Cominciano domani, martedì 22 aprile, alle ore 10,30, al Teatro “Rendano” le matinèes dello spettacolo, fuori abbonamento per le scuole elementari, “Il mondo di Arlecchino”, lezione-spettacolo sulla Commedia dell’arte, prodotta dalla compagnia “Scena Verticale” di cui sono animatori gli attori e registi calabresi Saverio La Ruina e Dario De Luca.
Due le repliche previste: mercoledì 23 aprile (ore 10,30) e giovedì 24 aprile (ore 20,30).
L’attore lucano, ma ormai calabrese d’adozione, Saverio La Ruina è il vincitore dei Premi Ubu, gli Oscar del teatro, quale migliore interprete dello spettacolo “Dissonorata”, fortunata produzione di “Scena Verticale” che si è aggiudicata l’ambito riconoscimento anche come migliore novità italiana dell’anno (2007).
Saverio La Ruina che interpreta “Il mondo di Arlecchino” insieme a Dario De Luca, è stato anche voce recitante in “Pierino e il lupo” di Prokofiev nell’omaggio che il “Rendano” ha dedicato al compositore russo nell’ultima stagione lirica.
“Il mondo di Arlecchino è un simpatico excursus sulle origini, la gestualità e l’evoluzione delle maschere che hanno reso la Commedia dell’arte uno dei generi più conosciuti nella storia del teatro mondiale: da Arlecchino a Pantalone, dal dottor Balanzone a Brighella, in un percorso tra servi, capitani, vecchi e innamorati.
Una lezione-spettacolo coinvolgente e divertente, particolarmente adatta ad un pubblico di giovanissimi, ricca di intrecci tratti da antichi canovacci del ‘600, supportata da cenni storici che vanno a collocare la Commedia dell’Arte nella storia del teatro. Salti, acrobazie e pantomime erano le tecniche utilizzate per dar vita alle storie. Lazzi, “tirate” e dialoghi completavano il bagaglio cui i comici di allora attingevano dando l’impressione di improvvisare all’istante.
Una novità nella proposta di “Scena Verticale” è data dal giusto risalto attribuito alla maschera di capitan Giangurgolo, unica maschera calabrese della Commedia dell’Arte, spesso ignorata o trascurata, ma di grande espressività e dai caratteri comici dirompenti. Lo spettacolo, presente nel catalogo dell’Ente Teatrale Italiano (E.T.I.) per il settore del Teatro per ragazzi, contribuisce a far scoprire numerosi canovacci di cui Capitan Giangurgolo, maschera già famosa nel Regno di Napoli durante il XVII secolo e che non teme il confronto con i “cugini” più illustri come Spaventa e Capitan Fracassa, era protagonista esilarante
Nessun commento:
Posta un commento