venerdì 27 marzo 2009

Parco del Pollino; una casa sugli alberi

Nella terra degli ecomostri e dei rifiuti c’è una
Casa sull’albero costruita con materiali ecologici
e riciclati e che “vive” con fonti energetiche
rinnovabili. Come lei ne esiste solo un’altra, nel
cuore della Maremma in Toscana, poi bisogna
arrivare in Belgio. E’ pronta ad accogliere i visitatori
del Parco naturale del Pollino, 182mila
ettari che ne fanno il più grande d’Italia. Certo
se andate sul sito – anzi sui due siti, essendo
l’ente “condiviso” tra due Regioni, Calabria e
Basilicata, pur avendo un solo presidente,
Mimmo Pappaterra – non ne troverete notizia.
Si dà il caso però che il progetto della Casa
sull’albero, nato 5 anni fa a Roma dalla mente
di cinque architetti oggi nemmeno quarantenni,
nella Capitale tornerà dal primo al 3 aprile:
sarà infatti una delle meraviglie di Ecopolis, la
manifestazione internazionale dedicata alle
“Buone pratiche e tecnologie per l’ambiente urbano
e le città sostenibili”. E’ così che la Calabria
per una volta farà notizia nel senso buono:
un modello la Casa sull’albero
già lo è, sospesa com’è, oltre
che in aria, anche tra avanguardia,
sperimentazione e sostenibilità
ambientale. Vincitore,
un anno fa, del concorso di
architettura +xm-plusform
(iniziativa promossa da un
gruppo di giovani architetti che
intendono «interrogarsi e sollecitare il dibattito
sull’architettura contemporanea e sulla trasformazione
del paesaggio calabrese») nella sezione
“Opere progettate in Calabria”, l’originalissima
creazione sta infatti dando vita a realizzazioni
simili che potranno avere delle varianti,
nel disegno, solo a seconda degli alberi attorno
ai quali si svilupperanno.
«L‘idea alla base del progetto
stilato per un privato che
vuole realizzare una struttura
ricettiva alternativa nel Parco
del Pollino – spiegano i progettisti
– è l’immagine di una
gemma legnosa appesa, con tiranti
di acciaio e fasce di carico,
alla parte superiore di cinque faggi cinquantenari
disposti in circolo, che non vengono neppure
scalfiti. E’ dotata dei necessari impianti
tecnologici per renderla abitabile tutto l’anno».
Il costo dei lavori di questa incredibile casa –
pensata come nucleo abitativo per due o tre
persone, con una superficie abitabile di circa
50 mq su due livelli, a cui si aggiungono circa
70 mq di terrazze su tre livelli
– è di circa 160mila euro. Si
punta tutto su materiali biodegradabili
e di recupero, rispetto
del risparmio delle risorse
naturali, utilizzo delle acque
piovane e dei pannelli fotovoltaici.
«Il progetto – aggiungono Dario Romagnoli,
Daniele Del Grande, Stefano La Rocca, Rita
Marini e Giosué Marigliano – si sviluppa per
conservare e valorizzare il patrimonio ambientale
a fini turistici. Ci si propone di organizzare
l’ospitalità nelle aree protette utilizzando e mettendo
in rete strutture ricettive non convenzionali
ed energicamente autosufficienti. Lo scopo
è quello di recuperare e sviluppare la ricettività
diffusa, affiancando queste soluzioni di
soggiorno a quelle offerte dalla ricettività classica.
È una proposta che risponde al bisogno
emergente del turismo più qualificato di entrare
in contatto con i contesti originari delle aree
protette rispettando e valorizzando lo straordinario
patrimonio delle piccole realtà locali».
Per i bimbi sarà come vedere Babbo Natale:
ma allora la casa sull’albero non esiste solo nei
nostri sogni! Potrà essere un’attrattiva in più
anche alla luce del protocollo della Provincia di
Cosenza sulla concessione di contributi nell’ambito
del Programma di Educazione ambientale
di incentivi al turismo scolastico, per la
terza età e per i diversamente abili: l’anno scorso
l’accordo ha fatto totalizzare 8.500 presenze
in più nel Parco del Pollino; e per il 2009, sull’onda
del successo, lo stanziamento della Provincia
è aumentato (da 100mila ai 125mila euro).
Le gite didattiche nel Parco devono prevedere
un minimo di due pernottamenti, nel periodo
compreso tra il 15 marzo e il 15 luglio e il
15 settembre e il 15 novembre. E sarebbe un
sogno dormire su un albero...
Iniziativa meritoria. Ma non
andate a cercare notizie della
Casa sull’albero nei portali del
Parco, non troverete le vere eccellenze
(poche) ma la classica
prosopopea sulle «nuove politiche
di sviluppo» o del tipo:
«La nomina del presidente del
Parco del Pollino nella Giunta esecutiva di Federparchi
rafforza la nostra area protetta e premia
lo sforzo che il Pollino sta compiendo nel
recuperare la missione dei Parchi ricucendo i
rapporti con i territori». L’uomo sull’albero intanto
guarda dall’alto e ride.
EUGENIO FURIA
e.furia@calabriaora.it

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