venerdì 27 febbraio 2009

Por Calabria 2007-2013 Fesr Parte 9

4. PRIORITÀ DI INTERVENTO
4.1. Asse I - Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Società
dell’Informazione
4.1.1. Ricerca Scientifica e Innovazione Tecnologica
4.1.1.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Rafforzare e valorizzare il sistema regionale della ricerca e le reti di cooperazione con le imprese per
sostenere la competitività e la crescita economica della regione (Obiettivo Specifico 1.1).
Le lezioni apprese nel periodo di programmazione 2000-2006, nonché l’ambizioso sistema di obiettivi e
interventi previsti per il nuovo periodo di programmazione 2007-2013, richiedono un significativo salto
di qualità nella capacità della Regione di definire e realizzare politiche, programmi e progetti per
migliorare la competitività regionale attraverso lo sviluppo della ricerca scientifica, il trasferimento
tecnologico e l’adozione delle innovazioni da parte delle imprese.
Per contribuire a rafforzare il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione è necessario, in primo
luogo, regolamentarlo mediante un’opportuna Legge Regionale che adotti misure volte a razionalizzare il
Sistema Regionale della Ricerca Scientifica e dell’Innovazione Tecnologica. In questo nuovo contesto
normativo la Regione aggiornerà la propria Strategia Regionale per l’Innovazione (SRI) attraverso
l’elaborazione del Piano Regionale per la Ricerca Scientifica e l’Innovazione Tecnologica.
Il Piano sarà articolato in Piani di Azione Triennale, relativi alle aree strategiche per lo sviluppo
regionale, che saranno elaborati e valutati anche sulla base delle analisi di scenari tecnologici (foresight)
realizzate nell’ambito del PON Ricerca e Competitività 2007 – 2013.
Il Piano sarà condiviso con le Amministrazioni nazionali competenti (Ministero dell’Università e della
Ricerca Scientifica e Ministero dello Sviluppo Economico) e troverà attuazione prioritariamente
attraverso le Linee di Intervento del POR Calabria FESR 2007 – 2013 e del PON Ricerca e Competitività
2007 – 2013. Per l’attuazione del Piano sarà inoltre necessario:
- incrementare il numero di ricercatori, che in Calabria è tra i più bassi d’Europa, sviluppandone le
competenze in contesti di eccellenza internazionali, anche nell’ambito del POR Calabria FSE 2007 –
2013 (Asse IV – Capitale Umano);
- sostenere l’apertura e l’integrazione dei centri di ricerca localizzati in Calabria nelle comunità
scientifiche di eccellenza per i relativi ambiti di ricerca79, anche attraverso la partecipazione dei centri
di ricerca che operano in Calabria allo Spazio Europeo di Ricerca e alle Piattaforme Tecnologiche
Europee ((7° Programma Quadro di RST; Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione -
CIP)).
Un elemento fondamentale che caratterizzerà la strategia regionale sarà l’approccio da utilizzare per la
selezione dei progetti che dovrà prevedere sempre:
- la definizione di criteri di valutazione ad elevata selettività e conformi a standard internazionali
riconosciuti;
- la valutazione sia dei progetti che dei componenti dei gruppi di ricerca;
- la costruzione di percorsi valutativi, anche in itinere, finalizzati al raggiungimento dei risultati;
- l’utilizzo per la valutazione di esperti esterni (albi nazionali e internazionali) di riconosciuta valenza
scientifica.
79 L’attività di cooperazione scientifica internazionale costituisce, infatti, un elemento cruciale per innalzare la qualità e le
performance dei centri di ricerca e dei ricercatori e per assicurare proiezione e competitività alle strutture scientifiche regionali.
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Gli aiuti diretti alle grandi imprese finalizzati ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
potranno essere concessi solamente attraverso specifici meccanismi di selezione, finalizzati a
massimizzarne gli effetti sullo sviluppo economico locale. Occorre fare in modo che l’investimento
esogeno costituisca un reale impegno da parte dell’investitore a integrare la propria attività a livello
locale, apportando un reale valore aggiunto. Relativamente agli investimenti in innovazione dei processi e
dell’organizzazione nei servizi, le grandi imprese potranno beneficiare di aiuti solo se collaborano con le
PMI nell’attività sovvenzionata.
La strategia regionale, di cui sono stati descritti gli aspetti normativi e di programmazione e valutazione
strategica, si articola negli Obiettivi Operativi e nelle Linee di Intervento di seguito presentati.
Obiettivo Operativo 1.1.1 - Qualificare in senso innovativo l'offerta di ricerca regionale, favorendo la
creazione di reti fra Università, Centri di Ricerca e Imprese all'interno di un contesto competitivo e
cooperativo in grado di indirizzare gli investimenti verso le eccellenze.
L’Obiettivo Operativo è perseguito prioritariamente attraverso la creazione di una rete regionale di Poli
Regionali di Innovazione finalizzata ad organizzare e integrare, garantendo standard di servizi comuni e
di qualità, le attuali e le future infrastrutture di ricerca scientifica e innovazione tecnologica presenti sul
territorio regionale.80
I Poli di Innovazione sono raggruppamenti di imprese (start-up innovatrici, PMI, Grandi Imprese) e di
Organismi di Ricerca81 attivi in un particolare territorio e settore82 che operano per stimolare e attivare
processi di innovazione attraverso:
- l’interazione intensiva tra le Imprese e tra queste e gli Organismi di Ricerca;
- l’utilizzo in comune di installazioni (infrastrutture e attrezzature) per le attività di ricerca scientifica e
innovazione tecnologica;
- lo scambio di esperienze e conoscenze;
- il trasferimento di tecnologie;
- la messa in rete e la diffusione delle informazioni tra i Soggetti che costituiscono il Polo.
I Poli devono essere gestiti ed utilizzati in una logica di “mercato” al fine di valutare la reale redditività
delle attività realizzate.
In parallelo, nell’ambito dell’Obiettivo Operativo, si prevede la realizzazione di Progetti di Ricerca
Industriale e di Sviluppo Sperimentale che devono prioritariamente:
- intervenire nelle aree strategiche per lo sviluppo regionale così come definiti nel Piano Regionale per
la Ricerca Scientifica e l’Innovazione Tecnologica;
- garantire significative ricadute sul sistema produttivo, anche attraverso l’attrazione di investimenti
diretti esterni;
- riprendere, valorizzare e potenziare, ove possibile, gli investimenti già realizzati con la creazione dei
Centri di Competenza, dei Laboratori Tecnologici e dei Distretti Tecnologici;
- prevedere la cooperazione con imprese e centri di ricerca di eccellenza;
- mettere in rete i centri di ricerca regionali con un approccio cooperativo e competitivo al tempo
stesso anche potenziando le attuali infrastrutture;
80 In tal senso sono interessanti le esperienze realizzate in altre Regioni italiana (es. Polaris per la Regione Sardegna).
81 Soggetto senza scopo di lucro, quale un’università o un istituto di ricerca, indipendentemente dal suo stato giuridico (costituito
secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere attività di ricerca
di base, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale e nel diffonderne i risultati mediante l’insegnamento, la pubblicazione
o il trasferimento di tecnologie; tutti gli utili sono interamente reinvestiti nelle attività di ricerca, nella diffusione dei loro
risultati o nell’insegnamento: le imprese in rado di esercitare un’influenza su un Organismo di Ricerca, ad esempio in qualità di
azionisti o membri, non godono di alcun accesso preferenziale alle capacità di ricerca dell’Organismo medesimo né ai risultati
prodotti.
82 In fase di notifica dell’aiuto di Stato sarà fornita un’analisi sulla specializzazione tecnologica del Polo, sul potenziale regionale
esistente, sulle capacità di ricerca esistenti, delle possibili cooperazioni con altri Poli presenti in Europa, sul volume
commerciale potenziale delle attività del Polo.
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- potenziare e valorizzare la piattaforma Grid (Grid Calabria) anche attraverso l’integrazione nella
piattaforma tecnologica Grid nazionale ed europea;
- prevedere azioni per lo sviluppo sia delle tecnologie orizzontali che delle tecnologie per gli specifici
ambiti applicativi settoriali;
- prevedere la partecipazione finanziaria di Soggetti privati, inclusi i Soggetti che gestiscono strumenti
di finanza innovativa per la ricerca e l’innovazione.
Obiettivo Operativo 1.1.2 - Realizzare un efficace collegamento tra domanda e offerta di ricerca e
innovazione valorizzando le competenze e le funzioni di mediazione.
La strategia di intervento che si intende adottare per rafforzare i rapporti tra mondo accademico e sistema
produttivo prevede la realizzazione della Rete Regionale per l’Innovazione e l’attivazione dei Servizi
Tecnologici dei Poli di Innovazione.
La Rete Regionale per l’Innovazione è costituita dai seguenti nodi:
- Industrial Liaison Office (ILO) delle Università calabresi.
- Sportelli per l’Innovazione Tecnologica dei costituendi Poli per l’Innovazione Regionale.
- Sportelli per l’Innovazione Tecnologica delle Camere di Commercio.
- Sportelli per l’Innovazione Tecnologica delle Associazioni Imprenditoriali.
La Rete Regionale per l’Innovazione costituisce di fatto un One-Stop-Shop, cioè un punto unico di
accesso (Sportello Unico), ad una vasta gamma di servizi: informazione, formazione e consulenza in
molti settori per lo sviluppo d’impresa.
La Rete Regionale per l’Innovazione deve essere progettata e realizzata con i seguenti obiettivi di
servizio:
- fornire alle imprese un servizio integrato e di semplice utilizzazione per una prima individuazione dei
prodotti/servizi degli centri di offerta di loro interesse;
- qualificare e valorizzare i prodotti/servizi dei centri di offerta favorendo una maggiore integrazione e
specializzazione ed evitando nel contempo duplicazioni, con conseguente spreco di risorse pubbliche,
e disorientamento negli utenti;
- rendere competitivo e attrattivo il sistema regionale per l'innovazione attraverso una migliore
articolazione e comunicazione dei prodotti/servizi all'esterno.
Le caratteristiche che deve avere la Rete Regionale per l’Innovazione per garantire efficacia e qualità ai
servizi erogati sono le seguenti:
- la capacità di promuovere il costante innalzamento della qualità dei servizi offerti, diffondere e
valorizzare le buone pratiche, favorire la cooperazione fra i soggetti che aderiscono alla rete,
monitorare il funzionamento della rete sulla base di opportuni indicatori di performance concordati
con gli operatori e il sistema di rappresentanza delle imprese;
- la capacità di coordinare, integrare e elaborare, in modo efficiente ed efficace e nel più breve tempo
possibile, tutte le competenze necessarie a soddisfare la richiesta di una impresa, a prescindere da
dove queste competenze siano dislocate fra i Soggetti che aderiscono alla Rete;
- la tempestività e, soprattutto, l’unicità nell’interazione con l’impresa al fine di annullare o
minimizzare il disorientamento dell’imprenditore (l’imprenditore effettua le sua richieste al One Stop
Shop della Rete e riceve le risposte solo ed esclusivamente da questo, è l’One Stop Shop che si deve
preoccupare di come fare per soddisfare le richieste);
- l’organizzazione ottimale per il funzionamento dell’One Stop Shop della Rete è quella di scomporre
la richiesta dell’utente e modularizzarla in più operazione specifiche, ciascuna da richiedere alla
persona o alla struttura competente.
Ogni nodo della Rete deve pertanto caratterizzarsi per la capacità di erogare specifici servizi per il
trasferimento tecnologico e la diffusione dell'innovazione, quali servizi informativi, analisi della domanda
di innovazione, supporto alla valorizzazione dei risultati della ricerca anche attraverso brevetti e spin-off,
networking, trasferimento tecnologico transnazionale, assistenza per l'accesso ai finanziamenti per la
ricerca e innovazione.
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I Poli di Innovazione devono svolgere in Calabria la funzione di intermediari specializzati della ricerca e
dell’innovazione e, attraverso l’erogazione di servizi a contenuto scientifico-tecnologico, devono operare
per favorire e supportare sia il rafforzamento dei collegamenti tra sistema scientifico e sistema
imprenditoriale sia la collaborazione tra le imprese al fine di innalzare la propensione all’innovazione del
sistema produttivo. Ogni Polo di Innovazione per adempiere ai propri compiti, deve svolgere attività
riconducibili a:
- informazione scientifico-tecnologica attraverso la diffusione di: informazioni scientifico-tecnologiche
comprensive di quelle relative alle fonti primarie delle conoscenze che interessano l’ambito tematico
di riferimento del Polo; informazioni relative alla normativa tecnica nazionale ed europea;
informazioni sulle procedure per l’ottenimento di marchi e brevetti; informazioni sui programmi
comunitari, nazionali e regionali mirati a promuovere lo sviluppo tecnologico e l’innovazione,
nonché sulle relative procedure di accesso.
- trasferimento tecnologico: individuazione di Centri di Competenza Tecnologica interni ed esterni alla
Regione, in grado di fornire tecnologie adeguate alla soluzione dei problemi delle imprese assistite;
affiancamento delle aziende e assistenza nelle fasi di implementazione delle scelte innovative, per
garantire che i servizi acquisiti abbiano il necessario livello di personalizzazione.
Obiettivo Operativo 1.1.3 – Migliorare la competitività delle imprese regionali attraverso lo sviluppo e/o
l’adozione di innovazione tecnologiche e organizzative.
La qualità intrinseca dei prodotti non è più da sola sufficiente a garantirne il successo sul mercato. E’
necessario che il consumatore identifichi i prodotti come diversi e migliori dagli altri e ciò implica la
produzione di beni e servizi che hanno caratteristiche che i prodotti concorrenti non hanno, posto che
molti territori oggi puntano sulla tipizzazione delle proprie produzioni. Gli elementi che possono
caratterizzare in termini di vantaggi competitivi i prodotti sono molteplici e dipendono dagli specifici
settori di riferimento.
Un elemento trasversale a tutti i settori e di rilevanza strategica per il successo sui mercati è costituito dal
contenuto di innovazione inglobato in ciascun prodotto. A tal fine è necessario:
- sostenere le PMI nell’acquisizione di innovazioni tecnologiche, di processo, organizzative e
gestionali;
- sostenere le PMI nell’acquisizione di servizi per l’innovazione e nell’elaborazione di progetti di
ricerca industriale e di sviluppo sperimentale;
- sostenere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale delle imprese, attraverso la collaborazione
tra Organismi di Ricerca e raggruppamenti di PMI, anche al fine di superare il vincolo delle ridotte
dimensioni delle imprese.
Obiettivo Operativo 1.1.4 – Aumentare il numero di imprese innovative nella regione.
I benefici derivanti dalla creazione di un buon numero di iniziative imprenditoriali a partire dal mondo
universitario e, più in generale dalla ricerca, sono molteplici. Le imprese, che solitamente nascono
all’interno di ambienti di ricerca, operano per la maggior parte nei settori avanzati delle tecnologie.
Le esperienze svolte anche nell’ambito delle Università in Italia hanno dimostrato che esiste un forte
interesse e notevoli potenzialità in termini di idee, capacità e qualificazione per promuovere
nell’Università iniziative imprenditoriali di spin-off e di auto-impiego. Le Università, infatti, hanno
ormai consolidato al loro interno specifici percorsi per favorire la creazione di imprese spin-off che hanno
portato alla definizione di Regolamenti che disciplinano le procedure per il deposito dei brevetti e la
creazione di imprese Spin Off e, più ingenerale, per la gestione della proprietà intellettuale sui risultati
della ricerca svolta in ambito accademico, anche in presenza di collaborazioni esterne.
Alle iniziative di spin-off si affiancano le iniziative per l’avvio di microimprese innovative da parte di
neo-laureati o giovani che hanno svolto attività specialistiche e di ricerca, spesso in posizioni “a tempo”
(dottorandi, contrattisti, ecc.).
La creazione di imprese di spin-off e di microimprese innovative strettamente relazionate con i laboratori
di ricerca determina significativi benefici non solo in termini occupazionali e di ricchezza, poiché si tratta
spesso di attività generatrici di un alto valore aggiunto che contribuiscono al miglioramento complessivo
della competitività territoriale e di settore.
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Un ulteriore strumento che presenta buone prospettive di successo in Calabria è la possibilità di attrarre,
attorno ai gruppi di ricerca di eccellenza presenti nelle Università e nei Centri di Ricerca della regione,
nuove iniziative imprenditoriali innovative promosse da Soggetti di rilevanza nazionale ed internazionale.
4.1.1.2. Linee di intervento
Linea di Intervento 1.1.1.1 – Azioni per il potenziamento delle infrastrutture della Rete Regionale dei Poli
di Innovazione.
La Linea di Intervento prevede l’attivazione di una rete di Poli di Innovazione in Calabria attraverso la
razionalizzazione delle attuali strutture di ricerca scientifica e trasferimento tecnologico presenti nella
regione ed in particolare dei Centri di Competenza e dei Distretti Tecnologici già attivati e di quelli in via
di attivazione. Ciò comporta l’attivazione dei seguenti Poli di Innovazione:
- Polo di Innovazione “Trasporti, Logistica e Trasformazione” a Gioa Tauro a partire dall’attuale
Distretto Tecnologico.
- Polo di Innovazione “Tecnologie della Salute” a Germaneto a partire dall’attuale Centro di
Competenze.
- Polo di Innovazione “Beni Culturali” a Crotone a partire dall’attuale Distretto Tecnologico.
- Polo di Innovazione “Tecnologie dell’Informazione e delle Telecomunicazioni” nell’Area Cosenza-
Rende a partire dall’attuale Centro di Competenze.
- Polo di Innovazione “Filiere Agroalimentari di Qualità” a partire dall’attuale Centro Agroalimentare
e dai Progetti della Rete Regionale per la Ricerca e l’Innovazione delle Filiere Agroalimentari” .
- Accanto a questi Poli di Innovazione che di fatto razionalizzano e potenziano le attuali iniziative si
ritiene di interesse l’attivazione dei seguenti nuovi Poli di Innovazione:
- Polo di Innovazione “Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica”.
- Polo di Innovazione “Tecnologie per la Gestione Sostenibile delle Risorse Ambientali”.
- Polo di Innovazione “Tecnologie dei Materiali e della Produzione”.
- Polo di Innovazione “Risorse Acquatiche e Filiere Alimentari della Pesca”.
Per la creazione, l’ampliamento e l’animazione di ciascun Polo di Innovazione Regionali sono concessi
aiuti agli investimenti esclusivamente alla persona giuridica che ne assume la gestione. Gli aiuti agli
investimenti possono essere concessi per:
- i locali destinati alla formazione e ai laboratori di ricerca;
- le infrastrutture di ricerca ad accesso aperto: laboratori, centri di prove, etc.;
- le infrastrutture di rete a banda larga all’interno del Polo.
La creazione e il potenziamento dei Poli di Innovazione saranno effettuati sia utilizzando le risorse del
POR Calabria FESR 2007 – 2013 sia attraverso le risorse del PON e del PNM Ricerca e Competitività
2007 - 2013. In particolare il PON Ricerca e Competitività dovrà finanziare i Poli di Innovazione che
fanno parte della Rete dei Poli di Innovazione delle Regioni Convergenza e delle Regioni del
Mezzogiorno. L’individuazione dei Poli di Innovazione da finanziare nell’ambito del PON e del PNM
Ricerca e Competitività 2007 – 2013 sarà oggetto di uno specifico Protocollo di Intesa tra la Regione
Calabria e le Amministrazioni Centrali competenti83. L'intervento del POR Calabria FESR 2007 --- 2013
è quindi rivolto ai Poli non interessati dall'intervento del PON e del PNM Ricerca e Competitività.
La Linea di intervento prevede infine il potenziamento, in coordinamento con il PON Ricerca e
Competitività 2007 – 2013, dell’attuale infrastruttura GRID anche attraverso l’integrazione dei nodi già
esistenti sul territorio per estenderne le funzionalità (Calabria GRID) e agganciandola alla piattaforma
tecnologica Grid europea, attualmente la più avanzata, innovativa e competitiva a livello mondiale, con
ricadute in settori strategici per lo sviluppo regionale.
83 I Poli di Innovazione candidati a essere realizzati nell’ambito del PON e del PNM Ricerca e Competitività sono i seguenti: Polo
di Innovazione Trasporti, Logistica e Trasformazione; Polo di Innovazione Beni Culturali; Polo di Innovazione Energie
Rinnovabili ed Efficienza Energetica.
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Gli investimenti infrastrutturali relativi agli edifici e ai locali per i Poli di Innovazione Regionali collocati
nelle città e nelle aree urbane potranno essere finanziati esclusivamente nell’ambito dell’Asse VIII –
Città, Aree Urbane e Sistemi Territoriali.
Linea di Intervento 1.1.1.2 – Progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale nei settori strategici
regionali.
La Linea di Intervento prevede il finanziamento di Progetti di Ricerca Industriale e di Sviluppo
Sperimentale secondo le modalità previste dalla Comunicazione Quadro sugli Aiuti alla RSI (2006/C
323/01). che possono riguardare una o più delle seguenti tipologie di attività84:
- Ricerca Industriale: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da
utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole
miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di
sistemi complessi necessaria per la ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie
generiche, ad esclusione dei prototipi di cui allo Sviluppo Sperimentale.
- Sviluppo Sperimentale: acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e
capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani,
progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Può trattarsi anche di
altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione
concernenti nuovi prodotti, processi o servizi. Tali attività possono comprendere l’elaborazione di
progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati ad usi commerciali.
Rientra nello Sviluppo Sperimentale la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e
di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il prototipo è
necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per
poterlo usare soltanto ai fini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale, ulteriore sfruttamento di
progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi
così generati dai costi ammissibili. Sono inoltre ammissibili aiuti alla produzione e al collaudo di
prodotti, processi e servizi, a condizione che non possano essere impegnati o trasformati in vista di
applicazioni industriali o per finalità commerciali. Lo Sviluppo Sperimentale non comprende tuttavia
le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi
di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche
rappresentano miglioramenti.
Linea di Intervento 1.1.2.1 – Azioni per la realizzazione della Rete Regionale per l’Innovazione.
La Linea di Intervento sostiene la progettazione, la sperimentazione e la valutazione dei servizi della Rete
Regionale per l’Innovazione per i seguenti nodi:
- Industrial Liaison Office (ILO) delle Università calabresi.
- Sportelli per l’Innovazione Tecnologica delle Camere di Commercio.
- Sportelli per l’Innovazione Tecnologica delle Associazioni Imprenditoriali.
La realizzazione della Rete Regionale per l’Innovazione sarà preceduta dall’analisi delle analoghe
esperienze nazionali ed europee (aspetti normativi, modelli organizzativi, funzioni e servizi dei nodi,
infrastrutture e servizi per la cooperazione interna, modalità di interazione con gli utenti, prodotti e servizi
erogati).
I Servizi che la Rete Regionale per l’Innovazione deve erogare in maniera coordinata attraverso i propri
nodi, che possono avere funzioni anche specifiche, sono i seguenti:
- Informazione e promozione delle attività di ricerca scientifica e innovazione tecnologica.
I Nodi promuovono, in maniera coordinata, l’erogazione di servizi informativi avvalendosi di
strumenti quali: newsletter, sito web, pubblicazioni sulle attività di ricerca, banche dati (es. risultati
di ricerca, brevetti, ecc.), documentazione relativa alle normative regionali, nazionali ed europee
riguardanti la ricerca e il trasferimento tecnologico. Nel quadro delle attività di informazione/
formazione, i Nodi i organizzano giornate informative, seminari e workshop.
84 Classificazione del Manuale di Frascati, OCSE 2002.
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- Supporto agli Spin Off
I Nodi individuano e promuovono, in maniera coordinata, modelli e strumenti di intervento per
facilitare la creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico (imprese spin off, nuove
microimprese innovative)..
- Supporto alla brevettazione.
I Nodi sostengono, in maniera coordinata ed in base ai Regolamenti brevettuali le imprese e gli
organismi di ricerca :
- nella valutazione delle potenzialità di sfruttamento economico delle invenzioni effettuate;
- nell’iter di richiesta della copertura brevettuale agli appositi uffici nazionali ed internazionali;
- attraverso anticipazioni da appositi fondi rotativi per il pagamento delle spese amministrative.
- Assistenza tecnica per l’accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.
- I Nodi realizzano, in maniera coordinata, attività di assistenza tecnica alle imprese e agli organismi di
ricerca per l'accesso ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei.
- Intermediazione della domanda di innovazione.
I Nodi svolgono, in maniera coordinata, attività di intermediazione della domanda di innovazione al
fine di rilevare e analizzare i fabbisogni di innovazione tecnologica delle imprese, orientandole
correttamente verso gli Organismi di Ricerca maggiormente competenti nei settori di interesse ed
indirizzando le attività di ricerca verso le problematiche del tessuto imprenditoriale locale.
- Networking nazionale ed internazionale
Il livello di efficacia e di efficienza del funzionamento della Rete è strettamente connesso alla
capacità di interloquire e di mantenere stabili contatti con un consistente numero di Soggetti e Reti
nazionali ed europee per offrire agli utenti un più ampio spettro di servizi qualificati. In quest’ambito
si ritiene rilevante il ruolo del PON Ricerca e Competitività 2007 – 2013.
Sono esclusi i costi operativi dei soggetti coinvolti.
Linea di Intervento 1.1.2.2 - Azioni per il potenziamento dei servizi tecnologici dei Poli di Innovazione.
La Linea di Intervento, che è complementare alla Linea di Intervento 1.2.1.1, sostiene la progettazione,
sperimentazione e valutazione dei seguenti servizi tecnologici dei Poli di Innovazione:
- attività di sportello, attraverso un servizio di front office, per orientare la domanda delle imprese
verso i servizi di innovazione tecnologica disponibili sia all’interno del Polo sia presso altri
Organismi specializzati;
- sostegno tecnologico ai progetti innovativi delle imprese;
- consulenza per l’acquisizione, la tutela e lo scambio dei diritti di proprietà intellettuale e per gli
accordi di licenza, nonché sull’uso della normativa in materia;
- spazi attrezzati per l’incubazione di progetti innovativi, locali e materiale per la formazione,
laboratori, strutture di prova e di certificazione.
I Poli di Innovazione devono essere dotati di laboratori e attrezzature sperimentali, che devono consentire
lo svolgimento di prove, test, analisi sui materiali, sui semilavorati, sui processi e sui prodotti delle
imprese clienti. Inoltre, la dotazione tecnica interna potrà essere anche messa a disposizione dei tecnici
delle imprese interessati a realizzare “in proprio”, ma sempre presso i centri, le attività sopra indicate.
Accanto a questa funzione operativa è contemplata una funzione informativa relativa alle fonti primarie di
conoscenze e ai programmi di ricerca e sviluppo tecnologico di interesse per i settori che fanno
riferimento al Polo di Innovazione.
La progettazione, sperimentazione e valutazione dei servizi tecnologici dei Poli di Innovazione saranno
sostenuti per un periodo limitato, da definire in sede di notifica del relativo regime di aiuto, ed effettuati
sia utilizzando le risorse del POR Calabria FESR 2007 – 2013 sia attraverso le risorse del PON e del
PNM Ricerca e Competitività 2007 - 2013. In particolare il PON e il PNM Ricerca e Competitività
dovranno finanziare i Poli di Innovazione che fanno parte della Rete dei Poli di Innovazione delle Regioni
Convergenza e delle Regioni del Mezzogiorno. L’individuazione dei Poli di Innovazione da finanziare
nell’ambito del PON e del PNM Ricerca e Competitività 2007 – 2013 sarà oggetto di uno specifico
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Protocollo di Intesa tra la Regione Calabria e le Amministrazioni Centrali competenti85. L'intervento del
POR Calabria FESR 2007 – 2013 è quindi rivolto ai Poli non interessati dall'intervento del PON e del
PNM Ricerca e Competitività.
Tali servizi non contemplano in alcun caso quelli di cui alla successiva Linea di Intervento 1.1.3.1
Linea di Intervento 1.1.3.1 – Servizi per l’adozione di innovazione tecnologica da parte delle imprese.
La Linea di Intervento sostiene l’acquisizione da parte delle imprese di servizi specifici per l’innovazione
tecnologica in conformità a quanto previsto dalla Comunicazione Quadro sugli Aiuti alla RSI (2006/C
323/01). Le imprese possono beneficiare di aiuti specifici per l’acquisizione delle seguenti tipologie di
servizi per l’innovazione tecnologica:
- valutazione del fabbisogno e del potenziale innovativo (audit/assessment);
- informazioni sulle innovazioni rilevanti per il proprio potenziale competitivo;
- consulenza in materia di innovazione organizzativa e gestionale;
- supporto informativo e tecnico per l’adozione di nuove tecnologie;
- supporto per la formulazione di studi di fattibilità e progetti di ricerca industriale;
- supporto per l’elaborazione di proposte di progetto da presentare in programmi di ricerca nazionali e
comunitari;
- sostegno all'attivazione di forme di cooperazione transnazionale per la messa a punto, l'acquisizione
o la promozione di tecnologie, prodotti e servizi innovativi;
- identificazione di possibili partners di progetti di innovazione;
- identificazione di appropriati forme di finanziamento;
- consulenza e supporto in materia di acquisizione, protezione e commercializzazione dei diritti di
proprietà intellettuale e di accordi di licenza;
- consulenza sull'uso delle norme.
Linea di Intervento 1.1.3.2 – Realizzazione dei Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali previsti
dai Pacchetti Integrati di Agevolazioni e dai Contratti di Investimento.
La Linea di Intervento finanzia i Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali previsti all’interno dei
Pacchetti Integrati di Agevolazione e dei Contratti di Investimento86 in conformità a quanto previsto dalla
Comunicazione Quadro sugli Aiuti alla RSI (2006/C 323/01)..
I Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali sono finalizzati ad incrementare la capacità delle
imprese di adottare innovazioni di processo e di prodotto per migliorare il loro livello di competitività sui
mercati extraregionali. In particolare i Piani di Innovazione Aziendali ed Interaziendali prevedono:
- la realizzazione di Studi di Fattibilità Tecnica propedeutici e all’interno di Progetti di Ricerca
Industriale e di Sviluppo Sperimentale;
- la realizzazione di Progetti di Ricerca Industriale e di Sviluppo Sperimentale, da attuare anche in
cooperazione con Organismi di Ricerca;
- l’acquisizione di Servizi per l’Innovazione.
Linea di Intervento 1.1.4.1 - Creazione di iniziative imprenditoriali di Spin Off da Università e Centri di
Ricerca e di micro-imprese innovative da parte di neo-laureati o dottori di ricerca.
La Linea di Intervento sostiene la creazione di nuove iniziative imprenditoriali promosse da ricercatori
delle università e dei centri di ricerca (spin off) e di micro-imprese innovative promosse da neo-laureati o
dottori di ricerca..
85 I Poli di Innovazione candidati a essere realizzati nell’ambito del PON e del PNM Ricerca e Competitività sono i seguenti: Polo
di Innovazione Trasporti, Logistica e Trasformazione; Polo di Innovazione Beni Culturali; Polo di Innovazione Energie
Rinnovabili ed Efficienza Energetica.
86 Gli investimenti produttivi e i servizi reali previsti all’interno dei Pacchetti Integrati di Agevolazioni e i Contratti di Investimento
sono finanziati nell’ambito dell’Asse VI – Competitività dei Sistemi Produttivi.
171/396
Il processo previsto per sostenere la nascita e l’avvio delle nuove iniziative imprenditoriali di “spin off” è
articolato nelle seguenti fasi:
- “scouting” dell’idea imprenditoriale. L’obiettivo di questa fase è quello di aiutare gli operatori della
ricerca (docenti, ricercatori giovani, dottorati e dottorandi, laureati impegnati in attività di ricerca) a
individuare le potenzialità imprenditoriali di una scoperta scientifica o tecnologica.;
- formazione, consulenza e assistenza per la messa a punto dell’idea imprenditoriale. L’obiettivo di
questa fase è di fornire gli strumenti operativi di base necessari alla messa a punto di un piano di
impresa e alla gestione della stessa. Tipicamente, si tratta di interventi all’interno di percorsi integrati
di formazione, consulenza, tutoraggio. Nel caso di imprese spin-off è importante anche la possibilità
di approfondire, nell’ambito del gruppo di ricerca, gli aspetti tecnologici;
- erogazione di incentivi per l’avvio dell’impresa. L’apporto iniziale di capitali per l’avvio di imprese
basate sulla conoscenza e sulle nuove tecnologie è, spesso, di entità relativamente modesta.
Difficilmente, però, il sistema finanziario tradizionale e il capitale di rischio (venture capital, ecc.)
intervengono in questa fase, per finanziamenti così parcellizzati e dal ritorno economico difficilmente
valutabile. E’ tipicamente compito del settore pubblico coprire questa esigenza. In alternativa, ove
possibile, si può fare ricorso a società pubblico-private di gestione del risparmio che operano
attraverso “seed-capital”;
- incubazione: assistenza all’impresa attraverso l’offerta di spazi e servizi avanzati comuni);
- risk capital: intervento di capitali di rischio per sostenere un ulteriore sviluppo di mercato e
industriale delle imprese. Si tratta di interventi “di mercato”, tipicamente di dimensioni elevate.
Le azioni di “scouting” dell’idea imprenditoriale e la formazione, consulenza e assistenza per la messa a
punto dell’idea imprenditoriale sono attuate facendo ricorso al principio della complementarietà tra i
Fondi strutturali, di cui all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06.
Per quanto riguarda la creazione di microimprese innovative e ad alto contenuto tecnologico promosse da
neo-laureati o dottori di ricerca si specifica che il capitale sociale delle microimprese dovrà essere
detenuto da laureati o dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo da non più di due anni, elevabili a 3
nel caso in cui abbiano svolto attività specialistica, stage o attività lavorativa coerenti con il progetto.
Sono previsti interventi di formazione all’interno di percorsi integrati di orientamento, consulenza,
tutoraggio a sostegno della creazione di impresa e del lavoro autonomo. Le azioni di formazione sono
prevalentemente centrate sui temi della cultura d’impresa e azioni di formazione orientativa tese a
sviluppare nei soggetti destinatari competenze trasversali (decisionali, organizzative e di relazione). E’
prevista l’erogazione di borse di studio per stage in aziende collegate al progetto di impresa. Queste
azioni sono attuate facendo ricorso al principio della complementarietà tra i Fondi strutturali, di cui
all’art. 34 del Regolamento (CE) 1083/06.
Il processo previsto per sostenere la nascita e l’avvio delle nuove iniziative imprenditoriali promosse da
neo-laureati o dottori di ricerca può essere articolato, sulla base delle esperienze già in corso nella
regione, nelle seguenti fasi:
- invito a presentare proposte di idee imprenditoriali da parte di laureati e dottorati (in gruppo o
singolarmente);
- realizzazione di workshop per la identificazione di idee imprenditoriali;
- selezione delle migliori idee imprenditoriali (indicativamente, 10 idee imprenditoriali per anno, 20-
30 partecipanti);
- ciclo breve di formazione sulla cultura di impresa assistenza e consulenza per la definizione del piano
d’impresa;
- presentazione dei piani di impresa elaborati a finanziatori e altri operatori industriali e commerciali;
- finanziamento e realizzazione dei piani di impresa approvati.
- incubazione: assistenza all’impresa attraverso l’offerta di servizi avanzati comuni;
La Linea di Intervento sostiene con appositi servizi l’implementazione di tutte le fasi prima elencate. Per
quanto riguarda il sistema di incentivi per l’avvio dell’impresa si utilizza lo strumento dei Pacchetti
Integrati di Agevolazioni. Sono comunque esclusi i costi operativi dei soggetti coinvolti.
Linea di Intervento 1.1.4.2 - Attrazione di imprese innovative esterne.
172/396
La Linea di Intervento è finalizzata all’attrazione di imprese innovative esterne che vogliono localizzare
in Calabria propri Laboratori di Ricerca & Sviluppo garantendo significative ricadute sul territorio in
termini occupazionali, di innovazione e di integrazione con il sistema produttivo locale. Gli incentivi
devono essere erogati in conformità a quanto previsto dalla Comunicazione Quadro sugli Aiuti alla RSI
(2006/C 323/01).
Gli investimenti previsti devono caratterizzarsi per la validità tecnico-economica e per gli elevati
contenuti innovativi in termini di nuovi prodotti realizzati e nuove tecnologie utilizzate.
Viene data priorità alle imprese che attivano specifici rapporti di cooperazione scientifica e tecnologica
con almeno un Dipartimento universitario o un Centro di Ricerca che opera in Calabria.
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4.1.1.3. Beneficiari, Categorie di Spesa e Indicatori
Obiettivi Operativi Linee di Intervento
Codici
Categorie
di Spesa
Beneficiari
1.1.1.1 Azioni per il potenziamento delle infrastrutture della Rete
Regionale dei Poli di Innovazione. 02 Società di Gestione dei Poli di Innovazione.
1.1.1
Qualificare in senso innovativo l'offerta di
ricerca regionale, favorendo la creazione
di reti fra Università, Centri di Ricerca e
Imprese all'interno di un contesto
competitivo e cooperativo in grado di
indirizzare gli investimenti verso le
eccellenze.
1.1.1.2 Progetti di Ricerca Industriale e di Sviluppo Sperimentale nei
Settori Strategici Regionali. 01, 04
Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di
Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e
Tecnologici., Distretti Tecnologici, Imprese e
loro Consorzi.
1.1.2.1 Azioni per la Realizzazione della Rete Regionale per
l'Innovazione. 02
Università, Enti Pubblici di Ricerca, Centri di
Ricerca Pubblici e Privati, Parchi Scientifici e
Tecnologici., Distretti Tecnologici, Associazioni
Imprenditoriali, Camere di Commercio.
1.1.2
Realizzare un efficace collegamento tra
domanda e offerta di ricerca e innovazione
valorizzando le competenze e le funzioni
di mediazione.
1.1.2.2 Azioni per il potenziamento dei servizi tecnologici dei Poli di
Innovazione. 02 Società di Gestione dei Poli di Innovazione.
1.1.3.1 Servizi per l'adozione di innovazione tecnologica da parte
delle imprese. 04 Imprese e loro consorzi.
1.1.3
Migliorare la competitività delle imprese
regionali attraverso lo sviluppo e/o
l'adozione di innovazioni tecnologiche ed
organizzative. 1.1.3.2
Realizzazione dei Piani di Innovazione Aziendali ed
Interaziendali previsti dai Pacchetti Integrati di Agevolazione
e dai Contratti di Investimento.
04 Imprese e loro consorzi.
1.1.4.1
Creazione di iniziative imprenditoriali di spin off da università
e centri di ricerca e di microimprese innovative da parte di
neo-laureati o dottori di ricerca.
07 Nuove imprese. 1.1.4 Aumentare il numero di imprese
innovative nella regione.
1.1.4.2 Attrazione di imprese innovative esterne. 07 Imprese e loro consorzi.
174/396
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatore di Realizzazione Unità di
Misura
Valore
Atteso 2013
N° Progetti infrastrutturali destinati Obiettivo Operativo 1.1.1 - Qualificare in alle attività di ricerca (1.1.1.1). Numero 11
senso innovativo l'offerta di ricerca
regionale, favorendo la creazione di reti fra
Università, Centri di Ricerca e Imprese
all'interno di un contesto competitivo e
cooperativo in grado di indirizzare gli
investimenti verso le eccellenze.
N° Progetti di ricerca nei settori strategici regionali finanziati, di cui ad imprese a
prevalente conduzione femminile (1.1.1.2). Numero 100
18
Obiettivo Operativo 1.1.2. - Realizzare un N° Interventi per la realizzazione della Rete Regionale per l’innovazione (1.1.2.1). Numero 24
efficace collegamento tra domanda e offerta
di ricerca e innovazione valorizzando le
competenze e le funzioni di mediazione.
N° Interventi per il potenziamento dei servizi tecnologici dei poli di innovazione
creati (1.1.2.2). Numero 80
N° Progetti finanziati per l’acquisizione di servizi alle imprese , di cui ad imprese a
conduzione femminile (1.1.3.1). Numero 350
70
Obiettivo Operativo 1.1.3. – Migliorare la
competitività delle imprese regionali
attraverso lo sviluppo e/o l'adozione di
innovazioni tecnologiche ed organizzative.
N° Piani di Innovazione Aziendale finanziati, di cui ad aziende a conduzione
prevalentemente femminile87 (1.1.3.2). Numero 150
30
N° Iniziative imprenditoriali (spin-off) promosse da ricercatori finanziate, di cui
donne (1.1.4.1). Numero 120
23
Obiettivo Specifico 1.1 –
Rafforzare e valorizzare il
sistema regionale della
ricerca e le reti di
cooperazione con le
imprese per sostenere la
competitività e la crescita
economica della regione.
Obiettivo Operativo 1.1.4. - Aumentare il
numero di imprese innovative nella regione. N° Imprese innovative esterne attratte (1.1.4.2). Numero 30
87 Per azienda femminile si fa riferimento a quanto stabilito dalla Legge 215/1992: ai sensi della L. 25 febbraio 1992, n. 215, art. 2, per come modificato ed integrato dal DPR 28 luglio 2000:
- le imprese individuali in cui il titolare e gestore sia una donna;
- le società cooperative e le società di persone in cui il numero di donne socie sia in misura non inferiore al 60% della compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
- le società di capitali in cui le donne detengano almeno i 2/3 delle quote di partecipazione e rappresentino almeno i 2/3 del totale dei componenti dell’organo di amministrazione
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Obiettivo Specifico Indicatore di Risultato Unità di
Misura Fonte
Valore
Attuale
(Anno)
Valore
Atteso 2013
Incidenza della spesa pubblica in R&S sul PIL (Obiettivo Strategico di Lisbona).
Spesa per R&S della PA e delle Università in percentuale sul PIL. % DPS Istat – BD Indicatori
Regionali di Contesto
0,4
(2004) 0,6
Incidenza della spesa delle imprese in R&S sul PIL (Obiettivo Strategico di
Lisbona).
Spesa per R&S delle imprese pubbliche e private in percentuale sul PIL.
% DPS Istat – BD Indicatori
Regionali di Contesto
0,00
(2004) 0,24
Intensità brevettuale (Obiettivo Strategico di Lisbona)
(Numero di brevetti registrati allo European Patent Office (EPO) per milione di
abitanti)
Numero DPS Istat – BD Indicatori
Regionali di Contesto
7,20
(2002) 15,00
Imprese che hanno introdotto innovazioni di prodotto e/o processo (% sul totale) % DPS Istat – BD Indicatori
Regionali di Contesto 19,8 30
Variazione tasso di natalità imprese innovative, di cui imprese a conduzione
femminile. % Movimprese 6,35 (2006) 8,7
Quota progetti di ricerca sviluppati attraverso la Rete Regionale per l’innovazione. % Sistema Informativo
regionale 60
Obiettivo Specifico 1.1 –
Rafforzare e valorizzare il
sistema regionale della
ricerca e le reti di
cooperazione con le
imprese per sostenere la
competitività e la crescita
economica della regione.
Quota progetti di ricerca e sviluppo tecnologico inseriti in Piani di Innovazione
Aziendali o interaziendali sul totale progetti di ricerca realizzati, di cui da imprese a
conduzione femminile.
% Sistema Informativo
regionale 30
176/396
4.1.2. Società dell’Informazione
4.1.2.1. Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi
Creare un ambiente favorevole allo sviluppo della Società dell’Informazione, migliorare l'accesso dei
cittadini e il contesto in cui operano le imprese incorporando il paradigma digitale nell’azione
amministrativa (Obiettivo Specifico 1.2).
Negli ultimi anni anche in Calabria tutti gli indicatori relativi all’utilizzo delle TIC hanno avuto una
buona crescita ma ancora non sufficiente a raggiungere gli obiettivi previsti dalla rinnovata Strategia di
Lisbona. L’esperienza realizzata con il Piano Telematico Calabria non ha portato alla auspicata
digitalizzazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione regionale e locale. Pertanto i processi
di innovazione delle Amministrazioni regionali per la semplificazione delle procedure e il miglioramento
della qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese costituiscono ancora un obiettivo strategico del
nuovo ciclo di programmazione 2007 – 2013.
Un ulteriore vincolo alla sviluppo della Società dell’Informazione in Calabria è dato dalla ancora non
adeguata diffusione delle infrastrutture di connettività a banda larga che costituiscono il fattore abilitante
per l’accesso a servizi on-line di qualità e interattivi e per lo sviluppo del mercato dei contenuti e dei
servizi digitali.
La Strategia Regionale per la Società dell’Informazione, definita all’inizio del periodo di
programmazione 2007 – 2013, in corrispondenza della fase di chiusura del Piano Telematico Calabria,
non ha avuto un processo di attuazione organico e strutturato. Le importanti risorse finanziarie disponibili
attraverso il POR Calabria 2000 – 2006 e l’Accordo di Programma Società dell’Informazione risultano in
larga parte ancora non utilizzate. Gli interventi realizzati sono stati limitati allo sviluppo di applicazioni e
servizi per i Sistemi Informativi Geografici e per la Sanità. Inoltre sono stati finanziati, in maniera non
sempre strutturata e sostenibile nel tempo, servizi di E-Government per gruppi di Enti Locali attraverso la
creazione di Centri Servizi Territoriali.
Nella fase finale del periodo di programmazione 2000 – 2006 la Regione ha in corso di avvio la
realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività Regionale, lo sviluppo del Sistema Informativo di
Base Regionale, la razionalizzazione dei servizi di e-government dei Centri Servizi Territoriali, lo
sviluppo del Sistema Informativo Sanitario Regionale, la diffusione dei servizi di connettività a banda
larga nelle aree non coperte (montane, rurali e periferiche) per le quali non sussistono ancora le
condizioni di mercato per il diretto coinvolgimento degli Operatori privati.
Nel periodo di programmazione 2007 – 2013 la realizzazione di questi sistemi e servizi sarà, ove
necessario, completata e potenziata. In parallelo sarà avviato l’aggiornamento della Strategia Regionale
per la Società dell’Informazione che si articolerà secondo gli Obiettivi Operativi e le Linee di Intervento
presentati nei paragrafi successivi e fisserà le relative priorità di attuazione.
Obiettivo Operativo 1.2.1 - Accrescere la capacità di utilizzo, l'accessibilità e la fruibilità dei contenuti,
delle applicazioni e dei servizi digitali da parte dei cittadini.
Il POR Calabria FESR 2007 - 2013, in coerenza con la Strategia di Lisbona, si propone l'obiettivo di
garantire che ogni cittadino possieda le competenze e le qualifiche idonee e necessarie per poter vivere e
lavorare nella Società dell’Informazione (e-inclusion)88. A tal fine si prevede di:
- promuovere iniziative volte a accrescere la consapevolezza di cittadini, imprese e decision makers in
merito all’importanza della Società dell’Informazione per lo sviluppo regionale;
- stimolare e sostenere l'interazione in rete tra le diverse componenti delle comunità locali e favorire e
migliorare il rapporto fra Istituzioni pubbliche e soggetti privati sulla base di opportune forme di
democrazia partecipativa di tipo consapevole;
88 L’esclusione dalla Società dell’Informazione non è solo una conseguenza della mancanza di infrastrutture telematiche e di punti
di accesso ai nuovi servizi, ma è anche connessa a numerose variabili di natura non tecnologica: età, genere, reddito, etnia,
istruzione, abilità fisica.
177/396
- contrastare il digital-divide favorendo l’accesso ai servizi on-line e l’integrazione dei soggetti a
rischio di esclusione.
Alcuni degli interventi a sostengo dell’inclusione (alfabetizzazione, formazione per occupati e
disoccupati, eccetera) saranno realizzati nell’ambito del POR Calabria FSE 2007 - 2013.
Obiettivo Operativo 1.2.2 - Sostenere la promozione di servizi pubblici moderni e rafforzare i processi di
innovazione della Pubblica Amministrazione basati sulle TIC.
Lo sviluppo di moderni servizi pubblici in Calabria, attraverso l’utilizzo abilitante delle TIC, può
contribuire in maniera significativa a:
- migliorare la qualità della vita dei cittadini e la coesione sociale attraverso una migliore inclusione
sociale delle fasce più deboli della popolazione;
- migliorare la competitività dei territori e delle imprese;
- contribuire a superare la diffidenza dei cittadini calabresi verso le Istituzioni pubbliche;
- diffondere e applicare la cultura della trasparenza e della legalità.
Nello specifico si prevede, in ordine di priorità, di:
- rafforzare ed ammodernare, anche attraverso il riuso di soluzioni già sviluppate da altre
Amministrazioni pubbliche, il back office e il front-office delle Amministrazioni pubbliche regionali
per realizzare la cooperazione applicativa e sostenere l’erogazione di servizi pubblici on-line volti a
migliorare la qualità della vita dei cittadini e il contesto nel quale operano le imprese;
- realizzare servizi di sostegno alla diffusione della Società dell’Informazione nelle Amministrazioni
pubbliche regionali ed, in particolare, nei piccoli Comuni, anche attraverso interventi volti a
rafforzare l’azione dei Centri Servizi Territoriali89;
- realizzare servizi medici in senso stretto (telemedicina) per migliorare la qualità della vita dei
pazienti e ottimizzare le risorse (teleconsulto, assistenza domiciliare, etc.);
- realizzare una sistema regionale di e-procurement per l’acquisto di beni e servizi da parte delle
Amministrazioni pubbliche regionali, favorendo l’aggregazione dei processi di acquisto90;
- realizzare sistemi informativi di supporto alle decisioni (anche sulla base di moderne tecniche di
gestione della conoscenza) che consentano, altresì, di incrementare l’efficacia, l’efficienza e la
trasparenza dell’azione amministrativa in settori di attività rilevanti.
Obiettivo Operativo 1.2.3 – Sostenere le imprese nei processi di innovazione digitale e nello sviluppo di
contenuti, applicazioni e servizi digitali avanzati.
L’ambito strategico di intervento individuato è quello derivante dalla cosiddetta “convergenza digitale”
che permette di produrre contenuti e servizi multimediali e interattivi di alta qualità e di veicolarli su
sistemi di comunicazione a banda larga.
In Calabria in questo settore, ad alta intensità di conoscenza, sono già presenti iniziative imprenditoriali
che competono con successo sui mercati nazionali ed internazionali. Si ritiene pertanto indispensabile
sostenere lo sviluppo delle imprese innovative che operano del settore e la creazione di nuove, anche per
il contributo decisivo che i prodotti/servizi realizzati possono fornire in molteplici ambiti applicativo
(culturale e turistico, educativo, sanità elettronica, sociale, infomobilità, logistica, etc.).
Gli altri ambiti di applicazione riguardano le imprese calabresi di tutti i settori di attività, attraverso il
sostegno ai processi di ’innovazione “digitale”, che permettono di:
- aumentare la competitività delle imprese attraverso l’adozione di innovazioni organizzative, di
processo e di prodotto derivanti dall’applicazione di applicazioni e servizi digitali;
- sostenere le forme di cooperazione tra le imprese (per filiere, per sistemi territoriali, per catene di
sub-fornitura, etc.), attraverso l’utilizzo delle TIC in tutte le fasi dei processi di cooperazione (es.
produzione, logistica, etc.).
89 Già in fase di avvio con i Fondi APQ Società dell’Informazione.
90 Sulla base dell’esperienza CAT avviata dal governo centrale nell’ambito degli APQ stipulati con le Regioni Obiettivo 1.
178/396
Obiettivo Operativo 1.2.4 - Garantire a cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione l'accesso alle reti,
riducendo il divario infrastrutturale riguardante la banda larga nelle aree rurali e periferiche.
Anche in Calabria, sebbene in misura minore che in altre regioni, negli ultimi anni si è assistito ad un
incremento dell’offerta di servizi di connettività a banda larga sia in termini di copertura territoriale che di
qualità dei servizi grazie agli incentivi alla domanda, allo sviluppo di servizi digitali a crescente consumo
di banda, alla diversificazione dell’offerta degli operatori privati, alla riduzione dei costi di accesso.
Tuttavia sono presenti numerose aree territoriali che ancora non risultano coperte da servizi di
connettività a banda larga (montane, rurali e periferiche) non sussistendo ancora le condizioni di mercato
per il diretto coinvolgimento degli Operatori privati.
Inoltre la Regione non si è ancora dotata di una efficiente Sistema Pubblico di Connettività Regionale per
l’erogazione dei servizi on-line a cittadini e imprese, e per l’interoperabilità e la cooperazione con le altre
Amministrazioni pubbliche locali.
La prima priorità strategica del POR Calabria FESR 2007 – 2013 è, in continuità con le iniziative avviate
nella fase finale della programmazione 2000 – 2006, la realizzazione della copertura dei servizi di
connettività a banda larga nelle aree territoriali (montane, rurali e periferiche) dove non sussistono ancora
le condizioni di mercato per il diretto coinvolgimento degli Operatori privati. La seconda priorità
strategica del POR Calabria 2007 – 2013 è, in continuità con le iniziative avviate nella fase finale della
programmazione 2000 – 2006, la realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività Regionale.
4.1.2.2. Linee di intervento
Linea di Intervento 1.2.1.1 - Azioni di Informazione e Sensibilizzazione.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione di azioni di informazione e sensibilizzazione, differenziati
sia nei contenuti, sia nella modalità di erogazione per le diverse categorie di destinatari, specificatamente:
cittadini, imprese, decision makers, con l’obiettivo di:
- accrescere la consapevolezza di cittadini, imprese e decision makers sull'importanza della Società
dell’Informazione;
- diffondere conoscenze sulle effettive potenzialità delle TIC;
- spostare fasce consistenti di utenza dalla fruizione tradizionale dei servizi alla fruizione on-line;
- contrastare la sottoutilizzazione delle TIC da parte di imprese, pubblica amministrazione e cittadini;
- contribuire al superamento delle diffidenze di varia natura nei confronti delle TIC (ad esempio, verso
il commercio elettronico e, più in generale, verso i sistemi di pagamento in rete).
In particolare, per gli eventi destinati ai cittadini, si punterà a diffondere informazioni sui servizi esistenti
e sui vantaggi che ne conseguono dal loro utilizzo; per le imprese si punterà a evidenziare i vantaggi degli
investimenti in TIC (anche mediante l’analisi costi-benefici applicata a semplici studi di caso); per i
decision makers l’attenzione sarà puntato sulle ragioni che rendono lo sviluppo della Società
dell’Informazione un fattore strategico per la competitività regionale.
Linea di Intervento 1.2.1.2 - Azioni per la Cittadinanza Digitale Consapevole.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione di sistemi che stimolino l'interazione in rete tra le diverse
componenti delle comunità locali ed, in particolare, consentano di migliorare il rapporto fra Istituzioni
pubbliche, cittadini e imprese sulla base di un modello di governo basato sulla concertazione.
Si prevede la realizzazione di reti civiche, di forum e consulte virtuali, di tavoli di lavoro e gruppi di
discussione tematici, ed altri sistemi che promuovano attivamente la partecipazione dei cittadini ai
processi decisionali secondo forme di democrazia partecipativa di tipo consapevole91.
I sistemi da realizzare dovranno essere basati su tecnologie avanzate, coniugando un elevato grado di
innovazione con un’estrema semplicità d’utilizzo.
91 Un esempio specifico riguarda lo sviluppo e della valorizzazione delle aree urbane: in tal caso i servizi di cittadinanza digitale
promuoveranno la partecipazione di tutti alla formazione ed attuazione delle politiche urbane.
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Linea di Intervento 1.2.1.3 – Azioni per il contrasto all’esclusione digitale (e-esclusion).
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione di ambienti attrezzati per l’accesso ai servizi on-line e la
realizzazione di servizi a favore dei gruppi a rischio di esclusione digitale, con particolare attenzione per
le donne ed i soggetti diversamente abili.
Per questi ultimi, l’approccio che sarà adottato non sarà limitato alla semplice adozione delle vigenti
normative per la e-accessibility, ma sarà orientato a sfruttare tutte le potenzialità delle TIC per contrastare
i disagi derivanti dalla disabilità.
La Linea di Intervento prevede inoltre l’allestimento di spazi attrezzati per l’accesso a internet e ai servizi
digitali on-line nei luoghi pubblici di aggregazione dei giovani (università, case dello studente,
biblioteche, centri giovanili, etc.).
Linea di Intervento 1.2.2.1 - Azioni per la Realizzazione / Potenziamento del Sistema di E-Government
Regionale.
La Linea di Intervento sostiene le azioni dell’Amministrazione Regionale per la realizzazione e il
potenziamento dei servizi di e-government, previa eventuale reingegnerizzazione dei servizi di back
office. Si tratta, in particolare, di intervenire:
- sulla gestione dei flussi documentali (protocollo informatico) e dei flussi di lavoro (workflow);
- sui sistemi di comunicazione elettronica (es. posta certificata);
- sui sistemi informativi interni per la gestione del bilancio, dei programmi, dei piani e dei progetti;
- sull’ammodernamento dei sistemi informativi interni collegati ai servizi di front office.
Per quanto riguarda i servizi on-line di front-office per cittadini e imprese, bisognerà focalizzarsi sulle
reali priorità degli utenti e su quei servizi che meglio consentano di rendere più efficace, efficiente e
trasparente il rapporto tra l’Amministrazione e gli utenti. In questo contesto assume rilevanza strategica
l’ammodernamento del sito istituzionale regionale.
I servizi saranno realizzati, utilizzando ove possibile il riuso di soluzioni adottate da altre
Amministrazioni pubbliche o mediante acquisizione di soluzioni chiavi in mano (accompagnate dai
necessari servizi di supporto), possibilmente basate e su Open Source e compatibili con gli standard per
l’interoperabilità tra Enti.
Tutti i servizi saranno realizzati per supportare la gestione dell’identità digitale e della sicurezza in rete e
per garantire la piena realizzazione dei servizi per l’interoperabilità e alla cooperazione applicativa
previsti nel Sistema Pubblico di Connettività92, e in conformità agli standard tecnici e di servizio definiti
nell’ambito del quadro regolatore e di mercato europeo delle comunicazioni elettroniche.
La realizzazione dei servizi sarà accompagnata da misure di informazione, promozione e assistenza
tecnica all’utilizzo.
Linea di Intervento 1.2.2.2 - Azioni per la Realizzazione / Potenziamento del Sistema di E-Procurement
Regionale.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione di sistemi di e-procurement per l’acquisto di beni e servizi
da parte dell’Amministrazione Regionale (Centro Unico di Acquisti).
92 Il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) – cioè la rete che collega tra loro tutte le amministrazioni pubbliche italiane,
consentendo loro di condividere e scambiare dati e risorse informative - rappresenta, in breve, il superamento della RUPA.
Istituito e disciplinato dal Decreto legislativo del 28 febbraio 2005, n. 42, esso viene definito come "l'insieme di infrastrutture
tecnologiche e di regole tecniche per lo sviluppo, la condivisione, l'integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei
dati della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l'interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa
dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la
salvaguardia e l'autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione". Esso viene gestito dal Centro
Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) secondo i seguenti principi: sviluppo architetturale ed
organizzativo atto a garantire la natura federata, policentrica e non gerarchica del sistema; economicità nell'utilizzo dei servizi
di rete, di interoperabilità e di supporto alla cooperazione applicativa; sviluppo del mercato e della concorrenza nel settore delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il Sistema contempla anche una estensione a livello internazionale,
mettendo in connessione circa 500 uffici pubblici italiani all’estero, come Ambasciate, Consolati, Istituti di cultura, Camere di
commercio e sedi ICE (Istituto commercio estero).
180/396
Inoltre saranno promossi e attivati specifici Centri Territoriali di Acquisto (CAT)93 per l’aggregazione dei
processi di acquisto delle Amministrazioni Pubbliche locali.
Linea di Intervento 1.2.2.3 - Azioni per la Realizzazione / Potenziamento dei Sistemi di E-Government
degli Enti Locali.
La Linea di Intervento sostiene le azioni delle Amministrazioni Locali (Province, Comuni, Comunità
Montane, Enti Territoriali, etc.) per la realizzazione e il potenziamento dei servizi di e-government, previa
eventuale reingegnerizzazione dei servizi di back office. Si tratta, in particolare, di intervenire:
- sulla gestione dei flussi documentali (protocollo informatico) e dei flussi di lavoro (workflow);
- sui sistemi di comunicazione elettronica (es. posta certificata);
- sui sistemi informativi interni per la gestione del bilancio, dei programmi, dei piani e dei progetti;
- sull’ammodernamento dei sistemi informativi interni collegati ai servizi di front office.
Per quanto riguarda i servizi on-line di front-office per cittadini e imprese, bisognerà focalizzarsi sulle
reali priorità degli utenti e su quei servizi che meglio consentano di rendere più efficace, efficiente e
trasparente il rapporto tra le Amministrazioni e gli utenti.
Le Amministrazioni Locali saranno supportate nella realizzazione e gestione dei servizi dai Centri Servizi
Territoriali (CST)94 che saranno organizzati su scala provinciale ed opereranno con il coordinamento del
Centro Servizi Regionale.
I servizi saranno realizzati, utilizzando ove possibile il riuso di soluzioni adottate da altre
Amministrazioni pubbliche o mediante acquisizione di soluzioni chiavi in mano (accompagnate dai
necessari servizi di supporto), possibilmente basate e su Open Source e compatibili con gli standard per
l’interoperabilità tra Enti95.
La realizzazione dei servizi sarà accompagnata da misure di informazione, promozione e assistenza
tecnica all’utilizzo.
Linea di Intervento 1.2.2.4 - Azioni per la Realizzazione / Potenziamento dei Portali Tematici e dei
Sistemi Informativi Regionali.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione e il potenziamento dei Sistemi Informativi Regionali e dei
relativi Portali Tematici di servizio al pubblico che, in combinazione con adeguati strumenti di supporto
alle decisioni, dovranno consentire di aumentare efficacia, efficienza e trasparenza dell’azione
amministrativa in settori rilevanti.
I sistemi di gestione dei dati dovranno incorporare le più moderne tecniche di gestione della conoscenza e
di knowledge-discovery (knowledge management system, data warehouse, data mart, data e text-mining,
etc.).
In questo contesto sarà potenziata l’infrastruttura dei dati geografici della Calabria in coerenza alla
Direttiva Inspire attraverso interventi in direzione dell’interoperabilità, del potenziamento della rete dei
SIT96 e del nodo regionale allocato presso il Centro Cartografico e lo sviluppo di servizi evoluti sia per il
posizionamento satellitare che per l’acquisizione di dati territoriali con particolare riferimento a quelli
topografici e catastali. In quest’ambito verrà realizzata, a partire dalle informazioni esistenti, anche la
mappatura delle reti dei sottoservizi (reti idriche, fognarie, elettriche, telematiche, etc.) per la costruzione
93 Sulla base dell’esperienza CAT avviata dal governo centrale nell’ambito degli APQ stipulati con le Regioni ex Obiettivo 1.
94 I CST devono realizzare economie di scala nell’erogazione servizi infrastrutturali, formativi, di supporto alle decisioni e di reingegnerizzazione
del back office e nell’erogazione di servizi di e-government (e gestione dei relativi canali di erogazione:
portali web, tv digitale, telefonia mobile, etc.).
95 I servizi saranno realizzati per supportare la gestione dell’identità digitale e della sicurezza in rete e per garantire la piena
realizzazione dei servizi per l’interoperabilità e alla cooperazione applicativa previsti nel Sistema Pubblico di Connettività, e in
conformità agli standard tecnici e di servizio definiti nell’ambito del quadro regolatore e di mercato europeo delle comunicazioni
elettroniche.
96 In quest’ambito di attività si prevede anche il completamento del Progetto S.I.T.O. – Sistema Informativo Territoriale e
Osservatorio Permanente delle Trasformazioni Urbane e Territoriali
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di uno specifico sistema informativo. Saranno sviluppate soluzioni open source ed incentivato il loro
riuso.
Una specifica priorità è assegnata, per la rilevanza della problematica, alla realizzazione del Sistema
Informativo Sanitario Regionale. Le analisi svolte hanno evidenziato che il patrimonio applicativo,
informativo, strumentale e di conoscenze è disomogeneo e poco integrato tra le varie strutture sanitarie
regionali. È pertanto necessario avviare un insieme organico e coerente di interventi di razionalizzazione
organizzativa e tecnologica che punti a potenziare ed integrare i sistemi delle Aziende Sanitarie e delle
Aziende Ospedaliere regionali, con il duplice obiettivo di offrire servizi qualitativamente superiori e di
ottimizzare l'impiego delle risorse disponibili. Gli interventi ritenuti prioritari riguardano:
- la realizzazione del portale della Salute;
- la diffusione a tutti i cittadini della Tessera Sanitaria (e realizzazione dei relativi collegamenti
all’Archivio Esenzione ticket, per reddito o patologia);
- l’attivazione dei flussi del Testo Unico della Mobilità (Medicina Generale, Schede di Dimissione
Ospedaliera, Specialistica Ambulatoriale, Farmaceutica, Cure Termali, Somministrazione Diretta
Farmaci, Prestazioni di Pronto Soccorso97);
- la realizzazione di un sistema di supporto alle decisioni per la direzione strategica (monitoraggio dei
LEA, controllo della spesa, ecc.);
- la realizzazione di un sistema informativo sulle patologie più diffuse sul territorio calabrese a
supporto di studi epidemiologici (utilizzando tecniche di "data mining” e “data warehousing” per
individuare possibili correlazioni tra patologie ed altri fattori);
- ulteriori sistemi informativi prioritari che potranno essere identificati nell’ambito del Piano Sanitario
Regionale.
L’approccio che sarà seguito punterà all’integrazione dei sistemi informativi delle singole strutture
sanitarie per realizzare un Sistema Informativo Sanitario Integrato, secondo un’architettura distribuita
volta a garantire l’autonomia degli attori del sistema (es. Aziende Sanitarie/Aziende Ospedaliere) nella
gestione dei propri servizi.
Linea di Intervento 1.2.2.5 - Azioni per la Realizzazione / Potenziamento dei Servizi di Telemedicina.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione di servizi di telemedicina (servizi medici in senso stretto),
con particolare riferimento ai servizi di teleconsulto, telediagnosi, assistenza domiciliare e trasmissione di
immagini di interesse98.
Nel settore dell’assistenza domiciliare, si prevede di realizzare, prioritariamente, servizi di
telemonitoraggio per la trasmissione di segnali di interesse medico dal domicilio dei pazienti ad opportuni
reparti ospedalieri per operare controlli a distanza periodici o in condizioni di emergenza, e servizi di
teledialisi, per l’ausilio al follow-up di pazienti in dialisi.
Più in generale sarà sostenuto il ricorso alle TIC per la realizzazione di servizi innovativi finalizzati a
favorire l’autonomia e l’integrazione sociale delle persone a rischio di emarginazione (diversamente abili,
anziani, persone isolate).
Linea di Intervento 1.2.3.1 - Azioni per l'Innovazione Digitale delle Imprese e delle Reti di Imprese.
La Linea di Intervento sostiene le PMI nell’acquisizione di innovazioni tecnologiche e organizzative
basate sull’ utilizzo del potenziale applicativo delle Tecnologie dell’Informazione e della
Comunicazione99.
97 Allo stato attuale sono attivi solo SDO e Specialistica ambulatoriale. Sono in fase di avvio i flussi della Farmaceutica e delle
Cure termali.
98 Il teleconsulto rappresenta un'efficace ed economica soluzione per l'erogazione di servizi sanitari in territori decentrati (lontani da
strutture ospedaliere attrezzate) ed in situazioni di emergenza (pronto soccorso, guardia medica). In particolare per ciò che riguarda
il contatto con strutture localizzate fuori dalla Calabria (es. nel Centro-Nord), il sistema di teleconsulto svolge anche la funzione di
filtro e di ambulatorio decentrato (trasmissione di dati da inserire nell'anagrafe pazienti, visite di controllo pre-ricovero e primo
indirizzo diagnostico e terapeutico, visite di controllo post-dimissione, ecc.), con un’evidente riduzione dei costi e dei disagi per i
pazienti (i quali potranno ridurre gli spostamenti solo ai casi strettamente necessari).
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A tal fine si prevede di sostenere l’acquisizione delle più avanzate piattaforme di e-business100, di
ambienti e strumenti per la gestione della conoscenza, di sistemi di supporto alle decisioni, di avanzate
tecnologie di comunicazione (wireless, banda larga mobile, digitate terrestre, satellitare, etc.).
La Linea di Intervento sostiene inoltre la realizzazione di servizi basati sulle TIC per potenziare le
relazioni e i servizi comuni all’interno delle reti di imprese (logistica, gestione delle catene di subfornitura,
cooperazione produttiva, etc.). I servizi che potranno essere realizzati sono, a titolo
esemplificativo:
- i servizi di customer care ed help desk via Internet;
- l’outsourcing di servizi telematici (hosting, housing, etc.).
Gli interventi saranno finanziati in conformità a quanto previsto dal regime “de minimis”. Interventi che
richiedono investimenti maggiori sono finanziabili nelle Linee di Intervento dell’Asse VI – Competitività
dei Sistemi Produttivi.
Linea di Intervento 1.2.3.2 - Azioni per la Creazione / Potenziamento delle Imprese di Produzione di
Contenuti e Servizi Digitali Interattivi.
La Linea di Intervento sostiene la creazione e il potenziamento di imprese innovative che operano per la
produzione di contenuti e servizi multimediali digitali interattivi.
A tal fine verranno realizzate cinque strutture a livello provinciale, denominate “Fabbriche della
Creatività” localizzate in edifici pubblici già disponibili o da riqualificare, e attrezzate per la produzione
di contenuti e servizi digitali interattivi.
Le “Fabbriche della Creatività”, che saranno aperte e utilizzate soprattutto dai giovani, permetteranno
l’ideazione, la progettazione, la realizzazione e la sperimentazione/dimostrazione di nuovi
prodotti/servizi.
La gestione delle “Fabbriche della Creatività” verrà affidata attraverso bandi pubblici a società miste
costituite da Organismi pubblici e imprese private.
I prototipi dei prodotti / servizi realizzati all’interno delle “Fabbriche della Creatività” potranno essere
ingegnerizzati e commercializzati anche attraverso il supporto di specifici aiuti per la costituzione di
nuove iniziative imprenditoriali.
Gli interventi saranno finanziati in conformità a quanto previsto dal regime “de minimis”. Interventi che
richiedono investimenti maggiori sono finanziabili nelle Linee di Intervento dell’Asse VI – Competitività
dei Sistemi Produttivi.
Linea di Intervento 1.2.4.1 - Azioni per la Realizzazione / Potenziamento del Sistema Pubblico di
Connettvità Regionale.
La Linea di Intervento sostiene la realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività Regionale.
Il Sistema dovrà essere sviluppata in accordo con quanto previsto per il Sistema Pubblico di Connettività
Nazionale (SPC).
La realizzazione della Rete dovrà tener conto dell’eventuale riuso (ove tecnicamente fattibile ed
economicamente conveniente) di quanto già realizzato dall’Amministrazione regionale, dei Piani di
investimento di altri soggetti (es. Infratel), della possibilità di utilizzo di reti preesistenti (tramite contratti
IRU) e dovrà anche individuare il mix delle tecnologie disponibili (Wi-Fi, WiMax, Hyperlan, fibra, banda
larga mobile, satellitare) che ottimizza il rapporto costo - benefici.
Linea di Intervento 1.2.4.2 - Azioni per la Realizzazione / Potenziamento dei Servizi di Connettività a
Banda Larga nelle Aree Svantaggiate e di Reti Locali Pubbliche a Banda Larga.
99 Sono esclusi gli utilizzi tradizionali delle TIC per la normale gestione aziendale (magazzino, contabilità, ecc.), tranne il caso in
cui si faccia a ricorso a tecnologie o prodotti fortemente innovativi.
100 In particolare si richiede il ricorso a piattaforme Internet di seconda generazione (Web 2.0, wiki, eccetera), soprattutto per la
realizzazione di siti di commercio elettronico (e-commerce e m-commerce) che devono anche avvalersi di tecniche adattative e di
profilazione dell’utente ed essere garantiti da marchi di affidabilità e certificazioni di sicurezza.
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La Linea di Intervento sostiene prioritariamente la realizzazione e/o il potenziamento dei Servizi di
Connettività a Banda Larga nelle aree (montane, rurali e periferiche) in cui gli Operatori privati non
trovano le condizioni di mercato per intervenire direttamente. In queste aree si prevede:
- il sostegno alla sensibilizzazione della domanda attraverso incentivi alle imprese e ai cittadini
affinché utilizzino i servizi di connettività a banda larga per realizzare le proprie attività e innovare i
propri comportamenti;
- l’adozione del principio della “neutralità tecnologica”101 per non pregiudicare lo sviluppo tecnologico
e di mercato;
- l’adozione delle soluzioni economicamente più convenienti, in funzione delle caratteristiche fisiche
dei luoghi e della densità di popolazione, per assicurare standard minimi di velocità di connessione e
trasmissione102 con l’obiettivo di favorire, attraverso i minori costi, la massima apertura del mercato
a beneficio dei cittadini103 e delle imprese e della Pubblica Amministrazione.
Inoltre la Linea di Intervento sostiene la realizzazione e/o il potenziamento di Sistemi Pubblici di
Connettività, a scala locale:
- in specifici sistemi territoriali omogenei per la messa in rete di soggetti e servizi finalizzati alla
valorizzazione turistica del territorio;
- nelle aree urbane per sostenere la realizzazione di reti in quei casi in cui si riesca a garantire
(mediante sottoscrizione di opportuni accordi e piani di investimento) il coinvolgimento diretto del
settore privato;
- nelle aree industriali strategiche per lo sviluppo della regione104.
Le Reti dovranno essere sviluppata in accordo con quanto previsto per il Sistema Pubblico di Connettività
(SPC).
La realizzazione delle Reti dovrà tener conto dell’eventuale riuso (ove tecnicamente fattibile ed
economicamente conveniente) di quanto già realizzato, dei Piani di investimento di altri soggetti (es.
Infratel), della possibilità di utilizzo di reti preesistenti (tramite contratti IRU) e dovrà anche individuare il
mix delle tecnologie disponibili (Wi-Fi, WiMax, Hyperlan, fibra, banda larga mobile, satellitare) che
ottimizza il rapporto costo - benefici.
101 Le soluzioni tecnologiche attualmente in grado di fornire accessi a banda larga sono numerose: la più diffusa, Adsl (evoluzione
dei sistemi telefonici tradizionali); la fibra ottica (ad altissime prestazioni, ma dipendente da nuovi cablaggi), il satellite (ideale
per utenti remoti, ma con costi elevati e limiti nelle bidirezionalità delle trasmissioni), le nuove tecnologie wireless con standard
ancora in assestamento. I costi e le prestazioni di ciascuna alternativa variano in funzione della distribuzione spaziale degli
utenti (densità e distanza dai nodi di rete) e del profilo di domanda che essi esprimono. Non esiste quindi oggi una soluzione
tecnologica ottimale in assoluto e tale da essere privilegiata.
102 I dati disponibili consentono di prevedere che, nel 2013, possano/debbano essere assicurati ovunque livelli minimi di velocità di
connessione e trasmissione compresi in media tra i 2Mbit-5Mbit ovunque nel 2013.
103 Tra l’altro, il quadro di riferimento europeo “i2010 – Una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione”
prefigura una possibile revisione delle direttive comunitarie di settore con la ridefinizione della banda larga come Servizio
Universale. Pertanto, qualora ciò avvenga, occorrerà tenerne conto in fase di attuazione.
104 Per ciò che concerne, in particolare, la rete metropolitana dell’area del Porto di Gioia Tauro si prevede l’interconnessione dei vari
operatori pubblici e privati: Dogana, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Ferrovie dello Stato,
Terminal, Agenzie Marittime, operatori intermodali ed altre imprese operanti nel Porto di Gioa Tauro. La rete, che dovrà supportare vari
protocolli, sarà interconnessa sia alla rete Regionale, sia ad altre reti nazionali di interesse per l’attività prevalente dell’area (es. rete del
Ministero dei Trasporti e della Navigazione).

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