venerdì 6 marzo 2009

Associazione Italiana Formatori Calabria


AIF Calabria è la Associazione dei formatori italiani che operano per la formazione.
La sua missione è focalizzata sull'apprendimento degli adulti, in quanto operano o opereranno all'interno di una organizzazione.
La sua missione intende coprire l'intero processo formativo sia nelle fasi professionali - dalla analisi dei bisogni alla valutazione dei risultati, sia nelle fasi gestionali - l'investimento/finanziamento e lo sviluppo della domanda di formazione.
Lungo tutto questo processo AIF intende:

* promuovere e rappresentare i bisogni e i legittimi interessi di chi opera nella formazione;
* contribuire alla diffusione della "conoscenza" e delle competenze e alla acquisizione della comunicazione presso tutti gli operatori;
* contribuire soprattutto a sviluppare una cultura della formazione presso tutti gli operatori del processo formativo, diffondendo consapevolezza, innovazione, qualità, etica, con riferimento ai comportamenti reali.

L'aspirazione ideale è quella di contribuire a ridurre la distanza quantitativa, qualitativa ed etica tra il bisogno, la domanda e l'offerta di formazione in Italia.
Presidente:
MARIO PUGLIESE
marpugliese@virgilio.it
Giuseppe Liotta
Franca Tiani
Antonio Falbo
Giuseppe Larizza
Maria Grazia Marcianò


sede_reggio_calabria@sspa.rupa.it
f.tiani@regcal.it
antonio.falbo@libero.it
larizza.giuseppe@tiscali.it
migimarci@virgilio.it
Programma Seminariale 2009
AIF E I DIVERSI "MONDI" DELLA FORMAZIONE
Intendiamo allargare progressivamente la missione di AIF a tutti i diversi "mondi" in cui si realizza e si può realizzare formazione: dall'originario mondo della grande industria, a quello dei servizi, della P.A. , della piccola e media impresa, delle istituzioni e associazioni non profit, della sanità, della formazione professionale, ecc., in tutti i "mondi" cioè in cui nasce il bisogno di contribuire all'apprendimento degli adulti che vivono e operano all'interno di una organizzazione.

AIF E GLI "ATTORI" DELLA FORMAZIONE
Intendiamo altresì allargare progressivamente la missione di AIF alla pluralità degli attori del processo formativo: da quello originario e primario dei soci - che costituiscono comunque il principale patrimonio delle associazioni - a quello dei ricercatori e studiosi, al più ampio e articolato mondo dei clienti - dei committenti - degli erogatori - dei partecipanti, a quello degli imprenditori e finanziatori, a quello delle università e scuole, a quello delle istituzioni pubbliche, delle parti sociali, per arrivare alla società civile.
AIF - i suoi soci - i suoi rappresentanti - si impegnano ad orientare i propri comportamenti al fine di realizzare una propria visione nel medio periodo

ANZITUTTO UNA VISIONE VERSO L'INTERNO
Desideriamo che l'adesione ad AIF sia sostanziata dall'"appartenere" e "partecipare" ad una "learning community": una comunità professionale contraddistinta dalla qualità professionale degli associati, da un clima di reciproco apprendimento, da comuni valori a favore di una formazione impegnata - non neutrale - una comunità fondata sulla qualità, un'"etica che conviene", contraddistinta da una "Carta di valori AIF".

Crediamo importante perseguire una crescita sostanziale, sia quantitativa che qualitativa, della dimensione dell'Associazione, ma solo in quanto compatibile e accompagnata dalla continuità e qualità della partecipazione degli associati.

UNA VISIONE VERSO L'ESTERNO
Intendiamo avere più visibilità e reale influenza professionale e politica all'esterno, nei confronti di tutti gli attori-interlocutori citati nella nostra missione, ma tutto questo per perseguire due scopi precisi:

A livello economico-sociale
Condividere la consapevolezza - e le conseguenti azioni - che l'apprendimento e la rete delle conoscenze-competenze sono oggi la prima leva per lo sviluppo, la crescita, la continuità e la generazione di valore, sia in termini economici che sociali per l'individuo, l'organizzazione, il territorio locale, l'intera nazione.

Una visone "umanistica" di questo tipo può supportare una "via italiana" - dentro l'Europa - per un modello di management non di importazione, ma che capitalizza la nostra esperienza industriale, la nostra cultura, le nostre antiche radici, la nostra identità.

A livello professionale
Abbiamo una visione della formazione finalizzata a garantire la "centralità della persona", reale protagonista del proprio apprendimento, del cambiamento dei propri comportamenti, infine della propria crescita personale e professionale insieme, collocate all'interno del sistema organizzativo, luogo naturale in cui si esprime la persona.

Da questa visione fondativa ne deriviamo l'idea di formazione-apprendimento come capace di ricomporre gli obiettivi dell'organizzazione e delle persone, e dentro le persone le dimensioni del lavoro, del gioco, dello studio.

Ne deriviamo che il senso della formazione-apprendimento sia quello di contribuire a riconoscere - rispettare - valorizzare le differenze, tra le persone e dentro la persona stessa.

Ed è in questo modo che diamo riconoscimento alla pluralità e alle differenze "delle formazioni", che si caratterizzano in una sempre più ampia pluralità e diversità: di approccio, di metodo, di tipologia, di contenuti, di mondi, di discipline.Premessa

Il ruolo e la funzione di chi svolge attività addestrativa o formativa e comunque educativa nell’ambito delle aziende e delle organizzazioni sono venuti progressivamente definendosi anche nel nostro Paese, soprattutto nel corso di questi ulti-mi anni: ne è emersa la figura di un vero e proprio operatore culturale, agente di cambiamento e di innovazione e quindi funzionale sia allo sviluppo di aziende e organizzazioni, sia alla crescita professionale, culturale e civile dei suoi interlocutori.

L’intervento educativo nell’ambito della organizzazione di lavoro deve quindi porsi come una non secondaria risposta alla generale esigenza di educazione permanente, e un oggettivo contributo al progresso economico, sociale e civile del Paese.

Il formatore professionista deve perciò essere in grado di rispondere a problematiche in parte nuove e in ogni caso più complesse: come la consapevolezza dei correlati sociali ed economici dell’azione educativa svolta nelle aziende, la concorrenza tra esigenze poste dalla committenza ed i reali bi-sogni formativi, la definizione di un’etica professionale dei formatori, il confronto tra le teorie e le intenzioni educa-tive e la realtà dell’organizzazione del lavoro, i rapporti comunque esistenti tra l’intervento formativo nell’ambito delle organizzazioni e le strutture educative istituzionali, scolastiche ed extrascolastiche; sino, per scendere su un piano di maggiore dettaglio, alla conoscenza e all’uso appropriato delle tecnologie educative, nel contesto di metodologie specifiche dell’educazione degli adulti, con i conseguen-ti problemi sulla formazione dei formatori.

Un primo modo di rispondere a questa esigenza di arricchimen-to professionale e di consapevolezza culturale appare la pro-posta di costituire, tra chi condivide le considerazioni sin qui esposte, una “Associazione Italiana Formatori”.

* AIF è un'associazione professionale, senza fini di lucro, nata nel 1975, politicamente indipendente ed economicamente autonoma.
* Il rispetto e la divulgazione dell’etica e della deontologia professionale rappresentano azioni imprescindibili nello svolgimento dell’attività del formatore il quale, infatti, deve possedere una competenza dimostrabile ed adeguata alla gestione del processo di apprendimento in cui è coinvolto e deve improntare il proprio comportamento a dignità e a decoro professionale nell’atteggiamento, nel linguaggio e nell’immagine. A tal fine l’AIF ha redatto il primo Codice deontologico dei formatori italiani denominato “Carta dei Valori e dei Comportamenti” che vuole rappresentare un preciso punto di riferimento nella prassi professionale nonché uno strumento metodologico teso alla crescita del sistema formativo e alla maturazione di una diffusa coscienza etica e deontologica.
* L'Associazione riunisce tutti coloro che, con ruoli diversi, operano sia all'interno che all'esterno delle organizzazioni e delle istituzioni, nei momenti diversi del processo di formazione e di apprendimento degli adulti che operano nell'ambito di organizzazioni.
* AIF nel 2003 conta quasi 2000 Soci. I Soci sono Junior - Senior e Soci Collettivi. Dal 2004 AIF è aperta anche a Soci Studenti.
* AIF è membro fondatore della Federazione Europea per la Formazione e lo Sviluppo ETDF/FEFD, che comprende 12 associazioni nazionali e rappresenta più di 130.000 formatori europei. AIF crede infatti nell’importanza di realizzare sistematici momenti di verifica e di confronto con le esperienze professionali di coloro che si occupano di processi di apprendimento degli adulti negli altri paesi europei.
ETDF opera, in tal senso, per sviluppare ricerche comparate sulle attività di formazione e di valorizzazione delle risorse umane nei vari paesi membri ed è tesa a fornire, anche tramite il sito www.etdf-fefd.org ed il periodico semestrale ETDF News, opportunità di scambio di documenti, di lavori in rete, di informazioni, in particolar modo, sui temi delle prassi della professione, dei metodi di apprendimento, delle certificazioni delle competenze dei formatori, dell’etica e della deontologia professionale.
* AIF è organizzata istituzionalmente a livello nazionale con un Presidente, un Vice Presidente e dieci Consiglieri Nazionali, e a livello territoriale con i Presidenti Regionali e i Consigli regionali.
* AIF è organizzata operativamente con:
Responsabili di attività - Ricerca - Sito - Editoria - Formazione Formatori - Certificazione e Competenze - Responsabili di Settore - Pubblica Amministrazione - Sanità - Piccole/Medie Imprese - Responsabili di "Clienti" - Consulta Scientifica - Consulta Professionale - Consulta Clienti - Rapporti con le Università.
# La partecipazione gratuita agli "Incontri, Workshop” e a tutte le altre iniziative regionali e locali


# L'abbonamento annuo gratuito a FOR, rivista AIF per la formazione, edita da Franco Angeli


# La partecipazione gratuita ad alcune attività nazionali e lo Sconto del 50% sulla quota di partecipazione ai convegni, seminari, ai workshop, ai corsi di formazione specialistici


# La “Certificazione AIF dei formatori” a tariffa ridotta, a richiesta


# La possibilità, attraverso il sito, di poter accedere a particolari servizi esclusivamente dedicati ai Soci. Il sito infatti è strutturato come luogo di incontro virtuale in cui i formatori fanno comunità, pubblicando articoli, strumenti di lavoro, esperienze, interagendo e confrontandosi su “Forum tematici”, offrendo una in una vetrina prestigiosa e qualificante le proprie “expertise” professionali..


# Lo Sconto del 30% sul prezzo dei volumi della collana di libri AIF, edita con Franco Angeli


# La partecipazione ad Iniziative di orientamento e inserimento dei giovani che intendono avviarsi alla professione di formatore


# L'occasione per venire a conoscenza delle attività di formazione e di valorizzazione delle risorse umane in ambito italiano ed europeo


# La sottoscrizione della "Carta AIF dei valori e dei comportamenti" allo scopo di ottenere un riconoscimento più incisivo della propria professione


# L'opportunità di conoscersi e di sviluppare attività di lavoro in network
Essere o diventare Socio AIF oggi significa tre cose:

1. Uno scopo ideale: sostenere e partecipare ad una Associazione che promuove una cultura della conoscenza e della competenza, come patrimonio primario del benessere e della libertà dei singoli, delle organizzazioni, della società civile. AIF partecipa ai luoghi e ai momenti in cui si diffonde una visione della formazione come condizione di generazione di valori per le persone e per le organizzazioni. Per questo AIF ha bisogno del tuo sostegno.

2. Uno scopo professionale: appartenere ad una "famiglia professionale" nella quale è possibile lo scambio ed il confronto delle esperienze e degli approcci diversi, l'aggiornamento delle competenze, il comune rispetto di regole relative all'etica della professione.
La possibilità di accedere alla Certificazione, gli incontri territoriali, i diversi gruppi di lavoro, i convegni regionali - nazionali - settoriali, il network professionale dei Soci AIF, dagli studenti alla Consulta Scientifica, dai gestori agli erogatori, dalle formazioni manageriali agli operatori sociali, rappresenta la più ampia, diversificata, qualificata rete di attuali e potenziali attori del processo formativo in Italia.
Per questo AIF ha bisogno della tua partecipazione attiva.


3. Uno scopo pratico: fruire di un'ampia serie di servizi: dal sito, fonte di molte informazioni e utilizzabile anche per aprire una propria pagina personale e promozionale, all'abbonamento gratuito alla rivista, alla partecipazione ai molti eventi locali e nazionali gratuiti, ad uno sconto sugli eventi a pagamento e sulle Edizioni F.Angeli.
Per questo AIF ha bisogno del tuo contributo economico.

Ovviamente AIF si propone di operare per rispondere meglio ai tre scopi indicati:

· Si propone di migliorare la propria visibilità e incisività all'esterno

· Si propone di arricchire e qualificare le attività e gli standard professionali

· Si propone di ampliare la gamma dei servizi

Una forte base associativa è l'unica via per rendere realistiche le intenzioni e i programmi.
Rivista "FOR"
Direttore editoriale Galileo Dallolio
FOR, cioè PER: per i docenti, i consulenti, le organizzazioni, ma anche per la FORmazione degli adulti che operano nelle organizzazioni. Nata nel novembre 1986, la rivista, organo ufficiale dell'Associazione, si pubblica trimestralmente e costituisce uno strumento periodico di sicura qualità professionale per la conoscenza della cultura e della pratica formativa.
Aperta agli interventi e alla collaborazione di tutti gli Associati, si avvale: della Direzione Editoriale di Galileo Dallolio; della Direzione Scientifica di Gian Piero Quaglino; di un Comitato di Direzione che annovera alcuni tra i più apprezzati esperti italiani di formazione e scienze organizzative: Pier Luigi Amietta, Gianluca Bocchi, Federico Butera, Massimo Bruscaglioni, Pier Sergio Caltabiano, Pier Luigi Celli, Mauro Cerruti, Gianfranco Dioguardi, Severino Salvemini, Enzo Spaltro, Piero Trupia, Giuseppe Varchetta.
I suoi articoli abbracciano i temi relativi a tutti i processi di sviluppo dell'apprendimento ed alle loro attività di supporto.

Convegno nazionale
I Convegni Nazionali si propongono di fornire un approfondimento sul quadro sociale, culturale e organizzativo circostante, e sull'evoluzione del ruolo, della professionalità e delle competenze del formatore.

Nel luglio 2004 si è tenuto a Trieste il XVII Convegno Nazionale sul tema "Le formazioni visibili e invisibili" con lo scopo di far riflettere il formatore su un "ridisegnamento" dei confini e delle pratiche del proprio mestiere, in modo che la formazione "visibile" e quella "invisibile" siano parte di una visione unica e coordinata.

Nel 2005, in occasione del trentennale dell'Associazione, si è tenuto a Varese (luogo del Congresso "fondativo" di AIF) il XVIII Convegno Nazionale AIF che, nel segno della continuità con il discorso di Trieste, era basato sul tema dell'anno 2005 "La generazione di valore nella società della conoscenza".

Nel settembre 2007 si è tenuto a Napoli il XIX Convegno Nazionale sul tema "Le Formazioni Responsabili: qualità, competenze ed etica del processo di apprendimento".

Il 25 e 26 settembre 2008 si terrà a Venezia il XX Convegno Nazionale sul tema "Le Formazioni Etiche ed Estetiche: il senso delle emozioni nell'apprendere".

PFF Programma Formazione Formatori
Responsabile G. Agnesa
L'AIF, ha sempre curato in modo particolare il tema della formazione formatori seguendo l'evolversi della professione con importanti iniziative a catalogo (il Programma Formazione Formatori primo fra tutti), con specifici incontri, convegni e seminari con l'elaborazione di materiali pubblicati in apposite monografie o articoli, in particolare sulla rivista FOR.
Il continuo rinnovarsi delle logiche e delle prassi formative, la nuova fase di espansione dell'Associazione, lo sviluppo della rete territoriale, l'attenzione alle esigenze delle nuove generazioni di formatori, unitamente allo sviluppo di sinergie con importanti soggetti come le università, l'ASFOR, e altre istituzioni pubbliche e private ha spinto a ripensare tutta la materia combinando la dimensione centrale nazionale con quella locale. Per tale motivo è stato ideato un nuovo programma di formazione formatori che vedrà una più puntuale attuazione a partire dal 2008.
I presupposti di tale programma sono ispirati a:
- una integrazione con l'offerta formativa rispetto alla gamma di corsi a catalogo, in particoalre evitando la sovrapposizione con altre iniziative dei soci AIF
- l'ampliamento dell'offerta "professionalizzante" (soprattutto rispetto ai master universitari)
- una contestualizzazione dei programmi (tenendo conto delle specifiche esigenze territoriali)
- una specializzazione dei contenuti (PA, grandi/piccole aziende, sanità, new economy, terzo settore, ecc.)
- introdurre i giovani formatori al mondo AIF e a fidelizzarli
- esaltare il taglio etico-valoriale della formazione e offrire, per quanto possibile prodotti gratuiti

Programma delle iniziative
CBNL Corso base per neolaureati.
2 o 3 Edizioni
Corsi per neolaureati che intendono avviarsi all'attività di formatore. In base agli accordi con l'Università il percorso può dare luogo alla attribuzione di crediti ai fini della specializzazione universitari.
CBNF Corso base per neoformatori.
Una Edizione
Corso per persone con esperienza lavorativa che intendono avviarsi all'attività di formatore Il corso base garantisce il rilascio di un attestato di partecipazione (eventualmente con giudizio), comunque utile ai fini del curriculum professionale.
CSF Corso specializzazione.
Una Edizione
Il corso è dedicato a formatori junior che intendono approfondire alcune dimensioni professionali, collegate ai profili certificati AIF (Progettista, Responsabile servizio, Docente).
PT Percorsi tematici.
4 o 5 incontri
Il Percorso è particolarmente indirizzato a formatori senior. Si svolge con incontri di una giornata, con l'intervento su specifiche tematiche dei maggiori esperti nazionali.

Incontri gratuiti regionali
Le Sedi Regionali dell’AIF organizzano una nutrita serie di giornate e di incontri gratuiti, a volte anche nelle ore serali, per approfondire specifici temi di interesse locale.

Sono iniziative rivolte esclusivamente ai soci e costituiscono anche un’ottima occasione per conoscere persone che operano come formatori nella propria regione, favorendo così la nascita di un network professionale arricchente e stimolante.

Collana di libri AIF:F. Angeli
Direttore editoriale P.L. Amietta
Il primo libro della Collana Aif vede la luce nel febbraio 1988, a seguito di un contratto stipulato fra l'allora Presidente nazionale Pier Luigi Amietta e l'Editore Unicopli. Il testo inaugurale - "Action learning - una formazione oltre l'aula" - porta la firma di tre autori eccellenti (A. Cartoccio, D. Forti, G. Varchetta). La Collana prosegue, con altri undici titoli, fino al 1997, data in cui nel contratto con Aif subentra Franco Angeli, nome celebre non solo come titolare dell'omonima casa Editrice, ma anche come uno dei personaggi chiave per la storia della formazione in Italia. Da allora, il sodalizio AIF-Angeli è felicemente proseguito: ad oggi sono 49 i titoli usciti, 27 dei quali dal 2004 (data di assunzione della direzione di Collana da parte di Pier Luigi Amietta) a tutto il 2007. La Collana si propone di:
- proporre nuovi modelli formativi e sistematizzazioni teroriche nell'area dell'apprendimento;
- articolare e descrivere, in chiave metodologica e innovativa, il know how della professione, nel suo costante evolversi;
- fornire ai formatori (con particolare attenzione ai giovani new entry nella professione) metodi e gli strumenti trasferibili e utilizzabili nella pratica formativa.
Coerentemente con questi assunti, attualmente la Collana "Professione Formazione", che riprende il titolo del più venduto tra i libri nati dalla collaborazione di Aif con F. Angeli (AA.VV - "Professione Formazione, a cura di M. Bruscaglioni), si articola in tre diverse Sezioni:
- Modelli, tendenze e scenari;
- Le competenze della formazione;
- Metodi, strumenti e buone pratiche.
Inoltre, la Collana Aif-Angeli vuol costituire un momento di raccordo con l'organo ufficiale dell'Associazione (il trimestrale FOR) per quanto riguarda i contenuti più significativi, cui fornire un supporto più stabile e sistematico.

Settori di attività
Hanno lo scopo di favorire momenti di confronto dialettico e metodologico, di analizzare particolari contesti in cui il formatore agisce e di creare network professionali.

Sede Nazionale:
Corso Magenta 46 - 20123 Milano.
Phone: +39 (02) 48013201
Fax: +39 (02) 48195756
E-mail:aifitaly@tin.it
L'AIF è stata fondata nel 1975 a Milano, dove ha la sua Sede nazionale. Da quell'anno ad oggi il numero dei Soci è significativamente cresciuto in tutte le Regioni italiane. Di qui l'esigenza del nuovo regolamento organizzativo, approvato nel novembre del 2007, per avvicinare sempre più i servizi associativi alla domanda dei formatori e per consentire all'Associazione maggiore adesione. E' composto da 9 sezioni che si estendono a loro volta in vari articoli.

Il ruolo organizzativo di indirizzo è esercitato dal Presidente che traduce in termini organizzativi le decisioni del Consiglio Direttivo, in coerenza con Missione e Visione dell’Associazione.

I Gruppi Territoriali eleggono periodicamente secondo le modalità previste dal regolamento, il proprio Presidente Regionale/Delegato Territoriale, che è, di diritto, membro del Consiglio Direttivo Nazionale.
La formazione si occupa professionalmente dei processi di apprendimento degli adulti al fine di migliorare i risultati individuali di sviluppo e generali del sistema organizzativo di cui fanno parte. Il formatore può occuparsi di una, di alcune o di tutte le fasi di un intervento: definire l'opportunità di un intervento formativo, fissare gli obiettivi dell'intervento, e di conseguenza progettarlo con pieno senso di responsabilità sui risultati.
L'iscrizione e la partecipazione attiva e propositiva ad AIF e ad altre associazioni professionali sono forme privilegiate di crescita professionale e di maturazione della coscienza etica e deontologica applicata alla prassi.
Il termine "formatore" si riferisce alla persona e all'organismo che di formazione si occupa professionalmente.

1. PRINCIPI GENERALI

1.1 RISPETTO DELLE LEGGI E DELLA CARTA DEI VALORI E DEI COMPORTAMENTI
Il formatore si impegna ad esercitare la professione in conformità con le leggi dello Stato e nel rispetto della Carta dei Valori e dei Comportamenti.

1.2 INDIPENDENZA RISPETTO AL RUOLO, COMPITO E CONTESTO
Il formatore, nello svolgimento della sua attività, si trova in costante contatto con molti soggetti e principalmente con i committenti, che rappresentano l'organizzazione e conferiscono l'incarico, e gli utenti, che partecipano direttamente al programma formativo.Lo svolgimento della professione deve ispirarsi allo sviluppo dello spirito critico, al confronto e al vantaggio di entrambi.
E' necessario che il formatore eviti qualsiasi forma di collusione che avvantaggi una delle parti a svantaggio dell'altra, nonché dl manipolazione o strumentalizzazione ai propri fini.

1.3 COMPETENZA
Il formatore deve possedere una competenza dimostrabile e adeguata alla gestione del processo di apprendimento degli adulti. A tale requisito si affiancano le competenze specifiche, che riguardano gli ambiti dì specializzazione del proprio contributo nell'intervento. Il formatore deve inoltre conoscere le realtà organizzative degli utenti per poterne comprendere le logiche e la cultura. La competenza del formatore si basa, oltre che sulla preparazione aggiornata, anche sull'esperienza, e si esprime nella capacità di ideare, scegliere, adattare, utilizzare le teorie, i metodi, le tecniche più adeguate alle esigenze specifiche dei committenti e degli utenti.
Il formatore accetta i programmi di propria competenza, per i quali è in grado di garantire una realizzazione di qualità.

1.4 AGGIORNAMENTO
Il formatore, in quanto agente dl cultura, forma innanzi tutto se stesso, si impegna al continuo miglioramento della propria competenza, aggiornandosi sistematicamente sulle innovazioni della disciplina in cui è specializzato e sugli sviluppi delle metodologie, degli strumenti, delle conoscenze connesse ai processi di apprendimento degli adulti.

1.5 DIGNITÀ E DECORO PROFESSIONALE
Il comportamento del formatore è improntato a dignità e a decoro professionale nell'atteggiamento, nel linguaggio e nell'immagine personale. Il formatore è consapevole di rappresentare la famiglia professionale e ne tutela l'immagine.

1.6 RISERVATEZZA
Il formatore mantiene il segreto professionale rispetto a tutte le informazioni di carattere riservato di cui venga a conoscenza in ragione del suo ruolo e stato, riguardanti il committente, gli utenti, i formatori, l'organizzazione di formazione e qualunque soggetto che entri nel rapporto professionale.

1.7 CORRETTEZZA
Il formatore imposta ogni rapporto professionale al rispetto, alla correttezza, alla lealtà, alla trasparenza, all'onestà e non approfitta in alcun caso della propria particolare posizione di influenza.

1.8 CONCORRENZA LEALE
Il formatore promuove la propria attività presentando in modo corretto, accurato ed onesto il proprio profilo professionale.
Se riveste cariche pubbliche, non se ne avvale a scopo di indebito vantaggio personale.

2. RAPPORTO CON IL COMMITTENTE
L'accettazione dell'incarico deve essere preceduta da un'attenta analisi delle richieste dell'organizzazione, che permetta di stabilire le linee-guida che dirigeranno la progettazione di un intervento di qualità, rispondente alle esigenze del contesto, in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il formatore sviluppa ogni fase dell'intervento sentendosi professionalmente ed eticamente impegnato al raggiungimento degli obiettivi concordati, suggerendo il monitoraggio e la verifica dei risultati. L'offerta formativa definisce obiettivi, contenuti, modalità e destinatari dell'intervento, suggerendo parametri che consentano di valutarne i risultati.

2.1 COMMITTENTI IN CONCORRENZA
L'accettazione di incarichi contemporanei in organizzazioni concorrenti è subordinata al consenso dei committenti in causa, anticipatamente informati dell'eventualità.

2.2 PROGETTAZIONE
In fase di progettazione dell'intervento, la scelta dei contenuti, modelli, metodi deve essere guidata dai criteri utilità e adeguatezza al contesto.
Si devono omettere teorie e tecniche controindicate per le peculiarità del contesto organizzativo o per mancanza di specifiche competenze/esperienze da parte degli utenti.

2.3 ATTUAZIONE DELL'INTERVENTO
Il formatore si impegna a realizzare il programma nel rispetto dei termini dei tempi e degli orari prestabiliti, a prestare un servizio efficiente ed efficace, a tenere informato il committente nel corso dell'intervento, a concordare sostanziali modifiche nel caso si rivelino opportune.
Per favorire l'attività di monitoraggio, il formatore concorda i possibili indicatori di risultato con committenti e utenti.

2.4 CITAZIONI
Il formatore è tenuto alla riservatezza rispetto a tutte le informazioni riguardanti l'organizzazione apprese durante l'esercizio della professione; solo previo consenso del committente, egli può citare contenuti dell'intervento e gli utenti coinvolti.

2.5 COINVOLGIMENTO DEI DESTINATARI
Il formatore, ai fini di un corretto processo di motivazione e per elevare la qualità dell'apprendimento, chiede ai committenti di considerare e coinvolgere gli utenti nell'intero processo formativo, motivandone l'importanza. Sostiene quindi tutte le azioni dirette e indirette affinché gli utenti siano informati con anticipo, partecipino in modo rappresentativo all'analisi dei bisogni, e siano attentamente ascoltati in via preliminare, in itinere ed a conclusione delle azioni svolte.

2.6 MODALITA' CONTRATTUALI E COMPENSI
Il formatore precisa in dettaglio e preventivamente nell'offerta le componenti di prezzo, specificando i criteri di calcolo, i momenti di maturazione ed i tempi di pagamento. Egli tutela altresì se stesso e la categoria, precisando il divieto di duplicare progetti e materiali didattici senza preventivo ed esplicito accordo. Qualora l'intervento formativo sia proposto e/o svolto da un organismo di formazione intermediario, questo precisa che il committente potrà in futuro coinvolgere i singoli formatori solo per suo tramite e con iI proprio accordo. Il formatore non deve proporre, accettare o sollecitare forme di compenso, di qualsiasi natura, non pattuite, volte ad influenzare l'assegnazione dell'incarico professionale e le modalità della prestazione. Non deve offrire premi o regali che non siano puramente simbolici.

3. RAPPORTO CON I DESTINATARI DELL'AZIONE FORMATIVA
Il formatore imposta il rapporto con gli utenti prestando costante attenzione alle loro esigenze formative, mantenendo un atteggiamento di rispetto, scambio, apertura, arricchimento reciproco, disponibilità e sincero interessamento.

3.1 TRASPARENZA
Il formatore ha l'obbligo di informare gli utenti rispetto a obiettivi, contenuti. modalità ed eventuali modifiche dei programma; si impegna altresì a riportare al committente le indicazioni raccolte dal gruppo e le proprie osservazioni sull'esperienza formativa, in forma collegiale e anonima.
Se sono previsti report nominativi e se la formazione riveste anche funzione valutativa, il formatore informa chiaramente e anticipatamente gli utenti.

3.2 RISERVATEZZA
Il formatore mantiene il segreto professionale sulle informazioni dl carattere confidenziale ricevute nella relazione con gli utenti.

3.3 RISPETTO
Il formatore rispetta e fa rispettare ogni singolo all'interno del gruppo degli utenti; non opera discriminazioni di sorta, tenendo in considerazione opinioni e credenze anche differenti dal suo sistema di valori.
Egli si astiene da commenti personali in assenza degli interessati e non incoraggia pettegolezzi dl qualsiasi natura.

3.4 ATTUAZIONE DELL'INTERVENTO
Nella fase operativa d'aula il formatore si impegna, nel rispetto degli obiettivi stabiliti, ad adattare il programma alle specifiche esigenze degli utenti, ad utilizzare linguaggi adeguati alle loro conoscenze e a monitorare sistematicamente il processo di apprendimento, su indicatori concordati con committenti e utenti.

4. RAPPORTO CON I COLLEGHI
I rapporti tra formatori sono improntati allo spirito di comune appartenenza alla famiglia professionale, con collaborazione e disponibilità.
Nello svolgimento di un comune incarico, il formatore si impegna a condividere le informazioni possedute ed a coordinare il proprio con l'altrui intervento; in genere, si astiene da critiche denigratorie e da forme di concorrenza sleale nei confronti dei colleghi.

4.1 SEGNALAZIONI
Le segnalazioni al committente di colleghi più idonei all'incarico o le indicazioni ai colleghi di potenziali committenti sono da considerarsi gesti di cortesia, salvo espliciti accordi diversi.

4.2 RICONOSCIMENTO DEI CONTRIBUTI INTELLETTUALI
Il formatore, nello svolgimento della sua attività, deve documentare e riconoscere i contributi di autori e colleghi utilizzati pubblicamente, citandone formalmente la fonte e rispettandone le proprietà intellettuali e materiali.

5. RAPPORTO CON LE ORGANIZZAZIONI FORMATIVE
Sono considerate organizzazioni formative le agenzie, gli studi professionali, le società, le divisioni specialistiche, gli enti pubblici e privati che svolgono professionalmente attività di formazione.
Trasparenza, serietà, correttezza, onestà devono caratterizzare il rapporto tra il singolo formatore e l'organizzazione di formazione.

5.1 DOVERI DELL'ORGANIZZAZIONE FORMATIVA
Alla organizzazione formativa spetta il compito di strutturare il progetto formativo, a partire dalla definizione con il committente delle linee generali dell'intervento, dopo adeguata analisi delle sue richieste ed aspettative. La scelta dei formatori addetti alla realizzazione dell'intervento deve essere dettata dalla loro competenza nell'ambito del programma in questione. Al fine di fornire il miglior servizio al committente, l'organizzazione di formazione si preoccupa di trasmettere ai formatori ogni informazione utile allo scopo. Essa cura, inoltre, il coordinamento dei vari formatori qualora l'intervento richieda contributi molteplici.

5.2 ACCORDO FORMALE
La collaborazione del singolo formatore con una organizzazione di formazione deve essere disciplinata da accordo formale, atto a stabilire modalità dl cooperazione, compiti e doveri reciproci e relativi compensi.

5.3 CONCORRENZA LEALE
Il formatore non può sollecitare né accettare incarichi diretti da committenti conosciuti tramite un'organizzazione di formazione, senza un esplicito accordo con quest'ultima.

5.4 DIRITTI DI PROPRIETA'
Il formatore e l'organizzazione di formazione rispettano reciprocamente la proprietà materiale ed intellettuale dei progetti e dei materiali didattici, quali dispense ed esercitazioni, facendone riproduzioni solo se autorizzate.
Milano, 23 gennaio 1998

Comitato estensore:
Enrico Auteri, Luisa Barausse, Antonella Bernini, Pier Sergio Caltabiano, Elena Padovan, Enzo Spaltro
Contributi di orientamento:
* Membri del Consiglio Direttivo 1994-97 e in carica
* Consulta Scientifica
* Gruppo territoriale A.I.F. Regione Lombardia
Contributi individuali:
Dante Bellamio, Ulderico Capucci, Pier Paolo Falcone, Massimo Ferrario, Cesare Gandiglio, Pierluigi Perino, Giovanni Raschino
Responsabile di progetto: Luisa Barausse
Le azioni di certificazione come indicatori formali di standard qualitativi sono sempre più diffuse nel mondo delle organizzazioni. La formazione rappresenta, in questo scenario, un territorio professionale complesso e ampio, sempre più frequentato ed integrato ad altre competenze e sicuramente destinato a crescere. La riforma della scuola ed in particolare deIla formazione superiore integrata comportano un impegno di evoluzione progettuale e metodologica a livello istituzionale di massa, che porterà nel contesto nuove domande di competenza, nuove offerte di proposte, nuovi attori in un'area di confine e sovrapposizione tra mondo scolastico e mondo lavorativo. In un clima di costante evoluzione e innovazione risulta vitale per le organizzazioni favorire e governare processi di apprendimento continuo; saperlo fare in tempi rapidi e con risultati efficaci diventerà sempre più fattore competitivo. La formazione si accompagna ai processi tradizionali di inserimento, carriera, riqualificazione e anche pensionamento, estendendosi in modo crescente agli spazi privati, alla dimensione sociale e del volontariato. Ciò porta ad un'esplosione di attività formative e di formatori che, mancando di basi metodologiche specifiche, rischiano di esaurire la propria visione formativa nello sviluppo dei contenuti.

AIF ha elaborato tramite la definizione della "Carta dei valori e dei comportamenti" e tramite il "processo di certificazione" alcuni fondamentali punti di riferimento per la definizione e la misura della professionalità.

Gli obiettivi perseguiti si riassumono in: - contribuire ad elevare la qualità delle azioni formative e dei formatori;
- cautelare i destinatari ed i committenti dai rischi di improvvisazione;
- definire modelli professionali univoci cui fare riferimento e su cui confrontarsi;
- offrire occasioni di crescita e di evoluzione professionale a quanti si trovano a sviluppare attività di formazione nel proprio ruolo;
- tutelare l'immagine del formatore, definendone una professionalità riconoscibile che lo renda altresì distinguibile e valutabile;
- fornire interpretazioni e indicazioni per una linea di condotta professionale rispettosa dell'etica e guidata da precisi criteri di deontologia.

AIF propone ai formatori italiani un modello comune per la definizione della "qualità professionale nella formazione a norma AIF", descritto con riferimento a quattro principali profili:
1. Progettista di formazione
2. Responsabile di progetto
3. Formatore docente
4. Responsabile di centro o servizio

L'accertamento operato da AIF è basato su documentazione e verifiche ed è all'avanguardia nel panorama europeo della certificazione delle competenze professionali dei formatori. Dal punto di vista pratico, il formatore documenta, assumendosi la responsabilità di quanto dichiara, la presenza dei requisiti necessari per definirsi "qualificato" e la Commissione Certificatrice AIF accerta e verifica che siano soddisfatti i livelli degli standard minimi predefiniti. In sintesi, questa soluzione rappresenta una valida formula per vedere accreditata formalmente la professionalità con cui ci si presenta sul mercato ed anche per soddisfare l'esigenza di committenti, pubblici e privati, che in misura crescente coinvolgono i fornitori di servizi nel proprio processo di certificazione e di sviluppo della qualità erogata.
PROGETTISTA DI FORMAZIONE

Il Progettista di Formazione è in grado di sviluppare in via preventiva e propositiva l'architettura di un intervento formativo attraverso l'analisi, l'ideazione e la descrizione coerente dei seguenti elementi: bisogni e finalità, destinatari potenziali e reali, obiettivi dell'intervento (formativi e didattici), contenuti, metodologie di conduzione, metodologie di valutazione, ruoli e funzioni in progetti complessi, fasi di svolgimento, tempi e loro articolazione, aspetti organizzativi e logistici, preventivi economici, modalità di diffusione e promozione. Nel complesso deve assicurare efficacia rispetto agli obiettivi ed efficienza rispetto alle risorse da impegnare. Il progettista di formazione conosce la psicologia comportamentale e le teorie sull'apprendimento degli adulti, il processo formativo nelle sue variabili sistemiche a livello analitico, la teoria della progettazione formativa nonché gli strumenti, le metodologie e le tecniche formative adeguate alle diverse fasi del processo formativo. Inoltre deve conoscere i principi generali delle discipline organizzative, il contesto organizzativo cui i progetti formativi sono rivolti, gli elementi di valutazione economica della formazione, le metodologie di gestione per progetti ed infine, qualora sviluppi progetti integrati, la metodologia di indagine e di lettura del territorio. Il progettista di formazione è in grado di agire autonomamente per individuare e contattare opportunamente quanti hanno ruolo determinante per la formazione del progetto, per dialogare con gli specialisti delle aree e delle materie da includere nei progetti nonché per condurre interviste individuali e di gruppo. Possiede le capacità per elaborare griglie di pre-analisi e di valutazione, per scrivere progetti in forma articolata, completa e comprensibile, per dettagliare i macroprogetti in microprogettazione oraria, anche avvalendosi di specialisti. Inoltre è in grado di indicare le modalità di incontro/alternanza fra formazione e ambito organizzativo di riferimento e di suggerire modalità di valutazione idonee all'intervento formativo.
IL RESPONSABILE DI PROGETTO

All'interno di un'impresa o di un'organizzazione il Responsabile di progetto è la persona incaricata di attivare, coordinare e presidiare lo sviluppo di un piano di formazione, valutandone i risultati rispetto agli obiettivi predefiniti.Il responsabile di progetto deve conoscere: i principi di organizzazione e gestione del personale, il processo della formazione nella sua totalità, il contesto organizzativo a cui i progetti formativi sono rivolti, le metodologie di gestione per progetti e gli elementi di valutazione economica della formazione. Il responsabile di progetto è in grado di agire autonomamente per individuare e contattare quanti hanno ruolo nel processo formativo, per dialogare con specialisti nelle aree o materie da includere nel progetto formativo. Inoltre sa condurre interviste individuali e di gruppo, elaborare griglie di preanalisi, di valutazione finale ed in itinere, coordina, controlla e misura le azioni progettate gestendo le risorse assegnate.
IL FORMATORE DOCENTE

Il Formatore docente è uno specialista di contenuti esperto nei processi formativi, che sa integrare adeguatamente le proprie competenze personali/professionali con le esigenze del percorso formativo affidatogli, per raggiungere gli obiettivi definiti. Il formatore docente conosce il processo formativo nelle sue variabili sistemiche, i contenuti trattati a livello specialistico ed i principi di gestione organizzativa. Presidia inoltre le modalità di progettazione, realizzazione e valutazione delle unità didattiche e le variabili d'aula relative alla dinamica di gruppo ed ai rapporti interpersonali. Il formatore docente è in grado di agire autonomamente per acquisire le informazioni rispetto al compito affidato e raggiungere gli obiettivi formativi assegnati attraverso un'adeguata progettazione, realizzazione e monitoraggio del proprio intervento. E' inoltre in grado di orientare l'attenzione e la motivazione dei partecipanti/destinatari, gestendo adeguatamente il clima d'aula e favorendo la partecipazione e l'interazione. Rielabora ed integra, quindi, i contenuti in funzione dei destinatari con chiarezza e proprietà di linguaggio, utilizzando i supporti ed i sussidi d'aula tradizionali ed avanzati e rispettando la programmazione didattica nei tempi e nei contenuti.
IL RESPONSABILE DI CENTRO O DI SERVIZIO DI FORMAZIONE

Il Responsabile di Centro o Servizio di formazione è la persona incaricata di analizzare le tendenze dei macro-bisogni formativi, di definire le strategie di intervento, di pianificare e progettare la programmazione, di coordinare i collaboratori nell'erogazione, presidiando e valutando l'attività svolta. ll responsabile di centro o servizio di formazione conosce i principi e le tecniche della comunicazione, i principi della psicologia sociale e della pedagogia, nonché il processo di formazione dall'analisi dei bisogni alla valutazione dei risultati. Inoltre conosce i principi della macroeconomia, di organizzazione aziendale, di gestione del personale, di amministrazione e controllo di gestione e della legislazione commerciale.

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