martedì 10 marzo 2009

al “Rendano” le matinèes de “Il mondo di Arlecchino”

Cominciano domani, martedì 22 aprile, alle ore 10,30, al Teatro “Rendano” le matinèes dello spettacolo, fuori abbonamento per le scuole elementari, “Il mondo di Arlecchino”, lezione-spettacolo sulla Commedia dell’arte, prodotta dalla compagnia “Scena Verticale” di cui sono animatori gli attori e registi calabresi Saverio La Ruina e Dario De Luca.
Due le repliche previste: mercoledì 23 aprile (ore 10,30) e giovedì 24 aprile (ore 20,30).
L’attore lucano, ma ormai calabrese d’adozione, Saverio La Ruina è il vincitore dei Premi Ubu, gli Oscar del teatro, quale migliore interprete dello spettacolo “Dissonorata”, fortunata produzione di “Scena Verticale” che si è aggiudicata l’ambito riconoscimento anche come migliore novità italiana dell’anno (2007).
Saverio La Ruina che interpreta “Il mondo di Arlecchino” insieme a Dario De Luca, è stato anche voce recitante in “Pierino e il lupo” di Prokofiev nell’omaggio che il “Rendano” ha dedicato al compositore russo nell’ultima stagione lirica.
“Il mondo di Arlecchino è un simpatico excursus sulle origini, la gestualità e l’evoluzione delle maschere che hanno reso la Commedia dell’arte uno dei generi più conosciuti nella storia del teatro mondiale: da Arlecchino a Pantalone, dal dottor Balanzone a Brighella, in un percorso tra servi, capitani, vecchi e innamorati.
Una lezione-spettacolo coinvolgente e divertente, particolarmente adatta ad un pubblico di giovanissimi, ricca di intrecci tratti da antichi canovacci del ‘600, supportata da cenni storici che vanno a collocare la Commedia dell’Arte nella storia del teatro. Salti, acrobazie e pantomime erano le tecniche utilizzate per dar vita alle storie. Lazzi, “tirate” e dialoghi completavano il bagaglio cui i comici di allora attingevano dando l’impressione di improvvisare all’istante.
Una novità nella proposta di “Scena Verticale” è data dal giusto risalto attribuito alla maschera di capitan Giangurgolo, unica maschera calabrese della Commedia dell’Arte, spesso ignorata o trascurata, ma di grande espressività e dai caratteri comici dirompenti. Lo spettacolo, presente nel catalogo dell’Ente Teatrale Italiano (E.T.I.) per il settore del Teatro per ragazzi, contribuisce a far scoprire numerosi canovacci di cui Capitan Giangurgolo, maschera già famosa nel Regno di Napoli durante il XVII secolo e che non teme il confronto con i “cugini” più illustri come Spaventa e Capitan Fracassa, era protagonista esilarante

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