venerdì 20 febbraio 2009

Donne alla Frontiera



Nella vecchia e nuova emigrazione, le donne hanno giocato un duplice ruolo:

- garantire lo sviluppo umano, civile e professionale dei propri figli, attraverso l'impegno educativo e la cura familiare
- contribuire direttamente alla vita civile, politica e professionale, nel paese di emigrazione.

Come in tutte le emigrazioni, le donne hanno pagato un altissimo prezzo in termini emozionali, affettivi e materiali, ma hanno anche avuto, non tutte certamente, l'opportunità di partecipare molto più attivamente di quanto avrebbero potuto fare nella loro terra, allo sviluppo civile dei paesi di emigrazione e al tempo stesso mettere a valore intelligenza e talenti personali.
Quante sono le donne, partecipi della grande comunità degli "italiani all'estero", oggi professionalmente impegnate alla guida di organizzazioni pubbliche e private o protagoniste indiscusse del mondo dell'arte, della ricerca, della scienza, dell'economia?
Certamente una minoranza nella grande comunità degli italiani che si sono affermati all'estero, ma si tratta di un concentrato di intelligenze, sensibilità, esperienze, know how, risorse finanziarie e relazionali che vale la pena esplorare e mettere a disposizione non solo delle donne, ma di tutta la società civile di territori e regioni italiane maggiormente in difficoltà, in quanto a capacità di assicurare la piena valorizzazione di talenti di donne e di giovani, quei territori italiani che nonostante patrimoni ambientali, storici e culturali e recenti sviluppi, si caratterizzano per alti tassi di disoccupazione, soprattutto femminile.

Donne alla Frontiera riunisce le donne che sono pronte ad accettare la sfida di guardare le proprie esperienze, le proprie conquiste, come un patrimonio non solo proprio, ma di potenziale grande utilità per chi oggi affronta la difficile battaglia della promozione umana e professionale della donna, in regioni ancora marginali allo sviluppo. Nonostante gli innegabili progressi avvenuti nel secolo appena trascorso, la donna rimane, però, in tutti i Paesi e continenti un soggetto minoritario del mondo del lavoro e delle policies. Questa rete non intende riunire solo coloro che, avendo più risorse e opportunità, le mettono a disposizione di chi ne ha di meno, ma anche tutti coloro che non si arrendono e scelgono le vie facili, affidando ad altri il rischio del cambiamento. Una rete solidale a più vie.

La rete Donne alla Frontiera è una proposta sia per chi resta nel nostro Paese, sia per chi, per diverse ragioni, debba lasciarlo.
Il progetto, attualmente nella sua fase sperimentale, sceglie come beneficiari le donne calabresi che si affacciano al mondo professionale, della ricerca scientifica, dell’arte, dell’artigianato d’arte, le donne di qualsiasi età che guidano imprese, che vogliono crearle e vogliono confrontarsi, senza barriere e superare i confini dei mercati locali. La rete si rivolge inoltre alle donne calabresi che ricercano qualificati percorsi di carriera nel mondo della ricerca, dei servizi avanzati, della produzione industriale, e intendono spostare sempre più avanti i confini delle alleanze e della cooperazione.
A fine ottobre 2004, la fase sperimentale sarà conclusa, la rete diffonderà i risultati raggiunti e sceglierà le forme per dare continuità all’azione condotta in via sperimentale.
Cos'è
Nonostante gli innegabili progressi avvenuti nel secolo appena trascorso, la donna rimane in tutti i paesi e continenti un soggetto minoritario del mondo del lavoro e delle policies, eppure soprattutto nel mondo industrializzato esse risultano essere la componente a più alto tasso di istruzione delle classi giovanili. Nel Mezzogiorno e in particolare in Calabria la condizione della donna risulta ancora più critica: sotto occupazione, disoccupazione, lavoro non regolare tra le mura domestiche sono solo alcune delle condizioni di svantaggio più note, meno note ma altrettanto pesanti sono le condizioni di sudditanza psicologica: ancora oggi la donna calabrese, anche quando ha elevati livelli di istruzione, condiziona le proprie scelte professionali alle indicazioni di padri e fratelli, prima, del marito successivamente. La disoccupazione produce progressivo impoverimento del valore professionale di titoli di studio conseguiti, spesso con determinazione, con risultati brillanti; la donna si ritrova così in posizioni professionali e di carriera deboli, benché in possesso di titoli di studio mediamente superiori, rispetto ai propri colleghi di sesso maschile. La donna calabrese viaggia meno, ha minori opportunità di confronto con la dimensione internazionale, salvo rare eccezioni. Quando decide di impegnarsi in avventure imprenditoriali, la sua dipendenza diviene ancora più marcata: in genere non possiede propri capitali e deve affidarsi alla comprensione del marito o dei genitori che fanno per lei il vaglio della fattibilità dell'iniziativa. La solitudine, la marginalità rispetto alle dinamiche dei mercati e al know how tecnologico, manageriale e imprenditoriale, poco accessibile nel territorio, divengono barriere quasi insormontabili e per molte non resta che ritornare al tradizionale ruolo di figlia, madre, sorella, o moglie e dedicarsi, con generosità, alla crescita di altri: alla carriera del marito, del figlio,… Quando la emancipazione ha successo, ciò accade ad alti costi, molto spesso a costo di un abbandono della propria comunità, della rinuncia ad una famiglia, alla maternità, ma anche in questo caso si entrerà a far parte di una minoranza che con difficoltà e a costo di grandi sacrifici riuscirà a contribuire alla pari ai processi di sviluppo dei campi di azione in cui si impegnerà: la politica, l'impresa, la scienza, l'arte,...

Questa apartheid nuoce non solo alla donna, che spesso vive in maniera rivendicativa o rinunciataria, essa fa male ai figli che divengono il possesso unico e unica forma di espressione di visioni, desideri non realizzati, alla società civile che non vive a pieno la ricchezza della diversità e complementarietà di due prospettive che sono nate per completarsi.
Le attività
La rete costituisce una forma strutturata di circolazione, scambio e sviluppo di risorse che sono disponibili, ma spesso non efficacemente utilizzate: informazioni difficili da reperire e preziose, know how, capitali finanziari.

PRIMO INCONTRO INTERNAZIONALE – VACANZE IN ITALIA
27 – 31 ottobre 2003


Il primo nucleo di una rete internazionale destinata ad ampliarsi è arrivato in Italia e, dal 27 al 31 ottobre 2003, insieme ai partner regionali e nazionali ha percorso in meno di 4 giorni più di 1500 chilometri per:
- incontrare istituzioni della ricerca, responsabili delle politiche locali, delle associazioni di categorie, comitati per l’imprenditorialità femminile e le pari opportunità, imprenditrici, giovani studenti universitari e professionisti;
- scoprire ed ascoltarne in modo strutturato, identità, talenti, bisogni, aspettative delle donne calabresi e delle realtà che stanno loro a cuore;
- scambiare esperienze, conoscenze e visione dei futuri possibili tra chi in modi e luoghi diversi persegue medesimi obiettivi: la valorizzazione e promozione del rispetto della persona e delle pari opportunità;
- discutere il programma del progetto, Donne alla Frontiera, raccogliere idee, suggerimenti, proposte per il suo miglior sviluppo;
- creare il primo nucleo motore e moltiplicatore della rete.

Le cinque camere provinciali hanno collaborato all’organizzazione degli eventi svolti nelle cinque province.

Il primo incontro internazionale si è svolto in modo itinerante in luoghi significativi per l'interesse ambientale (architettonico, storico, paesaggistico) e tematico (scienza, media e comunicazione, arte,…), e secondo metodologie che facilitino l'incontro e l'empatia con il territorio, il suo potenziale, i bisogni e le progettualità delle donne. incontri tematici aperti si alterneranno a momenti a ‘porte chiuse’ dedicati esclusivamente al team di partner internazionali, nazionali e regionali che costituiscono il nucleo fondatore della rete.






PRIMO SEMINARIO TEMATICO
SCIENZA E TECNOLOGIA: INCONTRO CON LE GIOVANI E I GIOVANI TECNOLOGI E RICERCATORI CALABRESI
ARCAVACATA DI RENDE
MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2003
SALA STAMPA DELL’ AULA MAGNA – UNICAL
Con il patrocinio di UNICAL

Ascoltare ‘cronache’ di esperienze dirette di donne impegnate nello sviluppo di carriera e nella creazione e guida di imprese, nell’area della scienza e della tecnica.
Ricercare modalità efficaci di impiego della rete Donne alla Frontiera per aiutare, in particolare le giovani e i giovani tecnologi a utilizzare tutte le opportunità di internazionalizzazione della loro formazione e dei loro percorsi di carriera.
Il Rettore della Università della Calabria e il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza hanno aperto i lavori del primo seminario tematico e Lilia Infelise ha presentato il progetto.
Nel corso del seminario sono state presentate esperienze di imprese create da donne e operanti nel settore scienza e tecnologia, Paola De Mari (Los Angeles), Marina Botta (Stoccolma), Giuliana Tedesco (Berna), hanno proposto alcune possibili forme di cooperazione

Secondo seminario tematico
I NOSTRI TALENTI - LE NOSTRE INTRAPRESE: ARTE E ARTIGIANATO D’ARTE.

SANTA SEVERINA
CASTELLO DI SANTA SEVERINA
MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2003
Con il patrocinio del Comune di Santa Severina (KR)

Ascoltare dalla viva voce delle protagoniste (donne, appartenenti alle diverse generazioni, giovani neo laureate, ricercatrici, artiste, artigiane, amministratrici locali) progetti di lavoro, ma anche esperienze di barriere incontrate, operando nel campo dell’arte, della cultura e dell’artigianato. Esplorare possibili alleanze e soluzioni per favorire lo sviluppo di imprese avanzate e competitive sui mercati internazionali. Al seminario sono state presentate esperienza di eccellenza dell’artigianato d’arte calabrese attraverso interventi e una mostra di oggetti realizzati in diverse aree della regione.

TERZO SEMINARIO TEMATICO
I NOSTRI FIGLI – RISORSE E PROSPETTIVE PER LE NUOVE GENERAZIONI

GERACE
CHIESA DI SAN FRANCESCO
MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2003
Con il patrocinio del Comune di Gerace (RC)

Condividere, con le italiane residenti all'estero le preoccupazioni delle donne, delle famiglie, degli educatori, degli amministratori calabresi, per la crescita, sviluppo e valorizzazione delle nuove generazioni. L’incontro è incentrato sui temi dell'educazione, della cultura, della qualità della vita ed è volto a inventare, esplorare soluzioni che aiutino concretamente a superare le barriere individuate in particolare nella scuola, nella formazione universitaria, attraverso vacanze studio, stage, esperienze temporanee di lavoro all'estero.

L'IMPRENDITORIALITÀ DELLE DONNE: ANALISI DEI BISOGNI E DELLE RISORSE

Prima azione sperimentale di animazione dell’incontro tra domanda e offerta di opportunità di crescita imprenditoriale e professionale

Attraverso un’ analisi di fonti molteplici è stata realizzata una banca dati articolata in due grandi categorie:
- imprese a leadership femminile
- ricercatrici e libere professioniste

i cui campi di attività rientrino nei settori della ricerca scientifica e tecnologica, dell’artigianato d’arte e tradizionale

Attraverso una vasta azione di comunicazione e informazione, avviata sin dal primo incontro internazionale, articoli sulla stampa, uno spot diffuso dalle maggiori reti televisive e un avviso pubblicato sulle maggiori testate regionali, sono state raccolte le candidature di donne (imprenditrici, professioniste, ricercatrici, giovani laureate) interessate a partecipare alla fase sperimentale del progetto.
Sono pervenute 79 candidature valide, nei termini prefissati.

Tutte le candidature, pervenute entro il termine prefissato, sono state inviate ai nostri partner esteri che hanno analizzato con cura il profilo, la storia, i bisogni che emergevano da ogni candidato e valutato le opportunità presenti nel loro paese. Essi hanno preso contatto con tutte le istituzioni italiane presenti nei loro paesi e con altre istituzioni non Italiane ed avviato l’azione di identificazione delle opportunità e di progettazione di azioni mirate a dare risposte puntuali alle candidature pervenute (opportunità di frequentare programmi di alta formazione, tirocini, occasioni di promozione all’estero, visite di studio).

Si avvia, dunque, a partire dal prossimo Luglio la fase di sperimentazione del principale servizio.

Si tratterà di un servizio stabile di assistenza all’incontro tra:
- domande e bisogni espressi dai candidati prescelti
e
- offerte di aiuto, provenienti dai nodi della rete estera.

Il servizio consisterà in una stabile ricerca di opportunità anche economiche, quali borse di studio, grazie anche al supporto dei nodi della rete estera (tirocini, brevi esperienze di lavoro, visite di esperti dall’estero in Calabria, finalizzate a dare un supporto a gruppi di candidati, assistenza a distanza, del tipo adozioni a distanza, etc…). La rete assisterà le candidate nella fase di:
- valutazione dell’opportunità,
- ricerca di Borse di studio,
- soluzioni logistiche appropriate.

A fine ottobre 2004, la fase sperimentale sarà conclusa, la rete diffonderà i risultati raggiunti e sceglierà le forme per dare continuità all’azione condotta in via sperimentale.
La partnership
Il progetto è finanziato dal MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI - DIREZIONE GENERALE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO E LE POLITICHE MIGRATORIE, ed è realizzato dalla ATS composta da:

Unione Regionale Camere di Commercio della Calabria (Capofila)
Sviluppo Italia - Calabria
Calpark - Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria
CO.SE.R. Scarl - Consorzio Servizi Regionali Calabria
Istituto Guglielmo Tagliacarne

Con la project leadership di ARTES e il supporto della rete nazionale e internazionale composta da:
FONDAZIONE PAOLO CRESCI PER LA STORIA DELL'EMIGRAZIONE ITALIANA
CNA NAZIONALE
REGIONE CALABRIA - CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA - COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA‘ TRA UOMO E DONNA
REGIONE CALABRIA - CONSIGLIERE REGIONALE DI PARITA‘
UNIONCAMERE NAZIONALE

CAMERA DI COMMERCIO BELGO-ITALIANA - Bruxelles - Belgio
CHAMBRE DE COMMERCE ITALIENNE POUR LA FRANCE - Parigi - Francia
KTH ARKITEKTUR BOOM GRUPPEN - Stoccolma – Svezia
CAMERA DI COMMERCIO ITALO SVIZZERA – Zurigo - Svizzera
ECAP Centro di Formazione Svizzero - Zurigo - Svizzera
IACCW Italy - America Chamber - Los Angeles – USA

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