casi in cui non si interviene direttamente su beni ricompresi nel patrimonio culturale sottoposto a
tutela (come definito dalla normativa vigente);
- nei casi in cui la componente infrastrutturale dell’operazione (costo degli interventi di
riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione) è prevalente rispetto alla componente di servizio
(attrezzature, tecnologie, arredi). Questa condizione si verifica, di fatto, per le infrastrutture e le aree
non ancora recuperate e valorizzate.
Le operazioni relative al Patrimonio Culturale previste dai Progetti Integrati di Sviluppo Urbano dovranno
essere coerenti con gli specifici Piani Regionali e saranno oggetto di appositi Accordi tra
l’Amministrazione Regionale e le Amministrazioni Comunali proponenti i Progetti Integrati.
I bandi di gara per gli aiuti alle imprese previsti dai Progetti Integrati di Sviluppo Urbano saranno
effettuati congiuntamente dall’Amministrazione Regionale e dalle Amministrazioni Comunali sulla base
degli obiettivi, delle priorità e dei criteri di selezione individuati nei Progetti Integrati.
Linea di Intervento 8.1.2.1 - Azioni per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione sociale ed
economica dei Centri Storici e dei Quartieri Marginali e Degradati delle Città e delle Aree Urbane.
La Linea di Intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo Urbano,
interventi finalizzati alla riqualificazione ambientale e alla rigenerazione sociale ed economica dei Centri
Storici e dei Quartieri Marginali e Degradati delle Città e delle Aree Urbane.
Le aree soggette a riqualificazione ambientale e rigenerazione sociale devono essere esplicitamente
individuate nei Piani Strategici di Sviluppo Urbano delle Città e delle Aree Urbane.
La presente Linea di Intervento è articolata nelle seguenti tipologie di operazioni::
- Riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture sottoutilizzati o
non utilizzati:
- recupero e riqualificazione di aree ed immobili degradati e/ o sottoutilizzati di proprietà
pubblica;
- recupero e riqualificazione dei ”water front” delle città e delle aree urbane;
- realizzazione di interventi per migliorare la dotazione e la qualità delle reti di servizi
limitatamente a quelli non realizzabili dagli operatori privati in condizioni di mercato ;
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- realizzazione di interventi per migliorare e qualificare i sistemi di mobilità e di sicurezza (strade,
parcheggi, segnaletica, piste ciclabili, sistemi di mobilità in sede fissa, sistemi di video
sorveglianza, etc.)
- realizzazione di interventi per migliorare la dotazione di verde urbano (parchi urbani, aree di
verde urbano diffuso, etc.);
- realizzazione di interventi per migliorare la qualità e il decoro urbano (riqualificazione di piazze
e spazi pubblici attraverso la qualificazione dell’arredo urbano, riqualificazione delle facciate
degli edifici pubblici, etc.);
- Rigenerazione economica e creazione di nuove opportunità occupazionali attraverso la creazione e
l’attrazione di nuove attività imprenditoriali:
- realizzazione di aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività imprenditoriali
(alberghi diffusi, centri commerciali naturali, laboratori artigianali, piccoli incubatori, etc.);
- sostegno alla creazione di Centri Servizi Zonali per la gestione delle aree attrezzate e delle
infrastrutture per la localizzazione delle attività imprenditoriali e per la promozione e
l’accompagnamento all’avvio delle nuove iniziative imprenditoriali;
- sostegno alla creazione e all’attrazione di iniziative imprenditoriali da finanziare nei limiti
previsti dal Regolamento “De Minimis”;
Le operazioni sono finanziate nell’ambito della presente Linea di Intervento e non nelle Linee di
Intervento dell’Asse VII nei casi in cui la componente infrastrutturale dell’operazione (costo degli
interventi di riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione) è prevalente rispetto alla componente
di servizio (attrezzature, tecnologie, arredi). Questa condizione si verifica, di fatto, per le
infrastrutture e le aree non ancora recuperate e valorizzate.
- Rigenerazione sociale e contrasto delle situazioni di disagio sociale, di povertà e marginalità urbana
attraverso il miglioramento della qualità dei servizi essenziali ai residenti e il potenziamento dei
servizi per l’integrazione sociale delle persone a maggiore rischio di esclusione:
- realizzazione di aree e infrastrutture per l’aggregazione sociale, l’intrattenimento, lo sport e il
tempo libero (centri giovanili, palestre, impianti sportivi, centri culturali polifunzionali, etc.);
- realizzazione di interventi per potenziare la dotazione infrastrutturale dei servizi all’infanzia
(asili nido, percorsi sicuri, aree attrezzate per la socializzazione e lo sport, laboratori per la
creatività, etc.);
- realizzazione di interventi per potenziare la dotazione infrastrutturale dei servizi per gli anziani
(centri diurni, centri di incontro intergenerazionale, etc.);
- realizzazione di interventi per migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi e dei servizi
pubblici ai Soggetti diversamente abili (eliminazione delle barriere architettoniche, servizi di
trasporto pubblico accessibili, etc.);
- sostegno alla creazione di micro iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo nel campo dei
servizi alle persone da finanziare attraverso lo strumento del “micro credito”.
Le operazioni sono finanziate nell’ambito della presente Linea di Intervento e non nelle Linee di
Intervento dell’Asse IV nei casi in cui la componente infrastrutturale dell’operazione (costo degli
interventi di riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione) è prevalente rispetto alla componente
di servizio (attrezzature, tecnologie, arredi). Questa condizione si verifica, di fatto, per le
infrastrutture e le aree non ancora recuperate e valorizzate.
I bandi di gara per gli aiuti alle imprese saranno effettuati congiuntamente dall’Amministrazione
Regionale e dalle Amministrazioni Comunali sulla base degli obiettivi, delle priorità e dei criteri di
selezione individuati nei Progetti Integrati.
Linea di Intervento 8.1.2.2 - Azioni per potenziare i sistemi di mobilità sostenibile nelle Città e nelle
Aree Urbane.
La Linea di Intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati per lo Sviluppo
Urbano, interventi finalizzati a potenziare i sistemi di mobilità sostenibile nelle Città e nelle Aree
Urbane.
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Le tipologie di operazioni che possono attivate all’interno dei Progetti Integrati per potenziare i sistemi di
mobilità sostenibile sono le seguenti:
- realizzazione di parcheggi fuori strada e di parcheggi in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici
(‘park and ride’), nonché di parcheggi nei nodi di interscambio modale;
- realizzazione di sistemi di protezione dal traffico nei centri storici o in altre aree di pregio
commerciale (regolamentazione ZTL, isole e itinerari pedonali, corridoi ambientali, introduzione di
pedaggi per l’accesso, etc.);
- realizzazione di piste ciclabili per incentivare l’uso della bicicletta;
- realizzazione di sistemi di mobilità pedonale assistita in prossimità di nodi di interscambio modale e
nelle situazioni in cui occorre migliorare l’accessibilità pedonale, disincentivando l’uso dell’auto
privata (ad es. centri storici).
- realizzazione di scale mobili, ascensori e altri sistemi per la mobilità;
- recupero funzionale delle stazioni dismesse nelle aree urbane;
- acquisizione di tecnologie per la pianificazione del traffico e della mobilità, la gestione della
sicurezza stradale, la gestione dei parcheggi, il monitoraggio e il controllo della circolazione,
l’informazione agli utenti, la gestione delle flotte.
Le operazioni devono essere previste dai Piani Urbani per la Mobilità e si integrano con quelli previsti
nella Linea di Intervento 6.1.3.1 – Sistemi per la Mobilità Sostenibile nelle Aree Urbane dell’Asse VI –
Reti e Collegamenti per la Mobilità
Linea di Intervento 8.1.2.3 - Azioni per la realizzazione di un efficiente sistema urbano di servizi attorno
al Porto di Gioia Tauro.
La Linea di Intervento si prevede la realizzazione di un Progetto Integrato di Sviluppo Urbano specifico
per la realizzazione di un efficiente sistema urbano di servizi attorno al Porto di Gioia Tauro200. Infatti la
competitività dell’Hub Portuale di Gioia Tauro è funzione non solo della qualità e dell’economicità dei
servizi logistici ma anche della qualità e della competitività del territorio circostante in termini di qualità
della vita e dotazione di servizi per la popolazione residente e per i lavoratori che operano nell’Hub
(inclusi i marittimi di passaggio) e nelle aziende dell’area.
Inoltre, a differenza di gran parte delle realtà portuali nazionali in cui il porto è stretto tra le aree
residenziali, a Gioia Tauro il distacco è netto, al punto tale che le città adiacenti (Gioia Tauro,
S.Ferdinando e Rosarno) risentono in misura scarsa di effetti benefici e in misura elevata di diseconomie
localizzative (traffico pesante ed altro) dovute alla presenza del porto.
Il Progetto Integrato di Sviluppo Urbano sarà pertanto finalizzato alla formazione di una “Città – Porto”
di livello sovraregionale, integrata nel sistema metropolitano dell’Area dello Stretto, attraverso la
realizzazione di interventi e “misure compensative” per:
- lo sviluppo del waterfront delle Città di Gioia Tauro e San Ferdinando (spazi attrezzati per lo svago,
lo sport, le attività balneari, la cultura e le attività sociali);
- la realizzazione di interventi di riqualificazione e funzionalizzazione degli insediamenti urbani a
margine dell’area portuale con il duplice obiettivo di evitare condizioni di eccessiva urbanizzazione e
di dotare l’area di moderne strutture di servizio per le persone e le imprese (strutture ricettivoalberghiere,
punti ristoro, nodi di interscambio modale, aree verdi attrezzate, spazi commerciali; etc.);
- la realizzazione di un Centro di Accoglienza dei Marittimi201 dotato di albergo per brevissimi
soggiorni, piscina, impianti sportivi, pub, biblioteca multilingua, servizi internet, servizi di
lavanderia, servizi di ristorazione, vendita e promozione prodotti tipici calabresi, presidi medici,
cineteca, sale tv satellitare, luoghi di preghiera multiconfessionale;
200 L’area rientra a pieno titolo nelle “nuove centralità, che riguardano la formazione di luoghi che si possono definire esterni alle
tradizionali centralità di tessuti consolidati in una nuova mappa dell’armatura urbana calabrese” (cfr.Documento strategico
regionale D.G.R. n. 555 del 8 agosto 2006).
201 Migliaia di persone di differenti nazionalità, lingua, cultura e religione, che fanno scalo nel Porto di Gioia Tauro.
331/396
- l’individuazione e l’applicazione di misure compensative da applicare nell’area territoriale di
riferimento per la salvaguardia e la valorizzazione ambientale;
- la realizzazione di interventi sul sistema delle infrastrutture e della mobilità dai comuni limitrofi
all’area portuale.
332/396
4.8.1.3. Beneficiari, Categorie di Spesa e Indicatori
Obiettivi Operativi Linee di Intervento
Codici
Categorie
di Spesa
Beneficiari
8.1.1.1
Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e
dei servizi per la valorizzazione turistica del patrimonio
culturale, ambientale e paesaggistico delle Città e delle Aree
Urbane.
61
8.1.1.2
Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e
dei servizi per la ricerca scientifica, l'innovazione tecnologica
e i servizi innovativi per le imprese nelle Città e nelle Aree
Urbane..
8.1.1 61
Sostenere la crescita e la diffusione
delle funzioni urbane superiori per
aumentare la competitività e per
migliorare la fornitura di servizi di
qualità nelle città e nei bacini
territoriali sovracomunali e regionali di
riferimento.
8.1.1.3
Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e
dei servizi per le filiere della creatività, dell'intrattenimento,
della produzione artistica e culturale nelle Città e nelle Aree
Urbane..
61
Regione Calabria.
Città e Aree Urbane.
8.1.2.1
Azioni per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione
sociale ed economica dei Centri Storici e dei Quartieri
Marginali e Degradati delle Città e delle Aree Urbane.
61
8.1.2.2 Azioni per potenziare i sistemi di mobilità sostenibile nelle
Città e nelle Aree Urbane. 61
Regione Calabria.
Città e Aree Urbane.
8.1.2
Elevare la qualità della vita, attraverso il
miglioramento delle condizioni
ambientali e la lotta ai disagi derivanti
dal degrado, dalla congestione e dalle
situazioni di marginalità urbana.
8.1.2.3 Azioni per la realizzazione di un efficiente sistema urbano di
servizi attorno al Porto di Gioia Tauro. 61
Regione Calabria.
Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria.
Comuni della Piana di Gioia Tauro.
333/396
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatore di Realizzazione Unità di
Misura
Valore
Atteso
2013
N. Interventi di riqualificazione ambientale nelle aree interessate dai flussi di
visitatori e turisti (8.1.1.1). Numero 20
N° Aree e infrastrutture da utilizzare per la realizzazione di servizi turistici,
sistemi di ospitalità, centri di promozione delle produzioni tipiche,
infrastrutture per il benessere e il tempo libero riqualificate/ valorizzate
(8.1.1.1).
Numero 50
N° infrastrutture per la mobilità sostenibile dei visitatori e dei turisti
riqualificate (8.1.1.1). Numero 10
N° Aree e infrastrutture esistenti e sottoutilizzate da utilizzare per la
realizzazione dei Poli di Innovazione riqualificate/ valorizzate (8.1.1.2). Numero 3
N° Aree e infrastrutture nuove per la realizzazione dei Poli di Innovazione
create (8.1.1.2). Numero 3
N° Aree e infrastrutture esistenti e sottoutilizzate da utilizzare per la
realizzazione dei Parchi Urbani di imprese riqualificate/valorizzate (8.1.1.2). Numero 3
N° Aree e infrastrutture nuove per la realizzazione dei Parchi Urbani di
imprese create (8.1.1.2). Numero 3
N° Aree e infrastrutture da utilizzare per la realizzazione dei Laboratori dei
Distretti Culturali Urbani (8.1.1.3). Numero 3
N° Interventi di riqualificazione ambientale e di arredo urbano nelle aree
interessate alla realizzazione dei Laboratori dei Distretti Culturali Urbani
(8.1.1.3).
Numero
N° Laboratori dei Distretti Culturali Urbani attrezzati (8.1.1.3). Numero 3
N° Progetti pilota dei Distretti Culturali Urbani finanziati (8.1.1.3). Numero 3
N° Eventi per la promozione e la valorizzazione dei Distretti Culturali Urbani
realizzati (8.1.1.3). Numero 6
Obiettivo Operativo 8.1.1 – Sostenere la
crescita e la diffusione delle funzioni
urbane superiori per aumentare la
competitività e per migliorare la
fornitura di servizi di qualità nelle città e
nei bacini territoriali sovracomunali e
regionali di riferimento.
N° Programmi di Cooperazione Interregionale per lo scambio di esperienze in
materia di Distretti Culturali Urbani finanziati (8.1.1.3). Numero 2
N° Aree e immobili degradati e/o sottoutilizzati di proprietà pubblica
recuperati/riqualificati (8.1.2.1). Numero 30
N° Reti di servizi migliorate/potenziate (8.1.2.1). Numero 25
N° Interventi per il miglioramento dei sistemi di mobilità e di sicurezza
(8.1.2.1). Numero 20
N° Interventi di miglioramento della dotazione di verde urbano (8.1.2.1). Numero 40
N° Interventi per il miglioramento del decoro urbano (8.1.2.1). Numero 30
N° Aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività
imprenditoriali create (8.1.2.1). Numero 6
N° Centri Servizi Zonali per la gestione delle aree attrezzate e delle
infrastrutture per la localizzazione delle attività imprenditoriali (8.1.2.1). Numero 5
N° Iniziative imprenditoriali finanziate , di cui:
- femminili (8.1.2.1).
Numero
Numero
50
25
N° Posti in asili nido creati (8.1.2.1). Numero 1.694
Obiettivo Specifico 8.1. –
Promuovere la
competitività,
l’innovazione e l’attrattività
delle città e delle reti
urbane attraverso la
diffusione di servizi
avanzati di qualità, il
miglioramento della qualità
della vita e il collegamento
con le reti materiali e
immateriali.
Obiettivo Operativo 8.1.2 – Elevare la
qualità della vita, attraverso il
miglioramento delle condizioni
ambientali e la lotta ai disagi derivanti
dal degrado, dalla congestione e dalle
situazioni di marginalità urbana
N° Laboratori per la creatività creati (8.1.2.1). Numero 100
334/396
N° Strutture per anziani create (8.1.2.1). Numero 30
N° Interventi per il miglioramento dell’accessibilità degli spazi e dei servizi
pubblici ai Soggetti diversamente abili (8.1.2.1). Numero 20
N° Micro-iniziative imprenditoriali nel campo dei servizi alle persone
finanziate, di cui:
- femminili (8.1.2.1).
Numero
Numero
40
20
N° Parcheggi fuori strada, in prossimità di fermate di mezzi pubblici e nei
nodi di interscambio modale creati (8.1.2.2). Numero 10
N° Sistemi di protezione dal traffico creati (8.1.2.2). Numero 10
Km Piste ciclabili (8.1.2.2). Numero 100
N° Sistemi di mobilità pedonale creati (8.1.2.2). Numero
N° Stazioni dismesse nelle aree urbane recuperate (8.1.2.2). Numero 5
N° Spazi attrezzati per attività sportive, sociali, ricreative creati sul waterfront
delle Città di Gioia Tauro e San Ferdinando (8.1.2.3). Numero 2
N° Interventi di riqualificazione e funzionalizzazione degli insediamenti
urbani a margine dell’area portuale di Gioia Tauro (8.1.2.3). Numero 3
Centro di Accoglienza dei Marittimi (8.1.2.3). Numero 1
N° Interventi sul sistema delle infrastrutture e della mobilità nei comuni
limitrofi all’area portuale di Gioia Tauro realizzati (8.1.2.3). Numero 4
Obiettivo Specifico Indicatore di Risultato Unità di
Misura Fonte
Valore
Attuale
(Anno)
Valore
Atteso
2013
Incremento % delle imprese insediate nei quartieri marginali e degradati delle città e
delle aree urbane. % Sistema Informativo
Regionale +30%
Numero iniziative imprenditoriali insediate nei Parchi Urbani di Imprese. Numero Sistema Informativo
Regionale
Incremento % delle presenze turistiche negli esercizi ricettivi nelle città e nelle aree
urbane % Sistema Informativo
Regionale +20%
Disponibilità di verde urbano per i comuni capoluogo di provincia Mq per
abitante Istat 19,7 30
Obiettivo Specifico 8.1. –
Promuovere la competitività,
l’innovazione e l’attrattività
delle città e delle reti urbane
attraverso la diffusione di
servizi avanzati di qualità, il
miglioramento della qualità
della vita e il collegamento
con le reti materiali e
immateriali. Quota aree recuperate e utilmente messe in uso sul totale aree degradate % Sistema Informativo
Regionale 10
335/396
4.8.2. Sistemi Territoriali
4.8.2.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Migliorare la qualità della vita, la competitività e l'attrattività dei sistemi territoriali non urbani
valorizzando le risorse e le specificità locali e contrastando il declino dei territori delle aree interne e
marginali (Obiettivo Specifico 8.2).
L’Obiettivo Specifico sostiene la realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo, sia Regionali che Locali,
finalizzati a migliorare la qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei Sistemi Territoriali non
urbani. La strategia di intervento è articolata in funzione della tipologia di Sistema Territoriale di
riferimento secondo le modalità di seguito descritte.
I Progetti Integrati di Sviluppo dei sistemi territoriali, a partire dalle criticità presenti sul territorio e da
risolvere (cfr. punto precedente generale sullo sviluppo territoriale), adottano un approccio multisettoriale
tale da garantire la presa in conto delle diverse tematiche che incidono sulla potenzialità di sviluppo e
valorizzazione del territorio preso a riferimento.
Sistemi Territoriali Istituzionali.
Nei Sistemi Territoriali Istituzionali, con priorità alle situazioni di conurbazione tra comuni contigui,
possono essere realizzati, su proposta di aggregazioni dei Comuni interessati e secondo quanto affermato
precedentemente, Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la realizzazione, il potenziamento, la
condivisione e la gestione associata di infrastrutture e servizi essenziali per migliorare la qualità della vita
dei cittadini e l’attrattività dei territori.
I Progetti Integrati di Sviluppo possono essere presentati:
- dalle Province nei casi in cui riguardano tutto il territorio provinciale
- dai Comuni di aree territoriali che presentano significativi elementi di conurbazione;
- dalle aggregazioni di piccoli Comuni contigui.
I Progetti Integrati di Sviluppo, che potranno comprendere sia operazioni previste sia nell’Asse VIII che
negli altri Assi Prioritari IV e VI del POR Calabria FESR 2007 – 2013, possono essere classificati nelle
seguenti tipologie, a seconda dell'accento posto su temi strategici nell'ambito dell'approccio territoriali
pluridisciplinare:
- Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione di Sistemi di Mobilità Intercomunale.
- Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione di Servizi Intercomunali per la Qualità
della Vita.
Sistemi Territoriali Tematici
Un elemento che caratterizza in maniera determinante la qualità dei prodotti/servizi di un sistema
territoriale è costituito dalla costruzione e dalla valorizzazione dei legami funzionali con il territorio
stesso. Un prodotto/servizio di successo (pacchetto turistico, prodotto agro-alimentare, servizio
innovativo, etc.) la cui qualità è legata a un territorio specifico (qualità ambientale, tipicità e saperi locali,
etc.) contribuisce a creare un’immagine positiva di quel territorio e a elevare la reputazione del sistema
produttivo locale nel suo insieme, una reputazione della quale possono beneficiare tutte le imprese.
In questo contesto la strategia di intervento per migliorare l’attrattività dei territori e la competitività dei
sistemi produttivi locali deve trovare attuazione attraverso l’individuazione e la valorizzazione dei
vantaggi comparati presenti nei singoli sistemi territoriali anche attraverso l’eliminazione e/o la riduzione
degli elementi di blocco presenti.
Tale strategia si attua attraverso le seguenti tipologie di Progetti Integrati di Sviluppo (così classificabili a
seconda dell'accento posto su temi strategici nell'ambito dell'approccio territoriali pluridisciplinare), che
possono comprendere operazioni previste sia nell’Asse VIII che negli Assi Prioritari V, VI e VII del
POR Calabria FESR 2007 – 2013:
- Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la realizzazione dei Sistemi Turistici Locali / Destinazioni
Turistiche Locali.
- Progetti Integrati di Sviluppo per la realizzazione di Sistemi Produttivi Locali, di Distretti
Agroalimentari di Qualità e di Distretti Rurali.
336/396
Le operazioni previste nell’ambito dell’Asse VIII riguardano prioritariamente:
- la riqualificazione dei centri storici, dei borghi e, più in generale, di aree di interesse turistico
funzionali alla realizzazione dei Sistemi Turistici Locali / Destinazioni Turistiche Locali;
- la riqualificazione, il potenziamento o la realizzazione ex-novo di infrastrutture per la condivisione e
la gestione associata di servizi comuni alle imprese per migliorare l’attrattività dei territori e la
competitività dei sistemi produttivi locali.
Sistemi Territoriali Marginali e in Declino.
I Comuni che in Calabria possono essere ricomprese nei “Sistemi Territoriali Marginali e in Declino”
sono 108 e sono caratterizzati da avere una popolazione inferiore a 1.500 abitanti (anno 2004) e che
presentano una diminuzione di popolazione nel decennio 1991 – 2001 maggiore del 5%. La popolazione
totale di questi Comuni è pari a 103.431 abitanti (5,15% della popolazione regionale).
Per contrastare il fenomeno dello spopolamento si prevede la realizzazione di un Progetto Integrato di
Sviluppo Regionale, con il massimo coinvolgimento delle popolazioni che ancora vivono nelle aree
soggette a spopolamento, articolato in un insieme di azioni finalizzate a:
- ridurre i fattori di espulsione della popolazione residente;
- potenziare i fattori di attrazione di nuove attività.
Le azioni per ridurre i fattori di espulsione, cioè che “trattengano” la popolazione invogliandola a restare,
e per potenziare i fattori di attrazione per “facilitare” il flusso di nuovi arrivi, devono essere finalizzate a:
- Migliorare la mobilità verso e dentro le zone rurali in spopolamento.
- Migliorare le infrastrutture e i servizi maggiormente “sensibili” ai fini della qualità della vita (servizi
sanitari, servizi scolastici, servizi per il tempo libero e le attività sportive, sevizi telematici, etc.).
- Recuperare e riqualificare gli edifici, gli spazi pubblici e le reti di servizio.
- Promuovere e attivare Pacchetti Integrati di Localizzazione per attrarre nuovi abitanti nei territori
marginali, inclusi gli immigrati.
- Promuovere e sostenere condizioni di lavoro flessibile, soprattutto per le donne, anche attraverso il
telelavoro.
- Promuovere il turismo attraverso la messa a punto di itinerari di turismo ecologico, culturale e
enogastronomico per aree omogenee.
- Sostenere l’utilizzo delle energie rinnovabili.
La strategia regionale si articolerà secondo l’Obiettivo Operativo e le Linee di Intervento presentati nei
paragrafi successivi.
Obiettivo Operativo 8.2.1 - Migliorare la qualità della vita, la competitività e l'attrattività dei Sistemi
Territoriali non urbani attraverso la realizzazione di Progetti Integrati in grado di valorizzare le risorse e
le specificità locali e contrastare il declino delle aree interne e marginali.
I Progetti Integratiti di Sviluppo saranno individuati e definiti attraverso il processo della
Programmazione Territoriale e della Progettazione Integrata presentato nel Paragrafo 5.4.7.2.
Al fine di garantire la concentrazione delle risorse e l’integrazione degli interventi in ciascun Sistema
Territoriale sarà possibile realizzare un numero limitato di Progetti Integrati di Sviluppo Locale.
L’Amministrazione Regionale definirà procedure univoche per la valutazione e la selezione dei Progetti
Integrati di Sviluppo. Saranno adottati i seguenti indirizzi e criteri generali:
- per le proposte di interventi infrastrutturali e immateriali, finalizzati alla creazione o ampliamento di
strutture per l’erogazione di servizi di interesse pubblico, sarà necessario predisporre
preliminarmente i relativi Piani di Gestione;
337/396
- per le proposte di interventi che prevedono investimenti significativi e/o per i quali è necessario
valutare diverse soluzioni progettuali, l’Amministrazione Regionale potrà richiedere l’elaborazione
di specifici Studi di Fattibilità202;
- sarà data priorità alle proposte di Progetti Integrati di Sviluppo che:
- completano e/o ottimizzano interventi già realizzati e non ancora valorizzati;
- favoriscono la cooperazione stabile tra i Comuni per la realizzazione di servizi in forma
associata;
- valorizzano vantaggi comparati presenti nei sistemi territoriali ovvero rimuovono condizioni
locali di blocco allo sviluppo delle attività economiche;
- sostengono la cooperazione tra le imprese e tra queste e le Istituzioni locali;
- prevedono azioni di cooperazione con altri territori e soggetti regionali, nazionali ed
internazionali finalizzate al potenziamento delle relazioni istituzionali, sociali ed economiche tra
il territorio di riferimento e il mondo esterno;
- sostengono la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate ai progetti di
integrazione sociale;
- prevedono il cofinanziamento dei Comuni e la partecipazione finanziaria di Operatori privati.
4.8.2.2. Linee di intervento
Linea di Intervento 8.2.1.1 – Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione di Sistemi di
Mobilità Intercomunale.
La Linea di Intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo Locale,
interventi per la Mobilità Intercomunale.
I Progetti Integrati interessati sono finalizzati, tra l’altro, a sostenere la domanda di mobilità a scala
intercomunale (studenti, lavoratori, etc.) all’interno delle aree territoriali conurbate e verso i Comuni dove
sono localizzati i più importanti servizi pubblici del territorio di riferimento (scuole, ospedali, uffici
pubblici, etc.). Esempi di operazioni previste sono le seguenti:
- operazioni di cui alla Linea di Intervento 6.1.4.6 – Reti e Servizi di Trasporto per l’Accessibilità alle
Aree Interne e Periferiche dell’Asse VI – Reti e Collegamenti per la Mobilità;
- operazioni finanziate nella presente Linea di Intervento ed in particolare:
- realizzazione e/o potenziamento di infrastrutture e acquisizione di tecnologie e materiale rotabile
per potenziare i servizi di trasporto pubblico locale nelle aree territoriali conurbate (con priorità
ai sistemi di trasporto in sede propria e che riutilizzano infrastrutture sotto utilizzate);
- realizzazione di sistemi innovativi di mobilità da e verso i centri dove sono localizzati i
principali servizi pubblici (“car sharing” e “car pooling”);
- realizzazione di parcheggi fuori strada e di parcheggi in prossimità delle fermate dei mezzi
pubblici (‘park and ride’), nonché di parcheggi nei nodi di interscambio modale;
- realizzazione di vie ciclabili per incentivare l’uso della bicicletta nelle aree territoriali
conurbate;
- recupero funzionale delle stazioni dismesse;
- acquisizione di tecnologie per la pianificazione del traffico e della mobilità, la gestione della
sicurezza stradale, la gestione dei parcheggi, il monitoraggio e il controllo della circolazione,
l’informazione agli utenti, la gestione delle flotte.
I Progetti Integrati devono essere realizzati sulla base di specifici Piani per la Mobilità Intercomunale
elaborati a partire dall’analisi della domanda di trasporto all’interno del sistema territoriale di riferimento.
202 Gli Studi di Fattibilità devono essere elaborati avendo come riferimento le Linee Guida elaborate e inviate al CIPE in seguito alla
Delibera 106/99.
338/396
I Piani per la Mobilità Intercomunale devono essere coerenti con gli strumenti di programmazione e
pianificazione regionali e provinciali nel settore dei trasporti.
Linea di Intervento 8.2.1.2 – Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione di Servizi per la
Qualità della Vita.
La Linea di Intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo Locale,
interventi per la realizzazione di servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
I Progetti Integrati interessati sono finalizzati, tra l’altro, a sostenere la domanda di servizi pubblici delle
comunità locali che risulta attualmente inevasa e relativa a:
- servizi per lo sport e il tempo libero;
- servizi per le attività culturali e di intrattenimento;
- servizi sociali per l’infanzia, i giovani, gli anziani e i diversamente abili.
La Linea di Intervento sostiene le operazioni relative alla realizzazione delle infrastrutture necessarie alla
realizzazione dei servizi ed in particolare:
- infrastrutture per lo sport e il tempo libero (impianti sportivi, palestre, parchi giochi, etc.);
- infrastrutture per le attività culturali e di intrattenimento (biblioteche, centri polifunzionali per le
attività culturali, spazi attrezzati per la realizzazione di eventi, etc.);
- infrastrutture per la realizzazione dei servizi sociali previsti all’interno dei Piani di Zona di cui alla
Legge 328/2000 (asili, centri di aggregazione giovanili, centri diurni per anziani, etc.).
Sono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o
la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione
degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.
La Linea di Intervento sostiene prioritariamente la realizzazione delle infrastrutture necessarie per
l’erogazione di servizi che rispondono ai fabbisogni dei cittadini del sistema territoriale di riferimento e
non solo del singolo comune (servizi intercomunali).
Le operazioni della presente Linea di Intervento devono essere strettamente correlate con le:
- operazioni di cui alle Linee di Intervento relative al Patrimonio Culturale dell’Asse V – Risorse
Naturali, Culturali e Turismo Sostenibile;
- operazioni di cui alle Linee di Intervento relative all’Inclusione Sociale dell’Asse IV – Qualità della
Vita e Inclusione Sociale.
Le operazioni sono finanziate nell’ambito della presente Linea di Intervento e non nelle Linee di
Intervento degli Assi IV e VI nei seguenti casi:
- nei casi in cui non si interviene direttamente su beni ricompresi nel patrimonio culturale sottoposto a
tutela (come definito dalla normativa vigente);
- nei casi in cui la componente infrastrutturale dell’operazione (costo degli interventi di realizzazione,
riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione) è prevalente rispetto alla componente di servizio
(attrezzature, tecnologie, arredi). Questa condizione si verifica, di fatto, per le infrastrutture e le aree
non ancora recuperate e valorizzate.
La definizione dei Progetti Integrati deve essere effettuata sulla base di specifici Piani di Servizi
Comunali e/o Intercomunali per la Qualità della Vita a partire dall’analisi della domanda presente
all’interno del sistema territoriale di riferimento. I Piani di Servizi devono essere coerenti con gli
strumenti di programmazione e pianificazione regionali e provinciali.
Linea di Intervento 8.2.1.3 – Progetto Integrato di Sviluppo Regionale per la Realizzazione della Rete
Regionale Sperimentale delle Case della Salute.
La Linea di Intervento contribuisce alla realizzazione della Rete Regionale Sperimentale delle Case della
Salute, sulla base di quanto previsto nella Linea di Intervento 4.2.3.1 – Azioni per la Progettazione e la
Realizzazione di una Rete Regionale Sperimentale di Case per la Salute dell’Asse IV – Qualità della Vita
e Inclusione Sociale.
339/396
Nello specifico la Linea di Intervento sostiene la realizzazione o la riqualificazione delle infrastrutture
necessarie a realizzare la Rete Regionale Sperimentale delle Case della Salute negli specifici ambiti
territoriali individuati dal Piano Sanitario Regionale.
Per la realizzazione delle infrastrutture sono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la
riqualificazione di infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla
riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture sottoutilizzati o non
utilizzati.
Linea di Intervento 8.2.1.4 – Progetto Integrato di Sviluppo Regionale per la Valorizzazione dei Centri
Storici e dei Borghi di Eccellenza della Calabria.
La Linea di Intervento sostiene, sulla base degli indirizzi e delle priorità del Piano Regionale relativo alla
“Individuazione dei Centri Storici della Calabria203 (cfr. LUR 19/02 – art. 48 “Insediamenti Urbani
Storici), la realizzazione delle seguenti tipologie di azioni:
- recupero e rifunzionalizzazione degli edifici pubblici e/o di interesse pubblico e degli elementi
urbani204 di maggiore valenza storica, culturale e architettonica;
- realizzazione delle infrastrutture e degli impianti complementari necessari a:
- migliorarne le condizioni di sicurezza, accesso e fruibilità del patrimonio culturale dei Centri
Storici e dei Borghi;
- realizzare i servizi e le attività complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale dei
Centri Storici e dei Borghi. Si fa riferimento alle dotazioni infrastrutturali e impiantistiche
necessarie per la realizzazione di attività culturali, di ricerca e formazione, di servizi di ospitalità
diffusa e ristorazione tipica per la creazione di alberghi diffusi, per la creazione di aree e locali
per attività imprenditoriali compatibili (botteghe artigiane, centri commerciali naturali, etc.);
- adozione di sistemi di qualità ambientale e di certificazione dei servizi offerti;
- attivazione di cantieri-scuola per il recupero dei Centri Storici, da svolgersi in stretta correlazione con
le attività formative previste nell’ambito delle azioni finanziate con il POR Calabria FSE 2007 –
2013;
- realizzazione di una immagine coordinata dei Centri Storici e dei Borghi di Eccellenza della Calabria
(produzioni editoriali, segnaletica, servizi di accoglienza, etc.).
La Linea di Intervento sostiene inoltre la progettazione e la realizzazione di ambienti virtuali e sistemi
informativi, basati sulle tecnologie ICT, per la promozione e la fruizione dei Centri Storici e dei Borghi di
Eccellenza della Calabria.. Gli ambienti virtuali e i sistemi informativi da realizzare devono essere
progettati e realizzati per confluire nel Portale “Calabria Cultura”.
Le azioni previste in questa Linea di Intervento devono essere integrate con le azioni previste nell’Asse
V per lo sviluppo del turismo sostenibile. Per la selezione dei Progetti Integrati l’Amministrazione
Regionale, in collaborazione con le Amministrazioni Provinciali, promuove specifici Bandi di Gara205.
Linea di Intervento 8.2.1.5 – Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione dei Sistemi
Turistici Locali / Destinazioni Turistiche Locali.
La Linea di Intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo Locale,
interventi per la realizzazione dei Sistemi Turistici Locali / Destinazioni Turistiche Locali per
incrementare e potenziare in maniera significativa i flussi turistici nazionali ed internazionali all’interno
degli specifici sistemi territoriali.
La Linea di Intervento sostiene le operazioni per la riqualificazione delle aree di interesse turistico
funzionali alla realizzazione dei Sistemi Turistici Locali / Destinazioni Turistiche Locali. In particolare le
operazioni devono riguardare:
203 Sono esclusi i Centri Storici e i Borghi di Eccellenza localizzati nelle Città e nelle Aree Urbane che sono finanziati nell’ambito
delle specifiche Linee di Intervento dell’Obiettivo Specifico 8.1.2.
204 Piazze, scalinate, chioschi, fontane, etc.
205 I Bandi di Gara prevedono l’assegnazione di punteggi premiali ai Progetti che vedono il diretto coinvolgimento dei Soggetti
Privati anche attraverso formule innovative di Partenariato Pubblico-Privato.
340/396
- la riqualificazione degli spazi pubblici nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti, con
priorità ai centri storici e ai borghi della Calabria non ancora recuperati e che presentano buone
potenzialità di valorizzazione turistica;
- il recupero e la riqualificazione dei ”water front” nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti;
- la riqualificazione e la valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la
realizzazione:
- di servizi turistici (es. servizi di informazione, promozione e prima accoglienza);
- dei sistemi di ospitalità (es. alberghi diffusi);
- di centri di promozione delle produzioni tipiche locali (es. centri di esposizione, degustazione e
vendita);
- di infrastrutture per il benessere e per il tempo libero (es. piccoli impianti sportivi);
- la riqualificazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile dei visitatori e dei turisti (piste
ciclabili, parcheggi, etc.).
Sono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o
la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione
degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.
Le operazioni della presente Linea di Intervento devono essere strettamente correlate e integrate con le
operazioni dell’Asse V – Risorse Naturali, Culturali e Turismo Sostenibile.
Le operazioni sono finanziate nell’ambito della presente Linea di Intervento e non nelle Linee di
Intervento dell’Asse V nei seguenti casi:
- nei casi in cui non si interviene direttamente su beni ricompresi nel patrimonio culturale sottoposto a
tutela (come definito dalla normativa vigente);
- nei casi in cui la componente infrastrutturale dell’operazione (costo degli interventi di
riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione) è prevalente rispetto alla componente di servizio
(attrezzature, tecnologie, arredi). Questa condizione si verifica, di fatto, per le infrastrutture e le aree
non ancora recuperate e valorizzate.
I Progetti Integrati per la realizzazione dei Sistemi Turistici Locali / Destinazioni Turistiche Locali
devono essere coerenti con gli strumenti di programmazione e pianificazione vigenti in materia a livello
regionale e territoriale.
Linea di Intervento 8.2.1.6 – Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione dei Sistemi
Produttivi Locali, dei Distretti Agroalimentari e dei Distretti Rurali.
La Linea di Intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo Locale,
interventi per la realizzazione dei Sistemi Produttivi Locali, dei Distretti Agroalimentari e dei Distretti
Rurali.
La Linea di Intervento sostiene le operazioni per la riqualificazione, il potenziamento o la realizzazione
ex-novo di infrastrutture per la condivisione e la gestione associata di servizi comuni alle imprese. In
particolare le operazioni devono riguardare la riqualificazione e la valorizzazione di aree e di
infrastrutture pubbliche da utilizzare per la realizzazione:
- di aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività imprenditoriali nei Centri Storici e
dei Borghi (centri commerciali naturali, aree per laboratori artigianali, etc.);
- di Centri Servizi Territoriali per le Imprese costituiti da aree e infrastrutture dotate di servizi comuni
all’interno delle quali possono trovare collocazione: i) spazi per la localizzazione delle imprese; ii)
piccoli incubatori di impresa; iii) spazi e servizi attrezzati per uffici temporanei; iv) infrastrutture e
servizi telematici condivisi; v) spazi comuni per le attività formative e seminariali; vi) spazi e servizi
comuni per le attività di segreteria, centro stampa, logistica, esposizione, etc.
Sono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o
la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione
degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.
341/396
Le operazioni della presente Linea di Intervento devono essere strettamente correlate e integrate con le
operazioni dell’Asse VII – Sistemi Produttivi e con quanto previsto nel Programma di Sviluppo Rurale
2007 – 2013 della Regione Calabria cofinanziato dal FEASR.
I Progetti Integrati devono prevedere la elaborazione preventiva dei Piani di Gestione delle infrastrutture
e dei servizi e la partecipazione diretta dei Soggetti Privati alle iniziative anche attraverso la costituzione
di Partenariati Pubblico-Privati.
La definizione dei Progetti Integrati che prevedono la realizzazione di Centri Servizi Territoriali per le
Imprese deve essere effettuata sulla base della domanda presente all’interno degli specifici sistemi di
riferimento (sistema produttivo locale, distretto agroalimentare, distretto rurale).
Linea di Intervento 8.2.1.7 – Progetto Integrato di Sviluppo Regionale per Contrastare lo Spopolamento
dei Sistemi Territoriali Marginali e in Declino206.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione delle azioni e delle operazioni di seguito riportate in
funzione degli specifici obiettivi di contrasto allo spopolamento:
- Migliorare la mobilità verso e dentro le zone rurali in spopolamento. In molti casi le distanze sono
ridotte ma i collegamenti non sono adeguati e ciò crea rilevanti disagi economici e sociali (es. fasce
più giovani della popolazione). Le operazioni individuate come prioritarie saranno finanziate
nell’ambito dell’Asse VI – Reti e Collegamenti per la Mobilità.
- Migliorare le infrastrutture e i servizi maggiormente “sensibili” ai fini della qualità della vita (servizi
sanitari, servizi scolastici, servizi per il tempo libero e le attività sportive, sevizi telematici, etc.). A
titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune possibili tipologie di azioni:
- Servizi Socio-Sanitari con strutture mobili.
- Laboratori artistici e culturali per i giovani, in collegamento con Istituti d’Arte, Accademie
Musicali. Potrebbero essere programmate attività estive di stage con queste Istituzioni.
In questo contesto sarà necessario condividere alcuni servizi tra Comuni contigui per garantire una
migliore qualità e sostenibilità dei servizi erogati ai cittadini. Le operazioni individuate come
prioritarie saranno finanziate nell’ambito dell’Asse IV – Qualità della Vita e Inclusione Sociale.
- Recuperare e riqualificare gli edifici, gli spazi pubblici e le reti di servizio. Le operazioni individuate
come prioritarie saranno finanziate nell’ambito del presente Asse Prioritario.
- Attività di ricerca e alta formazione. Le Università potrebbero essere incentivate a localizzare
ricerche e corsi di alta formazione connessi con le risorse ambientali e culturali dei territori (es.
master)207. Le operazioni individuate come prioritarie saranno finanziate nell’Ambito dell’Asse I –
Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Società dell’Informazione e nell’ambito del POR
Calabria FSE 2007 – 2013.
- Attrarre nuove iniziative imprenditoriali compatibili con le specificità locali. Le operazioni
individuate come prioritarie saranno finanziate nell’ambito del presente Asse Prioritario, nei limiti
previsti dal Regolamento “De Minimis”, e in coerenza con gli Orientamenti in materia di aiuti a
finalità regionale.
- Promuovere e attivare Pacchetti Integrati di Localizzazione per attrarre nuovi abitanti nei territori
marginali, inclusi gli immigrati, attraverso la messa a disposizione a condizioni di vantaggio di:
- immobili pubblici e privati non utilizzati da destinare ad attività produttive (artigianato, turismo,
servizi, etc.). I Comuni potranno richiedere specifici contributi per l’acquisto e la ristrutturazione
di edifici privati;
- terreni e case rurali non utilizzati da destinare ad attività agricole, forestali e di turismo rurale. I
Comuni potranno richiedere specifici contributi per l’acquisto e il recupero di questi terreni;
206 I Comuni che rientrano in questi Sistemi Territoriali sono 108 e sono caratterizzati da avere una popolazione inferiore a 1.500
abitanti (anno 2004) e che presentano una diminuzione di popolazione nel decennio 1991 – 2001 maggiore del 5%. La
popolazione totale di questi Comuni è pari a 103.431 abitanti (5,15% della popolazione regionale).
207 Si fa riferimento alle iniziative di successo realizzate dal Parco Naturale dell’Aspromonte con i Master in Giornalismo
Ambientale che hanno visto la partecipazione di Soggetti provenienti da tutta Europa.
342/396
Le operazioni individuate come prioritarie saranno finanziate nell’ambito del presente Asse
Prioritario.
- Promuovere e sostenere condizioni di lavoro flessibile, soprattutto per le donne, anche attraverso il
telelavoro. Le operazioni individuate come prioritarie saranno finanziate nell’ambito del POR
Calabria FSE 2007 – 2013.
- Promuovere il turismo attraverso la messa a punto di itinerari di turismo ecologico, culturale e
enogastronomico per aree omogenee. Le operazioni pubbliche individuate come prioritarie saranno
finanziate nell’ambito del presente Asse Prioritario. Le operazioni private saranno finanziate
nell’ambito del presente Asse Prioritario, nei limiti previsti dal Regolamento “De Minimis”, e in
coerenza con gli Orientamenti in materia di aiuti a finalità regionale.
- Sostenere l’utilizzo delle energie rinnovabili attraverso il finanziamento di impianti ad energia solare
(pannelli solari per le case sparse), il recupero delle minicentrali idroelettriche, la produzione di
biocarburanti nelle aree di scarso interesse per l’agricoltura e la pastorizia. Le operazioni individuate
come prioritarie saranno finanziate nell’ambito dell’Asse II – Energia.
L’attivazione del Progetto Integrato richiede preliminarmente:
- un’analisi delle esperienze significative (buone pratiche) realizzate ed in corso di realizzazione in
altre Regioni;
- la definizione dei criteri specifici per individuare i comuni eleggibili;
- la definizione, per ciascuna tipologia di azione di contrasto allo spopolamento individuata, delle
modalità di attuazione (compatibilità con le normative vigenti, previsioni di risorse finanziarie
necessarie, verifica della compatibilità con le norme europee sulla concorrenza, criteri di selezione
dei beneficiari, intensità dei contributi/aiuti, modalità di erogazione, etc.);
- la messa a punto e l’avvio di un sistema di monitoraggio delle dinamiche dello spopolamento e degli
effetti delle azioni di contrasto che si vogliono attivare per valutarne l’effetto e apportare i necessari
interventi correttivi.
La Linea di Intervento sarà attuata in stretto coordinamento con gli interventi previsti dal PSR Calabria
FEASR 2007 – 2013.
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4.8.2.3. Beneficiari, Categorie di Spesa e Indicatori
Obiettivi Operativi Linee di Intervento
Codici
Categorie
di Spesa
Beneficiari
8.2.1.1 Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione di
Sistemi di Mobilità Intercomunale. 61
8.2.1.2 Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione di
Servizi per la Qualità della Vita. 61
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
Associazioni di Comuni.
8.2.1.3
Progetto Integrato di Sviluppo Regionale per la
Realizzazione della Rete Regionale Sperimentale delle Case
della Salute.
61
Regione Calabria.
Aziende Sanitarie.
8.2.1.4 Progetti Integrati per la Valorizzazione dei Centri Storici e
dei Borghi di Eccellenza della Calabria. 61
Regione Calabria,
Comuni.
8.2.1.5 Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione
dei Sistemi Turistici Locali / Destinazioni Turistiche Locali. 61
8.2.1.6
Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione
dei Sistemi Produttivi Locali, dei Distretti Agroalimentari e
dei Distretti Rurali.
61
Regione Calabria.
Amministrazioni Provinciali.
Associazioni di Comuni.
Imprese e loro Consorzi.
Società Miste partecipate da Enti Pubblici.
Agenzie di Sviluppo Locale.
8.2.1
Migliorare la qualità della vita, la
competitività e l'attrattività dei
Sistemi Territoriali non urbani
attraverso la realizzazione di Progetti
Integrati in grado di valorizzare le
risorse e le specificità locali e
contrastare il declino delle aree
interne e marginali.
8.2.1.7
Progetto Integrato di Sviluppo Regionale per Contrastare lo
Spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali e in
Declino.
61
Regione Calabria.
Comuni.
Comunità Montane.
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Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatore di Realizzazione Unità di
Misura
Valore
Atteso
2013
N° Infrastrutture per i servizi di trasporto pubblico locale nelle aree territoriali
conturbate create/potenziate (8.2.1.1). Numero
N° Sistemi innovativi di mobilità (8.2.1.1). Numero 10
N° Parcheggi fuori strada, in prossimità di fermate di mezzi pubblici e nei nodi di
interscambio modale creati (8.2.1.1). Numero 30
Km Piste ciclabili (8.2.1.1). Numero 50
N° Stazioni dismesse nelle aree urbane recuperate (8.2.1.1). Numero 6
N° Infrastrutture per lo sport e il tempo libero create (8.2.1.2). Numero 20
N° Infrastrutture per le attività culturali e di intrattenimento create (8.2.1.2). Numero 20
N° Infrastrutture recuperate o realizzate per la localizzazione di servizi per
l’infanzia, per i giovani , per gli anziani e per i diversamente abili (8.2.1.2). Numero 80
N° Infrastrutture per la Rete Regionale delle Case della Salute
riqualificate/potenziate/create (8.2.1.3). Numero 7
N° Interventi per il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici pubblici e/o di
interesse pubblico nei centri storici e nei borghi di eccellenza (8.2.1.4). Numero 10
N° Infrastrutture e impianti complementari nei centri storici e nei borghi di
eccellenza realizzati (8.2.1.4). Numero 20
N° Ambienti virtuali e sistemi informativi creati (8.2.1.4). Numero 5
N° Interventi di riqualificazione ambientale e di arredo urbano nelle aree
interessate dai flussi di visitatori e turisti (8.2.1.5). Numero 20
N° Aree e infrastrutture da utilizzare per la realizzazione di servizi turistici,
sistemi di ospitalità, centri di promozione delle produzioni tipiche, infrastrutture
per il benessere e il tempo libero riqualificate/ valorizzate (8.2.1.5).
Numero 15
N° Infrastrutture per la mobilità sostenibile dei visitatori e dei turisti riqualificate
(8.2.1.5). Numero 5
N° Aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività imprenditoriali
create (8.2.1.5). Numero 6
N° Centri Servizi Territoriali per le imprese creati (8.2.1.6). Numero 6
Obiettivo Specifico 8.2. –
Migliorare la qualità della vita,
la competitività e l’attrattività
dei Sistemi Territoriali non
urbani valorizzando le risorse e
le specificità locali e
contrastando il declino dei
territori delle aree interne e
marginali.
Obiettivo Operativo 8.2.1 – Migliorare la
qualità della vita, la competitività e
l’attrattività dei Sistemi Territoriali non
urbani attraverso la realizzazione di Progetti
Integrati in grado di valorizzare le risorse e
le specificità locali e contrastare il declino
delle aree interne e marginali.
N° Progetti integrati di sviluppo regionale per contrastare lo spopolamento dei
sistemi territoriali marginali e in declino finanziati (8.2.1.7). Numero 3
345/396
Obiettivo Specifico Indicatore di Risultato Unità di
Misura Fonte
Valore
Attuale
(Anno)
Valore
Atteso
2013
Incremento percentuale delle presenze turistiche negli esercizi ricettivi nei sistemi
territoriali interessati da progetti integrati. % Sistema Informativo
Regionale +10%
Incremento percentuale degli addetti nelle imprese agroindustriali nei sistemi
territoriali interessati da progetti integrati di sviluppo locale. % Registro imprese Sistema
Informativo Regionale +10%
Obiettivo Specifico 8.2. –
Migliorare la qualità della vita,
la competitività e l’attrattività
dei Sistemi Territoriali non
urbani valorizzando le risorse e
le specificità locali e
contrastando il declino dei
territori delle aree interne e
marginali. Popolazione residente nei sistemi territoriali marginali e in declino. numero Istat 320.548 325.000
346/396
4.8.3. Grandi Progetti, integrazione con altri Fondi e strumenti di ingegneria
finanziaria
4.8.3.1. Elenco dei Grandi Progetti
Non si prevede il ricorso a Grandi Progetti.
4.8.3.2. Sinergie con altri Fondi e strumenti finanziari
Sinergie con il PSR Calabria 2007 – 2013 (FEASR).
Il PSR Calabria FEASR 2007 – 2013 interverrà per sostenere gli interventi finalizzati a riqualificare e
valorizzare il patrimonio di archeologia rurale pubblico e privato (antichi mulini, frantoi, etc.).
Gli altri interventi, inclusi quelli relativi alla riqualificazione e valorizzazione dei villaggi e dei borghi
rurali, saranno realizzati nell’ambito del POR Calabria FESR 2007 – 2013.
La coerenza e l’integrazione delle metodologie di programmazione territoriale del POR Calabria FESR
2007 – 2013 e del PSR Calabria FEASR 2007 – 2013 sono pienamente garantite in quanto:
- il POR Calabria FESR 2007 – 2013 prevede la realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo a scala
intercomunale per la realizzazione e la condivisione di servizi pubblici essenziali. Ciò è
perfettamente coerente con l’approccio del PSR Calabria FEASR 2007 – 2013 per il miglioramento
dei servizi essenziali alla popolazione rurale;
- il POR Calabria FESR 2007 – 2013 prevede la definizione e la realizzazione di Progetti Integrati di
Sviluppo Locale a carattere tematico (sistemi turistici locali, distretti agroalimentari, distretti rurali).
Ciò permette una piena e completa integrazione con i Progetti Integrati di Filiera e con i Progetti di
Sviluppo delle Aree Rurali previsti dal PSR Calabria FESR 2007 – 2013;
- il POR Calabria FESR 2007 – 2013 prevede la definizione e la realizzazione di un Progetto Integrato
di Sviluppo Regionale per il contrasto allo spopolamento delle aree in declino e marginali. Ciò è
perfettamente coerente con l’approccio del PSR Calabria FEASR 2007 – 2013 per i territori rurali
con problemi complessivi di sviluppo;
- il POR Calabria FESR 2007 – 2013 prevede l’attivazione di un processo di programmazione
territoriale e progettazione integrata per la definizione e l’attivazione dei Progetti Integrati di
Sviluppo a livello regionale e locale. In quest’ambito è prevista la costituzione di Laboratori
Territoriali di Progettazione a livello provinciale. I Gruppi di Azione Locale potranno costituire
un’articolazione territoriale per le aree rurali dei Laboratori Territoriali di Progettazione
condividendone metodi e strumenti di lavoro.
Sinergie con il PON FEP 2007 – 2013.
Il PON FEP 2007 – 2013 sosterà gli investimenti locali nelle zone di pesca (Art. 43 del Regolamento
FEP) nel quadro di strategie per lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca elaborate da partner pubblici e
privati (Art. 45 del regolamento FEP).
Il PON FEP 2007 – 2013 interverrà per sostenere le azioni finalizzate alla riconversione delle attività di
pesca, alla valorizzazione turistica delle risorse naturali e ambientali delle zone di pesca..
Il POR Calabria FESR 2007 – 2013 interverrà per sostenere la riqualificazione e la valorizzazione
turistica dei villaggi e dei borghi nelle zone di pesca.
La coerenza e l’integrazione delle metodologie di programmazione territoriale del POR Calabria FESR
2007 – 2013 e del PON FEP 2007 – 2013 sono comuni a quelle riportate nel Paragrafo precedente per il
PSR Calabria FEASR 2007 – 2013.
4.8.3.3. Applicazione complementarietà tra i Fondi strutturali
Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi programmati, si potrà fare ricorso al principio della
complementarietà tra i Fondi strutturali, di cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06, e finanziare
azioni che rientrano negli ambiti di intervento stabiliti dal POR Calabria FSE 2007 – 2013, nei limiti e
alle condizioni ivi previste fino a un massimo del 10% del contributo comunitario del presente Asse
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prioritario, purché esse siano necessarie al corretto svolgimento dell’operazione e ad essa direttamente
legate.
4.8.3.4. Strumenti di ingegneria finanziaria
La Regione Calabria ha avviato le procedure necessarie per la stipula di un Accodo Quadro con la BEI
per l’attuazione del POR FESR 2007 – 2013 che dovrebbe prevedere la concessione di prestiti per :
- il finanziamento parziale della quota del POR Calabria FESR 2007 – 2013 a carico della Regione
Calabria;
- il finanziamento della quota parte di competenza degli Enti Locali per la realizzazione dei Progetti di
opere pubbliche in cui gli stessi sono Beneficiari Finali. Il finanziamento dovrebbe essere realizzato
attraverso la costituzione di un Fondo di Rotazione Regionale per la Realizzazione delle Opere
Pubbliche. Le modalità di funzionamento dei prestiti e del Fondo saranno definite di concerto con le
Associazioni degli Enti Locali e con la BEI.
La Regione Calabria si riserva la possibilità di utilizzare l’Iniziativa JESSICA (Joint European Support
for Sustainable Investment in City Areas) per sostenere la realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo
Urbano.
Gli strumenti di ingegneria finanziaria attivati saranno conformi a quanto previsto dagli articoli 36 e 44
del Regolamento (CE) 1083/2006 e dagli articoli 43, 44, 45 e 46 del Regolamento (CE) 1028/2006.
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4.9. Asse IX – Assistenza Tecnica e Cooperazione Interregionale
4.9.1. Assistenza Tecnica
4.9.1.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Sostenere l’Amministrazione regionale nelle attività di gestione e sorveglianza del Programma Operativo
al fine di accrescere i livelli di efficienza nell’implementazione degli interventi del POR e migliorare la
capacità amministrativa della struttura regionale incaricata della loro attuazione. Rafforzare le
competenze tecniche e di governo delle amministrazioni e degli enti attuatori e il coinvolgimento del
Partenariato economico e sociale.
La limitata capacità del POR Calabria 2000-2006 di incidere in maniera significativa nell’avvio di un
processo di sviluppo sostenibile e duraturo è connessa anche alla bassa capacità burocratica regionale cui
fa riscontro una debolezza del sistema di rappresentanza dei sistemi imprenditoriali regionali e delle
categorie professionali. non si è ancora concluso. Si riscontrano, in particolare:
- assetti organizzativi e strumenti di governo del territorio non ancora adeguati a supportare
l’attuazione dei programmi operativi cofinanziati dai Fondi Strutturali;
- competenze professionali del personale della Pubblica Amministrazione regionale e locale non
adeguate alle funzioni e ai compiti assegnati;
- basso livello di informatizzazione dei processi amministrativi;
- difficoltà nell’interazione con le altre amministrazioni centrali e locali e con le parti economiche e
sociali;
- scarsa interazione con le associazioni imprenditoriali e le categorie professionali con conseguente
impossibilità di incidere sui processi di crescita nei principali settori dell’economia regionale.
Occorre pertanto recuperare il ritardo accumulato e migliorare la capacità amministrativa regionale e delle
altre amministrazioni e/o enti incaricati dell’attuazione del Programma Operativo per dare credibilità
all’azione pubblica, riducendo l’incertezza e favorendo comportamenti cooperativi e virtuosi a sostegno
del cambiamento economico. Innanzitutto, è necessario irrobustire le competenze tecniche, di
coordinamento e regolazione, per svolgere in maniera efficiente e qualificata le funzioni di gestione, di
monitoraggio, di controllo di primo e di secondo livello e di valutazione degli interventi.
Un contributo rilevate all’attuazione del Programma Operativo è atteso dalla partecipazione attiva ai
processi di programmazione, attuazione e valutazione del Partenariato economico e sociale. Affinché il
processo partenariale abbia successo è necessario che:
- la Regione orienti la propria azione di governo verso la promozione delle più ampie intese tra attori
istituzionali e socio-economici, alimentando i momenti di confronto collettivo finalizzati ad
individuare obiettivi, strumenti e azioni, all’interno di regole chiare e condivise;
- le autonomie locali sostengano con proprie iniziative il loro attivo e fattivo coinvolgimento,
accelerando la crescita dell’associazionismo e della cooperazione interamministrativa e
progettuale;
- le forze del partenariato socio-economico si adoperino affinché gli interessi da esse rappresentati
possano essere chiaramente esplicatati trovando nella PA un partner orientato a facilitare,
accelerare e semplificare il processo;
- le altre espressioni della società civile si adoperino per incoraggiare la partecipazione ai tavoli di
progettazione di nuovi attori in modo da alimentare processi inclusivi e di ampia partecipazione.
La strategia regionale si articolerà secondo gli Obiettivi Operativi e le Linee di Intervento presentati nei
paragrafi successivi.
Obiettivo Operativo 9.1.1 - Supportare l’Autorità di Gestione, il Comitato di Coordinamento del
Programma, i Responsabili degli Assi/Settori Prioritari nelle realizzazione delle attività di
programmazione operativa, coordinamento, gestione, monitoraggio, controllo e valutazione del POR.
L’Assistenza Tecnica deve sostenere l’attuazione efficace ed efficiente degli Assi Prioritari del
Programma attraverso un articolato e qualificato sistema di azioni finalizzate a supportare l’Autorità di
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Gestione, l’Autorità di Certificazione, l’Autorità di Audit, i Responsabili degli Assi / Settori Prioritari
(regionali e provinciali) e gli Organismi intermedi nelle attività di: i) programmazione operativa; ii)
elaborazione e coordinamento di Progetti Strategici; iii) predisposizione di bandi di gara; iv) istruttoria e
valutazione dei progetti presentati; v) controllo di 1° livello dei progetti finanziati; vi) monitoraggio dei
progetti finanziati; vii) controllo di 2° livello sui sistemi di gestione e sui progetti finanziati; viii)
valutazione in itinere del POR nel suo complesso e delle specifiche politiche settoriali e territoriali ; ix)
elaborazione e attuazione del Piano di Comunicazione del POR; x) supporto allo sviluppo di sistemi
informativi per la gestione, il monitoraggio, il controllo e la valutazione del POR.
Tutte le attività di Assistenza Tecnica saranno realizzate da Soggetti selezionati con procedura di
evidenza pubblica in conformità alla normativa comunitaria e nazionale vigente e saranno attuate nel
rispetto dei Regolamenti comunitari vigenti per il periodo di programmazione 2007 – 2013.
Il sistema di azioni di Assistenza Tecnica è definito sulla base delle funzioni e delle competenze
istituzionali attribuite dalla normativa nazionale e regionale vigente alla Regione e alle Province,
nell’ambito di un quadro di riferimento operativo di trasferimento delle deleghe non ancora
completamente realizzato. In questo contesto il modello e gli strumenti di attuazione del POR completano
e qualificano il processo di trasferimento delle funzioni e delle deleghe supportando le Province
nell’acquisizione della strumentazione metodologica e tecnica per l’attuazione delle parti del Programma
di loro competenza.
Obiettivo Operativo 9.1.2 - Rafforzare il ruolo del Partenariato Economico e Sociale per l’analisi, la valutazione e
la comunicazione delle politiche regionali del POR Calabria FESR 2007 – 2013.
L’Obiettivo Operativo mira a favorire una maggiore apertura e partecipazione del Partenariato
Economico e Sociale al processo di elaborazione e attuazione delle politiche regionali, al fine di
garantirne una più efficace ed efficiente partecipazione all’attuazione, monitoraggio e valutazione della
politica regionale unitaria.
Uno dei principi chiave della nuova politica di sviluppo regionale è quello del partenariato. In tutti i
documenti di indirizzo sia di livello comunitario, che nazionale e regionale si rimarca la necessità di
garantire l’ampia partecipazione nella programmazione e attuazione del PO delle parti economico-sociali,
degli altri organismi rappresentativi della società civile, delle associazioni ambientaliste, delle
organizzazioni non governative e degli organismi per la promozione dell’uguaglianza tra uomini e donne.
L’esperienza dimostra che dove si è garantita l’ampia partecipazione del Partenariato Economico e
Sociale è notevolmente migliorata la qualità, la pertinenza e l’efficacia delle politiche messe in atto.
La stessa esperienza del POR Calabria 2000-2006 denota il valore aggiunto che è stato conseguito per il
programma allorquando è stato inserito un complesso di regole chiare e trasparenti, un sistema
democratico di presa e verifica delle decisioni, una condivisione del processo, del metodo e dei criteri per
la individuazione delle operazioni con la collaborazione delle forze economiche e sociali.
La Regione Calabria, per il raggiungimento di questo obiettivo, ha previsto, come meglio specificato nel
Paragrafo 5.4.3, la istituzione dei seguenti Organismi:
- il Comitato per le Politiche Regionali Unitarie di Sviluppo e Coesione 2007-2013, con un ruolo di
indirizzo e di confronto generale sull’evoluzione delle politiche regionali nazionali e comunitarie;
- la Consulta Regionale delle Autonomie Locali, con il compito di favorire il raccordo funzionale
tra le diversione amministrazioni in tema di gestione degli interventi ricompresi nel POR Calabria
FESR 2007 - 2013;
- il Forum del Partenariato Economico e Sociale, inteso come luogo attraverso cui favorire
l’ampliamento della base partecipativa e assicurare la rappresentanza degli interessi nell’attuazione
delle politiche regionali unitarie.
Al fine di garantire un piena operatività di tali Organismi, saranno realizzate apposite azioni di assistenza
tecnica. Tutte le attività di assistenza tecnica saranno realizzate da Soggetti selezionati con procedura di
evidenza pubblica in conformità alla normativa comunitaria e nazionale vigente e saranno attuate nel
rispetto dei Regolamenti comunitari vigenti per il periodo di programmazione 2007 – 2013.
350/396
4.9.1.2. Linee di intervento
Linea di Intervento 9.1.1.1 - Supporto all’Autorità di Gestione, al Comitato di Coordinamento del
Programma, ai Responsabili degli Assi/Settori Prioritari nella realizzazione delle attività di
coordinamento e gestione del POR.
Le attività di supporto sono realizzate dalla Segreteria Tecnica dell’Autorità di Gestione che può avvalersi
di una struttura di assistenza tecnica, ovvero di singoli consulenti, selezionati con procedura di evidenza
pubblica. La Segreteria Tecnica si configura struttura ausiliaria dipartimentale secondo la normativa
regionale vigente e opera sotto la responsabilità del Dirigente del Settore Coordinamento dei Programmi e
dei Progetti del Dipartimento 3 – Programmazione Nazionale e Comunitaria.
Le attività sono quelle previste dall’Art. 60 del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e sono realizzate secondo
le modalità presentate nel successivo Capitolo 5.
Nella Linea di Intervento rientrano anche le attività di assistenza tecnica per l’attuazione delle operazioni
del POR Calabria 2000 – 2006 finanziate con le “risorse liberate” dalla certificazione dei progetti coerenti
di 1° e 2° fase.
Linea di Intervento 9.1.1.2 - Azioni per rafforzare le strutture e gli strumenti tecnici e amministrativi
necessari ad una migliore attuazione del POR.
Le azioni per rafforzare gli strumenti tecnici e amministrativi necessari ad una migliore attuazione del
POR sono le seguenti:
- elaborazione e/o aggiornamento di piani e strategie che costituiscono un reale valore aggiunto
nell’attuazione del Programma Operativo in termini di contributo al conseguimento degli obiettivi
specifici e operativi degli Assi Prioritari (supporto ad una migliore selezione delle operazioni,
integrazione e concentrazione delle operazioni, etc.);
- progettazione, realizzazione e gestione di modelli e strumenti, inclusi i sistemi informativi, per la
programmazione operativa, la gestione e la valutazione delle specifiche politiche settoriali e
territoriali del Programma Operativo;
- costituzione e funzionamento di Unità di Progetto per il coordinamento e la gestione dei Progetti
Integrati di Sviluppo Regionale. Le Unità di Progetto possono essere costituite, nel rispetto della
normativa vigente, anche da esperti esterni selezionati con procedura di evidenza pubblica e
contrattualizzati per il periodo di tempo necessario all’attuazione dei Progetti;
- costituzione e funzionamento dei Laboratori Territoriali di Progettazione per la realizzazione del
processo della programmazione territoriale e della progettazione integrata secondo le modalità
previste al Paragrafo 5.4.7.2;
- costituzione e funzionamento di Unità di Programmazione Operativa per gli specifici settori di
intervento del POR che hanno il compito di: i) predisporre i documenti e i piani di attuazione; ii)
elaborare i criteri di ammissibilità e di valutazione e i bandi di gara per la selezione delle operazioni;
iii) elaborare le Linee Guida per la presentazione delle proposte; iv) effettuare l’istruttoria tecnicoamministrativa
per la selezione delle operazioni. Le Unità di Programmazione Operativa possono
essere costituite, nel rispetto della normativa vigente, anche da esperti esterni selezionati con
procedura di evidenza pubblica e contrattualizzati per il periodo di tempo necessario all’attuazione
dei Progetti;
- progettazione, realizzazione e gestione del sistema informativo per la gestione dei flussi procedurali e
documentari del Programma Operativo.
L’Autorità di Gestione informa periodicamente il Comitato di Sorveglianza sulle azioni messe in atto
nell’ambito di questa Linea di Intervento e sui risultati conseguiti.
Linea di Intervento 9.1.1.3 - Supporto alle strutture regionali e provinciali, ai Beneficiari finali e ai
Soggetti attuatori nelle attività di monitoraggio delle operazioni finanziate.
Le attività di monitoraggio del POR Calabria FESR 2007 – 2013 sono realizzate secondo le modalità
presentate nel successivo Paragrafo 5.3.2.
Nella Linea di Intervento rientrano anche le attività di monitoraggio delle operazioni del POR Calabria
2000 – 2006 finanziate con le “risorse liberate” dalla certificazione dei progetti coerenti di 1° e 2° fase.

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